mercoledì, febbraio 29, 2012

Endechomenon - La storia insegna




La storia insegna che è meglio dare una pulita alla history del proprio browser prima di fare un video pubblicitario sulla propria città.

Non serve che lo guardiate tutto. basta fino a una ventina di secondi.

martedì, febbraio 28, 2012

Angolo della scienza - l'arcobaleno



Ed ecco la dimostrazione empirica di come nascono gli arcobaleni.

domenica, febbraio 26, 2012

Apparecchiare un compleanno

Si sta avvicinando il momento più atteso dell'anno, almeno per ogni Aparazzino che si rispetti, manca infatti poco meno di una settimana al compleanno di Apa. Vogliamo festeggiarlo come si deve, mostrargli quanto bene gli vogliamo, pur sapendo che nessun regalo o pensiero potrà veramente mai comunicare tutto quello che Apa rappresenta per noi. Perchè a volte il linguaggio dimostra tutta la sua inadeguatezza, in quanto mero costrutto umano, a descrivere la complessità di certe sensazioni, di certe emozioni, come quando si cerca di trasmettere la disperazione di certi incubi o l'euforia di certi sogni. Apa infatti è proprio così: un incubo. O forse, per qualcuno che non ho ancora incontrato, un bel sogno.

Eppure il popolo di Aparazzi ci prova e quest'anno, nella sua smania di festeggiare il nostro, potrà aiutarmi a trovare la celebrazione più vicina al suo intimo sentire.

Che sia il sondaggio, e il sondaggio fu.

Fantastico finale


La parte piu' interessante e' nel finale, dove spiega il processo creativo. Dedicata a Ergo.

venerdì, febbraio 24, 2012

Who do you cheer for?



The cyclist or the driver?
 Questo video mi fa provare un senso di soddisfazione inaudita.
Mi ricordo che lessi una volta un articolo su come sia facile incazzarsi ed essere super nervosi in auto perche' siamo abituati a leggere il comportamento di altre persone in senso fisico, di movimento e gestualita'. La rigida inespressivita' delle auto, il normale senso di competizione e di stress dovuto a regole nette ma malleabili, a spazi invasi e da conquistare, spinge la nostra mente a percepire quasi qualsiasi altra auto come un antagonista ed un nemico.

O forse non lo lessi, ma lo fece qualcun altro e poi me ne parlo'.
O forse neppure questo, forse era una mia idea che poi raccontai a qualcuno e poi me ne dimenticai. E poi questo qualcuno me ne parlo' e io pensai che fosse un'idea particolarmente intelligente.

giovedì, febbraio 23, 2012

Musica Ergonomica hijacked


È dall'ultimo karaoke che mi ronzano in testa i Queen.
Li scarico.
iPhone.
Pantaloni a sigaretta, giacca, sciarpetta, gaio mi infilo tra le strade di Tokyo.

Auricolari. Li ho comprati all'aeroporto con Thesp. Mi viene in mente Thesp che mi dice che non puó condividere la stufetta chè ci si deve scaldare il culo. Passo oltre.

"Show must go on". Nodo in gola.
"Bohemian Rhapsody".
E mi vengono in mente memorie di una persona che posso solo immaginare fossi io. Il ragazzino che girava le casse sul balcone, prendeva in mano l'asta per abbassare le tende sul balcone, ridicolmente simile all'asta del microfono di Mercury, e si faceva nel pomeriggio un full reenactment, e ribadisco il FULL, di LIVE AT WEMBLEY '86. Con il balcone a mo' di palco e il volume al massimo.

Mai nessuno si lamentó, a riprova che Brescia, e via Petrarca in particolare, sono platea raffinata e amante del buono spettacolo.

