La Cina è vicina - part ciù
I Cinesi oltre a questo gusto estetico per l'oro, il velluto rosso, il posticcio e le luci a intermittenza colorate, hanno il piacevole vezzo dell'esagerazione.
Giunti al ristorante, infatti, ci accoglie un menu che è ordinato in "Best dishes", "Superexcellent dishes", "Top dishes".
Mi conoscete, I won't settle for anything below superexcellent.
Quindi ordiniamo a caso da quelle pagine.
Ci versano con l'eleganza di un ubriaco con la diarrea il furbo succo di cetriolo che ho ordinato per curiosità, e si avvicinano con un secchio rosso. Di Plastica. Quello che useresti normalmente per pulire un cesso.
Un cesso a cui non vuoi particolarmente bene.
Piccolo rewind, siamo in un centro commerciale di lusso e in un ristorante che vuole essere di lusso.
Nel secchio rosso c'è un granchio. Vivo.
Mi basta annuire e in pochi minuti me lo ritrovo morto, fatto a pezzi, sistemato su un letto di spaghetti di soia, verdurine, cose che non capisco e un pezzo di bacon che ci convinciamo sia finito lì per caso.
Il ritorno in hotel è tranquillo.
Veniamo solo disturbati da cinesi che fanno ci cinesi e che cercano di vendere cinesate lungo le strade.
Da betoniere enormi, puzzolenti e imbufalite che seguono il traffico assolutamente caotico e privo di senso di questa città maleducata.
E da una serie di scooter stealth, ovvero scooter elettrici che viaggiano silenziosi nella notte, senza fari, contromano.
Anche se alcuni hanno imbellito il proprio scooter.
Non indovinerete mai.
Con sbuffi d'oro e mille lucine colorate a intermittenza.
5 commenti:
Un pesce in un secchio??
Vergognati, tu hai mangiato il cugino di Ponyo >___< !!!
Un granchio un pesce?
Povera Mildred...
un pezzo di bacon?
... ne sei proprio sicuro?
A Shangai niente è come sembra.
Forse era un pezzo di Jordan post-operatorio.
Debitamente riciclato.
Come si suol dire: dal produttore direttamente al produttore.
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