giovedì, maggio 31, 2007

Blast from the Past - Episode IX

Di solito, i numeri di "pre-anniversario" di una testata, o di una rubrica, sono tremendamente mosci: sono realizzati già con la testa alla puntata successiva, quella appunto dell'anniversario, che deve necessariamente essere memorabile. Le buone idee vengono conservate per il numero (generalmente tondo) che piace tanto e fa tanta sensazione, e così la storia degli episodi 9, 24, 39, 49 è spesso una storia triste. Ma su Blast from the Past non si fanno prigionieri e non si fanno favoritismi!
Che cazzo sto scrivendo, in verità, non lo so nemmeno io. Però mi interessa che passi il concetto che questo non è un episodio con materiale di recupero, buono giusto a fare da ponte verso la nostra prima puntata in doppia cifra... Nossignore!

Qui si gioca pesante.

Qui si cala addirittura la doppietta!

Ladies and Gentleman, ecco a voi...


DEN HARROW!!!





Mi raccomando, questa volta ESIGO commenti!
Anche solo per stabilire quale di questi due "capolavori" sia più irremediabilmente trash: se l'apologia degli yuppies e dei villaggi vacanze di "Holiday Night" o il favoloso nonsense, tra mosse cool e mosse di judo, di "Mad Desire".

Enjoy!

Voci crudeli

APA: Parlavo con Pan.

Razzi: E?

APA: E mi ha detto che ha incontrato un suo amico, che conosce anche Thesp, e parlando del più e del meno salta fuori che conosce gente del Kaiba, cose così.

Razzi: Il Kaiba.

APA: Sì, dunque salta fuori pure il nome di Eugenia. E questo dice di non conoscerla direttamente, bensì per fama. Dice che ne ha sentito parlare piuttosto male, spesso sghignazzando, e che tutti la reputano, e cito, "un mignottone".

Razzi: Cazzo, sicuramente si sbaglia.

APA: Già, probabilmente si confonde.

Razzi: Sai cosa? Con tutta probabilità intendeva Malerba.

mercoledì, maggio 30, 2007

DVD pirata

Thesp, scommetto che tu compri tantissimi DVD pirata.


Nemico mobile

Sabato, alle 5 del mattino, sono andato all’aeroporto per prendere un volo per Venezia. Non volevo far svegliare il mio autista così presto, perciò ci sono andato in motorino, con zaino in spalla e computer a tracolla. A parte un lieve principio di assideramento sull’Appia Nuova, è andato tutto bene, sono arrivato a destinazione e ho parcheggiato dove non si può parcheggiare, come fanno tutti.
Sono rientrato lunedì sera con un paio d’ore di ritardo e dopo un atterraggio di fortuna ho raggiunto il mio mezzo di terra, felice che fosse ancora lì, apparentemente incolume. Ovviamente non trovavo la chiave ma poi, quando ero ormai al colmo della disperazione, è sbucata da qualche parte. Vado ad accendere e non va. Riprovo, niente. Provo ancora e ancora e ancora e ancora. Niente porca puttana.
Allora ho capito. Il nemico di Apa, quello che gli ha manomesso lo scooter a Kyoto, adesso è qui, nella capitale. E chi poteva decidere di colpire se non me?

martedì, maggio 29, 2007

Le scimmie di Apa

Beh... visto che una volta, dopo essermi fumata una (meritatissima) cannetta, incontrando Apa, sono stata obbligata a postare una storia di scimmie, oggi che sono in una serata superetilica e non riesco a trovare nè Apa nè le sue scimmie, vi racconto cosa ho fatto.
....... da una settimana sto chattando con un tipo che ho conosciuto in un sito inutile e si parla di qualsiasi cosa: lavoro, amicizia, amore, sesso... vita insomma(!). Ho comunque sempre evitato di dirgli che ho il ragazzo, non per una specifica ragione, solo che non me lo ha mai chiesto ed io sono talmente abituata al fatto che tutti lo sappiano che l'ho inconsciamente dato per scontato.
Beh oggi gli ho chiesto come mai lui non è fidanzato e dopo una risposta scacciafiga del tipo "nessuna mi vuole", mi ha rigirato la domanda... E io ho glissato!! Non gli ho detto nè che ho il ragazzo nè che non ce l'ho... PERCHE'???? BOH!!! (Io non lo so, e voi???) (forse si rifà al kinder-post di Apa...).
Comunque ora, nel pieno della mia incoscienza mentale, gli ho mandato una mail con la mia confessione di appartenenza ad un altro uomo!!! E adesso sono un po' preoccupata perchè secondo me sparirà nel nulla e io non saprò più con chi chattare nei momenti vuoti delle mie giornate lavorative.
Forse ho bisogno di uno psicologo... ma credo che una delle scimmie di Apa mi basterebbe...
E con questo:
Buona Notte!!!
La vostra CiPi (in serata festosa)

Pubblicità progresso

Apa & Razzi


Eccoci qui, a Roma.


