giovedì, luglio 31, 2008

Montanelli, novembre '94

“Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L’abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l’archetipo di questa giullaresca fauna, con l’aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede, no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un po’ dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività e di moderazione… Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti”.

Indro Montanelli.

mercoledì, luglio 30, 2008

catàbasi e rientro in patria

Il purgatorio è una sala d'aspetto di una stazione ferroviaria.
Il caos è fatto di magliette chiare e occhiali da sole, il rumore di fondo quasi assordante. È un suq di valigie che spingono sguardi inetti, annoiati, curiosi e postulanti. Valige che all'improvviso rivelano spigoli pronti a conficcarsi negli stinchi a chi sbaglia cammino. Fa caldo, la luce soffusa proveniente dal soffitto vetrato viene rifratta dall'alluminio dell'incarto di sandwich, chiaro pane arabo o scuro nordico integrale. Gote gonfie di cibo affinano la differenza tra l'essere umano e la specie dei criceti. Cercando di amministrare il mio tempo concedendomi una sigaretta all'aperto, penso che non mi piacciono le voci che questi musicisti dell'est lanciano inanellate ai loro strumenti e ai loro occhi freddi. C'è odore di chinotto. Voci femminili come emissari celesti guidano dagli altoparlanti le masse.
Ripenso ai sogni labirintici di questa notte, un sogno in bianco e nero, notturno, con vittime sacrificali e treni persi a causa di una grande scatola che mi teneva prigioniera, erezioni ingestibili e ebrei dalla barba infinita. Le lenti per i miei occhi miopi si incollano alle pupille come meduse. Uscendo da una casa non mia ho dimenticato il mio orologio, una stringa, credo anche che mi sia caduto di tasca un orecchino. Strano presagio.
Ciao Parigi, dice la vicina di seggiolino mentre nel corridoio gli ultimi passeggeri smettono di intasare lo spazio in attesa di guadagnare il loro viaggio.
Io accarezzo già un piano strategicamente diabolico : ignorare di dover scendere a Bardonecchia e assecondare un cambio di programma che mi vuole a Genova questa sera stessa. Devo dunque restare sul preziosissimo tgv fino a Torino. Nascondermi nelle toilette per quella tratta? scomodo. Simulare un accento straniero e disorientato ? controproducende.
Il segreto della riuscita di un piano è la sua semplicità. Fingerò di essere morta. Di sonno. E mi sveglierò troppo tardi per poter scendere ad una stazione inutile ma in tempo per conquistare Torino. Ora mi serve giusto un complice, un ignaro che mi regga inconsapevolmente il gioco. Ho fortuna, a Bardonecchia sale un vecchio. Tossisce e si siede a fianco a me. Mi fingo morta. Passato Oulx e messa irreprensibilmente in atto la manfrina, con tanto di controllore intenerito della mia sprovvedutezza, rispondo cortesemente alla conversazione che il mio vicino di sedile insiste nel propormi.
Il vecchio, un incrocio tra l'uomo tartaruga e Giulio Andreotti, rivela all'improvviso la sua anima nera : è il trionfo dell'ottusità, del garantismo berluconiano, dell'attacco spurio contro i giudici. Ogni frase trasuda mediocrità, ignoranza, superficialità. Inizio a odiarlo.
Forte dell'annuncio di prossima fermata Torino Porta Susa, gioisco nell'animo sferrando al vecchio l'affondo che avrebbe trapassato i suoi occhi improsciuttati di crudo di Parma : la cosa che mi rincuora è sapere che lei fa parte di una generazione destinata a scomparire presto. Quella per cui la mia generazione è costretta a partire, a lasciare il proprio paese, ma per poi tornare con le palle grosse come alabarde spaziali e fare piazza pulita. Il vecchio incassa, io scendo dal treno vibrante : sono un paladino della giustizia, difensore della coerenza! E chissenefrega se ho infierito su un povero vecchio ignorante che comunque non si smuoverà mai dalle sue convinzioni, evviva il mio senso morale !
E infatti.
A quel punto, come Ulisse accecato di superbia alla sconfitta dei Troiani, ecco precipitare su di me la terribile consapevolezza della mia ùbris . Gli dei non tardano a manifestare la loro punizione.
Il mac è rimasto in treno. Il treno partito. Quel treno di cui ora vedo solo ridicole lucine che si allontanano.
Non riesco neanche a bestemmiare. Solo un suono sordo e vuoto. Seguono telefonate, inseguimenti, biglietti persi, crisi isteriche trattenute solo dalla forza dello sbigottimento.
Tutto è bene ciò che finisce bene : altrimenti non sarei qui a scrivere questo resoconto.
La capotrena è stata avvertita per tempo, prima che il vecchio sabotasse il sistema operativo per lanciare all'avvio del mio computer l'inno di forza italia. Maledetto bastardo.

