sabato, dicembre 30, 2006

Please use condoms



Non vi ricordano gli 883? Il ragazzino con la maglietta rossa poi sembra Mauro Repetto.. si dimena come lui.

Il peggio è passato

Infatti le statistiche dimostrano che la fetta di panettone o pandoro del tardo pomeriggio, nel giorno di natale, causa più vittime dei botti di capodanno.

Quanti chili avete aggiunto ai vostri sacri culetti?

venerdì, dicembre 29, 2006

La mia maturità musicale e sessuale

Ci sono momenti in cui ti rendi conto di essere cambiato.
Sappiamo tutti di cosa sto parlando.
Sto ascoltando e guardando il dvd di un concerto dei Pixies, regalatomi da Francesca (oltre a un libro fotografico sull'erotismo in Giappone e un'amaca matrimoniale, che ragazza) e sistemando il mio lettore mp3 in maniera che la musica sia più funzionale, e per eliminare un sacco si spazzatura.

Ad un certo punto si para innanzi a me un ostacolo, un mio vecchio nemico... "Careless Whisper" di George Michael mi guarda sprezzante.
Canzone che poco sopporto eppure che mi è sempre entrata nelle vene, quel mix di pop melodico, quel sax melenso e accattivante, quel testo, che parla di sensi di colpa e tradimenti... Canzone superficiale e vigliacca. Ne ho sempre subito il fascino, per questo mi sono stupito di quanto velocemente il mio dito sia corso sul tasto "Canc" e l'abbia eliminato per sempre dalla mia playlist e dalla mia vita.

E intanto nella testa mi risuona già quel "We could have been so good together, we should have danced this dance forever", infingardo e dolce, lanciato dolorosamente alle stelle. Ma devo resistere. Non mi avrai più, George, mi spiace. Guilty feet have got no rythm, I am sorry.

giovedì, dicembre 28, 2006

Idee di menu

Crostoni al salmone irlandese

Carpaccio di salmone e pesce spada agli agrumi e vodka

Frittata nobile al tartufo /Cocotte al tartufo con salsa di melograno

Cannelloni ai gamberi e nero di seppia

Sformato di tonno alla salsa alle erbe

Sorbetto alla grappa e mela verde
Manzo all’olio con tortino di zucca


Dessert da definire

Incubi

Ho fatto un incubo.

Innanzitutto stavo ancora con la mia ex, e tanto potrebbe bastare.

Ma non pago il mio subconscio mi ha anche scaraventato nel mezzo di una specie di sfida a punti assurda, che stavo facendo con lei.

Stavo anche vincendo, avendo portato a termine più prove di lei, la sfida era infatti composta da più gare, da portare avanti giorno per giorno nella vita quotidiana, e contemplava il fatto di ostacolarsi a vicenda.

Mi rendo conto che tutto questo non rende l'angoscia che ho provato durante il sogno, per questo mi soffermerà a descrivere una delle prove, quella che ricordo meglio.
In pratica ero sulla porta del mio bagno e appesa alla tenda della finestra stava una vespa enorme, che cagava fuori delle uova che, in aria, si schiudevano e ne uscivano delle altre vespe, leggermente diverse, che poi si scagliavano su di me.
Queste poi avrebbero dovuto deporre a loro volta qualche cosa, che avrebbe dato alla mia ex dei punti... ma io ero lì per impedirlo, avendo già superato questa prova e non avendo intenzione di lasciarmi recuperare da "quella".

Chi me lo spiega?

mercoledì, dicembre 27, 2006

Il dono della sintesi

.

Il capo

Ieri mi sono ritrovato a riflettere sul fatto che quasi ognuno ritiene di essere una persona molto complicata, complessa e profonda, nonchè adatta a fare il capo.
Il che è ovviamente follia, visto che non possiamo tutti essere tutti "persone complesse" né dei leader...
La cosa potrebbe essere pericolosa nella misura in cui, allo scattare di una crisi internazionale che imponga le ristrutturazione della società a livello locale o quasi intimo si vedrebbe piccoli gruppi di persone entrare in conflitto, ognuno convinto di meritare una posizione di comando.

La cosa è particolarmente avvilente per uno come me, perché è chiarissimo che, nonostante l'estrema complessità del mio carattere, sono particolarmente portato per essere in posizioni di comando.

lunedì, dicembre 25, 2006

Metterei volentieri un titolo trendy se solo avessi un'idea

Cari tavani vi voglio aggiornare sugli ultimi avvenimenti occorsi (ma anche stando fermi) fra miss Ignazio e MDI. MDI ha tante qualità.. é la regina dei 4 salti in padella (che poi spaccia per sue creazioni, salvo dimenticarsi di buttare via le bustine), a 6 anni mi ha introdotta nel magico mondo degli scherzi telefonici e a 7 mi ha insegnato a rubare nei supermercati. Tuttavia ha un neo. anzi più di un neo.. un pò come Vespa.. i suoi nei sono i dolci. Non li sa fare. Tra le sue prelibatezze dolciarie annovera: gummy, la torta gommosa come una charms e soprattutto bigusto (una vaniglia che sa di cioccolato e un cioccolato che sa di big babol); il tiramisù olimpico, ovvero qualche savoiardo che nuota allegramente in una teglia straripante di liquore; i canestrelli all'arrembaggio fatti con una macchinetta.. ha usato talmente tanta pastella che l'aggeggio infernale ruttava humus ovunque.. tavolo, muro, vestiti, canarini. Tutti giallini!. Recentemente ha scoperto il magico mondo delle torte in bustine cameo.. basta metterle in forno. Le prime volte é riuscita anche a bruciarle. Ieri MDI, con la collaborazione di IgnazioBaffo ha preparato una torta strepitosa. Peccato solo che si é un pò sgonfiata da una parte formando in superficie uno strano disegno che ricorda un cervello. Poco male, si può decorare il dolce con la scritta: quanti anni ha il tuo cervello?. Sfiga vuole in famiglia non ci sono altri nintendari. Mentre ci spazzolavamo la torta ho pensato di fare zapping. Il ricordo era andato ad un anno prima, quando per caso beccammo nonna zampogna che cucinava con un fornetto scrauso. La bramavamo, in progetto c'era uno scherzetto telefonico niente male tanto per chiudere la vigilia in bellezza. Invece abbiamo beccato una trasmissione natalizia porca che più porca non si può. Un tizio sull'età cantava con voce stile "mo ce provo ma nun je la fo" in mezzo a un gruppo di gnocche con l'aureola di peluche. Già che c'era le omaggiava di una palpatina qui e una lì. E ad ogni besame cantato imponeva un bacio dato. Ad un certo punto siamo andate a ronfare e invece di spegnere la tv ci siamo sbagliate e abbiamo soltanto tolto l'audio. MDI si sveglia alle 4 per fumare, si avvia verso la cucina, vede riflesso sul muro del corridoio un alone rosa/fucsia. Paura. C'é un ladro! Con passo felino e guardindo si avvicina al locale e scopre che il ladro é una bionda senza mutande intenta a toccarsi nel televisore. Maleddetto spot dell'166!. Considerazione del mattino dopo di MDI: Pensa Silvana, se in quel frangente fosse arrivato Babbo Natale, quanti regali in meno avrebbe poi portato. Ah, stamattina, sullo stesso canale, ho ribeccato il cantante confidenziale. Ho iniziato a gridare: DEVO SAPERE IL SUO NOME! DEVO SAPERE IL SUO NOME! COSì CERCO UN SUO VIDEO SU YOUTUBE! COME SI CHIAMA?? MAMMA TU LO SAI?. MDI: Merda.

Christmas reprise

Oberato da mille impegni, trovo lo stesso il tempo per dedicarmi un poco a voi.

Buon natale, banda di stronzi.

sabato, dicembre 23, 2006

Lusso


Questo accrocchio, abbinato ad ottimi Wiener-wurst, una spendida Doppel-Hirsh e il pane opportuno... è davvero il top.

Il pane è leggermente croccante all'interno mentre la salsiccia è cotta alla perfezione.
Senza dimenticare la favorevole e robusta senape Maille.

Il ConQuaglio sembra un ricordo lontano.

Perdono ma non dimentico.

Merry fucking Christmas!

Auguri a tutti, fedeli amici aparazzini, con ben due giorni di anticipo, ma poi non so se avrò tempo e voglia di farveli il 25.
Come sapete, o come potete immaginare, il Natale è una festa triste, per noi.
Ci ricorda la nascita di quello che a ben donde possiamo considerare come il nostro più grande nemico.

Comunque sia, che aparazzini saremmo se non fossimo anche in grado di lasciarci coinvolgere dal clima festoso e dalle cibarie prelibate.

E che dire poi del fatto che questo Natale promette di essere uno dei più belli di sempre?

Certo, parlo per me, ma voi che cazzo volete?

Il mio regalo.

Il Wii

Sto postando tramite il wii.
E' di una scomodità direi rara... Ed é anche una cosa parecchio priva di senso...
Prima e ultima volta, credo.

Habemus internet

Evviva.

Finalmente.


Amen.

The Prestige

Alcuni di voi potrebbero decidere di andare al cinema in questi giorni.
Se la vostra scelta dovesse cadere su un multisala, lo spettacolo che vi si presenterà all'ingresso sarà più o meno così: tutti i presenti cercano con ardore di accaparrarsi l'ultimo biglietto per Eragon mentre le altre sale languono mestamente vuote.

A questo punto mettetevi in coda, aspettate pazientemente il vostro turno e comprate un biglietto (o più) per The Prestige.

Come ben sapete odio gli spoiler quindi cercherò di limitarmi ad un minimo: vale la pena.

E' un film lunghetto, macchinoso e spesso non si ha la più pallida idea di dove voglia andare a parare...ma alla fine tutto torna e l'appagamento è summo.

Vorrei lanciarmi in altre più argute ed elaborate argomentazioni, invece cercherò di tentarvi con una semplice constatazione...
...ma dove lo trovate un film con Wolverine, Batman, Alfred, La Ragazza Con L'orecchino Di Perla™, Violet Sanford, Gollum e Jareth il Re dei goblin tutti assieme?

Scherzi a parte, alzate le chiappe e andate a vederlo che voglio un po' di commenti.

venerdì, dicembre 22, 2006

Blues



Il santo natale si avvicina e ieri sono rimasto in piedi a fare calcoli fino alle 2 del mattino per scoprire se mi conviene aprire la partita IVA o meno.
Domani sera canterò. Canterò una canzone che si intitola IRPEF Blues.

La persona stessa

Stamattina mi sono svegliato pensando a una persona.

Quindi ho sentito l'esigenza di comunicare al Razzi cosa pensavo di questa persona.

Sono salito sul treno, mi sono seduto, ho scritto il messaggio e poi come un pirla l'ho inviato alla persona stessa.

"La persona stessa", come espressione, mi fa molto ridere.

giovedì, dicembre 21, 2006

Qualcosa di concreto per la pace

I miei impegni per domani.

Sono pronto.
Non mi manca nulla
Ho tutto a portata di mano.

Il gioco definitivo per PS3

Ecco finalmente la vera NextGen!





Da apprezzare soprattutto le ambientazioni e le movenze soavi.

