Italiano manciaspaketti, suonare mantolino, paffi neri, niente kapire!
Il crucco è un uomo che mangia a colazione talmente tanta pancetta da far sembrare Caligona e Nerone due vegetariani new-age.
Non è difficile immaginare l'alito agghiacciante durante le prime ore dell'ufficio prima del Caffè purificante anti-tartaro.
Ora immaginate che pensieri può formulare una persona siffatta:
"Italiani, i soliti parassiti"
Spiegel prepara la semifinale
Così tuona Der Spiegel, valida alternativa all'intrattenimento intelligente.
"L'uomo italiano, chiamiamolo Luigi Forello - scrive Der Spiegel - è una forma di vita parassitaria", non può vivere senza un animale ospite "dal quale succhia più che può".
Articolo completo...
Enjoy!
(fonte: khan)
10 commenti:
Luigi Forello è chiaramente una frecciatina al nostro amato Ergonomico.
Comunque non è colpa nostra se vengono tutte le estati sui laghi e sulle nostre spiagge a farsi scopare la moglie o le figlie da noi. Credo che alla fine solo il 5% delle tedesche non abbia mai avuto una storia con un italiano, tanto rosicare è abbastanza comprensibile poeretc.
L'errore di Der Spiegel è riassumere un intero popolo con alcuni dei difetti che indubbiamente presenta. Di fronte a questo ci sono diverse strade. C'è quella del ribattere al luogo comune con un altro luogo comune, sottolineano come tutti loro mangino pancetta (e allora?) e siano magari anche tutti nazisti e col mullet, e l'altra via, che personalmente prendo io, che vede l'errore nella scelta, per l'articolo, di un giornalista un po' ottuso, astioso e che sicuramente non ama l'Italia fin dall'inizio.
Tutto qui. Non vedo necessità di confondere un popolo con un numero limitato di suoi esponenti, quali che essi siano: i nostri odiosi calciatori o macho latini da spiaggia e i loro aggressivi giornalisti in aria di conto in sospeso.
Magari, come peraltro suggeriva Apa, la moglie del suddetto Achilles è stata scopata da un bagnino di Castellammare di Stabia. Non lo sapremo mai, nel frattempo però non cediamo a queste facili provocazioni.
Se non avessi molti amici in Germania e non fossi molto legato a quel paese mi incazzerei anch'io. Ma per fortuna conosco abbastanza tedeschi da sapere che non tutti sono razzisti...
Mi associo a S.S. (che qui calza a pennello). Per fortuna non tutti i tedeschi sono come li si vuole ritrarre cosi' come non tutti gli italiani sono come il giornalista pensa.
E' retorico ma assolutamente vero quando si dice che c'è del buono e del male ovunque, al di la' della lingua che si parla.
Si potrebbe cedere a del buonismo da quattro soldi con discorsi retorici e poco concludenti ma sono assolutamente convinto che in bene o in male l'idea collettiva che un popolo ha di un altro popolo porti a poco.
Preferisco umanamente valutare le singole persone in relazione a come si interfacciano col mondo senza dover per forza pensare banali associazioni tra cultura, attitudine personale e lingua parlata.
E-steba, stai attento. Stai smontando in quattro e quattr'otto il mondo di sicurezze preconfezionate che si è creato Khan.
LOL.
Mi associo comunque al mio concittadino.
Il miglior modo per reagire e' sorridere ed affermare sarcasticamente: "Complimenti per la classe". Direi che non c'e' altro da dire.
Per quanto rigurada Forello da notare che di tutti i cognomi italiani l'acume alemanno ha proprio scelto uno che ha origini austro-tedesche, in quanto forel, nell'idioma tedesco significa trota. Se ne deduce che il tipico italiano parassita descritto dall'esagitato giornalista ha origini germaniche. Bümerang. Spadü e scettro li usiamo un'altra volta.
/ergo ha schiaffeggiato la faccia dei tedeschi con una trota
Forse il tedesco voleva dirci che siamo dei pesci.
Io tendo a diffidare di un popolo che chiama una torta e un prosciutto nello stesso modo.
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