Belli, sporchi, disordinati, brutti, profumati, cattivi, generosi, estremamente intelligenti e decisamente cretini.




lunedì, maggio 28, 2007

Senilità?

Ho starnutito e mi sono dislocato l'anca. Tralasciamo per un attimo che sono l'unico essere umano al mondo che soffre di allergia anche durante i diluvi di questi giorni e concentriamoci sull'evento.

Ho starnutito. Mi sono dislocato l'anca.

I coglioni hanno sempre un'etichetta.






















O in questo caso una targa, vero caro COGLIONE alla guida di una Micra di colore scuro e targata CR 072 NW, che nella notte fra domenica 27 e lunedì 28 maggio hai parcheggiato quasi sotto casa mia, in Via Popoli Uniti, e hai ascoltato per più di un'ora (e tutt'ora lo stai facendo) il peggio della musica italiana ad altissimo volume?
Se già ascoltare merda a partire da Gianna Nannini, passando per Vasco Rossi, Daniele Silvestri (De Fazio, tu non intrometterti!) e arrivando a cagate inascoltabili di cui ignoravo l'esistenza fino a prima di stanotte è grave, ancor di più lo è farlo infastidendo la gente che vuole dormire.
E' un peccato che tu fossi fuori portata del mio balcone (lo eri balisticamente ma ahimé, non certo auditivamente), perché avevo tante cose lanciabili e di cui non avrei poi sentito la mancanza. Il tuo finestrino aperto mi sarebbe stato di grande utilità per migliorare la mia mira.
Grazie a te, coglione, mi sta venendo assai difficile dormire. Domani, contrariamente a quello che suppongo di te, che avrai avuto quella macchina regalata da papà, devo lavorare. Mi sarà più difficile farlo, e per questo sarai nei miei pensieri per tutta la giornata di domani. Coglione.
Anziché augurarti la buonanotte, coglione, ti auguro di fare un incidente quanto prima, con quella tua simpatica automobile, e possibilmente con qualche simpatica conseguenza permanente. Tanto la tua vita peggio di così non può andare.

domenica, maggio 27, 2007

Unstoppable Banfa

Mi è giunta voce che non vogliono trasmettere il documentario BBC
"Sex Crimes and the Vatican", o peggio: trasmetterlo opportunamente tagliato in mezzo ad una puntata di "Porta a Porta".

Cerco subito il documentario su youtube, questo è il risultato:
""

Risultato, non si puo' fermare la banfa su internet.
Fino a quanto durerà questa lussuosa e del tutto legittima libertà di accesso alle informazioni?

Sciovinismo 2.0 e il cioccolato


Da un recente simposio tenuto da me e il Razzi sulla sempre attuale questione "le donne", è emerso un dato preoccupante, riassunto egregiamente dal Razzi.

RAZZI scrive:
Sto scoprendo molte cose sulle donne.
RAZZI scrive:
Cioè che sono stupide e puttane, ma soprattutto stupide.

La questione principale è che le donne sembrano non imparare mai. Ma quanto siamo stati bravi noi uomini, o la società stessa, a renderle così diseducate al sesso e all'amore?
Non capiscono più un cazzo, se solo uno fa il cretino. Soprattutto quelle "sane", cioè quelle con famiglia, matrimonio, fidanzato, con una situazione emotiva solida, avviata, strutturata.
Ma certo questo vale anche per i maschi, si è tutti un po' cretini quando si parla di sesso e amore.
Ma c'è una differenza, quando queste cose capitano, ad un uomo si riesce sempre ad attribuire giudizi morali sul suo operato ("bastardo", "cattivo", "subdolo"). Con una donna è difficile.