Buon Natale

Buon Natale dal Razzi!

mercoledì, dicembre 20, 2006

Tartufo

Una volta al mese improvvisamente sento nel naso un fortissimo aroma di tartufo.
Da quando quel giorno quattro anni fa ho mangiato un panino crudo, rucola e olio tartufato.
Olio tartufato e acido lisergico evidentemente.

Training autoerogeno

In una delle nostre allucinanti conversazioni messenger ho confessato ad Apa di essere troppo timido con le donne.

E lui: timido tu? Con la tua personalità? Sei pazzo. Senti, ogni mattina, appena sveglio, devi guardarti allo specchio e dire:
IO SONO IL RAZZI
IO SONO IL RAZZI
IO SONO IL RAZZIIIIIIIIIII

Lo faccio ogni mattina, da qualche giorno. Dopo l’urlo finale, al terzo “iosonoilrazziiiiii”, abbasso leggermente la testa e lo sguardo, provando un forte senso di imbarazzo.

Risultato: sono diventato timido anche nei confronti della mia immagine. Vaffanculo.

martedì, dicembre 19, 2006

Dialogo surreale 1

Protagoniste: Ignazio e la mamma di Ignazio (MDI)
I: Hai presente Hanna e Barbera? E' morto quello che era ancora vivo.
MDI: Uaaaahhhh che cavolata che hai detto.. una cavolata epocale. come fa ad essere morto se era ancora vivo (tenta di trangugiare il caffé senza farselo andare di traverso per il naso)?.
I: Quante storie.. era per qualificare il morto.. uno dei due é mancato da tempo, mi riferivo all'altro.
MDI: ...
I: Non sapevo che fossero due uomini.. li ho sempre immaginati come una coppia sposata, Hanna la moglie e Barbera suo marito..
MDI: Anch'io l'ho pensato per molto tempo.. anche se - a pensarci bene - Barbera é un nome femminile.
I: cognome.
MDI: Quanti anni aveva Barbera? Ormai era Barbera vecchia..
I: ...
MDI: Ma chi é morto dei due?
I: Boh, non ricordo..
MDI: Come fai a dimenticarti il punto più importante?
I: Che differenza fa, ormai sono morti entrambi.. il risultato non cambia.

Caffeina

La caffeina è un potente antisettico del cavo orale, no un potente eccitante, eccitante, eccitante.
Ho abusato di caffeina ieri sera alle ore ventidue, ne ho assunto una tripla dose.
Per aumentare l'effetto eccitante della caffeina è sufficiente assumere del vino gratuitamente offerto. Poi del vino offerto gratis. Infine del vino altrui, gratuitamente.

Nel profondo della notte mi trovo a non riuscire a fermare il motorino che sembra pilotato non da me ma dal gruppo che suona nelle auricolari.
Più tardi mi troverò a scrivere: così succede se prendi tre caffé per endovena alle dieci, l'uccello migratore sbaglia nido. O meglio allunga la strada.

Per calmarmi è stato necessario schiantarmi contro un palo dell'illuminazione, volare planando con la tuta alare attraverso un baracco zozzone, togliendo la senape ai panini con lo spostamento d'aria.
Abbracciare un albero amico, un vecchio albero amico.
Finalmente sono cresciuto e sono diventato una ragazzina giapponese!
Non c'è niente che mi calmi, persino le persone al bar mi sorridono sapendo che quell'occhio in più in mezzo alla mia fronte è simbolo di santità.
Hanno iniziato a chiamarmi Jodorowsky.
Ma di giorno le luci della psichedelia non dovrebbero brillare.

Molto strano comunque che la caffeina sia ancora legale, chiunque con tre o più tazze di caffé potreppe sconvolgere un ecosistema a piacere.

Le avvventure del giovane Apa

In pratica venivamo entrambi contromano.
Sono sbucato dall'incrocio e mi sono fermato a guardare... e lui mi è piombato addosso.
Ma lui è caduto...
E mi sono subito sincerato che stesse bene.
Mi dice "sto bene"
Poi arriva il fratello e comincia a cagare il cazzo e cominciano a fare la sceneggiata...
"No, guarda che sta male". E l'altro comincia a zoppicare
"Guarda che si è rotta la bici".
"Guarda che chiamano la polizia".
Io cazzo ridevo.
Continuavo a ridere.
Lui che diceva chiamo la polizia
E io ridevo...
Poi mi dice "COSA FACCIAMO?"
E io "voi non so, io vado a casa, non mi sembra che per questo fatto dobbiamo uscire a cena assieme"
Poi allora chiama la polizia.
Io rido.
Due secondi ti telefonata poi mette giù e mi dice "cosa facciamo".
Il tipo, nel frattempo, simula il mal di gamba, sembra una comica anni '30.
Il fratello mi dice "ora come fa lui a lavorare?"
"Perde il lavoro".
"E la bici è rotta."

Scendo dal motorino. Gliela riparo. (La ruota era leggermente fuori asse)
Lui mi dice "ti prendo il motorino"
E io che rido e gli dico "provaci".

E lui dice "cosa facciamo?"
Sembrava che questa cosa del cosa fare lo assillasse parecchio.
E poi "mi devi 50 euro"

"Ma scusa, che cazzo vuoi, io investo lui e devo 50 euro a te?"
E l'altro "allora dammelo a me!"

Alla fine tiro fuori 30 euro, faccio per darglieli. E lui dice ancora 10 euro.

Li rimetto via.
Lui "no dai va bene"
E io glieli do.
Mi dice grazie e "ciao" e "buona serata"
E io "a voi, mi raccomando, attenti in bici"!

E sono tornato a casa.

lunedì, dicembre 18, 2006

Ho investito un russo

Domani magari ve lo racconto meglio.

Limiti

Sono sul treno.
Con me c'è una tizia che mi guarda e continua a muoversi. Sembra agitata. È bruttina ma non ripugnante. E non sta ferma.

Arrivo a Milano, scendo e mi dirigo verso la metropolitana, non ho la borsa, come mio solito, mi sento leggero. Libero. Leggero. Un po' troppo.

Cazzo.

Ho dimenticato una busta contenente del salmone sul treno.

Torno indietro a passo spedito, il treno giace immobile, spento e vuoto. Fa un po' di paura. Risalgo a metà, alla ricerca dello scompartimento giusto, scompartimenti uguali si inseguono, uno dopo l'altro.
Quando quasi sto per dimenticarmi perchè sono lì, trovo quello giusto, afferro la busta e scendo.
La stazione è deserta ma c'è un tizio, straniero, con la faccia di cuoio e dei baffi setolosi.
Mi dice "Il treno per Modena!"
"Prego?"
"Il treno per Modena!"
"Questo?"
"Il treno per Modena."
"Non è questo, questo non va da nessuna parte."
"Dov'è allora?"
"Guardi il display..."
"Aiutami."

Lo accompagno al display e gli mostro il treno per Parma al binario 7.
Mi dice "Sì, Parma sì!"
Lo saluto.
Sale sul treno fermo dal quale sono sceso.

Secondo voi è una cosa vera o un sogno?

Proverbi Sfavorevoli # 0002



Se perdi peso, prima di rallegrati, controlla se hai tutti gli arti.

La vecchia

C'è una vecchia strana, che incontro spesso sul treno delle 19,10 che parte da Milano per Udine.
Ha oltre 70 anni, è alta, molto alta, biondiccia, di quei capelli stanchi e ingrigiti che sembrano appartenere ad una vecchia bambola. Magra, quasi in forma, col viso sempre troppo truccato, quasi pittato. Occhi pallati, sguardo un poco fisso. Mi inquieta.
Sarà l'aspetto fisico, saranno quei vestiti un po' fasciati, sarà che fa, evidentemente, la pendolare, ma mi provoca una sensazione strana, un mix di angoscia e ripugnanza.

L'altro giorno è scesa dal treno davanti a me, stiamo per uscire dalla stazione e si accorge della mia presenza. Si volta, mi guarda mentre cammina. Ha paura. Comincia a barcollare mentre io mi faccio sotto con il passo baldanzoso della mia giovinezza. Non riesco a superarla, ora barcolla a destra, ora ha sinistra. Ha paura di me, crede che le voglia fare qualcosa. Continua a voltarsi.
Finalmente un varco, si gira, mi guarda mentre mi faccio avanti...
Le sfugge un sospiro "Aiuto!" dice. Non lo grida... è quasi come se lo dicesse a me.

Faccio tre passi. Mi fermo. La guardo. Mi guarda.

Me ne vado.

domenica, dicembre 17, 2006

Debaser



Ieri avevo la febbre e sono rimasto a casa. In compenso stanotte ho sognato. Ho sognato Gino Bramieri che ballava la lambada in un locale di periferia decorato a festoni. Mi sono chiesto: cosa ci faccio qui?
Finita la musica gli hanno fatto un applauso caloroso e lui, dispiegando quel suo enorme sorriso, è venuto a sedersi al mio tavolo, come se fossimo vecchi amici. Allora ho ordinato un paio di drink. Che altro potevo fare?

sabato, dicembre 16, 2006

Digital ID



Julie – “Ciao, come va?”
Razzi – “Benone e tu?”
Julie – “Cosa ti piace di più del mio corpo?”
Razzi – “Beh, non saprei, non ci siamo mai incontrati di persona…”
Julie – “Sì ma hai visto le mie foto, no?”
Razzi – “Sì”
Julie – “E cosa ti piace di più di me? Del mio corpo?”
Razzi – “Gli occhi, le labbra… ma perché mi fai queste domande?”
Julie – “Niente, solo per curiosità”

La mia amica Julie non si era mai comportata così. Poi il colloquio è proseguito con domande totalmente assurde. Mi chiedevo cosa cazzo stesse succedendo, sembrava impazzita. Era incoerente, mi sembrava fuori di testa. Al termine della conversazione mi ha pure mandato a cagare. Ho pensato: cazzo che figata, ho beccato una psicopatica in rete, questo è l’inizio di un film porno-thriller ad alta tensione.

Poco dopo squilla il telefono. È lei. Rispondo con voce tremante. Mi informa che le hanno clonato l’account messenger, che è in giro a fare shopping e qualcun altro sta usando il suo account. Peccato… niente porno-thriller.

Più tardi ci incontriamo di nuovo online. Stavolta sono certo della sua identità perché abbiamo stabilito una safety word.

Razzi – “Allora hai scoperto chi è?”
Julie – “Sì, so chi è stato”
Razzi – “Dovresti denunciarlo, quella cosa è illegale”
Julie – “Non posso, anch’io l’ho scoperto per vie traverse”
Razzi – “Cioè?”
Julie – “Il mio ragazzo… per ragioni che non ti posso spiegare ha accesso a molti dati riservati, compresi i log di messenger, ma naturalmente anche questo è illegale…”
Razzi – “Il tuo ragazzo? Pensa, ero convinto che fosse stato lui a clonarti”
Julie – “No, figurati, è stato proprio lui ad avvertirmi che qualcuno stava usando l’account al posto mio e a rintracciare il colpevole…”
Razzi – “Ma pensa te… ero sicuro che fosse lui… mi ha fatto delle domande su Roma… come faceva a sapere che abito a Roma?... ha cercato di scoprire se ci eravamo incontrati qui…”

Passano lunghi secondi.

