Thresholds
Non ho dormito un cazzo. Pensieri e mal di testa. Dannato caldo, dannata aria condizionata che in ufficio va a mille per poi spegnersi di botto.
Quel poco che ho dormito ho sognato. Ho sognato di stare con Kay a Bangkok.
E mi sono svegliato convinto di stare con Kay.
Fino a quando mi sono ricordato che non sto con Kay.
E che non sto a Bangkok.
E che non sto con nessuno.
E che in realtà non sto in nessun luogo o meglio, sto in un "non luogo".
Sono sul confine di parole che non riescono ad essere pronunciate e sull'esatto limite tra capire il perchè ed esserne perso.
Sono fermo e mi si dice di non correre.
Vivo "parzialmente" da solo.
Il mio lavoro sta andando bene o male esattamente dove è già.
Mi sento come se mi trovassi ad una porta con alle spalle il deserto e di fronte a me l'oceano.
Sono sull'uscio. E provo una terribile nostalgia di quando ero in un luogo e sapevo di esserci.
4 commenti:
E tutto semplicemente perchè sono solo pochi giorni che nessuno ti manda più a fare in culo...
Ma vedi la gente!
Ci sono momenti in cui bisogna correre e momenti nei quali riuscire a stare fermi è già un gran risultato. Senso di solitudine e nostalgia vanno di pari passo ma almeno danno l'opportunità di riflettere, a patto di non esserne travolti. When the shit goes down, you'd better be ready.........
Grande lupo ma c'è un altro proverbio da ricordare.
"Be happy, be happy, the arse is always black"
tradotto in milanese:
Alegher alegher il bus del cul l'è sempèr nègher
E ricordate che:
Once you go black, you never go back
E se fai una festa:
Shit happens when you party naked
Non credo che questo post si prestasse così bene alla banfa tout court...
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