Perchè una donna in queste situazioni spesso risulta semplicemente stupida, ingenua, incapace di intendere di volere... e puttana. Inteso nel senso che si ritiene ipocritamente immune agli istinti e impulsi sessuali. Nel senso che parla di amore, di problemi, condisce di belle parole una squallida e semplice voglia di cazzo.

Non capiscono, si lasciano sorprendere dai loro stessi istinti.
Voglio dire, un uomo, quante donne, potendo, si tromberebbe? Il 60% della popolazione femminile? E che dire di quel 15% che lo fa letteralmente impazzire? Ma il maschio lo sa. In fin dei conti è consapevole dei propri istinti, e per lo più ciò che gli accade, che sia tradimento o rinuncia, è una scelta consapevole.
Ma forse la diversità è un'altra. Per quanto mi possano piacere le donne, come uomo, ho sempre una vetrina, una barriera di sorta. Per una donna invece non passa giorno, bene o male, che qualcuno non le offra del cioccolato. Costantemente. E deve essere difficile resistere. Solo che a forza di cioccolato una dovrebbe anche diventare un'intenditrice, e smettere di scegliere il cioccolato Kinder di fronte ad una sana cioccolata Droste.

Quindi la conclusione ovvia è che se non diventano intenditrici di cioccolato è giusto sostenere che siano stupide, e che la loro stupidità sia una colpa.
Ed è anche giusto che continuino a mangiarsi il cioccolato della kinder, e lamentarsi, perchè sul retro c'è quella merda bianca e come oche rincoglionite diano la colpa al cioccolato.

sabato, maggio 26, 2007

Stati alterati di coscienza: Strati di spirito

Lontani di casa è abbastanza normale, anche se non inevitabile, sentire un po' di nostalgia. Le possibili manifestazioni di questa nostalgia possono prendere, tuttavia, forme molteplici, a volte spiazzanti. Quando, per esempio, mi scaricai da internet la famosa canzoncina "Let it B", dedicata alla Juve, Apa fu lesto a bollare la grande ilarità che essa suscitava in me come un sottoprodotto del mia lontananza da casa. Lestamente la bollò come una reazione inconscia alla mia nostalgia, alla mia voglia di Bel paese, alla mia estraneità a tutta una serie di sfottò che per lui erano invece all'ordine del giorno e quindi ridondanti. Credo che Apa abbia una dote eccezionale per trovare una rapida catalogazione ad ogni situazione in cui si trovi o che gli venga sottoposta. Ciononostante, la sua teoria non spiega perche', dopo sole due settimane che sono negli States e a sole due settimane da quando ritornero' in Italia, io trovi esilarante il seguente filmato.



Nella fattispecie il doppiaggio di Phoenix e quello di Capricorn (doppiato, nell'ultima scena, senza dubbio dal Tajana). E, per ricollegarci ad Apa, quello di Pesci.
La dedica speciale va, naturalmente, ad Alcor.

Se volete scaricarvi le singole puntate recatevi pure sul sito www.lamammadicrystal.com

venerdì, maggio 25, 2007

"Sei un Sacramento!" - La Santa Cresima

Kari Frrateli e Sorele, folefo anungiarrvi, la nuova rubrika. Parlerem de Sakramenti!
(papa_mode_off)
Ho un ricordo gagliardo dei Sacramenti: sempre ottimo il ristorante, grandi abbuffate, vestiti eleganti, regali sontuosi (conservo ancora prodigiosi dobloni d'oro in ricordo di quei fasti).

Tuttavia sono colto da un tardivo sospetto.

Osservate come alcune parrocchie Cristiane Cattoliche rappresentano il sacramento della Santa Cresima:


Analizziamone i contenuti: un uccello in controluce emana corpuscoli incandescenti i quali finiscono sulla testa di alcuni bambini dall'aria sottomessa. C'è anche una suora, evidentemente ingorda, che gioisce dell'avvento dei corpuscoli (tanti, nel suo caso).

Era davvero Olio dei Catecumeni?

giovedì, maggio 24, 2007

V for Vendetta



7 volte... CAMPIONI D'EUROPA!!!!!!!

Il rovescio della medaglia

Ma, comunque...




Bu-bu-SETTE-te!!!

mercoledì, maggio 23, 2007

E, comunque...

FORZA MILAN!!!

