lunedì, aprile 25, 2011

Vanita'

Oh you're so vain.



Carly Simon.

La canzone la conoscete di sicuro.
Canta, "sei cosi' vanitoso, che probabilmente pensi che questa canzone parli di te".


Ora. Di chiunque stia parlando (si disse David Bowie, Warren Beatty, altra gente famosa), Carly non si rende conto di mettere in atto un vero e proprio paradosso.

Ovvero, dice a Mr X che lui e' talmente pieno di se', che, arrivera' persino a pensare che la canzone parla proprio di lui. Quindi, visto che lo dice nella canzone, e' vero che la stessa parla di lui e che lei a lui sta facendo riferimento. Quindi, non e' il tipo che e' uno sbruffone a pensare che la canzone parli di lui, semplicemente lo sa, lo capisce e ha ragione.

Quindi o Carly e' scema, o io mi faccio troppe menate su una canzone del '72.

domenica, aprile 24, 2011

Buona Pascua



Temevo già di dover passare la pasqua da solo, invece stamane è passato l'omino di NHK (la televisione pubblica Giappo) per passare quegli allegri tre quarti d'ora assieme per il cambio di residenza e tipologia di contratto.

Io in pigiama seduto sulle scale, con una faccia e un alito che posso solo immaginare, lui inginocchiato nel mio ingresso, tutto sorrisi, inchini e "sowwy I don't English".

Buona Pasqua a voi.

giovedì, aprile 21, 2011

Il significato delle parole




A volte sfugge, a volte sfugge perche' sono importanti.

Leggendo gli annunci di Metropolis, una rivista gratuita per stranieri, distribuita qui a Tokyo, sono incappato in questo simpatico annuncio, che potete trovare anche online a QUESTO INDIRIZZO.


STRAIGHT MEN OUT THERE!
A good looking straight Japanese guy wants to give you a hand job or a blow job. Please reply with your photos at handjobxxxx@xxxx.xx


Ora.
Mi pare che la suddetta persona non abbia ben chiaro in mente il concetto di "STRAIGHT", che lo confonda un pochino con quello, hmmm, di "NOT STRAIGHT".

Il motivo, mi sembra strano, non credo sia di ignoranza pura e semplice. Se all'avido eterosessuale qui sopra spieghi il concetto, a parole, sono sicuro che lo sa apprezzare appieno.
La ragione e' di sicuro piu' profonda e si sposta in quell'ambito in cui la semantica sguazza, oltre il segno, oltre il concetto, l'extralinguistico e l'associativo.

E si arriva forse a capire perche' al tizio qui sopra venga da dire "A me piace succhiare il cazzo, ma non sono ricchione".

Avete appena assistito a "Come prendere qualcosa di vagamente divertente e rendero noioso".

mercoledì, aprile 20, 2011

Per seguire virtude e canoscenza


Con questo voglio rispondere al precedente post di Apa (aggravato dal fotofail).
Non fui fatto per star dietro ai tuoi giochi di dubbia arguzia.
Mentre attendevi la replica io ero impegnato, con un mio pari, nella conversazione virtuosa che qui riporto.


me: Fofo
ho una domanda urgente
tu dove abiti a Londra?
10:40 Alessandro: Chalk Farm
me: ok

[omissis]