Approfitto per un pubblico ringraziamento a Chiodor Ponzi e a Ci-Pi che smuove le acque con gesti radicali. Ora riscompaio nell'ombra.

La mia pensione

Come penso sappiate a breve me ne andrò a lavorare in Giappone.
Gli stimoli sono tanti, adoro il posto, la gente, il lavoro, il cibo.

Poi leggi notizie come questa, con la storia di Shigeo, che a 73 anni va in pensione e comincia a fare il pornoattore perchè a stare a casa si annoiava.

Ecco.

Io voglio questa come pensione integrativa.




Questi sono cent'anni avanti a noi.

Una doverosa segnalazione

Yahoo Answers.
Perché alfemminile.com e girlpower.it non sono abbastanza.

Secondo voi un neonato che allatta da due donne diverse da grande sarà più disinvolto con il sesso femminile?
Conosco una persona che ha allattato da due donne e lo è abbastanza.

...
Sto per farmi il peercing al naso, e sn cagata sotto al 100%...cosa può succedermi di male se lo faccio??
...
Sudo molto sotto il naso (zona baffetti)..non c'è qualche rimedio non chirurgico?
...
Allora sn dv fr un cmp cqn m può aiutare?

lunedì, luglio 28, 2008

Saluti

Stavo rileggendo un po'delle cose che sono state scritte da qualche mese a questa parte e mi sono resa conto che il sondaggio aparazzino ha realmente eliminato gli sconfitti (forse porta sfiga).
Il Mak è sparito dalla circolazione, Futagawa non scrive da secoli, il Razzi è addirittura stato messo fra parentesi e si è beccato un bel punto interrogativo e anche io, in effetti, non ho più molto da scrivere.
Così, prima che ci mettiate qualche mese a rendervi conto che sono scomparsa, ho pensato di salutare tutti e poi autoeliminarmi da questo blog e usare tutto il tempo a mia disposizione per cercare di rimettere insieme i pezzi di una vita che ormai mi è sfuggita di mano.
Quindi ciao!!!
E' stato bello.

Stefania
(Ci-Pi)

Non potevo sorvolare: Beppe Voce

venerdì, luglio 25, 2008

Film delle vacanze

Il Razzi è in vacanza a Berlino e mi ha mandato un breve filmato delle sue ferie. La cosa mi ricorda che ho ore e ore di filmati delle nostre ferie in Giappone ancora da montare e sistemare.


Il suo invece l'ho uploadato prontamente.

Enjoy

Byfluss vola Ryanair





Now I know.