L'ordine e le di lui forze

Ero sul treno ieri sera. Entra la polizia. Mi guardano. Mi chiedono i documenti. Scrivono. Chiamano in centrale, sono "AQUILA 51", fanno uno spelling improbabile del mio nome e cognome. Mi riconsegnano i documenti con un, e cito, "Ueuereuè!".

E così come è arrivato, il team di AQUILA 51 se ne va.

La cosa mi ha lasciato dei mixed feelings. Da un lato mi sono sentito un poco sicuro e protetto, dall'altro la cosa mi ha angosciato un po'.


Probabilmente, comunque, stanno indagando sulla sparizione del mio nemico.

I Don't Want To Miss a Thing

...i piercing non sono più quelli di una volta...

martedì, maggio 22, 2007

Affronti 2 - Evoluzioni

Siete tutti rimasti al fatto che il tizio mi ha tranciato, per sbaglio o meno, i cavi del freno.

Da quel giorno è successo un po' di tutto, miracoli, drammi, sparizioni.

Partiamo dai miracoli. La sera del tranciamento il freno davanti non funzionava (da questo ho dedotto che si trattasse del cavo del freno). Due giorni dopo l'ho riparato. La sera di quel giorno il cavo risultava completamente spezzato e irrecuperabile, di contro il motorino frenava benissimo. E tutt'ora frena. Ora però non va il tachimetro. So cosa penserete, che il cavo è SEMPRE stato quello del tachimetro. No. Prima era quello del freno, mi ricordo infatti che la prima sera per tornare a casa con il cavo staccato stavo attento a non superare i 40 Km/h.

Drammi e sparizioni. Per due giorni, dopo il fattaccio, non sono andato al lavoro. Il mio rivale non ha visto il mio motorino per quei giorni e si è fatto prendere dallo sconforto

Il terzo giorno sono andato al lavoro pronto a guerreggiare, il mio posto era libero, un crisantemo deposto, appoggiato al muro.

Del mio nemico non c'è stata più traccia.

L'ipotesi più accreditata è che si sia suicidato subito dopo aver pensato di aver causato la mia morte.

La congiuntivite

Stavo riflettendo su come la congiuntivite sia un po' come la masturbazione. Se ti tocchi troppo rischi di diventare cieco.

lunedì, maggio 21, 2007

Indispensabile, per lo scooter di Apa.


Al Mercatone Uno.
(Scusate la qualità dell'immagine)

domenica, maggio 20, 2007

Masturbazione intellettuale

E' una calda domenica pomeriggio. Il sole splende. Gli uccellini cantano. I prati verdi invitano solo ed esclusivamente alla pennichella.

Io sono rinchiusa tra 4 mura con Alfred. Alfred Schütz è un simpatico signore che scrive trattati basati sulle sue paranoie mentali comunemente chiamate "teorie di sociologia interpretativa". Modelli di comportamento razionale, postulati per la costruzione delle azioni umane, formazione di costrutti sociali. Masturbazione intellettuale, insomma. Anche Wikipedia non dedica più di 10 righe ad Alfred.
Come gran parte della sociologia, Alfred parla di tutto ma non arriva a niente. Un pò come il Jazz, che si trastulla in ogni angolo musicale senza giungere a nessuna conclusione. Ma almeno il Jazz è piacevole. E quando lo ascolti, con un bicchiere di Bordeaux tra le mani, automaticamente batti il piede, muovi la testa, crei il tuo personale accompagnamento con dei colpetti ritmati delle dita sul tavolo. Poi non sei arrivato a nessun punto, ma almeno il cammino è stato morbido e delizioso.


Ed è domenica cazzo. Non posso nemmeno uscire a comprarmi una bottiglia di bordeaux.

sabato, maggio 19, 2007

Give me more FOE!


FOE! FOE! FOE!

giovedì, maggio 17, 2007

Momenti un po' così

RAZZI scrive:
Chissà RP come se la passa in germania...

APA scrive:
Secondo me scopa.
APA scrive:
Infatti non posta più e non si fa sentire.

RAZZI scrive:
Anche secondo me.
RAZZI scrive:
Infatti anch'io ultimamente posto poco perchè scopo un sacco.

APA scrive:
Il tuo è un caso particolare.

RAZZI scrive:
sì.

APA scrive:
Tu hai una certa età.

RAZZI scrive:
Altrochè!
RAZZI scrive:
Ho gli anni di cristo io, per questo faccio dei post che lo riguardano.

APA scrive:
Io ho gli anni di Buffon

RAZZI scrive:
E infatti...

