Strane abitudini notturne
Ogni notte prima di andare a dormire mi fumo una sigaretta sul terrazzo.
L’interno di questo palazzo di notte è bello. Sembra sempre vivo anche se completamente immerso nel silenzio. E il buio è rotto dalla luce delle scale e da finestre ancora illuminate, notturne se pur nella luce.
C’è sempre una finestra, di fronte a me ma è un po’ di lato, con la luce accesa. Le prime volte non l’ho notato, ma ora so che è una consuetudine.
C’è una persona affacciata, perché le vedo il braccio.
Ma non c’è solo un braccio, come all’inizio pensavo. C’è sempre una sigaretta tra le dita di quel braccio , e un libro poggiato sul davanzale della finestra.
Un braccio sottile, nervoso che regge una sigaretta e sfoglia il libro.
Non ero ancora riuscita a vedere di più. Dato che mi sono rimaste solo due notti qui, poco fa ho deciso di dare una svolta a questa osservazione notturna. E ho finto un colpo di tosse, e il braccio è diventato un uomo a torso nudo con gli occhiali e la pelata. Si è affacciato, mi ha visto e si è fatto subito indietro. Ha continuato a leggere e fumare, ma toccava il libro incerto. Forse l’ho disturbato, o innervosito. Anche io mi ritraggo quando mi accorgo di essere guardata, alla finestra.
Però adesso muoio dalla voglia di sapere che libro è.
Di certo non mi comprerò uno di quegli affari del diavolo che se vuoi ti permettono di vedere addirittura le stelle, ma senza arrivare alle stelle non voglio vedere altro, non si sa mai.
4 commenti:
Attenta, potresti scoprire che non è solo a torso nudo. E che sta sfogliando una raccolta di Le Ore mese.
Avete appena assistito a: "Come rovinare la poesia lirica di un post, in trenta parole".
A me sembra di aver assistito alla dimostrazione che non sai contare.
mannò, Ergo, è che Apa fa le cose in grande, poi però se la cava anche con meno.
Mi do dell'agio, anche se non mi serve.
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