Nihil disco

Esci da una porta, l'aria condizionata si aggrappa ai tuoi vestiti, alla tua pelle, ti segue sciogliendosi poi al calore che ti accoglie all'aperto.
Il caldo ti accoglie, come un vapore, una radiazione che è nell'aria, che proviene dall'asfalto dagli edifici che ti circondano.
Per un attimo le facce intorno a te ti sembrano aliene, lontane.
E c'è un lampo che attraversa il cervello, la spina dorsale, un ricordo di quelli che non nascono dalla memoria, di quelli che sono talmente sottili e profondi che sono rimasti scolpiti nel codice genetico, nelle ossa, che si risvegliano nella pelle.
Come un capello che cresce e nasce dal cuore del cervello e si fa strada tra la materia grigia, solleticandola fastidiosamente, un prurito alla base degli occhi.
L'afa leggera.
L'Asia.
Bangkok.
Perdersi.
E cerco di lasciarmi cullare dalle onde di queste sabbie mobili, ipocritamente, sapendo che c'è un risveglio, che esiste una via d'uscita.
Eppure, eppure è anche vero che non posso fuggire del tutto.
Anelo questa solitudine quasi assoluta, questa alienazione, l'intensità di nuove esperienze che incidano le loro note sulla mia carne, sul mio tessuto nervoso.

E mi ritrovo a contare con un'ansia bambina, eccitata e terrorizzata, i giorni che mi separano dalla mia partenza per il Giappone, incapace di pensare alla vaghezza di un eventuale ritorno.
Voglio lanciarmi e scoprire solo all'ultimo se davvero ho con me il paracadute.
Voglio vivere con l'ossessione positiva della morte, scegliendo solo ciò che vale la pena assaporare.

Ultimamente riesco ad ascoltare solo musica che sia vagamente cacofonica e discordante.

giovedì, luglio 24, 2008

Un nuovo, ennesimo, mito

Arte.
Arte pura.
Arte che non si insegna.
Arte che però insegna, insegna la vita, arte catartica, terapeutica, mitopoietica.
Arte che si percepisce.

Arte.





Arte, porca puttana.

mercoledì, luglio 23, 2008

Babuinette di Luglio - Tette e malizia

Materiale ce n'è.
Ce n'è tanto.
Ma vale poco.

C'è Barbara D'Urso che come sempre non fa altro che parlare delle proprie tette, far vedere come ballano, le cita in ogni possibile intervista.





C'è la "politica" belga che offre di masturbare chi firmi per la nascita del suo partito.



Ma soprattutto c'è Chiara Fantoni. Esclusa da Miss Italia per aver scattato delle foto "osè" con il fidanzato.





Un vero dramma, immagino, perchè chiaramente era una delle favorite, la giovane miss Modena 2008. Con quella faccia da piadina e pompino.

Comunque sì, voglio trasformare Aparazzi in una specie di novella 2000 ma con più tette e più malizia.

Riempire il vuoto editoriale lasciato dalla scomparsa de "Le Ore".

Time goes by

Week end bislacco.
Dovevamo andare a Gardaland e siamo finiti a mangiare come porci in diverse occasioni.

Sono oberato di lavoro, mi sento debole, fiacco, nervoso. Sono malato.
Si tratta di un raro caso di tubercolosi affettiva, una particolare forma di TBC che si passa solo alle persone a cui si vuole bene.
Infatti l'ho passata al Razzi e basta, in un fetido e languido incontro di pance sudate, al concerto dei Franz Ferdinand.
Ormai mi devo solo rassegnare al mio destino. Pare non esista cura.
Morirò presto, ma spero non prima di partire per il Giappone.
Tanto per rendere la mia morte un poco più significativa, non per altro.