APA scrive:
E infatti.

Blast from the Past - Episode VIII

Ritorna la vostra rubrica meno preferita, e ritorna - consentitemelo - col botto!



Riusciremo a mantere questo livello ancora a lungo?
Abbiate fede: gli anni '80 sono una miniera quasi inesauribile...

Trash on!

mercoledì, maggio 16, 2007

Auguri RP

Nella migliore tradizione Aparazzina è giunto il tempo di fare gli auguri a Ragione Perduta.

Esce dall'anno di grazia, ovvero passa dai 23 ai 24, e lo fa in terra straniera.

Ha dunque particolare bisogno di essere festeggiata e abbracciata da noi, che siamo i suoi veri ed unici amici.

Auguri carissima.

Ti ricordiamo così.






martedì, maggio 15, 2007

Conclavissima

Family day, ruini che sclera, finocchie pedofile e tanto circus....

Poteva mancare un mio post? Credo di si ma andate affanculo e beccatevelo lo stesso:


Parola del Signore

Visto che si è appena concluso il Family Day, esaminiamo ciò che nostro Signore Gesù Cristo diceva a proposito della famiglia:

Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me...


Vangelo secondo Matteo (10 - 34, 37)

lunedì, maggio 14, 2007

Evergreen

Dedicata in particolare a Byfluss. Ma anche a tutti gli altri.

Affronti

Un anno. Un anno che parcheggio lì. Stesso posto, stessa posizione.
Pioggia? Neve? Vento? Bufera? Non importa. Il mio motorino era lì. Tutti i giorni. Quello era il mio posto. Persino la gente del posto aveva cominciato a chiamarlo Apa no parukin, il posteggio di Apa.
Ora arriva il sole, il caldo, l'estate. E con esso i motociclisti champagne, quelli che "Che bello, c'è il sole, prendo la moto per andare al lavoro!". Codardi e pezzenti.

E ovviamente prendono il posto che era mio. Nessuno prima di me aveva parcheggiato lì. Mi hanno rubato l'idea.

Sono solito essere emulato, lanciare nuovi trend e mode... Non me la sono presa. Il posto può accogliere due motorini... se solo lo stronzo lo mettesse decentemente. Allora cerco di farglielo capire, metto il motorino lì vicino, sono sicuro che lo conosce, sono sicuro che capisce.

Torno e trovo il mio motorino sul cavalletto laterale, l'avevo lasciato su quello centrale.
Parto e noto che ho il cavo del freno davanti staccato.

Ora, o nello spostare il mio motorino per uscire, il tipo ha PER SBAGLIO rotto il cavo del mio freno con la mia stessa catena (plausibile), oppure questo è il primo atto di guerra. Quella guerra che logorerà la mia e la sua esistenza da qui alla fine dell'estate.

Per non sbagliarmi da domani avrà un tronchesino in tasca e dell'acido muriatico sotto la sella.

domenica, maggio 13, 2007

Apa, uomo di parola

E sono 40.000. E c'era di mezzo una promessa.

E Apa è uomo, ma soprattutto uomo.
E uomo di parola. Ma soprattutto uomo.

Ecco quindi ciò che vi avevo promesso. Ciò che attendevate con ansia.
Arte. Bellezza. Cultura. Ma soprattutto uomo.

C'è tutto.





Ma soprattutto c'è Jordan in bella vista e in elevazione. Proprio come promesso.





E sono 40.000, e io non so più cos'altro dare per questo blog.
Questo è il mio amore.
L'amore di Apa.

Ma soprattutto l'amore di un uomo.

sabato, maggio 12, 2007

Fucking Family Day

Ah! Che fortuna ho avuto…

Poche ore fa ero dentro il Colosseo per visitare una mostra dedicata a Eros, il dio sporcaccione dell’amore. Ho scoperto che nella Grecia classica erano molto disinibiti in fatto di sesso. Ad esempio i rapporti omosessuali, soprattutto tra maestri e giovani discepoli, non soltanto erano accettati ma assumevano addirittura una valenza educativa. Insomma, era normale che il maestro, per fare del discepolo un soldato valoroso e un cittadino impeccabile, se lo scopasse.
Ho visto anfore su cui gli antichi sozzoni greci dipingevano scene di amore, danza, musica, bellezza, tenerezza. Statue di uomini donne e dei. Tra cui una deliziosa statuetta di Afrodite che si slaccia un sandalo…