Quando ascolto i Queen, gli album da studio, con quel sound un po' preconfezionato, penso a quanto quel tipo di musica, con i battiti uguali a se stessi, con le note uguali a se stesse, ormai non mi piaccia piu' molto se non quando questo fenomeno viene esasperato nella musica elettronica. Nel rock, mi sa di finzione. Odio Lenny Kravitz, Aerosmith. Eppure i Queen mi piacciono. Emotivamente. Come spesso dice Ergo. La musica e' anche emotivita' a parte che arte.

Ed e' forse per questo che quando ascolto i Queen penso a lui.

O forse perche' camminando per strada al ritmo di Another One Bites the Dust, nessuna persona sana di mente puo' fare a meno di sentirsi un poco ricchione.

mercoledì, febbraio 22, 2012

Cose che avrebbero potuto capitare a Ergo


Uno sguardo meno superficiale

Il sondaggio si è appena concluso e qualcuno già prova a darne una lettura parziale ed interessata, come da vocazione italica. Per fortuna, qui su Aparazzi, tendiamo a guardare la luna piuttosto che il dito. Vediamo quindi di dare ai risultati del sondaggio il peso che meritano.

Immagini emetiche: è giunto il momento di fermare Apa?

E perchè? Mi sembra tutto normale. 2 (11%)
Essere informato aiuta a non farsi trovare impreparato. 1 (5%)
Al ricordo del tizio che si pizzica i testicoli mi brucia ancora la retina. 2 (11%)
Forse i post di Mak non erano poi così male.  2 (11%)
Forse i post di Ignazio non sono poi così male. 4 (23%)
Forse i momenti di stanca non sono poi così male. 0 (0%)
Delfini stupratori? Dove? Dove? 3 (17%)
Informiamo i genitori e che ci pensino loro a farlo internare. 3 (17%)

Primo dato di capitale importanza: solo un'opzione ha ricevuto zero voti. Il messaggio è chiaro e forte: i momenti di stanca non piacciono a nessuno, neanche se messi in comparazione con un uomo cosparso di formaggio giallo fuso che si pinza lo scroto. È una fortissima presa di posizione di Aparazzi che vuole affermare, una volta per tutte, la sua voce: attuale, continua, viva. Tutto, fuorchè l'oblio.

Affermata la propria esistenza, Aparazzi afferma con gran decisione anche il suo buon gusto, la propria raffinatezza. Ben il 65% dei votanti (11 su 17) trova certe immagini indegne. C'è chi lo dice direttamente (11%); chi indirettamente, preoccupandosi per la sanità mentale di Apa (17%); chi rifugiandosi nel sarcasmo (23%); chi usando una provocazione addirittura esagerata (11%). Una cosa è certa, su Aparazzi si è visto di meglio, vorremmo vedere di meglio.

Terzo dato importante è che Aparazzi non è luogo di plebisciti, qui regna la disparità e la differenza, qui si incontrano menti variegate come un gelato al cioccolato, menti tolleranti (11%), machiavelliche (5%), curiose (17%).

Fra tutti costoro ci teniamo anche lo scemo del villaggio che, con soli 4 voti su 17, si autoproclama vincitore di una gara inesistente.

Perchè noi siamo Aparazzi.

martedì, febbraio 21, 2012

Ho visto l'esito del sondaggio...

... e desidero ringraziare con viva e vibrante soddisfazione tutti i miei fan.


Un simpatico esercizio per l'estate per le nostre amiche aparazzine


lunedì, febbraio 20, 2012

La vendetta e' un piatto che va servito caldo



Suona, suona la trombetta maledetta.

E beccati questo!

domenica, febbraio 19, 2012

Babuinette della settimana FIXED

My Karaoke sessions



E in genere poi finisco ubriaco e a vomitar sangue sdraiato nel cesso.


sabato, febbraio 18, 2012

venerdì, febbraio 17, 2012

Le prigioni della mente, le prigioni dell'anima




In Texas c'e' la pena di morte.

