A tribute to Phil Lynott
Philip Parris Lynott: 1949 - 1986
Gone, but not forgotten.
Sono passati esattamente vent'anni dalla morte di colui che era la mente e il cuore di una delle più grandi rock band della storia: i Thin Lizzy. Una band la cui influenza sulle generazioni successive è stata enorme, ma che in Italia sta pian piano sparendo dalla memoria del pubblico, che magari si gasa ascoltando Phantom of The Opera degli Iron Maiden senza sapere quanto quella canzone e quanto i Maiden stessi debbano a brani come Emerald, che il gruppo irlandese pubblicò nel 1976... Quando ancora Steve Harris e compagnia suonavano in una cantina.
A vent'anni dalla sua scomparsa, volevo dedicare un pensiero commosso e sincero a quello che è stato a mio parere uno dei grandissimi della musica rock. Phil, non ci sei più ma la tua musica è ancora qui, e faremo in modo che non sia dimenticata, mai. Non finché ci sarà chi come noi ancora si commuove, si esalta e ha i brividi e la pelle d'oca ogni volta che mette un tuo CD nel lettore.
GRAZIE di averci lasciato tutto questo, Phil, e spero che sentirai il nostro affetto, ovunque tu sia.
7 commenti:
Rivive in Max Gazzè. Che infatti ne è il sosia.
Ma Phil era mulatto, anche se in 'ste foto non si nota. Madre irlandese, padre brasiliano.
Max Gazzè invece è semplicemente un clone.
Di Phil.
Sbiancato in stile Micheal Jackson?
La clonazione non è ancora scienza perfetta.
Bel post, la conoscenza delle tradizioni è la via per il progresso. (cit)
Io non ho mai dimenticato. Per dimenticare le cose bisogna prima saperle e di questo sconosciuto non ho mai neanche sospettato l'esistenza (e direi di domandarci il perche' prima di perderci in lunghe apologie). Preferisco allocare ben altre informazioni sull'hard disk del mio cervello. Phil Coso scomparira' ben presto dalla mia mente senza lasciare, per fortuna, traccia e liberando spazio per i nomi di tutti i partecipanti alla nuova edizione del Grande Fratello.
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