lunedì, febbraio 12, 2007

La poesia contemporanea come alternativa al defecare - esperienza #1


Nel bagno della stazione ho masturbato il mazzo con parole colorite come tante margherite lanciate a gran corsa dal tuo treno in figa.
Quanto al mio viso ricoperto di speranza bianca non è nebbia che si assaggia, non è roba che va via con l'acquaragia.

2 commenti:

Razzi ha detto...

un ritorno in grande stile il tuo, thespian.

Ergonomico ha detto...

Thesp, la tua intelligenza, la tua profondita', il tuo estro, la tua sensibilita' mi irritano.