Non ho un'opinione netta a riguardo, non credo che la vita sia sacra, non credo che la vita sia un diritto inviolabile, detto molto onestamente. Credo pero' che sia qualcosa di molto prezioso e che vada tutelato. Non credo alla sete di vendetta, non credo a occhio per occhio. La mia idea di giustizia e' elaborata ma confusa, forse persino stilizzata e flessibile. Con la giustizia non ci ho mai dovuto fare i conti se non a livello interpersonale, e quindi l'intervento della semplice idea di cosa sia "giusto", ma a livello sociale il concetto assume di sicuro un altro significato, una diversa valenza.

Per tornare al Texas, ecco un'iniziativa che trovo... bizzarra.

http://www.tdcj.state.tx.us/death_row/dr_executed_offenders.html

La pagina dei condannati giustiziati. Dall'ottantadue a oggi.

Potete vedere nel link che dice "offender information" la loro breve storia.
E nel link che dice "last statement", le ultime parole consegnate ai posteri ufficialmente.

Leggeteli perche' seriamente li trovo molto interessanti.

E' interessante sfogliarli, vedere la vera reazione dell'uomo messo di fronte all'ineluttabilita' di una morte certa e immediata. La rassegnazione. La speranza. La follia, la passione per gli affetti. I "vi state sbagliando, e' stato John Smith". I "questo e' un omicidio". Le lucide parole di chi dice, capisco cosa sta succedendo, spero che in futuro queste cose non succedano piu' ma non porto rancore nei confronti di nessuno, vi capisco tutti.

E poi c'e' James Lee Clark, quello della foto la' sopra.

Le sue ultime parole?

Uh, I don't know, Um, I don't know what to say. I don't know. (pauses) I didn't know anybody was there. Howdy.

Uh, non so, uhmm. Non so cosa dire, non saprei.(pausa). Non sapevo che ci sarebbe stato qualcuno qui. Salve.



Ora scegli la tua avventura.

-Vuoi che Apa finisca qui il post con questo finalino semifrizzantino? Smetti di leggere.
-Vuoi che ci aggiunga una nota seria e un po' triste che faccia riflettere su come la mente umana vacilli a seconda delle posizioni e dei fatti? Vai alla lettera A)
-Vuoi che aggiunga una riflessione sociale? Vai alla lettera B)
-Vuoi che ci aggiunga un nuovo finalino frizzantino un po' dark? Vai alla lettera C)


A)
Non so se scegliere se se ne sia andato da smargiassoo da coglione. Questo simpatico stupratore di minorenni.
Prima vi faceva un po' pena eh? Ora che sapete che ha fatto avete quasi cambiato idea.



B)
E mi domando che razza di societa' puo' partorire un mostro simile. Un mostro di ignoranza e ignavia, che probabilmente ha compiuto violenza e furti nell'ordine delle idee che sono tipiche di una bestia, di qualcuno che prende cio' che vuole incapace di capire che quel che vuole e' sbagliato perche' prevarica qualcun altro. Un'abulica ignoranza figlia di un mondo che non ha saputo insegnargli nulla? E se cosi' fosse, la colpa e' solo sua?


C)
E mi immagino mentre se ne stava andando come si sia mangiato le mani all'idea di avere avuto un pubblico inaspettato e non aver trovato niente di piu' intelligente da consegnare alla storia che non "Salve!"
Deve essere stato molto frustrante per lui.

giovedì, febbraio 16, 2012

Pensiamo agli interisti






Che a quanto pare torneranno presto ad occuparsi di calcio estivo e smettere di seguire il campionato a gennaio.

Un nuovo appassionante sport. Pare che presto anche vecchie glorie dell'inter come Materazzi e Vampeta, se non assunti come direttori tecnici, potrebbero partecipare al campionato UTB.

mercoledì, febbraio 15, 2012

Die Hard


Per non dimenticare.

Endechomenon - quel momento in cui realizzi quello che stai facendo


Viste le critiche

Stavo pensando di sostituire lo sfondo del blog con la seguente immagine.


