A volte basta poco
Parto in motorino e mi becco il camion della nettezza urbana che mi precede per quasi tutto il percorso, puzza di immondizia, mi viene mal di testa.
Salgo sul treno e nel mio scompartimento arrivano due suore, una si siede, l'altra si muove presa da un qualche tipo di fastidiosa angoscia.
Mi pesta il piede, una, due, tre volte di seguito.
Dice "Ops", tra sé e sè.
Dico "Manco chiede scusa porco dio". Tra me e loro.
Cinque secondi di silenzio.
Arriva un tizio baffuto e paffuto. Guance rosse, baffo folto e biondo, occhi da bimbo.
"Sorelle c'è uno scompartimento libero più avanti!". Ha l'entusiasmo di un cretino. Da notare che anche quello scompartimento è vuoto, a parte me.
Ovviamente se ne vanno.
Al loro posto arrivano un nano con le scarpe di corda e un rosario appoggiato sul pube e un tizio con tre menti che legge una rivista da sub.
Credo di aver già dato fondo alla mia dose di surreale per oggi.
EDIT: Mi sono dimenticato di dire che il nano pacioccone si è addormentato e ha cominciato a gridare qualcosa che sembrava "Giovanna".
9 commenti:
Io l'avrei intitolato: "A volte basta un porco"
NO! Vero. Ho perso una grande occasione.
Sei il classico gradassso, il tipo di individuo che il "Cappello parlante" manderebbe dritto filato fra le fila di "Serpe Verde".
Me lo disse, la cappella parlante.
Bisognerebbe andare a leggere il blog del tizio baffuto e paffuto.
Sicuramente avrà menzionato un viaggio in compagnia di un singolare personaggio dall'aria saccente, con la puzza sotto e attorno al naso, le mani gonfie e due occhiaie molto marcate. :)
Da quando non stai più da queste parti non ho più la puzza attorno al naso.
Anche tu mi manchi apa :)
Le occhiaie, pero', son peggiorate.
Quelle perchè mi manchi tu, però.
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