Julie: “Ho capito”
Razzi: “Cosa?”
Julie: “Che il mio ragazzo è un coglione”

Brutto colpo per Julie. Quel poveretto aveva architettato un piano infallibile, crollato nel giro di poche ore. Se per caso mi incontrate online e vi chiedo se vi piace il mio corpo, sappiate che potrebbe essere lui. Ma potrei essere anch’io, dopo tutto. Insomma, spero che mi riconoscerete. Ma anche no. Non lo so, è un casino: le identità digitali sono problematiche.

Anche perché in tutta questa storia il pollo potrei essere io. Magari non esiste alcun fidanzato sfigato clonatore di account. Magari Julie ha organizzato tutto, prima, dopo, durante e al telefono. E in questo caso il porno-thriller sarebbe appena iniziato…

1 + 1 = 2

2 + 2 = 4

venerdì, dicembre 15, 2006

Il procacciamento di beni fondamentali





Non so voi, ma io quando devo acquistare profilattici entro in una specie di fase Zen.
Sono placido, tranquillo, ma allo stesso tempo faccio e dico cose sulle quali non ho molto controllo.

Tutto credo sia iniziato da quella volta in cui, tra le prime, ho acquistato dei profilattici e la tizia in farmacia continuava a ridere imbarazzata.

Comunque, l'ultima volta che mi sono recato in Farmacia credo di aver superato anche me stesso.

Innanzitutto ho iniziato ad informarmi sui vari prodotti di integrazione alimentare, parlando di stanchezza, di bisogno di energia, ma anche di qualcosa che non mi impedisse di dormire. Mi ricordo che mi sono anche messo a chiedere "quindi devo prenderli la mattina, e non nel momento stesso in cui sopraggiunge la stanchezza, per darmi la carica".

Subito dopo quindi aver deciso per del MULTICENTRUM sarcazzo, ho cominciato a chiedere dei profilattici. Mi ricordo che la mia voce si soffermava spesso sulla questione "grandi quantità" e "comodità". Ne ho parlato a lungo, per dimostrare tranquillità. Putacaso c'è una confezione doppia di condom "comodi".

La prendo.

Do la mia carta di credito. La fanno passare nella macchinetta.

Comunico loro che in realtà ne prendo anche un'altra, di confezione. Arriviamo a trenta pezzi circa.

Ripassano la carta di credito nella macchinetta.

Me ne sono uscito tra i sorrisi dei due e un mormorio di cui l'unica parola che ho capito è stata "Orgia".

Proverbi Sfavorevoli # 0001



Non basta mettersi un gatto nel culo per essere un Sayan.

You just can't get enough, of that lovie-dovie stuff

L'ambiente era quello sfavillante che mi fa venire costantemente in mente un parallelismo tra la vita e una big babol.
Gente bella.
Gente felice.
Gente elegante.
Gente un po' del cazzo.

Sto fumando con il Maccalupo, si avvicina un tale, con una tizia, carina, in disparte.
"Scusate ragazzi, ho ricevuto una brutta notizia..."(e indica la tipa) "...avreste una sigaretta?"
Entrambi pensiamo che la brutta notizia sia che la tipa si sia dimenticata di comprare le sigarette. Gliela offriamo volentieri.
"Ne avreste un'altra anche per lei?..." (la tipa si scosta un poco) "dai che magari con questa ammaziamo il bambino!". E ride amaro. Lei si mette a piangere. E scappa.
"Scusate, momentaccio." E la insegue un po' scazzato.


Poco dopo, per risollevare il tenore dell'ambiente, vedo un gruppetto di ventenni, due, tre ragazze, un paio piuttosto notevoli, e un sestetto di ragazzi, tutti alla moda, quella moda da petto depilato. Arriva un tale. Vecchio. Lo conosco... Chi cazzo è?



È Oscar Damiani, procuratore di calcio alla moda e dalla erre moscia, ex calciatore, Brescia, classe 1950.
Si avvicina al guppetto di ventenni, una delle due notevoli si gira e lancia un gridolino "Oscaaaar finalmente, ti ho atteso tanto tanto.".
La bacia. La abbraccia.
Bacia e abbraccia anche le altre ragazze, ma con meno trasporto e meno lingua.
Le ragazze lo conoscono, i ragazzi no.
Si presenta, uno di loro, stringendogli la mano, gli dice "È un onore".

In quel locale ci voglio tornare.

giovedì, dicembre 14, 2006

La scoperta dell'acqua calda

Ieri mattina è arrivato il tecnico della caldaia, Apa irrigidito nel letto fissava il soffitto del soppalco sapendo che se non avesse fiatato l'intruso non si sarebbe accorto della sua presenza.

Più tardi si giustificherà dicendo che aspettava l'esplodere della rissa tra me e il tecnico per intervenire come elemento sorpresa e risolvere la pugna. Ammetterà in seconda istanza di aver celato la sua presenza per evitare nel tecnico il sollevamento sconveniente di sospetti o corpi cavernosi.

Il primo dialogo dopo la riparazione della caldaia è stato questo.

Apa: Faccio la doccia.

[entra nel bagno, suono di acqua che scroscia]

Thesp: Esce acqua calda?
Apa: Sì, dal mio cazzo sì.

Plumbee nubi sul nostro domani

Martedì 7 novembre 2006, poco piu' di un mese e stavamo "festeggiando" i 20K con le chiappe di Apa. Chiappe ormai scolpite nei nostri cuori, sulle nostre retine e nei nostri neuroni, tanto che ancora mi sveglio la notte madido di sudore urlando "l'ano no, L"ANO NO!". Oggi getto lo sguardo al contatore, quasi distrattamente, e rimango basito, sconcertato, comincio a tremare: segna 25000. Brutti pensieri si accalcano nella mia mente, fanno a gara a scioccarmi di piu', si azzuffano e si sbranano fra loro per acquistare visibilita', per garantirsi il posto di "chiodo fisso", di "incubo peggiore". Tento di scacciarli, li ignoro cercando di spingerli nell'oblio, ma uno si fa strada continuamente e con malizia si diverte a scuotermi con brividi perfino le ossa.

J23

mercoledì, dicembre 13, 2006

Un tarlo nel cervello

Ho dormito da Thespian.
Ho dormito con Thespian.
Thespian è sonnambulo. Nelle ultime volte che ho dormito da lui mi ha detto "Chiudi gli occhi e lasciati andare" e "Tua madre mi ha iniettato il fluido e mi ha ucciso la mano".

Stranamente, per me, ho avuto un sonno molto profondo, tant'è che stamattina sono riuscito a dormire con il tecnico della caldaia che parlava in casa.

Stranamente mi sono svegliato con un dolore alla mascella, come se mi si fosse slogata.

Tremo a pensare cosa potrebbe essere successo.

lunedì, dicembre 11, 2006

Ceci n'est pas Nintendo difference

Merda, merda, merda.
Che delusione.
Ho ordinato il maledetto Wii il giorno 4 ottobre e naturalmente al lancio la mia regione é stata dimenticata. Il negoziante mi ha detto di passare martedì. Oggi ho avuto la lieta novella: martedì spediranno i wii quindi il mio arriverà forse giovedì/venerdì.
Ora..
1. Il fatto che in molti hanno preso questa cavolo di console al lancio, senza prenotazione, mi infastidisce notevolmente. Io chi sono? La pirla del villaggio che ordina per tempo le cose e deve poi aspettare le calende greche? Grazie Nintendo.
2. Non chiedo la carità, pago come tutti.. qualcuno potrebbe spiegare ai signori della Nintendo che l'Italia ha 20 regioni? Grazie Nintendo
3. Più che il lancio del wii bisognerebbe parlare del lancio dello stronzo. Cosa devo fare per giocare? Come cappero hanno distribuito le scorte? Non ho visto nemmeno un cartellone di Panariello in giro.. ah, ma questo é un bene. Grazie Nintendo.
Grazie anche per la qualità eccelsa dei prodotti.. la scorsa settimana ho comprato un nuovo ds lite rosa come la gazzetta dello sport, rosa come le ciapet, rosa come da cosa nasce cosa. Motivo? Il mio ds bianco acquistato a luglio, il mio bellissimo ds trattato come se fosse un solitario é andato a pezzi. Letteralmente. Nel giro di tre giorni ho visto delle crepe nella zona della cerniera e una sera, dopo aver chiuso la console, ho sentito fare tac. E' saltato un pezzo. Complimenti.
Grazie Nintendo.

Quando Ciro

Ieri non c’era uno straccio di posto disponibile sugli Eurostar Udine – Roma, ho trovato soltanto un biglietto di seconda classe per l’Intercity Notte. Così mi sono preparato ad un lungo viaggio, non del tutto privo di rischi, attraverso la notte italiana e, come Gesù, sono “sceso” in mezzo ai miei fratelli più cari, gli ultimi, gli emarginati, per portare loro il conforto della mia parola. Ma poi mi sono mezzo addormentato e ho aperto bocca soltanto a pochi metri dall’arrivo, per informare un clandestino nigeriano che il treno fermava alla stazione Tiburtina, non a Termini. Comunque gli ho salvato l’anima, perché altrimenti sarebbe finito a Napoli. E Napoli è una città promiscua. Sul tavolino pieghevole davanti a me c’era scritto: “Vengo quando Ciro mi gode in bocca – Angela ’68, Napoli”.
Splendido l'interminabile negoziato tra la giovane e bionda controllora e i miei due compagni di viaggio nigeriani, che alla fine hanno pagato 5 euro anziché 40. Quando se n’è andata non facevano che ripetere, commossi: “she’s a very good woman”, “ah yes, very kind”, “she’s been very nice to us”, “oh yes, very good woman, very very good…” Mancava solo Angela, e sarebbe stata piena letizia.

domenica, dicembre 10, 2006

Primi problemi con il WII




...

Il WII

Ce l'ho.
Bello.
Splendido.
Divertente.
Una gestione dell'online per ora pessima, manco il DARPANET. Ma a parte questa macchia... è la console in assoluto da avere, soprattutto se si hanno molti amici e molti soldi per i molti controller. Che cazzo me ne frega della grafica, delle esplosioni e delle varie risoluzioni? Questo affare è DIVERTENTE.

Ignazio. Tu non ce l'hai vero? Come mi dispiace...

Giornata nazionale del vecchio

Vecchio Comò
Gia' ti vedo in lontananza ..
Sopra un ponte dell'autostrada il vecchio é lì da ore (lo hanno abbandonato?)
Come se guardasse un fiume, (ha le visioni?)
Quasi volesse pescare o ricordare (un sampei con l'artrosi)
Mentre tutti vanno al mare (a mostrare le chiappe chiare)
Perchè il vecchio adesso ha vent'anni (ma anche qualcuno in più)
E il mare ne ha milioni di milioni, (e le leghe sono ventimila)
Perchè il vecchio adesso ha un sorriso
Che ha superato tutte le illusioni... (grazie a Polident)
Il tempo è passato
Sembra quasi volato (vola con quanto fiato hai in gola)
Pulivi la spiaggia (sempre la stessa)
Ed ora sei qui
I vecchi subiscon
L'ingiuria degli anni (scricchiolii vari)
La pensione è una gran cosa
Ma ti han detto che non spetta a te (se la intasca la badante)
Cosa ci vuoi fare pornonnetto
Vecchio pornonnetto (anche il pornofolletto di Larry Lovage invecchia)
E a volte non ricordo più (andiamo bene)
La storia di una ruga (tartuga)
Dio come sei vecchio
Diranno che sei vecchio (aggiu andersteeeend)
Ma che scema che so
Sto parlando al comò



TANTI AUGURI MVI
(Mak Vecchiaccio Incartapecorito).
Vista l'età d'ora in avanti sarai (l'uomo di) Cromagnon.. anzi no.. Cromagnum P.I.

sabato, dicembre 09, 2006

Ma 'sto cazzo di random

Io mi domando come sia possibile che non esista un lettore mp3 che abbia una vera funzione random. Voglio dire, possibile che escano sempre le stesse canzoni e che alcune non escano mai? E pure con winamp... O sono io?

