Thanks for the memories
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surreal life
Davanti a me, sulla scala mobile, un uomo distinto, elegante.
Trenchcoat nero, borsa in pelle. A metà scala comincia a farla oscillare.
Quasi roteare...
Quasi mi cava un occhio.
Giusto il tempo di domandarmi che cazzo fa che lo vedo infilare violentemente la mano tra le guance del suo sedere e vigorosamente cominciare a grattare, strattonare, ravanare. Attraverso i pantaloni, nello spacco del trench.
Dieci secondi in cui non riesco a dare un colore e una forma al mio basimento, quando poi smette.
E si porta la mano alla bocca, e annusa. Aspira. Gusta.
E in men che non si dica torna ad essere un uomo distinto, elegante. Uno a cui stringeresti la mano.
4 commenti:
Anch'io, trovandomi nella stessa situazione, non avrei saputo dare una forma al mio basimento. Un colore sì, però.
Solo perchè tu non sei discromatopsico?
O forse prechè, dal suo punto di vista, in questo caso privilegiato, Razzi avrebbe potuto assaporare assai meglio il convulso movimento ravanatore.
ecco come si trasmettono gli ossiuri
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