11:03 Alessandro: Per esempio io pensavo di andare a vedere recitazione di poesie scandinave ermetiche, che so che ti pace.
me: wow
sai che oggi ho fatto una scoperta
stupefacente
anzi
2 scoperte
Alessandro: Il bidet
me: quasi!!!
incredibile
11:04 sei telepatico
allora ero seduto sul cesso
e come mio solito gorgeggiavo
quando a un certo punto
ho sentito che una nota della mia melodia
risuanava dietro di me
e ho riprodotto nuovamente la nota
e la nota continuava
anche dopo che avevo smesso
per qualche secondo
e allora mi sono girato
11:05 Alessandro: In quietante
me: e ho guardato la cisterna dello sciacquone
che ha la forma di una grande pillola
di metallo
Alessandro: hai trovato un topo canterino?
me: le ho dato un colpo di nocca
e come una campana
ha prodotto esattamente quella nota
così mi sono reso conto
Alessandro: L'hai mandata in risonanza?
me: che era la cisterna
che risuonava
11:06 con quella frequenza
non ti dico le ore liete
Alessandro: Immagino
me: passate a far risuonare la cisterna
dopodiché
Alessandro: LOLOL
me: mi sono dilettato a suonarla
al ritmo di una campana da chiesa
alché è arrivata Liuba
Alessandro: battendo o risuonando?
me: e mi ha detto "ma che cazzo fai? esci o no che devo andare in bagno?"
Alessandro: Giustamente
11:07 me: allora l'ho lasciata andare
ma dopo colazione sono tornato
e ho ricominciato
Alessandro: LOLOL
me: a battare la campana
alché si è prodotto
il secondo fenomeno
ancora più stupefacente
Liuba è arrivata
e mi ha detto
smettila!
Questo suono mi fa venire voglia di fare la cacca!
11:08 Alessandro: LOLOLOLOL
me: dopodiché
mi ha cacciato
e si è chiusa in bagno
una seconda volta
nell'arco di mezz'ora
Alessandro: Insomma ora puoi farla cagare a comando
me: ESATTO!
questa è una cosa eccezionale
Alessandro: LOLOLOL
me: pensa che adesso ho risolto un grande problema
cioé come
Alessandro: Che incredibile concomitanza di fattori
me: svegliarla quando la colazione è pronta
11:09 basterà battere sulla campana qualche minuto prima che esca il pane dal tostapane
e lei puntuale
dovrà andare al cesso
Alessandro: francesi, italiani e russi per arrivare ad una catena di eventi che si relazionano fra loro in modo così complesso e compiuto
me: mi dispiace solo che ci sfrattano
Alessandro: c'è la mano divina
me: dovrei portarmi la cisterna
nella nuova casa
11:10 per me questa è una giornata
speciale
Alessandro: O quantomeno segnarti la marca e controllare se anche le altre fanno lo stesso effetto
risonanza-lassativo
11:11 È decisamente un aneddotto per la vita.
me: comunque tutto ciò è semplicemente geniale
Alessandro: come mai vi sfrattano?
me: mi sento Benjamin Franklin
Alessandro: Non puoi far presente la cosa?
me: o Newton
Alessandro: Insomma non capita proprio tutti i giorni
me: Ho deciso
compro uno stock di campane lassative
11:12 e apro il mio negozio online
per stitici
l'audioterapia lassativa
Alessandro: Campane spurganti
me: e poi la cosa geniale
è che si integra con la sua funzione
non solo ti fa venire voglia di cagare
Alessandro: Il tempio audio dellos cat
me: ma poi ti sciacqua la merda
11:13 Alessandro: Dici che sia una vibrazione così intensa da rompere i legami chimici delle feci solidi riducendole a poltiglia liquida?
11:15 me: no
che è lo scarico stesso
che ti fa venire voglia di cagare
quella campana E' lo scarico
11:16 cioé è DOPPIAMENTE scarico
scarico perché ti fa scaricare e perché scarica le feci nella fogna
Alessandro: Sembra proprio che ci sia un piano divino in corso.

Come vedi, caro Apa, mentre tu ti diletti con motti di spirito io con il mio intelletto conduco la nazione verso la luce del progresso.

Thespianata Special

Y U NO ANSWER, THESP??

Thespian e' famoso per molte cose.
La spocchia.
La flemma.
La bellezza
L'arguzia.
La pelosita' delle chiappe.

Ma c'e' una cosa che piu' di altre lo cottradistingue, la sua mossa. La sua fatality.

Thespian ti contatta su GTalk, ti fa una domanda e poi sparisce. Spesso va pure offline.
E tu rimani li', come un pirla.

A volte, ti tira anche la Thespianata special.

Fiodor: apa, tu sai dove abita a londra Fofo?


APA: Yeah
Ti basta come risposta?

...

Tu pensi di fregarlo. E invece no. Rimane online e semplicemente non ti parla piu'. E tu non sai cosa gli passi per la testa, se sia una cosa fatta apposta, se sia semplicemente distratto da altre cose, se la tua sagacia abbia avuto effetto.

