La spirale
Lo squillo acuminato del cellulare mi sveglia nel cuore della notte, precisamente alle 4. È Al, uno dei miei più cari e vecchi amici.
- Stefano. Lo sai che quando sono ubriaco divento sentimentale, no? Volevo dirti che ti voglio bene.
- Ah… grazie. Anch’io ti voglio bene, Al.
- Stavi dormendo?
- Sì.
- Beh, fa niente, ci sono cose più importanti. Questi bastardi! Fanno le strisce in mezzo alla strada tutte storte. E per risparmiare le tratteggiano, un pezzo striscia, un pezzo no, mi mandano fuori di testa.
- Dove sei?
- Sto tornando a casa, sono stato a ballare. Ho una spirale in mezzo alla pancia, che parte dall’ombelico.
- Eh?!?!
- Una spirale. Ho fatto il nodo alla camicia e mi sono messo a ballare con la pancia fuori. E qualcuno mi ha disegnato una spirale sopra con un pennarello indelebile. Adesso che torno a casa devo giustificarla in qualche modo. (Al ha una pancia voluminosa e vive con una ragazza bellissima, che ogni venerdì notte rimane sveglia ad aspettarlo, in ansia).
- Ah però! Certe cose solo a te possono capitare.
- Già, è stato bello. E poi sono pieno di spiccioli nelle mutande, ho almeno un paio di euro in spiccioli nelle mutande.
- Eh?!?!?
- Spiccioli. La gente si avvicinava, mi toccava la pancia e mi infilava una moneta nelle mutande. È incredibile, erano soprattutto quelli più aristocratici a farlo. Erano gli aristocratici e i berlusconiani che avevano voglia di tastarmi la pancia e mi infilavano gli spiccioli. Non lo trovi fantastico? Quelli pensano solo ai soldi.
2 commenti:
Io ho un sacco di avventure da raccontare, come tu ben sai... mi chiami Big Fish...
Comunque una così non mi è mai capitata.
Al ha una pancia voluminosa e vive con una ragazza bellissima, che ogni venerdì notte rimane sveglia ad aspettarlo, in ansia
lol, mi ha colpito molto questa frase, davvero bella razzi! :D
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