Comunque, un consiglio, scaricatevi "Ma che bandiera è questa qua" di Solange.
So che sembra una stronzata, ma è bellissima.
Merita.
Sono orgoglioso di essere italiano.

venerdì, dicembre 08, 2006

Hey Mr Tambourine Man

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

Though I know that evenin's empire has returned into sand,
Vanished from my hand,
Left me blindly here to stand but still not sleeping.
My weariness amazes me, I'm branded on my feet,
I have no one to meet
And the ancient empty street's too dead for dreaming.

Dear Mister Fantasy

Dear Mister Fantasy play us a tune
Something to make us all happy
Do anything take us out of this gloom
Sing a song, play guitar
Make it snappy
You are the one who can make us all laugh
But doing that you break out in tears
Please don't be sad if it was a straight mind you had
We wouldn't have known you all these years

giovedì, dicembre 07, 2006

Imperatori, imperatrici, meretrici.

APA scrive:
Ieri mi sono reso ancor di più conto di quanto io sia malato
Francesca mi ha chiesto quando sono successe un paio di cose, nella mia vita.
APA scrive:
Cose sceme.
APA scrive:
Tipo quando ho visto per la prima volta film X,
o sono andato in posto Y.
APA scrive:
Cose così.

RAZZI scrive:
e allora?

APA scrive:
E allora mi sono reso conto che per trovare una cronologia alla mia vita, penso sempre "Con che ragazza stavo?"
APA scrive:
E poi riesco a collocare la cosa.

RAZZI scrive:
eheh
sei coppia dipendente, te l'ho sempre detto

APA scrive:
E i nomi delle ragazze, li percepisco come...
APA scrive:
che ne so, i nomi degli imperatori Romani!

RAZZI scrive:
ahah, capisco.

APA scrive:
Come qualcosa del passato legato ad un periodo con caratteristiche studiabili e a date specifiche.

RAZZI scrive:
sono il nome che dai ad una fase della tua vita, le fasi della tua vita hanno nomi di donna, in effetti non è poco.

APA scrive:
Per dire, avevo dei CD, che ho buttato, che si chiamavano così
APA scrive:
"Musica Rock Periodo Eu", "Musica Elettronica Periodo Eu", "Musica Hip hop periodo Eu".
APA scrive:
Una mia amica ne ha visto uno e mi fa "Ah, c'è un periodo Eu?" Con un sguardo un po' così... Come per dire "Sei ancora legato a lei? Svegliati!"
APA scrive:
Io ho cercato di spiegarmi, che non è così... ma ho trovato più semplice buttarli via.

RAZZI scrive:
Spero tu abbia tenuto "musica per aerobica, periodo EU". Magari me lo presti?

Super Quark

Ci sono maschi ossessionati dalla tetta e non sono pochi. A me la tetta piace, quando è bella sono contento, ma non è determinante. Invece alcuni uomini sono capaci di isolare la tetta da tutto il resto, raccogliere il desiderio e focalizzarlo sul torace in via esclusiva. Normalmente questa categoria di uomini apprezza la tetta grande, meglio ancora se spropositata, e non disdegna la protesi al silicone. Se il resto del corpo lascia a desiderare e la ragazza è pure antipatica o cretina non è così importante. Per loro la tetta è una condizione non soltanto necessaria ma addirittura sufficiente, cosa che davvero non riesco a comprendere.
Ma forse le teorie evoluzionistiche possono venirmi in aiuto. Lo sapete perché le femmine della nostra specie sono gli unici primati ad avere le tette nel senso di visibile rigonfiamento che sostiene le mammelle in pianta stabile? Perché ciò che attraeva i maschi, in origine, erano le due lune del sedere. Poi, quando siamo passati alla posizione eretta, il sedere non era più in primo piano e le nostre donne, astute da sempre, hanno sviluppato un altro set di lune per continuare a piacerci.

martedì, dicembre 05, 2006

La barra destra

Molti di voi useranno internet explorer, per cui da circa un mese dovreste vedere un po' tutta l'impaginazione di Aparazzi più sfasata del solito. The Champ rifiuta di lavorarci perchè, dice, "Se usano Internet Explorer invece di Firefox, se lo meritano". Prima o poi lo convinceremo. Comunque sia, a me personalmente fanno morire le pubblicità in basso a destra, quelle che si modificano in base ai contenuti del blog, cercando di intuire gli argomenti cari ai nostri lettori. La migliore? A mio parere questa:

Padre nostro
Tutto sul Padre Nostro,
come vuole Gesù che noi
preghiamo?


Me lo domando spesso anche io, come cazzo vuole che lo preghiamo?

Enjoy


Let's Kitsch Together

Trovo il periodo natalizio decisamente odioso. Interminabili pranzi/cene di famiglia (nelle quali tutti i parenti chiedono "putelota, hat trovà en bel morosot?"), resse di persone in preda ad un malsano istinto consumistico (e, di conseguenza, traffico da paura), buonismo del tutto fuori luogo.

La cosa che mi rende più felice, oltre alla grande quantità di cibo altamente calorico ma decisamente sfizioso e le ferie dal lavoro, è il ripescaggio dei miei paraorecchi suppa-kitschosi di pelo sintetico lucido viola, con cui posso ammirare in sordina gli orrendi fiocchi giganti luminosi con cui è stata tappezzata la mia città.

lunedì, dicembre 04, 2006

Posto qualcosa di bello

Visto che si vocifera di post monotematici farciti di cotanto lardo ora posto qualcosa di beddo beddo e muscoloso.
Miaaaaaaooo

In attesa del Natale....

Le feste stanno per arrivare!!! E con loro grandi abbuffate, cenoni della Vigilia, panettoni, pandori, spumante che scorre a fiumi... e chi più ne ha più ne metta!!!
Non vi sembra quindi il caso di seguire l'esempio e fare un po' di corsetta per mantenersi in linea? (sempre se di linea si può parlare...)

Riflessioni

Io non ho di questi problemi, vista la mia folta e rigogliosa chioma, ma li userò come metafora.
Io credo che nella vita il problema sia "Perdere i capelli".
Una volta che però li hai persi, il problema non sussiste più.
E' l'inevitabile che accade, nel suo accadere, che ci fa stare male.
Perchè ci fa sentire impotenti.

Una sensazione non dissimile da quella che si prova per la morte.
Ma una volta accettato il destino, ci rimane la serenità, e magari una bella cuffia di lana in inverno.

Blu vertigo

I sedili dei nuovi treni Ostia – Piramide sono di un blu esagerato. Un blu elettrico, da luna park o guerra atomica. Un blu che sembra liquido, che sembra gel. Come l’asfalto che prima di indurirsi ci puoi mettere l’orma. Un blu che ti succhia l’anima. Di notte ti dilata le pupille, entra e ti si incolla nelle pareti del cervello, prima di esplodere. Come se non bastasse, le porte e le sbarre di acciaio sono giallo canarino. Inoltre ho tanta voglia di una frittella.

domenica, dicembre 03, 2006

Delenda Cartago

A Trento hanno aperto un nuovo centro sociale. "Bruno" si chiama, in onore dell'orso bruno di pura origine trentina ammazzato dai cacciatori tedeschi (il trentino è stato preso dall'orgoglio regionale).
Ci sono stata per la prima volta qualche settimana fa e ne sono rimasta da un lato piacevolmente impressionata (ottima location, buona musica elettronica) ma dall'altro un pò delusa.
La mia idea di centro sociale di provincia, ovvero quello a cui ero abituata, è rimasta intrappolata negli ultimi anni 90. Un posto in cui ci si ritrova, si discute, si fa festa, senza nessuna differenza sostanziale di età, credo, sesso ma nel quale tutti hanno il comune ideale di "riunirsi in un posto dove si può creare qualcosa di costruttivo".
Al Bruno, invece, ho ritrovato uno spettacolo del tutto nuovo. Adolescenti che hanno scambiato il centro sociale per una discoteca in cui ci si possono fare le canne. Si assiste quindi alla sfilata delle sbarbine in minigonna e stivali a punta, ragazzini stilosissimi che arrivano su lucide smart. Con questo, ribadendo quanto sopra detto, non voglio dire che questi non sono ben accetti in un centro sociale a causa del loro style decisamente non street-wear. Penso solo che i canoni del centro sociale siano radicalmente cambiati. Ho visto tanta apparenza e poca sostanza. Una sfilata di moda fatta da ragazzini a cui non interessa lo stare insieme, ma l'apparire insieme. Tavoli pieni di volantini di critica sociale e scambio di opinioni che non vengono nemmeno considerati, se non per trovare una buona carta da filtro.
Sarò io troppo attaccata all'idea tradizionale di centro sociale o la nuova generazione di adolescenti troppo poco interessata alle idee e più attratta dall'apparenza?

La mia piccola Cartagine è stata distrutta.

Reconstructing Harry

Ho appena terminato di riassemblare a mo' di puzzle una pagina formato A4 - contenente due facciate fittissime di appunti - da me cestinata per errore dopo essere stata trasformata (sempre per errore) in pezzetti di carta di forma irregolare e dimensioni medio-piccole.

Un sentito ringraziamento alla mania ossessivo-compulsiva di strappare prima di buttare via.

Frasette

E' da un po' che non vengono aggiunte nuove frasette al pool di frasi random che appaiono sotto il titolo. Se avete idee o calorosi suggerimenti rispondete a questo post con il vostro elenco di frase e autore.

Se siete persone in gamba e per bene le metterete nella forma del seguente esempio:

addItem("FRASE
", "AUTORE")

Così da rendere la vita a The Champ più facile.

Boh

Non capisco... "0 minuti che provo a registrarmi senza successo... e ora posso postare? Mah... Beh... BEN VENUTO A ME!!!

