domenica, marzo 26, 2006

719

Sull’autobus 719 guardo fuori e vedo il cartellone del nuovo film di Nanni Moretti. Non so come sia il film, ma il cartellone è molto bello, con la faccia di Silvio Orlando che fa capolino dal bordo di una piscina. Ho pensato a Nanni Moretti e a tutti quelli che hanno ancora voglia di battersi per difendere la dignità e l’intelligenza del mio paese, tra cui molti miei amici. Dietro di me c’era una coppia di distinti vecchietti. Lei faceva fatica a parlare, probabilmente colpita da un ictus recente. Lui era dolce e premuroso, e aveva una voce leggera come una piuma. “Non ne sono sicuro” dice “ma credo che una volta si dicesse anche i diti così come ora si può dire i ginocchi e le ginocchia. Sai, la lingua italiana è cambiata moltissimo negli ultimi 50 anni. Quando arriviamo a casa prendo lo Zingarelli e controlliamo”. “Potrebbe essere” risponde lei “comunque io i diti non lo dirò mai”. “Ah certo, nemmeno io, ma per curiosità dopo controllo”. Ho pensato allo Zingarelli, uno dei simboli del mio paese, e a tutti i vecchietti curiosi che nel mio paese hanno ancora voglia di consultarlo. Poi ho pensato a Berlusconi e ai maiali come lui, che infestano il mio paese come una malattia e rappresentano l’esatto contrario di tutta quella tenerezza. Ma in quel momento mi sentivo ottimista.

4 commenti:

il mak ha detto...

L'Italia è sempre più una anomalia.

Chiariamoci subito. Massimo rispetto per le anomalie.
Penso che siano preziose, sono una variazione della media, sono qualcosa di soprendende e di inedito. Lo dice la statistica, lo penso anche io.

Tuttavia devo tristemente constatare che in Italia pare solo che comici e registi abbiano a cuore la legalità e il buon governo. Mentre i politici sparano un sacco di minchiate e litigano come bambini per accattivarsi l'elettorato manco fosse una televendita.

C'è qualcosa che non quadra.

Bellissima razzi questa storia, sempre molto intimista, dedicata ad un episodio vissuto on the road, a contatto con la gente.

Ergonomico ha detto...

I post del Razzi, rari e preziosi come i rubini, mi fanno vergognare. Vergognare di cio' che scrivo sul blog, superficiale e grezzo, volgare e senza costrutto, pura e semplice espressione della dozzinale voglia di comunicare e di dire la propria, senza dire in realta' nulla. Nel suo messaggio delicatezza e toni forti si alternano e commuovono. Qualcuno probabilmente si indignera' del maiale dato a Berlusconi, oppure sentira' il bisogno di difenderlo. Lunga vita alla liberta' di opinione, dal canto suo non credo che il Razzi rispondera'. I suoi post non sono scritti per ricevere una risposta, ma per dire qualcosa. Sublimi.

Razzi ha detto...

La vecchia coppia alle mie spalle era una delizia, e mi fa piacere aver reso l'idea. Ma non sono d'accordo che sia necessario essere seri per dire qualcosa. La banfa è una forma di comunicazione evoluta. E la volgarità è una delle armi più affilate di questo blog, mai fine a se stessa. Se il blog diventasse troppo serio non sarebbe altrettanto bello e si spegnerebbe nell'amarezza, non sei d'accordo Nonna Ergonomico?

Ergonomico ha detto...

Sono convinto che i tuoi post appaiano cosi belli anche per il contrasto simultaneo con cio' che li circonda, quindi ben venga la liberta' di espressione. Ciononostante non posso non avere una mia scala di preferenze, scala alla cima della quale svettano i tuoi post. Continua a commuoverci e a farci sorridere con la tua prosa delicata come un fiocco di neve e dura come un colpo di martello. E rara.