Euuciuan iaciun pinciuà

E' mattina ed io sono particolarmente figa. Sarà il fascino del mio pigiamino con gli orsacchiotti stampati sopra. Sarà quella faccia un po' così e quell'espressione un po' così di chi ha tosse, raffreddore, mal di gola e dolori di stomaco da tre giorni. Sarà che sono figa e basta. In televisione trasmettono un film. Giapponese, suppongo. Gli attori hanno occhi a mandorla, le donne indossano kimono e tutti parlano più o meno così: euuuciuan iaciun pinciuà. C'è una guerra ma non riesco ad afferrare la causa scatenante. Invero non distinguo nemmeno quali sono i nemici e cosa vogliono. Capisco solo "Euuciuan iaciun pinciuà". Manca il doppiaggio però ci sono i sottotitoli. Ed io sono stanca, ho la fiacca e col cavolo che mi metto a leggere delle scritte microbiche. Potrei cambiare canale, ecco. Il telecomando tuttavia è finito sotto la panza della mia cagnetta. Perdinci amo le mie falangi, il rischio di perderle per fare zapping è troppo alto. Amen. Alzo le chiappe e con uno sforzo sovrumano mi sposto in cucina. Altra tv, altro canale, altro programma: Forum. Vedo un tipo con un collo enorme, taurino. Da un lato c'è una ragazza col viso da papera, le manca soltanto il becco. Parlano italiano ma non capisco un cazzo comunque. Urlano, le loro voci si sovrappongono. Euuuciuan iaciun pinciuà. E poi arriva Austin Powers. No, è il giudice. No, è Austin Powers. Forse è un giudice giapponese travestito da Austin Powers. Sì.
...
Beddamadre, devo smetterla di sniffare Vicks.

lunedì, luglio 21, 2008

giovedì, luglio 17, 2008

Who Watches the...



Chi lo volesse vedere in HD può cliccare qui.

Ogni promessa è debito

Byflo, ecco la foto, come promesso.



Ora possiamo tutti aiutare Stefania e rispondere al suo quesito di qualche post più sotto.

For no one



Ho creato un video con i sims :P e siccome so che li adorate (eeeh) lo spammo anche qui. La canzone è "For no one" dei Beatles. Ah, giusto per dovere di cronaca:

- I miei Beatles non assomigliano ai veri Beatles (però sono vestiti come loro e hanno il taglio a scodella, è già qualcosa);
- Gli strumenti musicali sono messi alla cavolo e suonati sempre alla cavolo;
- La ragazza è il mio alter ego virtuale e durante le riprese ha palesato evidenti problemi di aerofagia. Ottimo;
- inizialmente avevo scelto di fare il video della canzone "piggies", ho desistito solo perché non sono riuscita a trovare dei costumi da maiale. Ho maschere da coniglio, gorilla e galline giganti ma niente maiali. Porca miseria.
...
Ah, da un po' di tempo Youtube permette di vedere i filmati in alta qualità. Sfortunatamente questa funzione è disponibile solo sul loro sito, di conseguenza non funziona con i video piazzati su blog e simili. Per aggirare l'ostacolo basta aggiungere la stringa &ap=%2526fmt%3D18 alla fine dell'url del videoclip in "param value" e "embed src".

Promozioni

Vado a comprare delle sigarette.
Entro, c'è una vecchina, seduta dietro al bancone, ha un viso dolce, da nonna buona, quella che ha le caramelle frizzanti.
La tabaccheria è anche un bar, più in là c'è suo marito, che discute con una ragazza, sembrano, appunto, i nonni con la nipotina.

"Un pacchetto di marlboro rosse morbide, anzi, lights, che ho la bronchite"
Me le porge, faccio per pagare quando la "nipotina" si avvicina.

- Tu fumi?
- No, le sto comprando per la mia mamma

Ride
-Cosa fumi?
Mostro il pacchetto.
-Camel.

Ride
-Hai mai provato le winston?
-No.

Parte in quarta
-Sai che le winston hanno la migliore miscela di tabacco e bla bla bla bla solo tre euro e sessanta e bla bla bla

Non la seguo, non so nemmeno cosa stia dicendo. Sento solo che costano poco e decido che devo chiudere la faccenda il prima possibile.

-Prendiamo le Winston, allora.

La vecchina me le cambia, sempre sorridendo.

La ragazza mi regala un portacellulare della winston, "è proprio la mia giornata", dico.
Ridono tutti.

La vecchina mi chiede se voglio altro, dico che vorrei delle gomme da masticare, faccio per prendere le happydent, poi mi volto verso la ragazza.
"A meno che tu non abbia nulla in contrario, eh?"