Il valore delle cose

Chi sa quanto vale, in risolutezza, una decisione presa alle 3 e 28 di una domenica mattina di novembre?

sabato, dicembre 02, 2006

Demi-jet


Oggi sono stato a visitare un appartamento in affitto. Sta in un complesso di palazzine semi-nuove, zona silenziosa e protetta, vicina alla metro e al grande raccordo. Entri e ti trovi subito in un grande e luminoso salone, con una porta-finestra che occupa l’intera parete di fronte e dà su un ampio balcone in cui puoi cenare con gli amici nella bella stagione. Sulla destra imbocchi un corridoio da cui si aprono le altre stanze: la cucina, i due bagni (uno con la vasca e l’altro con il box doccia), il ripostiglio, lo studio e infine le due camere da letto. Il fatto che non sia arredato lo rende ancora più allettante: ci puoi immaginare i tuoi mobili, anche quelli che non sarai mai capace di scegliere. C’è anche il posto macchina. Costo: 850 euro al mese, cioè poco.
È l’appartamento ideale per una coppia con figli, per una famiglia. Sarà che sono reduce da una mezza sbronza, ma mi ha fatto venire una voglia impronunciabile. La voglia di avere una donna e dei figli, e magari pure un labrador che scodinzola prima di entrare nel bagagliaio della station wagon.
Sono certo di aver visto mia nonna sorridere beffarda in un riflesso sulla porta-finestra del salone. E quello che proveniva dalla cucina era chiaramente un sospiro di mia madre. Sapevo che se mi fossi affacciato ancora una volta alla camera più piccola avrei visto la bambina: 3 o 4 anni, sveglia, i capelli scuri sotto il casco demi-jet.
“Tutto bene?” mi ha chiesto l’agente. “Sì, credo di sì” ho risposto strappando il suo biglietto da visita per farne un filtrino, barcollando verso l’ascensore.

Il dubbio

Qualcuno dei più attenti lettori di questo blog si ricorderà la tizia del piano di sopra, quella dei palloncini, quella che mi ha lasciato sempre un po' perplesso.

Vive con la madre, da casa sua provengono sempre rumori assurdi.

In questo momento sento un chiaro rumore di colpi, come di martello sul muro, seguiti da grida al limite dell'umano.

Non è la prima volta.

Alienazioni mnemoniche

Mi sono messo a rileggere il blog, così, piano piano, senza uno scopo preciso.
Sono contento di averlo iniziato.
Al di là del fatto che ho conosciuto molta gente grazie al blog, mi ritrovo a poter leggere cose che la mia memoria ha legato a momenti ben precisi.

Molti post che ho scritto sono per me tremendamente evocativi, non sono i contenuti, ma certe piccole combinazioni di parole che mi fanno venire in mente il momento preciso in cui li ho scritti, i miei pensieri, le chiavi di lettura con cui filtravo la realtà in quei giorni.

Altri invece sono stati scritti da una persona talmente distante da come mi sento oggi... che mi sembrano scritti da qualcun altro. Ma non un estraneo... più come se fossero stati scritti dal protagonista di un romanzo al quale mi ero profondamente affezionato.

Fuori dalla finestra il mondo sembra un poco buio e grigio, vivo qui da sempre (a parte parentesi più o meno lunghe) quello che vedo è il panorama della mia vita. E condivido questo panorama con persone che sono stato e che ricordo come distanti personaggi, con un mix di sentimenti che va dalla vergogna all'affetto.

giovedì, novembre 30, 2006

Luciana - Silvana: non solo rima..

La vita spesso riserva delle sorprese.. alcune piacevoli, altre un pò meno. Dicono che ognuno di noi in giro per il mondo ha almeno 6 o 7 sosia.. io ieri ho scoperto il mio in età infantile. Verso sera una persona mi ha portato un regalo: il nuovo libro della Littizzetto. Contenta come una Pasqua ho iniziato a sfogliarlo e ad un certo punto ho avuto la balzana idea di guardare il retro della copertina.. ed ho notato che stampato c'era un volto familiare. Troppo familiare. Un'altra me!. Stessa espressione da pirla, stesso ambiguo sorriso in puro stile gioconda, stessi occhi, stesse occhiaie da panda e stessa frangetta tagliata da Edward mani di forbice. Oh cazzo! Che paura!!. Che senso!!!. Da infanti sembravamo due sorelle, da grandi ci accomuna ancora l'altezza ma per il resto siamo completamente diverse. Come può capitare una cosa del genere? E soprattutto, come posso finire quel libro se ogni volta che mi accingo a leggere Rivergination scateno l'ilarità di chi mi sta attorno?

Alopecia nel cuore - Ah ti amo Gian!



Un altro video musicale accattivante, preso direttamente dal blockbuster natalizio "L'alopecia nel cuore".

mercoledì, novembre 29, 2006

Tilt


Dopo un’intera giornata passata a ideare test formativi a risposta multipla per corsi multimediali, dalle 10 del mattino alle 11 di sera, cosa scegli?

- Nascondere il contenitore del sale sotto il letto per far impazzire M.
- Una sessione di onanismo defatigante
- Leggere i post di un’Apa logorroico
- Rollarti una canna con un biglietto non obliterato
- Disegnare nuove linee della metro sulla mappa della tua città
- Passarti un cubetto di ghiaccio sulla pancia
- Creare un test a risposta multipla con domande e risposte senza senso

Sogni bizzarri

Stanotte ho fatto un sogno particolarmente bizzarro, ma non tanto per le vicende.

In pratica ero diventato velocissimo a scendere le scale. Una vera e propria saetta, e mi divertivo tantissimo a scendere a rotta di collo.
Ridevo come un bimbo.
Come uno di quei cani che quando corre sembra felice.

E c'era chi mi applaudiva e condivideva con me questa gioia intensa.

Chissà cosa significa.

Le attese disattese

Qualcuno di voi, tra i più attenti, si ricorderà del camionista che poche settimane fa ce l'aveva con me chiamandomi Hermann.

Credo di averne fatto un post.

Da allora, comunque, do sempre un'occhiata, quando mi fermo allo stesso incrocio, per essere preparato nel caso reincontrassi il simpatico camionista.

Ed è così che mi è capitato di assistere alla scena odierna. Un camion che, ci tengo a precisare, faceva lo stesso tragitto, svoltando a sinistra, stava impegnando l'incrocio in attesa di poter completare la manovra quando, normalmente, il semaforo è diventato rosso.

In Italia è cosa abbastanza normale che le auto in attesa del loro verde partissero e cominciassero a strombazzare al camion "in mezzo al cazzo"... cosa che però, stranamente, non è successa. Tutti, molto composti, hanno atteso che il camion potesse svoltare.

Evidentemente però anche il camionista si aspettava un diverso atteggiamento (oltre ad avere un certo bisogno di sfogare la sua frustrazione) ed ecco che si guarda intorno agitato... sembra ribollire... non resiste... e manda affanculo sia quelli a destra, sia quelli a sinistra.

Ed è così che mi sono beccato un vaffanculo senza motivo di prima mattina.

martedì, novembre 28, 2006

You meke ruttero



.. quando la lingua diventa poesia.
Per restare in tema, chi si ricorda il nome della gatta di Gargamella?
Aiutatemi :(

Back, with a vengeance

Vergogna.

Pochi, post, pochi interventi.

Tre settimane fa culi come se piovessero.
Due settimane fa moralismi e chiacchere... e ora?

Niente da dire?
Neppure cazzate?

Vergogna.

E noi che si sono passati giorni a pensare a voi, con tante, bellissime e nuove proposte.
Non ve le meritereste, ma giusto per farvi stare male, per farvi sentire vergogna.

Innanzitutto l'Aparazzi Lounge, un cinema d'essai al primo piano e lounge bar/ristorante al piano interrato, con palco per musica Jazz, e magari angolo per qualche DJ session.

Poi Radio Aparazzi. Musica, cazzate, e soprattutto i podcast di The Champ, di Apa, di Razzi, di Ergo, di chi vuole... e pure le ammucchiate. Ma soprattutto quello che sarà il Radiodramma di Aparazzi.

E da questo nasce il terzo progetto irealizzabile aparazzino, la sit-com di Aparazzi, diretta evoluzione del radiodramma, il pilota è già praticamente scritto.

A hearty welcome back to me.

When in Rome... Capitolo II

Ad Apa non pareva vero di essere arrivato in aeroporto senza troppi intoppi. Ok, aveva dovuto pagare dieci euro per il bagaglio non a mano... ok, la poliziotta che lo aveva perquisito proferendo le parole "ti apro qui" gli aveva spezzato la cerniera del maglione... ok un po' di intoppi c'erano stati, ma di certo nulla lasciava presagire l'arrivo di Roberto, il simpatico stewart della Ryanair.

Quest'ultimo attendeva Apa al suo arrivo sul veivolo. Lo cercava con lo sguardo. Appena lo vide, infatti, lo afferrò per un braccio.
"Tu sei forte." disse.
"Tu sei un ragazzo forte. Possente." Gli disse tastandogli il braccio.
"Dimmi che lo sei." Ribadì.
Apa confermò: "Faccio del mio meglio e l'onanismo aiuta."
"Allora mi servi - disse - mi servi qui, in prima fila, tu sei l'addetto al portello di sicurezza, in caso di emergenza tu dovrai aiutarmi, con la tua forza e il tuo sangue freddo, a divelgere il portello e a portare tutti in salvo."
La prima idea che balenò nella mente di Apa fu che sulla propria forza e sangue freddo non contava neppure lui. La seconda fu che, visto che tra Milano e Roma v'erano ben pochi mari e specchi d'acqua, la possibilità che in caso di emergenza fosse necessario divelgere il portello erano ben poche.
Ma non volendo creare problemi, se le tenne entrambe per sé.

lunedì, novembre 27, 2006

A cage went in search of a bird



- Praga è la città d’atmosfera per eccellenza. È romantica e oscura, elegante e gotica, dolce e malinconica. Parigi impallidisce a confronto. E non è un caso che Thespian abbia scelto di andare a Parigi.
- Praga ha una natura ambigua, qualcosa di indecifrabile. Camminando per le sue vie si avverte la presenza di un mistero. Non è un caso che Kafka dicesse: Praga è una grande madre che aborrisce la chiarezza.
- Di solito le città mostrano il loro volto oscuro quanto scende la notte. Praga no. È di giorno, in piena luce, che le sue contraddizioni vengono allo scoperto. Che le facciate in tinte pastello ti gettano uno sguardo di inganno quando hai svoltato l’angolo. Di notte, invece, Praga sfodera il vestito da sera e un sorriso elegante. Del resto mio zio dice che le città sono più belle di notte, perché si vede meno lo sporco.
- La maggior parte delle ragazze ceche sono carine, magre, hanno labbra rosa e denti bianchi. E, come la città che abitano, lineamenti duri e delicati allo stesso tempo. Il fatto che vestano da schifo contribuisce al loro fascino. Non è un caso che Praga sia la capitale del porno.
- Mi dispiace che Thespian e Apa non siano venuti, ma non ho sentito la loro mancanza. Da solo ho potuto intrattenere una interminabile conversazione privata con la città, fatta soltanto di passi e occhi. Del resto, spero che avremo modo di ritornare.
- Una delle primissime pubblicazioni di Franz Kafka, su un giornale locale, si intitolava Die Aeroplanen in Brescia. Era il 1909 e il mistero della città, credo, ha origine...

Gangs of New Brescia


Nella Rete la banfa è sempre viva: ascolti canzoni a sbafo, chatti con gli amici, litighi con i boxari.

Poi trovi cose che fanno lavorare sodo la tua sinapsi, forse inaspettatamente: le tue vibrazioni stanno diventando negative.
Oggi leggo eventi che riguardano la città di Apa: un luogo forse diventato più sicuro durante il suo soggiorno romano.
Tuttavia sembra che i problemi di questa evocativa città non finiscano con Apa.