Lo sfondo.

Horror in real life



Ecco cosa succede quando scene da film horror succedono nella vita reale.

martedì, febbraio 14, 2012

Tre metri sopra il culo

Ebbene sì, sono una romantica. Nonostante sia impacciata come un lappone in ciabatte, e talvolta distante come il lago Vostok, sono una romantica. Ogni tanto voglio vedere le commedie rosa, mi commuovo alle pubblicità della Barilla in cui c'è lui lontano e lei che gli fa vedere il pancione, piango ai matrimoni e anche io penso che nessuno può mettere Baby in un angolo. Poi mi chiedo perché una persona così si debba beccare Montag, anche se va detto che dopo anni e giorni di educazione (o istruzione?) sentimentale, anche Montag ogni tanto cede per mostrare il suo lato meno rude, ma non è di questo che volevo scrivere. Volevo dire che dato che oggi è San Valentino e noi non siamo assolutamente così convenzionali da festeggiarlo, ebbene io lo sono, e oggi potrebbe essere il giorno, che dico, la sera giusta in cui è bello e doveroso affermare che alla fine la gente aparazzina è gente che ama. C'è chi ama scherzare, chi ama postare peni, chi ama il figlio che ha, chi il figlio che verrà, chi bestemmia a chi ama non corrisposto, chi ama il confine franco-spagnolo, chi se stesso, chi ama ricordare al Razzi che è una brutta persona. Tutti poi amiamo Ignazio e ancor di più i suoi silenzi, che la rendono così enigmatica da somigliare quasi a quella signora in blu intravista una volta in metro.
Anni e anni passati a camuffare sentimenti insegnano che non importa il filo che lega tutto questo amore, il filo è rosso, è ben nascosto e ci sono fili per tutti coloro che li sanno vedere.

Una brutta china

Delfini stupratori, vecchi nudi, cazzi volanti di ogni forma e colore, confraternite di contorsionisti autospopinanti, Vampeta in erezione ed ora anche un'obesa inguardabile come banner: è forse giunto il momento che Apa si ponga delle domande sulla qualità della sua navigazione telematica?

Ci facciamo la domanda e ci diamo una risposta nella maniera che più piace ad Aparazzi.

Che il sondaggio abbia inizio!

Cose che avrebbero potuto capitare a me e a Ergo


Instant Karma


lunedì, febbraio 13, 2012

Endechomenon, forever alone


Do the evolution



Ho assistito a tante discussioni, animate tra Razzi e Ergo. Razzi ha parole dure per i daltonici, minorati sensoriali.

Mi fa sempre ridere la situazione, pensare come alla fine il daltonismo sia frutto di un'evoluzione altamente selettiva che prende strade strane.

L'evoluzione, concetto che noi diamo per scontato, non e' ovunque accettata nel mondo. Molte fazioni cristiane, molte sette, la confutano. Dicono e' solo una "teoria". Cosa che e', ma confondono cosa significhi "teoria" in un contesto scientifico o nella lingua parlata. Non vuol dire "in teoria", non vuol dire che e' una possibilita' campata in aria.

Dicono anche che non ci siano prove, nessuno ha assistito o misurato la crescita evolutiva. Per cui mi sono messo a leggiucchiare qua e la'. Per vedere se avessero ragione. Non si sa mai.

A quanto pare, ho scoperto, una delle tante prove del processo evolutivo e' propria dell'essere umano.
Infatti l'essere umano non e' "nato" in grado di digerire ed apprezzare latte e latticini nella fase adulta, all'alba del genere umano, passati i primi mesi o anni di vita, si perdevano gli enzimi e i processi digestivi per il latte. Come i vitelli o gran parte degli altri animali, il latte era solo per lo svezzamento. L'essere umano invece negli ultimi diecimila anni si e' evoluto ed e' diventato in grado di metabolizzare e digerire e per questo amare il latte anche da adulto.