Ma ad un certo punto ho sentito le note di un canto, sempre più vicine, e il battito incessante dei tamburi. Sono sceso e li ho visti. I ragazzi delle diocesi di Siracusa, Pavia, Castellamare, Foligno, Roccella Ionica… Non proprio belli ma semplici, puliti, felici. Indugiavo, non sapevo che fare, ma sono stati loro a decidere per me, a travolgermi con la loro gioia, a prendermi per mano e trascinarmi nel vortice di un amore diverso: l’amore per Dio.
Rendevamo lode al Signore e cantavamo Alleluja Alleluja. Ci tenevamo per mano, in cerchio, e il cerchio era ora grande ora piccolo, come all’asilo, e quando raggiungeva la sua circonferenza minima ed eravamo tutti vicini vicini cacciavamo un bel grido, pieni di felicità e affetto.
Io davo la mano ad una signora che, poverina, aveva un po’ di gobba e indossava una maglietta rossa con sopra scritto “Io DICO mai”. Ho visto altri con la stessa maglietta e me ne sono fatta dare una anch’io. Quelli che mi conoscono sanno quanto ami le magliette rosse. Su questa c’erano le sagome di una famigliola tradizionale felice.

Questa gente mi ha cambiato, mi ha salvato la vita. Per fortuna non siamo più ai tempi dell’antica Grecia. Sono passati oltre duemila anni e ne abbiamo fatti di passi avanti! Niente più orge e promiscuità. Adesso indossiamo calzoncini e occhiali dalle lenti spesse e ci teniamo per mano e sorridiamo e strimpelliamo la chitarra cantando Alleluja Alleluja. E perfino chi ama la disco non ha di che lamentarsi, perché ci sono i tamburi tribali. Gli stessi che ho sentito pulsare ossessivamente al Trocadero di Parigi, al Real Parque di Madrid, sulla sabbia fresca di Venice Beach a Los Angeles…

E ora anch'io DICO mai!

Give me no more of that Jazz

Serata di gran classe ieri. Cena abbastanza gustosa, condita da concertino Jazz.

Bravini. Un po' secco il batterista, che dà decisamente il suo meglio sui suoni morbidi, un po' timido il contrabbasso, bravo ma in alcuni momenti poco incisivo il pianista.
La cantante aveva una buona voce, un po' troppo timorosa a volte, troppo poco personaggio altre.

Bella la musica, convince poco solo la versione un po' bossanova di Summertime, a tratti molto intensa e ispirata, a tratti che scade nel funk.

Ospite d'eccezzione Ergonomico, di passaggio qui a Kyoto.

venerdì, maggio 11, 2007

Il lavoro

Ti costringe ad avere a che fare con gente che non ti piace o di cui non ti importa nulla.

Ti costringe a fare cose e raggiungere obiettivi di cui, se ci pensi bene, non dovrebbe importarti nulla.

Si beve la maggior parte del tuo tempo, della tua forza, della tua intelligenza e della tua energia.

Non hai mai la sensazione di prenderlo quotidianamente nel culo?

It's blowing in the wind

L'altro giorno qui a Kyoto c'era un vento incredibile. Con il mio fido scooter ipertecnologico giappo a quattro tempi non riuscivo a percorrere il tragitto solito per raggiungere l'ufficio, il parabrezza faceva resistenza. Ho dovuto studiare rapidamente un nuovo percorso, e ho fatto la strada tutta di bolina. Grazie America's cup.

giovedì, maggio 10, 2007

Un nuovo mito - John Thor

Ok, ormai è una rubrica. Ma non è colpa mia se internet fornisce l'accesso ai migliori dei migliori in ogni campo.

Everybody, wants a piece of the action!


Tempus fugit

E così il tempo passa, e presto se ne andrà il grosso dell'ufficio. Rimarremo in pochi, silenziosi. L'ufficio sarà vuoto e tante persone mi mancheranno.
Mi prende quasi lo sconforto ma poi ci penso. Sta per arrivare l'estate. Loro se ne stanno andando.
E questo vuole dire una cosa, una cosa importantissima.

Quest'anno non mi dovrò gustare Buffoli in pantaloncini corti e ciabatte o sandali.