E alla fine, come sempre quando hai a che fare con Thesp, the joke is on you.

domenica, aprile 17, 2011

E son cuntenta, e son cummenda


Ognuno di noi ha - nel bene e nel male - uno scheletro Serafino nell'armadio.
Il mio è molliccio, di color bianco, azzurro e blu.
Floreale.

E' tutto cominciato più o meno di questo periodo, un tot di anni fa. In occasione della cresima Mdi e il generale (Ndi, per intenderci) hanno deciso di portarmi in una boutique per acquistare un abito adatto all'occasione.
Immaginate il classico negozio per bimbetti/feti un po' più slanciati rifornito di tutto punto visto il periodo dei sacramenti (gli stessi che recitavo io mentalmente, solo con meno strass).

Ricordo di aver provato cinque o sei vestiti fra i quali un completo giacca/pantalone color cacchetta che - ovviamente - è stato scartato perché per quel giorno si deve indossare la gonna.

E i collant.
E i nastrini.
E i ricami.

Ed è così che la scelta delle mie due aguzzine cadde su un modellino semplice, per nulla vistoso.
Di classe.

Abbigliamento del signor Ignazio per il grande giorno:

- Giacchettino blu scuro con spalline anni 80' modello cummenda; chescendedalloyachtaPortoCervoperrecarsialBillionaire;
- camicetta bianca con ricami, perline e fiorellini. Quando la Madonna incontra Michael Jackson;
- Gonna ampia modello tende Arquati con sottogonna in autentiche tulle uovo di Pasqua. Il tutto ingentilito da carinissime rose azzurre grandi quanto scolapasta;
- Collant bianchi ascellari di una ballerina classica che si è data alla disco music;
- scarpettine bianche da cummenda metropolitano per fare pendant.

Un bel donnino, insomma.
Un tripudio di brillantezza.
Una minchiona alta quanto un fungo foderata da fioriera.

E per chi non lo sapesse, lo scheletro Serafino è il modellino che si utilizza alla scuola per infermieri, chiamato così in quanto portatore di pistolino posticcio attaccato dagli alunni.
...

Ok, attaccato da Mdi.

Basta con i sequel!

venerdì, aprile 15, 2011

I wanna make it up to Byfluss



Mi sono perso il compleanno di Byflo e mi sento una merda.
Cioè, persino il compleanno del Razzi mi sono ricordato, e mi perdo quello di Byflo.
Lavoro, terremoti, Jet Lag, tutte scuse, mi sento una merda.

Poi però mi rendo conto che non posso sempre vivere sotto i sensi di colpa, che c'è gente che sbaglia numero, lascia messaggi alla voicemail di sconosciuti, e sono sicuro non si sente poi così male, come il nostro amico qui sotto. Gente capace di fare i conti con i propri errori, e passare oltre. Capace di fare ammenda, anche. Di farsi perdonare.



Devo imparare da lui.

Per questo, Byflo, preparati, appena torno, passo da te con lo champagne. E tu prepara quelle big ass titties and keep that shit ready. I wanna make it up to you.

Link per chi ci segue su FB http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=qK5tE4gfWxY

mercoledì, aprile 13, 2011

Quello che succede vs quello che si dice succeda



Quel che succede è che portano il livello di gravità dell'incidente di Fukushima a 7, il più alto, come Chernobyl. Lo fanno perché continua da tempo, lo fanno perché sommano 4 diversi reattori, lo fanno perché fondamentalmente è una questione numerica, il numero di Bequerel emessi (non assorbiti, ma emessi) dall'inizio dell'incidente a oggi. Spiegano che gran parte di questi Bequerel sono stati emessi nei primi giorni, che è circoscritta come cosa, che ora stanno scemando, che le radiazioni sono in lenta ma costante diminuzione.

Cosa passa sui canali di informazione occidentali? Fukushima ora a livello 7 di allarme (nota, c'è differenza tra livello 7 di gravità a livello 7 di allarme), le radiazioni aumentano, ora è come Chernobyl. Non si fermano a dire che Chernobyl ha emesso mille volte le radiazioni di Fukushima e per di più con un'esplosione e combustione e tutte in un colpo. Non si fermano a dire che la cosa non è una consequenza di un peggioramento che non è avvenuto, ci si ferma al titolo. Sia per sensazionalismo, sia percheè chi cazzo lo parla il giapponese? Partiamo dalla traduzione inglese e via, chissenefrega se si perde in autenticità delle fonti. L'importante è arrivare prima.

