Posto un articolo interessante che ho trovato in rete...
L'Opinione: Il piacere dell'onestà
I tifosi bianconeri dovrebbero essere i primi a dolersi e chiedere un repulisti.
Comunque vada, quali che siano le responsabilità che saranno accertate, un risultato Moggi & C. l'hanno già ottenuto: quello di screditare di fronte all'opinione pubblica i successi ottenuti dalla squadra per cui lavorano. Perché fino a prova contraria, la giu***tus è prima di tutto un grande patrimonio del calcio italiano, se non di quello mondiale; e in questi ultimi dieci anni, qualche scudetto i bianconeri lo avrebbe probabilmente portato a casa pure senza bisogno di tutti questi pissi pissi bau bau, di queste furbizie da quattro soldi, di queste gare a chi ha più pelo sullo stomaco.
I tifosi juventini, almeno quelli più avveduti e che non hanno intenzione di bersi la frottola consolatoria della persecuzione mediatica, dovrebbero probabilmente convenirne. Sarebbe meglio per loro fregiarsi di qualche scudetto in meno, ma non sentirsi gravati di sospetti sempre più pesanti. Sospetti che poi aprono le porte a qualsiasi maldicenza; divengono eccellente pretesto per accusare i bianconeri anche di ciò che non hanno commesso; danno il destro ad allenatori come Roberto Mancini (peraltro in passato assai vicino alla famosa GEA, quindi non proprio nella posizione ideale per pontificare) di assegnarsi honoris causa un paio di scudetti, a suo giudizio persi dall'Inter a causa delle trame bianconere.
La gestione della famosa triade Moggi-Giraudo-Bettega è stata portata spesso in palmo di mano per l'eccellente rapporto tra il volume degli investimenti e i risultati sportivi ottenuti. Sul che, non si può eccepire, se si considera il calcio alla stregua di un'azienda che fabbrica un particolare prodotto di intrattenimento (così come altre producono tappi, acciaio o pneumatici). Ma è impossibile dimenticare che la loro gestione ha collezionato non solo scudetti, ma anche risultati assai meno lusinghieri. Da un lato, ha quasi dimezzato il numero del pubblico mediamente presente allo stadio, fino a pochi anni fa attestato ben oltre le quarantamila unità, con picchi di quasi cinquantamila. Colpa della televisione? Sì certo, ma non solo, visto che Milan e Inter non hanno conosciuto un analogo crollo di presenze. E soprattutto, ha radicato ancor più nell'immaginario collettivo (tribunale che non concede appello) l'immagine di una squadra maneggiona, intoccabile, dedita a oscure trame. Insomma ha inferto un durissimo colpo al legame sentimentale, affettivo che lega una squadra ai suoi tifosi.
E allora, ad arrabbiarsi, a chiedere a gran voce un cambiamento radicale, dovrebbero essere per primi proprio i tifosi bianconeri. Almeno quelli che vogliono difendere la storia della loro squadra, la memoria di campioni indimenticabili come Charles, Sivori, Platinì, Gaetano Scirea. Quelli che preferiscono perdere qualche partita piuttosto che essere salutati a quel grido di "sapete solo rubare" che li accompagna ormai immancabilmente negli stadi italiani. Quelli che sono stufi di pagare cinquanta euro (o centomila lire, che fa più impressione) per un posto in gradinata, a trenta metri dal campo, in un quarto di finale di "Champions' league" o in una partita di cartello del campionato. Quelli che sono stufi di essere trattati come polli da spennare, felici di essere ingrassati a colpi di scudetti e disposti a ingollare tutto.
Quelli insomma che hanno voglia di riscoprire il piacere dell'onestà, anche a costo di vincere un po' di meno. Secondo me (ma forse sono un inguaribile ottimista) sono ancora la maggioranza. E allora, invece di difendere l'indifendibile, che prendano il coraggio a quattro mani: chiedendo di scacciare i mercanti dal tempio, una volta per tutte.
Erano solo pochi cretini della curva. E si sa benissimo che gli ultras sono sempre legati a doppio filo alla società e ai dirigenti che sganciano loro biglietti (da rivendere) gadget e quant'altro.
L'ho pensato anch'io. Comunque, ribadisco, il danno piu' grosso da tutto questo lo riceverà il VERO tifoso sportivo della juve. Ammesso che ce ne siano. ;P
Nessun danno. Io sono vero tifoso della Juve, ma la Juve non è la mia vita. Ladri ci chiamavano prima, ladri ci chiameranno anche ora, e ne hanno le stesse ragioni. Voglio dire, da quel che si è letto fino ad ora non ci sono partite comprate, ma lamentele inappropriate, maneggiamenti inopportuni, favori. Che poi vedono coinvolti tutti. Si parla persino di Berlusconi che prova a corrompere Pairetto. Spero Moggi e Giraudo se ne vadano dalla Juve, lo speravo prima, figuriamoci adesso.
E che se ne vada anche Capello.
E che venga Donadoni. O Vialli. O Prandelli. O Spalletti.
13 commenti:
Speriamo.
Le maglie da carcerato sono così simile alle maglie della juve...
Posto un articolo interessante che ho trovato in rete...
L'Opinione: Il piacere dell'onestà
I tifosi bianconeri dovrebbero essere i primi a dolersi e chiedere un repulisti.