"Che bella Brescia di notte! Sembra un'altra città. Una città mediterranea. Araba, precisamente. Ma può anche sembrare una città del misterioso oriente. Cinese, ad esempio. O pakistana. O indiana, perché no! Dipende dalla zona in cui arrivi. Il centro storico è diviso a spicchi. Come un'arancia. E' diviso a quartieri. Come New York. E' controllata da piccole mafie e giri di malavita, che cominciano a guerreggiare tra loro e a fare i primi morti, nell'omertà generale e nell'indifferenza delle forze dell'ordine. Come Napoli. Ogni area ha la sua lingua, i suoi negozi, i suoi abitanti. Le vie si sono svuotate di negozi e di boutique. Qualcuno ha tentato di resistere, ma dopo un po' ti passa la poesia..."

Il resto, qui.

domenica, novembre 26, 2006

Il nulla

Apa e' sparito da quanto? Una settimana? E il panorama del blog induce al pianto. Tutto e' silenzio. Non un post, non un commento, non un'iniziativa, zero vitalita'.
Siamo ridotti cosi male? Aparazzi e' cosi Apa dipendente? E pensare che prima di partire lo stesso Apa mi diceva:
"Il blog mi sembra ormai ben rodato, posso andarmene in vacanza a cuor leggero, lo lascio in buone mani."

Fiducia ben riposta, non gli abbiamo fatto neanche un graffietto.

mercoledì, novembre 22, 2006

Destino e speranza

Ormai l'umanita' corre veloce su dei binari diretti verso un precipizio. Il consumismo folle, il capitalismo sfrenato, Electronic Arts, tutto fa presagire al peggio. Per fortuna qualcuno sta finalmente sviluppando un sistema per salvare il genere umano riappacificandolo con la Terra. Il sistema dei "Nuovi Villaggi" e' finalmente qui.

Per informarvi potete leggere il sunto sul sito della Repubblica, oppure leggervi la pappardella infinita sul sito del Partito Nuovi Villaggi

Comunque, in sintesi, il progetto auspica che noi si ritorni all'eta' del bronzo.

lunedì, novembre 20, 2006

Ceno coperto

Caracollando da un canale all'altro, mi sono imbattuta nel gaudioso tg di una rete regionale. Lo studio ha un che di hippie (scritto anche Hippy), lo sfondo blu cobalto é intervallato da righe fucsia psichedeliche che si muovono a casaccio. Le luci sono incredibilmente forti, la pelle dei giornalisti varia dal bianco cadavere alle ombre verde Visitors. I giornalisti sono due, una donna ed un uomo e si danno il cambio a seconda degli orari. La donna sembra la signorina Rottenmeier.. stessi occhiali, stesso volto, stessa espressione da irresistibile guascona. Stona leggermente il look, indossa infatti una maglia con motivi militari ed un golfino verde ultra pesante (e ultra peloso) in tinta. La sobria eleganza é valorizzata dalla postura simile a quella di Felice Caccamo mentre il tono monocorde accompagna suadente lo spettatore da una notizia all'altra. Ogni tanto la miss si diletta a sottolineare i passaggi chiave con inaspettate improvvisazioni, il cielo diventa ceno ed i metri di altitudine si trasformano in milledumillequatrcicci.. ento. Il collega é identico a lei, eccezion fatta per l'assenza della parrucca. Peccato. Alla fine del telegiornale lo sfondo inizia a ruotare vorticosamente, simboli e scritte fanno capolino un pò ovunque. La Rottenmeier si sfila gli occhiali e ammiccando augura una buona serata. Schermo nero, tempo 10 secondi e parte la pubblicità delle onoranze funebri.
Deve esserci sicuramente un nesso che mi sfugge.
Nel dubbio: peace & love

domenica, novembre 19, 2006

Gioite! Il Wii è nato, e tanti auguri all'Amministratore Delegato




Scene da Antico Testamento.

Slowdive

Un uomo stanco sta dormendo sul divano della mia stanza, pervasa da una musica che ha il tessuto dei sogni. Un uomo che accudisco, sfamo, porto in giro in motorino e a cui somministro delle flebo di abbacchio e film d'essai giapponesi. Un uomo che sto allevando per potermene cibare quando sarà grasso e felice. Quando il filo della sua tetta avrà raggiunto la convessità giusta.

Abuso di termini

In America e' uscita la PS3 e, come c'era da aspettarsi, molti si sono messi in fila per giorni pur di accaparrarsi il giocattolo Sony. A questo proposito, il sito del Corriere della Sera, ha dedicato un articolo nel quale si legge come la situazione abbia avuto dei risvolti grotteschi.

"...nel Connecticut, due uomini armati hanno derubato le persone in coda per la console, che pur di non perdere il posto in fila sono rimaste immobili nonostante l'arrivo dei rapinatori..."

"A Fresno, in California, la polizia ha invece arrestato due persone con l'accusa di avere usato dei Taser per farsi largo tra la folla.."

Il climax dell'articolo, tuttavia, si raggiunge nella sezione dedicata alle fotografie relative all'evento, nello specifico la didascalia all'ultima fotografia, che recita: "...i più perspicaci hanno iniziato a stare in coda lunedì." Qualcosa non mi torna, apro la pagina del De Mauro online, cerco la definizione di "perspicace" e leggo:
che ha intuito acuto e profondo, che sa comprendere e valutare con prontezza le situazioni
che dimostra intelligenza e acutezza di mente

Ironia ricercata o involontaria?

Horrorfest - 8 films to die for

"Each year there are movies produced that are never seen by the public. Their content is considered too graphic, too disturbing and too schocking for general audiences. Now, for the first time, one studio will defy the system to bring you 8 movies you where never meant to see."

Il sito ufficiale

Ne ho gia' visti due, uno ieri e uno oggi, ecco le mie impressioni e qualche spoiler.

UNREST
Un bel film, un bel film del cazzo. Un gruppo di studenti di medicina comincia il suo corso di vivisezione umana. La protagonista, che assomiglia a Britney Spears, sente pero' che c'e' qualcosa che non va nel cadavere che loro stanno sezionando. Muiono 5 persone, uccise non si sapra' mai bene da chi. Lei ed il suo ganzo (incontrato a "vivisezione umana") indagano, scoprono alcuni fatti, ci ricamano sopra senza alcuna prova tangibile e risolvono la situazione cremando il cadavere. Tanta tensione che non sfocia in nulla in quanto non succede mai una minchia, ma proprio una minchia. La gente muore ma non si sa chi o cosa la uccide e il cadavere rimane, dall'inizio alla fine, un pezzo di carne inanimata (piu' o meno intera). Tristezza.
Momento piu' bello: quando, al massimo della tensione, finalmente si aprono le porte della vasca frigorifera piena di formalina e, fra gli altri cadaveri ivi conservati, si puo' notare, in basso a destra, un cadavere con la camicia.

PENNY DREADFUL
Altro film a dar nuovo spolvero al termine "cagata". Una bimba ha un incidente nel quale vede rantolare a morte i genitori. Anni piu' tardi cerca di vincere la sua fobia delle macchine facendo un bel viaggio "on the road" con la sua psichiatra di nome Oriana. Ad un certo punto quasi investono un tizio e, per scusarsi, si offrono di dargli un passaggio. Il tizio evidentemente non accetta le scuse e, fattosi portare in un camping abbandonato in mezzo alle montagne, prima uccide Oriana, poi, stordita la protagonista, la chiude in macchina con il cadavere ed infine incastra il mezzo fra due alberi in modo che la ragazza non possa uscirne. La tensione sale fino a quando lo spettatore non comincia a provar simpatia per lo squilibrato che si sta, evidentemente, divertendo come un matto a giocare ogni tipo di scherzo alla protagonista. Prima fa rumori sinistri bacchettando contro le lamiere della macchina; poi si mette a ballare sul tetto; poi le taglia il mignolo e si mette a sfotterla ridendo; poi apre il baule, pratica un foro nel sedile posteriore e le tira i capelli; poco dopo, quando lei cerca di uscire dal bagagliaio aperto glielo chiude in faccia ridendosela come un matto. Il film prosegue per un po' in questo dramma claustrofobico in cui lo spettatore, piu' che mangiarsi le unghie, si annoia di brutto, poi, improvvisamente, il film finisce.
Il momento piu' bello: quando, a tre quarti del film, vengono introdotti tre nuovi personaggi il cui unico scopo e' venir uccisi dal pazzo per far vedere che non e' uno che scherza.

Lunedi prossimo: Grave Dancers
Giovedi: Resurrection

Stay tuned

sabato, novembre 18, 2006

When in Rome... Capitolo primo

Il viaggio di Apa cominciò come tutte le sue giornate, con quel retrogusto di surreale che normalmente non guasta ma che stava cominciando a stancarlo.

Erano le sei del mattino di una tipica giornata di novembre in cui ci sono 14 gradi a Brescia. In pratica una giornata che riconciliava con idee quali l'effetto serra e l'innalzamento del livello del mare.
Suo padre era venuto a prenderlo per portarlo in aeroporto. Subito si dimostrò sveglio e pimpante quando Apa, che lo aveva raggiunto lentamente e rumorosamente, trascinando il suo pesante borsone da viaggio, lo salutò... spaventandolo a morte al grido di "Occazz non ti avevo visto".

"Comincia bene" pensò Apa.
"Comincia bene" pensò il padre.

Sistemato il borsone nel bagagliaio dell'auto Apa si fermò a pensare compiaciuto ai tanti viaggi in cui quella stessa borsa era stata sua fedele compagna, a come fosse più facile vedere in un oggetto piuttosto che in se stesso, il riverbero di luoghi lontani.

E così si misero in viaggio, mentre alla radio cominciavano a raffica quei noiosi programmi del mattino, quelli che calcano il fastidioso tasto del "sorriso a tutti i costi".
"Quanto mi stanno sul cazzo i DJ del mattino... e quelli della notte" pensò Apa, mentre l'aurora dalle dita rosate faceva capolino in lontananza.

giovedì, novembre 16, 2006

Me ne vado

Ma non come Luci. Me ne vado a Roma. Parto domani mattina alle sei e mezza.
Me ne vado per dieci giorni.

Non so se potrò leggere e postare.

Perciò fate i bravi.

Love is in the air

Scateniamo l'inferno

mercoledì, novembre 15, 2006

Roma

Percorro via Zanardini, attraverso il fiume, lascio il Palazzo di Giustizia sulla destra, aggiro Castel Sant’Angelo, do una sbirciata a Piazza San Pietro e mi proietto sul Lungotevere.
Se torni a casa in motorino dopo una piacevole serata in mezzo a gente interessante, Roma è bella da far paura. Di una bellezza lussureggiante. Non so se esistono città capaci di farti sgranare gli occhi e sorridere come questa. Se Roma facesse parte del blog le direi di darsi una calmata. Perché è bella in modo esagerato, quasi offensivo.

In tema di vecchietti...