Ridono tutti. Sorrisi, calore umano.

Esco e sono allegro.

D'ora in poi fumo Winston.
Sono le uniche sigarette senza additivi.
Costano poco.
Sono fighe.
La qualità del tabacco è altissima.
Ci sono anche nel pacchetto morbido.

Winston.
Tastes good like a cigarette should.

mercoledì, luglio 16, 2008

Ci voleva

Un post sulla merda per risvegliare i sopiti animi aparazzini?!

Chi cavolo è Davide Tosini?

Dai, che lo sapete...

Vuoi della fantascienza da bere?

La sintassi è morta, evviva la sintassi.

Non posso non condividere quello che mi ha fatto un po' risvegliare da un sonnacchioso spleen assolato.
Riporto qui il testo autentico, che sennò perde di freschezza; e forse potrebbero correggerlo. Forse.

Il contesto è: Commento alla galleria di foto di Repubblica su Amy Winehouse.

"Il suo stato di salute ha tenuto in apprensione i suoi fan che preferirebbero vederla sul palco di un concerto per esprimere il talento di cui dispone piuttosto che seguirne i decorsi ospedalieri. Invece una vita dissoluta spesa tra alcol e droghe stanno rischiando di comprottere una carriera che si annunciava straordinaria. Ma Amy Winehouse sembra per il momento aver imparato la lezione. Settimane in ospedale per un presunto enfisema piuttosto che disintossicazione dopo essere stata trovata svenuta in casa. Amy torna in pubblico e queste solo le immagini mentre lascia la casa londinese per partecipare ad un meeting al Chambers Of Rock"

Che dio ce ne scampi

Mi perdo con lo sguardo negli infiniti spazi. Il pesino si chiama Paternoster, un nome un programma. Costa ovest del Sudafrica, casette bianche che mi ricordano la mia vacanza a Creta quando avevo sei anni (ma a creta non hanno i tetti). A qualche ora di macchina si trova Calvinia. Ci sono un sacco di nomi religiosi qui. C'è pure Bethlem. Io domenica però volevo una spiaggetta isolata, che ho trovato solo a Paternoster.

Ho pregato sulla spiaggia. Ho giunto le mie mani e toccato i miei seni. E tra un bicchiere di vino bianco e un piatto di scampi alla griglia ho idolatrato e onorato la mia essenza pagana:



Hi-men.

Incombenze

Ho perso il treno delle 8.57, per traffico e vecchi che a quanto pare hanno deciso di uscire in auto e guidare in modo assurdo. Probabilmente sono morti in auto, ma non lo sanno, quindi vanno avanti in prima, ondeggiando, nelle loro toyota yaris e opel agila.

Comunque, decido di tornare a casa, il treno dopo è alle 10.05, col caldo che fa mi rifiuto di salire su di un interregionale.

Salendo le scale sento quel che si sente quando pensi che devi cagare.
Decido quindi, con saggezza, di sedermi sul cesso e lavorare in wi-fi.
Solo che non viene niente. E non sto parlando del lavoro.

Ad ogni modo decido di rimanere lì, per comodità.
Ma la sensazione, quella rimane.

Fino a 15 minuti dalla partenza del treno. Infatti è proprio allora che la sensazione diciamo che comincia a trovare una sua esplosiva concretezza.
Ci tengo a precisare che ci vogliono giusto 8 minuti e 40 secondi da casa mia alla stazione.

Per gli amanti del lieto fine, comunque, c'è stato tempo per far tutto, bidet compreso, ed arrivare in stazione e prendere il treno al volo.

Mi mancavano i post scatologici.