Comunque vada, quali che siano le responsabilità che saranno accertate, un risultato Moggi & C. l'hanno già ottenuto: quello di screditare di fronte all'opinione pubblica i successi ottenuti dalla squadra per cui lavorano. Perché fino a prova contraria, la giu***tus è prima di tutto un grande patrimonio del calcio italiano, se non di quello mondiale; e in questi ultimi dieci anni, qualche scudetto i bianconeri lo avrebbe probabilmente portato a casa pure senza bisogno di tutti questi pissi pissi bau bau, di queste furbizie da quattro soldi, di queste gare a chi ha più pelo sullo stomaco.
I tifosi juventini, almeno quelli più avveduti e che non hanno intenzione di bersi la frottola consolatoria della persecuzione mediatica, dovrebbero probabilmente convenirne. Sarebbe meglio per loro fregiarsi di qualche scudetto in meno, ma non sentirsi gravati di sospetti sempre più pesanti. Sospetti che poi aprono le porte a qualsiasi maldicenza; divengono eccellente pretesto per accusare i bianconeri anche di ciò che non hanno commesso; danno il destro ad allenatori come Roberto Mancini (peraltro in passato assai vicino alla famosa GEA, quindi non proprio nella posizione ideale per pontificare) di assegnarsi honoris causa un paio di scudetti, a suo giudizio persi dall'Inter a causa delle trame bianconere.
La gestione della famosa triade Moggi-Giraudo-Bettega è stata portata spesso in palmo di mano per l'eccellente rapporto tra il volume degli investimenti e i risultati sportivi ottenuti. Sul che, non si può eccepire, se si considera il calcio alla stregua di un'azienda che fabbrica un particolare prodotto di intrattenimento (così come altre producono tappi, acciaio o pneumatici). Ma è impossibile dimenticare che la loro gestione ha collezionato non solo scudetti, ma anche risultati assai meno lusinghieri. Da un lato, ha quasi dimezzato il numero del pubblico mediamente presente allo stadio, fino a pochi anni fa attestato ben oltre le quarantamila unità, con picchi di quasi cinquantamila. Colpa della televisione? Sì certo, ma non solo, visto che Milan e Inter non hanno conosciuto un analogo crollo di presenze. E soprattutto, ha radicato ancor più nell'immaginario collettivo (tribunale che non concede appello) l'immagine di una squadra maneggiona, intoccabile, dedita a oscure trame. Insomma ha inferto un durissimo colpo al legame sentimentale, affettivo che lega una squadra ai suoi tifosi.
E allora, ad arrabbiarsi, a chiedere a gran voce un cambiamento radicale, dovrebbero essere per primi proprio i tifosi bianconeri. Almeno quelli che vogliono difendere la storia della loro squadra, la memoria di campioni indimenticabili come Charles, Sivori, Platinì, Gaetano Scirea. Quelli che preferiscono perdere qualche partita piuttosto che essere salutati a quel grido di "sapete solo rubare" che li accompagna ormai immancabilmente negli stadi italiani. Quelli che sono stufi di pagare cinquanta euro (o centomila lire, che fa più impressione) per un posto in gradinata, a trenta metri dal campo, in un quarto di finale di "Champions' league" o in una partita di cartello del campionato. Quelli che sono stufi di essere trattati come polli da spennare, felici di essere ingrassati a colpi di scudetti e disposti a ingollare tutto.
Quelli insomma che hanno voglia di riscoprire il piacere dell'onestà, anche a costo di vincere un po' di meno. Secondo me (ma forse sono un inguaribile ottimista) sono ancora la maggioranza. E allora, invece di difendere l'indifendibile, che prendano il coraggio a quattro mani: chiedendo di scacciare i mercanti dal tempio, una volta per tutte.
Maurizio Puppo
Peccato che l'igmobile striscione esposto nella curva della juve faccia capire che a loro piace vincere barando.
Per fortuna, non a tutti.
Erano solo pochi cretini della curva. E si sa benissimo che gli ultras sono sempre legati a doppio filo alla società e ai dirigenti che sganciano loro biglietti (da rivendere) gadget e quant'altro.
L'ho pensato anch'io.
Comunque, ribadisco, il danno piu' grosso da tutto questo lo riceverà il VERO tifoso sportivo della juve.
Ammesso che ce ne siano. ;P
Nessun danno.
Io sono vero tifoso della Juve, ma la Juve non è la mia vita. Ladri ci chiamavano prima, ladri ci chiameranno anche ora, e ne hanno le stesse ragioni. Voglio dire, da quel che si è letto fino ad ora non ci sono partite comprate, ma lamentele inappropriate, maneggiamenti inopportuni, favori. Che poi vedono coinvolti tutti. Si parla persino di Berlusconi che prova a corrompere Pairetto. Spero Moggi e Giraudo se ne vadano dalla Juve, lo speravo prima, figuriamoci adesso.
E che se ne vada anche Capello.
E che venga Donadoni.
O Vialli.
O Prandelli.
O Spalletti.
O Malamente.
O zappatore.
O Mammasantissima.
Sempre ladri! :D
Ricordo ancora gli echi di "juventopoli" con Ceccarini e tritacazzi.
A far la differenza sono millecinquecento pagine di intercettazioni telefoniche, partite di droga prima che di calcio, puttane, corruzione, scommesse.
Bah, spero che tutti non cominciano di punto in bianco a seguire il rugby, amo troppo questo sport!
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