Io credo da sempre esista un cartello di vecchietti che, quando mi vede arrivare in auto all'incrocio, attende solo gli ultimi secondi del verde per passare sulle strisce pedonali, in modo da non permettermi il transito, nonostante il via libera, per il lasso di tempo più lungo possibile.
Non so perché lo facciano, ma sono praticamente sicuro tutto sia programmato scientemente... sono convinto alcuni mi guardino con aria di sfida mentre lentamente procedono nell'attraversamento...
Quale sarà il loro scopo?
Li temo.

martedì, novembre 14, 2006

Dolce nonnina

La mia linea telefonica non é delle migliori. La connessione adsl cade inesorabilmente ogni qualvolta qualcuno telefona e spesso, alzando la cornetta, si sentono delle voci di sottofondo. Il che non é male, soprattutto perché sovente ci si può intromettere nelle banfe altrui. Mia nonna é perfettamente conscia di tutte queste vicissitudini ma fa orecchie da mercante. Telefona in continuazione, a qualsiasi ora, giusto per lasciarci senza internet. Stasera voleva chiedermi se ho riconosciuto mia mamma (che nel pomeriggio é andata a farsi tagliare i capelli). Insomma, non sono mica un manga, solo in Sailor Moon bastavano un'acconciatura ed un vestito nuovo per confondere l'identità. Poso la cornetta e torno davanti al pc. Parto con una combo preghiera norvegese/rito voodoo sperando di riottenere il segnale e quando sto per riconnettermi squilla di nuovo il telefono. Rieccola, ama dire le cose a pezzi. Si offre per dare un passaggio in macchina a mia mamma. Ottimo! Ora so che domani, alle 6.45 in punto, richiamerà per confermare l'appuntamento. E non solo... Dato che c'é elencherà dettagliatamente tutte le faccende domestiche che ha già sbrigato. Ovvio, chi non punta la sveglia alle 5 per pulire casa?. Il peggio, tuttavia, non é ancora arrivato. Durante il tragitto in auto ci sarà la trasformazione da nonnina a hooligan. So già che insulterà tutto e tutti, se la prenderà con il semaforo che non diventa verde e col tizio davanti a lei che va troppo piano. Vari "brutto porco" allieteranno il viaggio mattutino, intervallati dalla descrizione minuziosa di come ha pulito il bagno poche ore prima. Adora ripetersi.
Chiedo asilo politico.

Dalla macellaia

Oggi sono andato dalla macellaia, una donna piacente e per nulla volgare, nonostante l'idea di una donna in mezzo a tutta quella carne dia un po' un'immagine alla Tinto Brass.

Ad un certo punto mi sono reso conto di non avere il portafogli.
Allora le ho fatto vedere il cazzo.

Mi ha regalato anche una fiorentina di manzo chianino.

Gnammete!

Che bello

Montag mi ha regalato il dvd di TOFFFSY e l'erba musicale!

lunedì, novembre 13, 2006

L'arte sottile della seduzione - puntata nr. 2

So che aspettavate con ansia la nuova performance di Mak(ké) Dolores.
L'attesa sta per essere ripagata.
Prendete appunti..

Le Forze dell'Ordine e la Patata (ovvero il teatrino della parzial giustizia)

Atto I - 2 mesi fa - Vita mea, Mors tua
Sbrigo le faccende in città. Torno al parcheggio. Un aitante vigile di mezz'età sta scrivendo un qualcosa su un blocchetto che mi è familiare. Sta vicino alla mia portiera. Mi avvicino e, con sguardo languido e occhi da gatta da cui traspare un innocente e falso senso di colpa per non aver pagato il parcheggio, dico "sono stata via solo 5 minuti..". Lui risponde, fermo ed elegante "io sono qui da 25 minuti.". Sfoderò le mie abilità di ruffianaggine e modifico nuovamente la mia voce per renderla ancora più falsamente innocente "ma me la fa veramente la multa?".
Cede.
Dice: "Non ho ancora scritto la targa. Se la macchina di fianco non ha il biglietto, dò la multa a lei, e ti lascio andare."
Non ho preso la multa (povero quello/a con la Ford Fiesta al mio fianco. Chiedo venia con falsa innocenza)

Atto II - la scorsa settimana - la Questura
Devo fare il passaporto. Urgente. Vado in questura, dove trovo un signore sui 60, brizzolato, piacente. Chiedo gentilmente un'urgenza per il mio passaporto. Lui mi dice che "Non c'è niente da fare. L'iter burocratico è quello: 20 giorni.". Cominciamo a parlare, mentre lui compila le scartoffie. Gli passo le mie fototessere, mentre parlo del miei progetti futuri.
"Lei ha degli occhi da pantera. E uno sguardo cattivello..immagino come si comporta con tutti gli uomini che avrà..". Io sorrido.
La richiesta è stata portata da lui direttamente in centrale. Avrò il passaporto a giorni.

Atto III - oggi - l'Autovelox
Limite dei 50 Km/h. Io di fretta (..solita scusa..).
Sono in due della polizia municipale che mi fermano. Accosto e al finestrino mi si presenta un giovane uomo, sui 35 anni, con tanto di mitra al fianco. Tolgo gli occhiali e con nonchalance mi rivolgo al giovane, sfoderando il mio sorriso e, come sempre, lo sguardo accattivante che solo una donna colpevole può avere. "Andavo forse un pò troppo veloce?"
In quell'istante arriva la vigilessa: incazzosa, passo pesante e aria da stronzetta. La pistolona che porta segna chiaramente 82 Km/h. Mi chiede la patente e il libretto. Sta per scrivere la multa (tipo 150 Euro + 4 punti della patente), ma lui la ferma. Si accosta nuovamente al mio finestrino e dice "Ti lasciamo andare. Però la prossima volta stai più attenta!"
Lo farò, sergente.

Alta Velocità

Ieri ho preso il nuovo Eurostar Alta Velocità Roma-Napoli per la bellezza di 33 euro (sola andata). Arrivo al binario e vengo accolto da una sfilza di assistenti di viaggio in uniforme, impettiti, pronti a dare gentilmente indicazioni ai passeggeri e ad aiutarli a caricare le valigie.
Il treno è scintillante e pulito, riscaldato al punto giusto. Le poltrone sono comode, al dente. Il convoglio scivola veloce e silenzioso su binari conditi con olio extra-vergine di oliva. La voce del capotreno è vellutata. Ad un certo punto passa il carretto delle bibite, ma a guidarlo c’è una giovane donna mediterranea, non il solito buzzurro urlatore. La dolce signorina mi chiede se desidero qualcosa da bere, rispondo una cocacola, mi porge un bicchiere, sto per mettere mano al portafoglio, ma lei se ne va. Non succede più nemmeno sugli aerei.
Ora, al di là del costo del biglietto, dovrei essere soddisfatto, no? Invece boh, sarà stata colpa della pioggia, ma mi sembrava una pagliacciata, mi sentivo vittima di uno scherzo di carnevale. Considerando lo stato delle ferrovie nazionali e osservando la periferia di Napoli dal finestrino ho pensato: “Questa è un’Italia in maschera, un’Italia stracciona che si concede una notte improbabile al Grand Hotel”.
Appena sceso ho chiesto subito indicazioni per il Grand Hotel. Poi quando sono tornato in stazione per salire sull’Intercity Napoli-Roma, la sera, ho scoperto che partiva con 1 ora di ritardo. Mentre aspettavo, le cose si sono aggiustate e tornate alla normalità, nel senso che il ritardo è salito a 2 ore e mezza, per un tragitto di 2 ore.

Crescere

Ultimamente c'è una fetta di miei amici che non fa altro che parlare di mutui, di pavimenti radianti, di case, di mercato immobiliare, e qua e là matrimoni.

Non che ci veda nulla di male nell'affrontare gli specifici argomenti, ma noto in loro una sorta di morbosità, un certo saputo compiacimento. Quest'ansia di tramutare l'infinito nel solido mattone.

Questa smania di "crescere" proprio non la capisco.
Nè nella sua natura, ovvero "perchè?", nè nella sua manifestazione. Ma è proprio vero che per crescere bisogna fare questi passi istituzionalmente prefissati e parlare di cose che sono un ammozzamento di palle come se fossero fondamentali? Ma se la godono davvero? O è solo un senso di aver fatto qualcosa di socialmente apprezzato?

Non so, ho sempre pensato che crescere fosse crearsi una scorza di indipendenza economico, intellettuale ed affettiva. Sviluppare la consapevolezza della propria libertà (e una sorta di conseguente cinismo), non credo molto che tuffarsi nel conformismo sia la risposta che cerchiamo. E voglio essere ottimista e pensare che in fin dei conti non è neppure la risposta che cercano loro.

sabato, novembre 11, 2006

Lo sciopero bianco del cervello

Sono andato a letto alle nove di mattina.
Mi sono alzato alle dodici circa.
Mi sono rasato.
Ho fatto una doccia.
Ho accompagniato mia madre, infortunata ad un piede, a fare le spese.
Ho speso 133 euro di non so cosa.
Ho fatto tot punti fragola, il che mi ha fatto sentire appagato ma con moderato disagio.

Sto vivendo il mondo come se fosse un insieme di didascalie.

Credo che sia il modo che il mio cervello ha per dirmi "tu sei vuoi resta, io me ne vado".

Per chi non sapesse cos'è lo sciopero bianco, qui troverà una risposta.

Il tubetto maledetto

M. ci chiama a convegno impugnando il tubetto e dice: “questo l’ho comprato soltanto un mese fa ed è già quasi finito, si può sapere chi è che mi ruba il dentifricio?”.
Noi proviamo a spiegargli che non siamo così morti di fame da rubare il dentifricio al prossimo, ma non ne vuole sapere. È convinto che in casa ci sia un ladro di dentifrici, ha dei sospetti abbastanza circoscritti, e comincia a snocciolare allusioni, battute taglienti, velati insulti…
Io provo un vago senso di fastidio e molta pietà, ma il principale indiziato, il presunto ladro, cioè E., reagisce diversamente, si incazza di brutto e si arriva ad un passo dalla rissa. Volano oggetti, si sbattono pugni su porte e tavoli, si urla selvaggiamente.
Io assisto alla scena tra basimento e panico. Visualizzo un tubetto di dentifricio, in tutta la sua potenza distruttiva, e penso: questa la scrivo su Aparazzi, altrimenti mi rimane il segno.

Per chi non ricordasse, M. è l’uomo delle salsicce, colui che sta attraversando una fase troppo spirituale per nutrirsi di salsicce, perché le salsicce contengono la sofferenza del maiale e provocano incubi. Evidentemente ha ragione.

venerdì, novembre 10, 2006

L'arte sottile della seduzione





C'é molto da imparare..

Un giorno

Un giorno.
Razzi, Fiodor, Ergo ed Io...
Dovremmo andare in un buco del culo del mondo.
A mangiare pesce palla in brodo di ostriche, sorseggiando del succo di tamarindo servito in bicchieri ghiacciati ed ornati con orchidee viola e gialle.

E ad osservare un geco arrampicarsi sulla statua di un dio di cui non conosciamo il nome e la cui effige è ormai diventata il logo di una qualche birra chiara di produzione locale.

Piccole cose

Oggi sono di buon umore. Tratto bene tutti. Forse perchè praticamente non ho incontrato nessuno, ma ciò non vuol dire nulla, mi sento ben disposto.

E poi, un dettaglio. Oggi ho messo i boxer con le automobiline.