Guardo fuori.
Milano mi sorride.

mercoledì, maggio 09, 2007

La bella gioventù

Stamattina sull'intercity ho beccato due ragazzi, un tipo e una tipa, hanno una ventina d'anni, fanno l'università. Si sono seduti al mio tavolino. La tipa è normale, tendente al bruttino e spiritata. Lui ha lo sguardo talmente vacuo che sembra cieco. Lei mi fa un po' pena. Il tizio dallo sguardo perso è saccente e supponente, la tratta di merda, la insulta per ogni cosa. Le dice che è un cesso, che è sgraziata, che si veste male. Che è stupida, banale, insulsa. Poi le infila le mani sotto la maglietta, tenta di alzarla. Lei dice "Anche qui no, dai, che mi vedono! C'è anche un vecchietto!". Lui risponde "Al massimo gli verrà un moto risorgimentale." Lei "Ma come ti vengono queste bellissime frasi. Sei un mito.".
Lei mi fa pena. Lei mi mette tristezza. Lei mi pesta il piede.

"Scusi, signore".

Signore?

Ma vedi un po' 'sta zoccola cretina di merda.

lunedì, maggio 07, 2007

L'uomo che disegnava le tope.

Un corto sublime.

Video

Il volto del protagonista ricorda quello di Igor (Marty Feldman in Frankestein Junior).

La babuinette di Maggio


La magia dello still frame.
Vi prego di notare i tre dettagli: mano, bocca, capezzolo.
Grazie.

domenica, maggio 06, 2007

Micky Messer



Uno dei miei coinquilini si chiama Lukas. Tedesco di origine ceca, alto, ben messo, fa 2 ore di cyclette al giorno.
Lukas è un patito delle armi. E' uno di quelli che passa delle ore nei negozi di antiquariato che vendono le cose della prima guerra mondiale. E' pieno di coltelli, da quelli piccoli stile coltellino svizzero, a quelli giganti col manico di legno. Quelli che usano i cacciatori. Durante il pranzo, a volte, li tira fuori, uno ad uno, li affila, li lucida, testa la loro lama provando a tagliare pezzi di carta, legnetti, qualsiasi cosa trovi sul tavolo. La cosa che mi rende perplessa è che quando lo fa, il suo viso si trasforma assumendo un sorriso malefico, autocompiacente. Quasi riuscisse ad esternare la sua frustrazione quotidiana, a dimostrare la sua mascolinità attraverso dei piccoli tagli fatti dai suoi grandi, affilatissimi coltelli.
Poi li ripone nelle varie fodere, belli lucidi e pronti all'uso. Li mette nello scompartimento dedicato ai coltelli del suo armadio, però uno lo tiene sempre con se. Se lo infila nei pantaloni, dietro, come farebbe un ipotetico Clint Eastwood in un film western.
Questo mi rende ancora più perplessa.
Così, quando torno a casa la notte, magari un pò storta, un pò stonata, un pò barcollante, mi guardo sempre alle spalle.
Non si sa mai chi si potrebbe incontrare sulle scale. Una vecchia signora col cane che cerca di rifilmarmi schifosissimi speziati biscotti tedeschi o un fanatico delle armi con gli occhi iniettati di sangue.
Secondo me, è sintomo di omosessualità repressa.

venerdì, maggio 04, 2007

Porn! Porn! Porn!

Grab your dick and doubleclick, for porn, porn, porn!!!

Vita di un uomo, storie di Apa - Il Necrospettro

http://www.laroccaforte.it/image/shad.jpg

Oggi vi racconterò una storia, una delle tante, qualcuno l'avrà già sentita, ai più risulterà nuova.
Non è la storia di quando mi hanno rapito, non è neppure la storia della rissa.
Questa è la storia della miniera di salgemma abbandonata.
La dedico a Kevin.

Avevo circa 14 anni, credo. Forse ero persino più giovane, visto che mi ricordo che i miei genitori non avevano ancora divorziato. Andavo, all'epoca, a fare giochi di ruolo dal vivo, vestito con simil armature, maschere da mostro, spade che altro non erano che manici di scopa imbottiti. Andavamo a vivere storie di draghi e fantasmi sui colli, sulle montagne, se non fosse stato folle sarebbe pure divertente farlo ora, fare due passi in boschi semisconosciuti, scoprire rocche, castelli... miniere abbandonate di salgemma.

Per la cronaca, andavo con adulti che pensavo sapessero cosa stavano facendo.

