Dalla macellaia
Oggi sono andato dalla macellaia, una donna piacente e per nulla volgare, nonostante l'idea di una donna in mezzo a tutta quella carne dia un po' un'immagine alla Tinto Brass.
Ad un certo punto mi sono reso conto di non avere il portafogli.
Allora le ho fatto vedere il cazzo.
Mi ha regalato anche una fiorentina di manzo chianino.
Gnammete!
6 commenti:
Doveva dirti: "me la infili dentro il sacchetto".
Per poi esprimersi in un fischio pittoresco.
Classico comportamento da troio, quale, per altro, sei.
uhm non c'era anche un macellaio?
avrei bisogno di un pò di mortazza..
RP, ti consiglio un macellaio arabo in Via Porpora, a Milano.
Ha già due mogli, due bellissime sorelle dagli occhi neri avvolgenti, ma è molto generoso con le altre donne.
Le sue mani sono grandi come palloni da calcio sgonfi, la sua pelle è scura, nera come il battacchio nero di un manzo nero in una notte senza luna.
Ha il fisico di un orso, i suoi muscoli sono duri come le scaglie di un'armatura ed emana un profumo ancestrale, maschio.
Se fosse vissuto quattromila anni fa sarebbe stato il più temuto soldato della Falange macedone.
Una leggenda lo vede sventare una rapina a mano armata nella sua bottega mostrando ai rapinatori il suo pene.
Altro che fiorentine.
Mak, cosi mi fai venire gli incubi, preferisco quando parli della Nintendo.
Mak, era "ce lo FICCO dentro al sacchetto". Se vogliamo citare i capolavori, facciamolo per bene!
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