Tutti.
Tranne il Razzi che appunto odia e non sopporta i latticini ed e' rimasto a diecimila anni fa. Poco piu' in la' di un Cro Magnon, e infatti e' pure piccoletto.

E ripenso a quelle discussioni tra Ergo e Razzi.

venerdì, febbraio 10, 2012

I brutti vizi





Smettere di fumare e' difficile. Ci sono tanti momenti in cui lo vorresti fare.
Quando tua moglie fuma sul balcone.
Quando esci a bere.
A cantare.

Una delle tentazioni piu' forti e' quando non hai un cazzo da fare e sei in mezzo alla gente. Per quel senso di inibizione, di frustrazione, di self-awareness.

Ecco che pero' il Giappone, sempre lui, ti da' una mano. Se sei per strada, non puoi fumare, e' vietato. Quindi la gente che fa?
Ecco saetta fuori dalla patta dei pantaloni l'iPhone (cosa credevate) e via, a leggere email, cazzeggiare, giochicchiare, leggere notizie, puttaname vario.



E lo fanno tutti. La gente gira con il telefono in mano.
Tanto che mi domando se abolire il fumo per le strade non fosse un piano diabolico dell'industria degli smartphone.

mercoledì, febbraio 08, 2012

Sondaggione aparazzino in collaborazione con famiglia cristiana


(cliccate sull'immagine per ingrandirla, pigroni!)

Aparazzini è tempo di fare una scelta, qual è il personaggio del vangelo che vi piace di più?

Io sono indecisa.

Giovanni mi ricorda He-Man e questo è un grande punto a suo favore.
Taddeo però ha lo sguardo furbetto, secondo me ci sta provando con Giacomo.
E Giuda è sempre Giuda, i suoi scherzoni facevano morire anche Gesù.
...
..
.

Bah, alla fine probabilmente voterò Andrea poiché assomiglia tanto ad un bambolotto che avevo da piccola.
Tutta colpa di Mdi che non voleva comprarmi Ken.

martedì, febbraio 07, 2012

The cake is a lie



Strali di gufo: un ritorno tanto atteso

Anche l'ironia ha una sua architettura. Se analizzata, si possono riconoscere al suo interno degli impianti ben consolidati, delle forme ricorrenti che la caratterizzano. Uno dei metodi per repicarla, ad esempio, è la ripetizione. Un esempio di applicazione è il tormentone che, se utilizzato sapientemente non genera noia ma, dopo aver fatto montare l'aspettativa, regala grande ilarità.

Celebriamo il suo ritorno e, ammetiamolo, ci è tanto mancata. Mi riferisco all'unica vera Inter degna di essere vista e rivista, quella degli alti e bassi, quella che passa nello spazio di un nulla da "Preparate la vasella, che stiamo arrivando!" a "Mi passate la vasella, che mi stanno arrivando?"

Allora siamo d'accordo: chi perde fa pompini a tutti.

La partita di domenica ci restituisce, con quattro poderosi colpi pelvici, una delle più classiche ed amate maschere della commedia italiana: Interista Frignone. Temevamo di averla persa, invece era solo la pausa prima della battuta.
Ora ditemi che non vi viene da ridere.

The modified Dutch method



O come lo chiamiamo io, Ergo e KTS, un normale sabato pomeriggio.

lunedì, febbraio 06, 2012

E io non ne sapevo niente!


Ma quando è successo?

sabato, febbraio 04, 2012

Endecomecazzosichiama

giovedì, febbraio 02, 2012

Vieni a dare un bacio al nonno

Oggi dovevo iniziare una nuova rubrica, oggi volevo lanciare un nuovo sondaggio, oggi avevo tanti programmi per il blog, stravolgimenti epocali, oggi.

Ma oggi, mi son poi ricordato, Montag compie gli anni: quarantuno. E allora devo andarci piano, meglio evitargli forti emozioni, alla sua età.