Scommetto che mancavano anche a voi.

martedì, luglio 15, 2008

Foto

Ti succedono cose nella vita che ti cambiano profondamente, che di colpo ti fanno crescere e maturare senza che tu nemmeno te ne accorga.
Fino al giorno in cui, confrontando una foto dell’anno scorso con una appena scattata, ti rendi conto che è cambiato anche il tuo viso, le tue espressioni, il tuo sguardo… e fatichi a riconoscerti in quel vecchio scatto da cui, in fondo, non sono passati che alcuni mesi.
Ho smesso di dimostrare 20 anni.
Non so se essere triste o felice.

Sguardi

Sull'aereo c'è una bionda.
Alta.
Indossa due cravatte intrecciate che le fanno da pantaloncini.
Lunghe gambe ignude. Abbronzate. Lisce. Nascono da caviglie un po rugose per morire in due morbide guance che fanno capolino sotto il minuto indumento.
Una camicina legata sulla pancia. Floreale. Un poco dozzinale.
Scarpe di corda col tacco, unghie smaltate.
Ovviamente il suo compagno è il classico biondotruzzo (questa mettetela assieme a sfigopanzona), capello lungo con le meches, camicia bianca con manica arrotolata, barba fintamente incolta.
Una bella coppia insomma.
Negli occhi di lei leggo tutta l'insipienza del mondo.
Non è un modo di dire.
E' una sensazione incredibile, magnificente. Come trovarsi di fronte a una statua del Buddha d'oro e alta 20 metri. Come osservare l'incrocio di Shibuya dall'alto. Come essere ad un passo da un assoluto che si capisce solo a pelle e che sfugge alla mente.
Nel suo sguardo trovo tutta l'ignoranza umana.
Ci vedo Berlusconi, Maurizio Costanzo, George W. Bush, il razzismo, la religione, Costantino, la De Filippi, Cosmopolitan.

Mentre pondera se può andar bene aver messo le valigie due cappelliere più in là, mentre ammiro la sua apprensione inutile e vuota, vedo le leggi raziali, Auschwitz, l'evasione fiscale, i parcheggi in seconda fila, un tizio che ti arriva sotto a 180 all'ora e ti sfanala in autostrada.

Mentre chiede una coperta per il freddo e penso "magari potevi non essere nuda" mi perdo di nuovo nel suo sguardo.

Ma improvvisamente non so cosa mi capita.
Mi sento solo.
E mi ricordo di quando negli occhi di una ragazza riuscivo a vedere tutto l'amore del mondo.
E ora non sono capace di veder più nulla. Soprattutto nei miei.

La cosa che forse dovrebbe preoccuparmi è che non mi tocca affatto.

sabato, luglio 12, 2008

Moar Jesus



venerdì, luglio 11, 2008

Microcosmo macrocosmo

Mi sono svegliato, pigramente, faticosamente.
La mia mente è subito corsa a fatti spiacevoli, fastidiosi, che mi torturano, quasi fossero larve che crescono sotto la pelle.
La persiana è alzata, filtra la luce.
Sento arrivare un fuoco nei polmoni. Tosse.
Sradico un polmone, sputo pezzi di bronchi.
La testa mi gira, confuso arranco in cucina per la colazione del campione.
Acqua con gocce per la tosse. Reactine. Tachipirina. Succo di mela per sciacquare lo schifo.

Il corpo dice nicotina, gli alveoli dicono di no.

Arrivo al balcone apprezzando il tempo che manca prima che mi faccia una lunga doccia bollente.
Mi guardo attorno, la gente che va al lavoro, le persiane ancora abbassate.

E penso ad altre vite e a cose più grandi.

Al mio oroscopo celtico.
E mi sento più tranquillo al pensiero di far parte di qualcosa, al pensiero che non è proprio colpa mia, che alla fine ci sono forze più alte che hanno deciso per me.

E quindi voi tutti non potete neppure rompermi i coglioni.

giovedì, luglio 10, 2008

Must die! Must die!

This Falco must die!


Sapete quelle melodie che ti entrano in testa di mattina e fino al giorno dopo riecheggiano...

Comunicazione di servizio

Questo è praticamente un AD PERSONAM per Byfluss.
Volevo informarti che a quanto pare il Kaiba sta rinascendo su Facebook.