Questo non per dire che la situazione NON sia grave. E' una tragedia, una tragedia umana per la gente di Fukushima, che è una regione grande ed è terribile quello che sta accadendo loro.

E mentre la terra, come in questo momento, continua a tremare, voglio portarvi un po' di chiarezza, perchè so che siete confusi sulla situazione.

Ecco quindi un video esplicativo che sono sicuro riuscirete a capire:




Link al video per chi ci segue su FB e non vede i filmati nei post:
http://youtu.be/5sakN2hSVxA

martedì, aprile 12, 2011

Lucertole


Sto pensando alle lucertole.
In Italia ne ho viste tantissime.
Ma non ci fai molto caso.
Sei abituato.
Pero' a pensarci bene fanno schifo.

Mi domando come appaiano ad un occhio non abituato.

Mi domando quante altre cose sfuggano per abitudine e pigrizia.
Mi domando se alla fine sia meglio cosi', se sia sopravvivenza, il non vedere e pensare costantemente alle lucertole.

Intanto qui la terra trema, anche parecchio e anche a lungo.

Di lucertole non ne vedo molte. Quasi nessuna.

Di corvi si'.

Come con le lucertole la gente ormai sembra abituata a queste scosse, si barcolla, c'e' chi cade, ci si rialza e via. Al lavoro.

I terremoti non mi spaventano, ma mi agitano.
Adrenalina e uno stato di semi eccitazione, immagino derivata dalla stessa. Ma non e' paura, non e' panico. E quasi esilarante, asfissiante, il termine che cerco e' un altro, ma lo cerco presso la persona sbagliata, Hazey, e non mi aiuta.

Casa mia non cade, ha le fondamenta profonde, e' nuova, e' di cemento armato spessissimo, e' piu' larga che alta.
Pero' questi terremoti sono lunghi e ti danno da pensare.
Cominciano.
Esco?
Mi metto i pantaloni ed esco?
Mi levo le mutandine intime di mia moglie ed esco?
Non vorrei che da sotto le macerie mi estraessero cosi', chi lo spiega poi a quella santa donna di LK?
E proprio mentre faccio questo ragionamento, in genere, la scossa cessa.

E rimango con questo calore nel petto, che guardo i fili dell'alta tensione che ballano fuori dalle finestre, mentre la gente ricomincia a camminare, parlare, ridere e lavorare.

E chissa' cosa fanno le lucertole. Bestie schifose.

mercoledì, aprile 06, 2011

Strali di gufo: la scelta e l'orgoglio

Sotto il profilo logico, il tifo si presenta come una pratica irrazionale. Mi è capitato più volte di conversare con persone che, giustamente, ne facevano notare i ridicoli paradossi. Il principale di questi è quello relativo alla reale connessione che c'è fra squadra/società e tifoso, una connessione puramente univoca in cui il tifoso si sente parte di qualcosa, mostra un senso di appartenenza che, di fatto, non ha alcun riscontro se non nella sua mente e nelle sue stesse azioni. Il tifo è fondamentalmente una pratica riflessiva e, per certi versi, onanistica. Suscita una certa ilarità pensare di tifare con ardore, esaltandosi o intristendosi, a seconda dei casi, per le gesta di 11 miliardari dei quali sappiamo tutto ma che di noi non sanno nulla, neanche il nome.

Se studiato da un punto di vista sociale e psicologico, invece, il tifo assume contorni più chiari, essendo espressione congiunta di alcune fissazioni tipiche della natura della nostra specie: il bisogno di appartenenza ad un gruppo; la tendenza a categorizzare tutto, riducendo a dicotomia; la necessità di difendere le proprie idee per difendere il proprio orgoglio. E così, un giorno, per motivi di varia natura, una persona può decidere di tifare per una squadra, compiendo quindi una scelta, prendendo una posizione. Questa scelta la pone in un gruppo, che, per costruzione, si definisce per inclusione ed esclusione. Quindi chi fa parte del gruppo presuppone che la scelta di farvi parte sia giusta e che chiunque scelga, per qualsiasi motivo, di non farne parte compia una scelta errata. Infine, dato che la natura e la società umana, sin da tempi immemori hanno distinto fra vincitore e sconfitto, fra retto ed empio, fra giusto e sbagliato, ecco che ogni persona tende a difendere strenuamente le proprie posizioni per non finire dalla parte meno desiderabile della dicotomia.
Citando Bertolt Brecht: "Mi sedetti dalla parte del torto, perchè tutti gli altri posti erano occupati."