Idealmente noi tutti di Aparazzi lo aiutiamo a mettersi la vestaglia pesante, gli infiliamo le pantofole di vello di capra, gli accendiamo la pipa e gli portiamo la sua camomilla corretta grappa. Poi ci sediamo tutti attorno a lui e, fattigli gli auguri, sottovoce e con gran garbo chiediamo che ci racconti una delle sue storie, una di quelle di quando lui era giovane ed aitante e tutte le donne cadevano ai suoi piedi.

Poi si addormenterà e noi gli ruberemo la dentiera per giocarci.

Buon compleanno nonno, non ti strapazzare.

mercoledì, febbraio 01, 2012

News from the toilet


Ultimamente la mia assenza ha funestato il blog.
vorrei rassicurarvi dall'alto del mio trono, non sono stata inghiottita dalla tazza, nessuno ha tirato la catena.
E' il pc ad essersi rotto mentre scaricavo video porno.

Inoltre c'è stato un lieto evento: la nascita del mio primo dente del giudizio.
E' stata un'esperienza dolorosa e surreale al tempo stesso, sponsorizzata dal mio antidolorifico di fiducia.
Il pargolo ora fa sonni tranquilli sulla mia gengiva, nei pressi dei denti da latte che ho ancora il piacere di sfoggiare.

Detto questo vorrei concludere con un piccolo pensiero per tutti voi.
Un cadeau simbolico e riciclato vecchio qb.

>


Ecco, ora sì che potete tirare la catena

Strali di gufo: Momenti magggici

Più di una volta mi è capitato di notare come la regia televisiva privi gli spettatori di gustosi siparietti o succose informazioni. Operando tale ingiusta censura, sembra quasi si voglia proteggere la dimensione epica e nobile che il calcio ha perduto, o che forse non ha mai avuto.

Un esempio eclatante e risalente ad anni fa è la vicenda "Rio Ferdinand". L'inglese, durante i quarti di Champions League contro la Roma, con la sua squadra avanti 6-0, abbandonò il campo di fretta e furia lasciando i compagni in 10, avendo il suo allenatore esaurito tutte le sostituzioni. La cosa, seppur notata dai commentatori, non fu mai spiegata. Fu solo grazie a vie traverse che Apa ed io venimmo a scoprire che il giocatore aveva avuto un attacco di quella che, da allora, noi ribattezzammo la "Rio Ferdinand", ma che viene più comunemente indicata come cacarella, squaraus, diarrea.

È interessante come, settimana scorsa, in un contesto medesimo, un evento di diversa natura ma di altrettanta incontestabile ilarità sia stato per l'ennesima volta nascosto ai telespettatori. Per fortuna, pur con tutte le sue pecche, la rete è diventato un formidabile strumento per smascherare i pezzenti.

La partita è quella che ha visto la Roma venir spedita fuori dalla Coppa Italia grazie a tre bei microclismi infilatisi come da ricetta. Uno di questi è stato somministrato da Alessandro Del Piero, alla sua maniera. Proprio prima della partita, il capitano della Roma, Francesco Totti, aveva speso parole di stima per il capitano bianconero, non sapendo che questo gliel'avrebbe inculcato. Così, il pupone, al gol dello juventino, non ci ha più visto e mentre la squadra avversaria ancora stava esultando per il gol, ha cercato di battere da centro campo e segnare nella porta sguarnita. La scena è stata patetica ed ancora più impreziosita dall'atteggiamento dell'arbitro che, notata la cosa, ha fatto gentilmente presente all'infoiato giallorosso che, magari, se sua maestà lo consente, prima l'arbitro dovrebbe fischiare la ripresa del gioco. Non abbiamo immagini della faccia del signor Banti, quando si è visto attorniare dai romanisti inviperiti, ma ci piace immaginarcelo così:

Eh?

Endechomenon