Spesso preferivo fare il mostro, il nemico, quello che compariva qua, si faceva ammazzare, ricompariva di là, si rifaceva ammazzare. Mi piaceva vedere quello che succedeva dietro la storia, un poco mi intimoriva viverla in prima persona. E venne il giorno in cui il master, l'arbitro supremo, mi disse: "tu fai il necrospettro".

Mi vestii di tutto punto, maschera orrida, tunica bianca, mani artigliate, piedi terrificanti; e mi nascosi all'interno di questa miniera di salgemma abbandonata. In mente avevo le parole del mio master "Ricorda, il necrospettro è immune alle armi non magiche, non indietreggiare, non possono ferirti".

E io, sghignazzando, ridevo nell'ombra. Sudando copiosamente sotto la maschera in gomma, respirando la polvere umida di quel posto, in un buio caldo e umido, come il ventre di un animale. (O una vagina, questa l'ho aggiunta per il Razzi).

Era caldo e buio, dicevo, e io aspettavo. Ad un certo punto, un lampo. Una torcia. Delle voci in lontananza. Era Ivan (aveva un nome del genere il tipo), un guerriero, nel gioco e nella vita. Adepto in un paio di arti marziali letali e illegali.

E io ero lì, attendevo, sogghignavo, al buio. "Lui non ha armi magiche". E sogghignavo.

Arriva il mio momento, si avvicina, esco allo scoperto, mi muovo lento, come un bravo Necrospettro. Ivan si spaventa, poi si prepara, non gli sembra vero: un colpo facile, affonda!
Nulla, non arretro. Affonda di nuovo! Nulla, avanzo, sogghignando sotto la maschera. Da sopra (eravamo abbastanza in profondità) si affaccia il visto rubicondo del Master "Il necrospettro è immune alle armi non magiche e difende il suo tesoro".

Ivan è alle corde, ma ci vuole poco perchè la situazione si ribalti. Se è vero che il Necrospettro è immune alle armi non magiche, non è altrettanto vero che Apa dentro al Necrospettro sia immune alle mazzate. E inizia a riempirmi di fendenti con il suo manico di scopa imbottito di gomma e allora sì, comincio ad arretrare. E arretro, arretro, arretro... fino a quando il mio piedone di mostro immune alle armi magiche non trova il vuoto di un pozzo, e cado. Due, tre metri di volo di caduta sul salgemma.
Sono stordito.
Sento una voce in lontanza che esulta "Ho trovato il tesoro del necrospettro!".
Rifletto "Che fortuna essere immune alle armi magiche, avrei rischiato di farmi male con la caduta".

PROTESTIAMO!

Sono notti agitate le mie.
Le banfe da seguire si moltiplicano, sto quindi faticosamente cercando di concentrare le mie ricerche su chi ci fotte i soldi ogni mese.

Sul mio libro paga (e immagino anche sul vostro) ci sono europarlamentari lusso, le cui gesta ormai si odono ormai solo negli echi della Rete.

E' un'intervista un po' lunghetta, ma ne vale la pena.

Mi sono quindi chiesto. Se si dovesse andare alle urne, chi cacchio votiamo?
Ci vorrebbe un voto illuminato, ma allo stesso tempo un voto di protesta. Serve un governo di transizione, per rimuovere il marcio e creare le giuste condizioni.

Servono persone come lui:

(video courtesy of Ignazio)

Anziché emigrare, dobbiamo sbattere fuori loro. Non trovate? :)

giovedì, maggio 03, 2007

Dubbio delle 0.52 CET


E se il Vaticano leggesse Aparazzi?

L'attacco dell'Osservatore. Il quotidiano della Santa Sede equipara le parole di Rivera a un atto "terroristico": "E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi, questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile".

Altro che terrorismo!

mercoledì, maggio 02, 2007

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Ho deciso, il blog langue ultimamente... Ha bisogno di un'iniezione di vitalità. Per questo ho deciso.
Per i 40.000 contatti posterò una foto di FFN (Full Frontal Nudity) di me medesimo.

Con J23 in bella vista.

Sarà comunque una cosa artistica, di classe.
(Dicono tutti così.)

martedì, maggio 01, 2007

Primo maggio

Oggi ancora barbecue. Di pesce. Mazzancolle, pesce spada, un po' di calamari.... Ocio.



Buona festa dei lavoratori a tutti.