Ora mi domando, ho messo questi boxer perchè ero ero allegro o sono stati i boxer a mettermi di buon umore?

Secondo me una risposta, vera, c'è.

Il bivio


Ci sono momenti in cui bisogna riflettere attentamente e fare delle scelte. Nelle ultime settimane Aparazzi ha raggiunto il suo punto di massima tensione e ora si presentano due possibili scenari.

Scenario 1 – l’esplosione
Aparazzi Corporation è una holding multinazionale, un complicato sistema di scatole cinesi e partecipazioni incrociate, pronta ad invadere il mercato nei seguenti settori:
- Spettacolo, con le note produzioni cinematografiche tipo “L’alopecia nel cuore” e “I proiettili dell’amore”
- Informazione, con le famose “Inchieste di Aparazzi”
- Arte, con variazioni pop, proiezioni multimediali e installazioni che vertono sul tema “Le chiappe di Apa”
- Telefonia, con un catalogo variopinto di suonerie per cellulare

Scenario 2 – l’implosione
Il genio, la passione, la perversione di Aparazzi si esprimono “all’interno”. Ci rinchiudiamo per 120 giorni nella fiera di Darfo Boario Terme, rigorosamente blindata. Saranno presenti:
- I fantastici 4 del Consiglio di Stato Maggiore
- 7 Fanciulle e 7 Fanciulli, tutti vergini
- 7 Fottitori superdotati tra cui il Mozzi
- 4 Meretrici cantastorie (ovviamente Ignazio, Ci-Pi, Ragion Perduta e Ikarella)
- 1 Pianista (The Champ)

giovedì, novembre 09, 2006

Apa funsclub


Faccio ammenda e posto qui un contributo alla diffusione dell'Apa-mania. Non è granchè, come arte, ma il soggetto aiuta.
Non vi prendo per le mele, anche se con tutte ste chiappe in giro sarebbe semplice, la foto così modificata rende bene grazie all'impostazione dell'originale. Vista così mi viene di ammettere che forse il giudizio è stato un pò affrettato... urge verifica dal vivo.

Fan sbaragnaus


Apa ormai rilascia interviste, posa per scatti sexy e - scoop - a breve lo vedremo ballare fra le letterine di passaparola. Cosa gli manca per entrare di diritto nell'olimpo dello showbiz? Il carisma di Richard Benson? Il suo magico coperchio? No, lui non necessita di tutta questa fuffa. Lui ha soltanto bisogno del sostegno di un gruppo di fans scatenati a perenne testimonianza del suo verbo. Forza dunque, mettiamoci al lavoro e diffondiamo le sue epiche gesta. Nel mio piccolo ho realizzato un ritrattino a china e mi impegnerò a diffonderlo ovunque nel web. Quando mi chiederanno chi é il modello io risponderò loro "é apa". Apa chi? "colui che é".Questa cmq é soltanto la pietra miliare di un grande progetto. Mi aspetto grandi cose da tutti voi.. wallpapers, avatars, e sign per gridare al mondo intero sì, anch'io sono sono un fan.

Ultimamente poi il trend del blog é quello di svelarsi nonostante l'avanzare dell'inverno. Urge un rimedio contro i colpi di freddo che, come effetto collaterale, possono causare fastidiose esplosioni di sbaragnaus. So che é già capitato a tutti, anche a mak.. soprattutto a mak.. ma io ho il rimedio:


Il lato migliore ed il coraggio

Molti di voi lo sanno gia', sto seguendo un corso di laurea in illustrazione a Pasadena, California, Stati Uniti. Ho visto per centinaia di volte modelli e modelle prender posizione, assumere una posa. Ho visto centinaia di volte l'istruttore di turno avvicinarsi ai fari direzionali e spostarli in modo da evidenziare meglio le forme, il carattere della posa stessa. Mi hanno parlato centinaia di volte di come sia importante, quando si prendono delle foto come "reference" per un nuovo dipinto, posizionare le luci in maniera adatta, fare piu' prove, prendere piu' di uno scatto e scegliere quindi il migliore.
Troppe volte per non notare chi, nelle fotografie precedenti, abbia tenuto in considerazione tali accorgimenti e chi no. Con le immagini bidimensionali ci lavoro notte e giorno, troppo per non sapere che possono essere fallaci, che possono mostrare alcune cose ed occultarne altre secondo la discrezione di chi le crea.
La fotografia di Apa parla chiaramente per lui, dice: "Guardate le mie chiappe" non "Guardate quanto sono belle le mie chiappe". Un unico scatto, fatto di corsa, con l'autoscatto. Dice molte cose, per chi sa vedere. Facile criticare. Facile pure postare delle fotografie eseguite ad hoc.



Mi spiace per Apa, l'unico che merita le mie scuse, a tutti gli altri:
"Baciatemi le chiappe!"

Uomini 2 - Donne 2
Gli uomini pero' ci mettono la faccia...o la nuca

mercoledì, novembre 08, 2006

..di chiappa perisce!



La rivincita delle donne.
Pensare che vedrete tutti prima le mie chiappe che la mia faccia.

Apa fa tendenza. E che tendenza.

Donne 2 - Uomini 1


Chi di chiappa ferisce...

Avete richiesto a gran voce le mie chiappe?!?! Eccovi accontentati.
Questa foto assolutamente originale delle mie chiappette è dedicata a quelli che mi hanno provocata.
Che non si dica che mi sono tirata indietro!
Ecco la prova della mia inconfutabile competenza in materia.

Con questo post festeggio l'entrata in questa bella banda di matti!


martedì, novembre 07, 2006

Ogni promessa è debito

Come tutti sanno, non sono tipo facile ad autoincensarmi. Ma quando ci vuole, ci vuole. Aparazzi ha raggiunto un traguardo importante. Ventimila contatti. Ventimila leghe percorse in compagnia della banfa.
Certo un traguardo che altri siti raggiungono in un paio di giorni... ma noi non dobbiamo scoraggiarci. Aparazzi productions sta raggiungendo nuove vette, abbiamo nuovi membri, la cerchia si allarga, Khan non posta più, si respira aria di primavera. La primavera dell'amore.

E allora non ci rimane che fare una cosa.

Guardare baldanziosi al futuro, pacco in mano e chiappe strette.


Mille di questi giorni, fieri compagni Aparazzini.





20K

Evviva! Aparazzi ha appena superato le 20 mila visite.

E molti di voi sanno cosa sta per succedere...

Tenetevi pronti e reggetevi forte.

La donna del Mozzi

Finalmente Montag ha trovato l'amore. Internet è stato galeotto. Questo il sito.


E questa una foto in anteprima.


domenica, novembre 05, 2006

Album covers war



Certo che nemmeno una copertina degli 883...!

sabato, novembre 04, 2006

Richard Benson - Ovvero: quando Sgarbi incontra Speedster

Si ringrazia NightLight per la segnalazione.

Il bello della diretta



Fammi lo spelling.

venerdì, novembre 03, 2006

Distrazioni

Mi sono distratto un attimo. Mi sono distratto per un paio d'anni.

Ma ora sono guarito.


I am fucking back.

La grande Enne, la grande Ennui

C'est l'Ennui! L'oeil chargé d'un pleur involontaire,
II rêve d'échafauds en fumant son houka.
Tu le connais, lecteur, ce monstre délicat,
- Hypocrite lecteur, - mon semblable, - mon frère!



Charles Baudelaire


[La noia! Occhio greve di pianto involontario,
fuma l'houka e sogna impiccagioni.
Tu lo conosci, lettore, questo mostro delicato,
tu ipocrita, mio simile, mio fratello!]

giovedì, novembre 02, 2006

L'hype mi distrugge...


Io sto messo peggio...

L'angolo del buon cinema - Basket Case



L'ho visto ieri sera su "FANTASY", canale semisconosciuto del pacchetto SKY. Ragazzi... merita. Credevo meritasse solo per il doppiaggio in italiano, raccapricciante, ma a vederlo in originale sul trailer... capisco che è un'opera d'arte di valore assoluto. In qualsiasi lingua.


E per la risposta alla domanda sulla bocca di tutti, what's in the basket...

mercoledì, novembre 01, 2006

Breaking News - L'alopecia nel cuore

Ho appena ricevuto un comunicato stampa in cui si evince la presentazione della nuova produzione "L'alopecia nel cuore".

Aparazzi ha la fortuna di disporre in anteprima della locandina ufficiale che rappresenterà il futuro gioiello.

Vorrei non passasse inosservato il logo declinato di Aparazzi.

Basta parole, a voi i fatti:

Nuove frontiere

Mi suonano alla porta, penso sia mio cugino, invece è un tipo alto, faccia stramba, egiziano o qualcosa, bello pacioccone anche se smilzo. Sorride ed è rigogliosamente riccio. Mi porge un foglio in cui mi spiega con dovizia di particolari strazianti che sua figlia sta morendo. Sempre sorridendo. Mi chiede se posso fare come i miei vicini e dargli un aiuto economico.
Gli dico no grazie.
Insiste.
No. Grazie.
Insiste.
No. Non interessa. Grazie.
E mi fa quello sguardo.
Quello sguardo di un negro che ti dà del razzista, quello sguardo triste e ricco di biasimo. Quello sguardo che serve per spillarti dei soldi.
Sono lì lì per spiegargli che ho lavorato gomito a gomito con il Gambaro e che quindi non posso essere razzista, quando la parte più mite e logica di me prende il sopravvento. Stavo per cascarci.
"No, grazie."
"Ma di cosa mi ringrazia?" mi dice.
"Ti ringrazio perchè ora prenderai questo foglietto e questa foto che mi hai gettato in mano, te ne andrai salutando e mi solleverai dall'imbarazzo di chiuderti la porta in faccia."

Se ne è andato ringraziando.

Mi domando di cosa mi abbia ringraziato...

martedì, ottobre 31, 2006

What if...

Lustriamo la banfa di questo blog grazie a questo strepitoso "what if"!

Per la serie: "non sempre gli aiuti dal futuro sono graditi..."



Un grazie a Scarlet Speedster per aver trovato questo filmato!

Vacuity

Posto giusto per scalzare l'entry precedente.
E per non lasciarvi a bocca asciutta ecco una foto di Valeria Bilello. Mi piace.


E cerchiamo di essere un poco più iene e un po' meno nerd, per cortesia. Che c'è qualcuno che il link di Aparazzi ce l'ha nei dettagli di Skype.

lunedì, ottobre 30, 2006

domenica, ottobre 29, 2006

A momentary lapse of reason

Per un attimo mi sono spaventato.
Erano quasi le tre, c'avrei giurato. Avevo visto l'ora di sfuggita, senza prestarci troppa attenzione ma assimilando l'informazione.
Eppure ora sono le due, cazzo. L'orologio del pc dice le due.
Ma non può essere, ok sono giorni che non dormo un cazzo, ma perdere così il senso del tempo...

Cerco "ORA ESATTA" su google.

ora legale estiva 2006 - inizio: domenica 26 marzo ore 02:00 - fine: domenica 29 ottobre ore 03:00


Ah, ecco.

sabato, ottobre 28, 2006

L'alopecia nel cuore - Sneak Preview



Enjoy a sneak preview of the next Aparazzi Productions project.