Some girls are bigger than others
Si pensa sempre che non si possa più crescere, cambiare. O almeno spesso l'ho pensato io.
Ho venti, venticinque, ventotto anni, mi dicevo.
E invece succede. cresci, cambi.
A volte all'improvviso, a volte lentamente, a volte è un processo che richiede un po' di entrambe le cose.
Cosa ho imparato a sto turno?
Da cose successe ad altri.
Che se prendi decisioni col culo, la pancia, o qualsiasi altra parte del corpo che non sia il cervello, molto probabilmente dovrai pagarne le conseguenze, e molto probabilmente non hai idea di quanto grandi siano.
Che le cose preziose costano, e spesso vanno pagate.
Che non ci si approfitta della disponibilità degli altri adombrandoli con il proprio egoismo.
Che chiunque o quasi si racconta cose su di sè che sono completamente fuori da ogni criterio. Anche tu Thesp.
Che ci sono persone che ti capiscono al volo, in pochi secondi.
Che ci sono persone che non ti capiranno mai, se non vagamente, senza afferrare appieno.
In modo diretto.
Che anche se c'è qualcuno che ti fa male e sembra quasi farlo apposta, potrebbe essere persino colpa tua.
Che l'orgoglio e la paura sono le cose che in assoluto mandano a puttane la mia lucidità, la mia capacità di analisi e la mia consapevolezza, quest'ultima rimane la mia personalissima divinità.
Che sono capace di prendermi colpa e responsabilità per i miei errori.
Che imparerò sempre qualcosa, cambierò sempre idea. Spero non questa, visto che è un potente antidoto ai miei moti autodistruttivi.
Che forse ma forse potrei essere capace di "amare" pure io.
Che forse ma forse, invece, sono una causa persa a questo proposito, anche se poi, spesso a posteriori, mi so spiegare esattamente cosa sia andato male, pure in me.
Che la frase più patetica e triste del mondo, a volte, è vera: si può stare benissimo da soli, ma solo se poi soli non lo si è.
Che lascio un segno nella vita delle persone ed è una cosa che mi inibisce e spaventa.
Che le suore hanno un buon gancio sinistro, ma che con una gomitata al volto le mandi giù come niente.
Che, alla fine, sono un gran figlio di puttana e vi cago in testa.
Quest'ultima l'ho messa solo per alimentare il dialogo, che ultimamente langue sul blog.
25 commenti:
Io di sicuro non sono uno di quelli che ti capiscono, né al volo né rasoterra. Ultimamente fai dei post allusivi, pieni di sottintesi, che sembrano indirizzati a qualcuno in particolare, che ha le informazioni per poter leggere tra le righe.
tempo al tempo.
lol Razzi, quanto sei pirla.
Perché? Cosa ho fatto? Vedi che non capisco niente di quello che scrivi? Mi fa impressione, sei un personaggio troppo controverso.
@Razzi: se lo capissi al volo probabilmente vorrebbe dire che ha qualche problema con te. Ma evidentemente non è così.
Eh eh, grazie ci-pi. Tu sì che parli chiaro. Ti voglio bene.
Io sono contento.
Di cosa sei contento, Byflo?
Di tutto.
bene. ora sei contento di questo bel dialogo, Apa?
Sono contento di tutto.
Mi felicito.
Di cosa ti feliciti, Byflo?
Solo perchè sei un gran figlio di puttana e ci caghi in testa, non puoi rubare le battute agli altri.
Di aver portato 'sto dialogo del cazzo fino a qui.
Pensavo "di tutto".
Mi congratulo.
Mi verrebbe da chiederti "di cosa?", ma scadremmo nel ridicolo.
No, no, fai pure, figùrati...
Lol, sbagliato account.
Giacomo è quello con cui posti su "Al Femminile", giusto?
Giacomo mi fa contento.
Byfluss, ma allora sei tu il Giacomo di "Al Femminile"?!?!? Il mio pseudonimo è Veronica, ricordi...?
No.
Fatti i cazzi tuoi.
Sporcaccione che non sei altro.
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