Fossi in te mi farei un account.

Non puoi lasciarmi da solo nell'acquario.


Ah, e Falcone c'è.

Trovare un sosia

Ok, molti di voi, quasi tutti, noteranno poca somiglianza con il personaggio di cui sotto, ma chi mi conosce o ha visto mie foto dal liceo...


Voglio dire, quando l'ho visto dal vivo, era a meno di dieci metri da me e sul maxischermo... mi sentivo quasi male da quanto mi assomigliava.






Ed è pure chiaramente un idiota, altro punto che abbiamo in comune.

mercoledì, luglio 09, 2008

Back from Werchter

Due giorni.
Due cazzo di giorni.
Due cazzo di giorni per mettere le idee a posto, per sistemare i pensieri, per avere qualcosa di formato e decente da scrivere e ancora non avere nulla per le dita, affidarsi ad un incipit in climax e lasciare che le cose vengano da sè.
Come parlare del Werchter. C'è il rischio di sembrare celebrativi, entusiasti e io odio queste cose, io odio queste persone.
Quelle che vanno "all'ape più trendy di Milano". Quelle che fanno casino come solo loro. Quelle che sono uniche e speciali e si divertono un sacco.
Che palle.
Che tristezza.
Che miseria dell'anima.

Ma ne parleremo un'altra volta.
Parliamo di Rock.
Commerciale, duro, puro, pulito, del cazzo, indie, classic, elettronico. Ma rock.

Ci sarebbero tante cose da dire, ma rimane il fatto che io c'ero e voi no.
Ho vissuto un convulso riassunto di quattro giorni di fango, pioggia, erba, sole, freddo del cazzo, coperte, poncho, tende, cessi pubblici, docce a pagamento, grida fiamminghe, bradworst, vomito, pisciate, birra, birra alla ciliegia, the freddo gasato, waffle alla nutella, braccialetti stretti, aerei persi, trovati, smarriti, cancellati, telefoni che si scaricano, vento, gente folle, amici, sesso, droga, e soprattutto ancora rock & roll.
Nella forma più commercialmente pura che si possa avere.

E al solito c'era troppo e troppo poco tempo.

Lo dice anche il mio oroscopo celtico, io il tempo che passa lo odio.

Ma per stavolta mi accontenterò di quel che ho avuto. Non mi lamenterò.
Ma anche eviterò facili entusiasmi.
Io lo odio, l'entusiasmo.

Ma sono troppo esaltato per il concerto dei Franz Ferdinand di questo sabato!

domenica, luglio 06, 2008

Ergo!

Per motivi diversi, Apa e Razzi sono stati poco presenti sul blog in questi ultimi giorni.

Io ho lavorato senza respiro, senza tregua, perfino ieri sera, quando tutti erano fuori a divertirsi, a godersi la febbre del sabato notte estivo. Vaffanculo.

Anche Apa è messo male. Sì, perché sta in vacanza, sta ascoltando una serie di band con i controcoglioni in qualche super-festival su al Nord. Europa del Nord. Poverino.

Beh, nonostante ciò, ci sono cose che non si possono dimenticare, cose più importanti del lavoro, dei concerti, delle vacanze, della fighetta. Cose da celebrare prima di ogni altra.

Cose come il compleanno di Ergo.

Un personaggio pazzo e bello come pochi. Un bastardo gentiluomo.

Auguri, Ergo. Anche da parte di Apa che oggi non si può connettere.

Victusella.

Sunday Double Feature

Presto



Update:
La Disney ha raso al suolo la versione completa. Sostituisco con una preview.
Non è la stessa cosa, ma.

martedì, luglio 01, 2008

Perle di saggezza

Quando nell’aria si diffonde un odore di cocco arrostito, allora vuol dire che ti si stanno carbonizzando i bastoncini.

Dimenticavo

La giusta chiosa.

Avevo lasciato i fari accesi.