Ecco, quindi, dove risiede la logica perversa del tifo: tifiamo perchè abbiamo fatto una scelta che non accettiamo possa essere avulsa dalla dicotomia giusto/sbagliato, e quindi, in ultima analisi, tifiamo per difendere il nostro orgoglio.

Ecco cosa vuol dire saper perdere con classe.


Ve la ricordate? È proprio la caratteristica
posizione dell'infornata del Frankfurter.

In retrospettiva, quando alle elementari decisi di diventare interista, credo feci la scelta sbagliata.

lunedì, aprile 04, 2011

Spottiamo tutti un bradley per Thesp


Quattro aprile, genetliaco thespianico.
Quando ho conosciuto Thesp ho pensato che fosse uno strambo cagacazzo.
Da allora non ho mai cambiato effettivamente idea.

Me lo presentarono perché cercava lavoro e lo si assunse, di quel periodo, se si esclude la banfa, me lo ricordo soprattutto che cercava, di fronte al mio stupore, di rendere Harry Potter un gioco decente.

Come dicevo, appunto, uno strambo, cocciuto, cagacazzo.
E come ancora dicevo, non è che abbia cambiato idea su questo aspetto. Lo è. Lo rimane. Quello che è cambiato è stato il capire la genialità dietro a questo velo. Tanto da adorare il velo stesso.
Molte delle discussioni più interessanti e molti dei momenti più interessanti della mia vita hanno a che fare con Thesp.

E ho riscritto mille volte questo post, perchè ogni volta che comincio a parlare di Thesp, e di me e Thesp, scendo in zone che non credo gli farebbe piacere scrivessi qui. Che spiattellassi ai quattro venti. Non sono neppure del tutto sicuro gi farebbe piacere gliele dicessi di persona.
E sono tutte positive, e sono tutte emotive.
Ma lui un tempo si definì "impermeabile", non sono mai riuscito a capire se così si sentisse veramente, o se solo gli piacesse l'idea.
Fatto si è che non ho mai capito se a Thesp piaccia sapere quanto ci si tiene a lui e come e perchè sia diventato uno dei miei migliori amici e una delle persone a me più care e più importanti. Non so se gli interessi saperlo, credo gli piaccia capirlo da solo.

Quello che posso dire agli altri è di non lasciarsi fermare. Perchè Thesp è una di quelle rare persone che potrete adorare in modo assoluto, pur giustamente non sopportandolo. E forse, se siete fortunati, anche appunto per quello, per quella sua onestà sfacciata, che spero riservi alle persone a cui tiene.

Quello che posso dire a Thesp invece, è che ti ho spottato un Bradley, tutto per te.
E qui, qui in fondo, lo vedi? Sì, hai capito bene: è il mio cuore.

venerdì, aprile 01, 2011

Il destino del Razzi




Era qui un momento fa, chissa' dov'e'.

Il Razzi.

Figura effimera, volatile, del nostro tempo.

Volatile in senso di uccello.
Uccello in senso di cazzo.

Figura del cazzo. Razzi.
Mi manca.
Vi manca.
Manca a tutti, Razzi.

Ma si deve capirlo, sempre pieno di nuovi progetti, di nuove idee, ambizioni. Mi dicevo, possibile che se a 13 anni decise che era troppo vecchio per i cartoni animati, a 35 decida che sia troppo vecchio per non usare dentiera e starsene in poltrona con le ciabatte e un bal plaid.

E invece no.

Era troppo impegnato a farci le scarpe.



(l'ultima frase e' un link, per chi fosse un demente tanto da non accorgersene.)

Oggi posto questo, ma non e' il preferito di Hazey