venerdì, novembre 30, 2007

Come rovinarsi la vita

Ogni giorno, eh-ehm, diciamo tot volte alla settimana, prendo il treno per Milano.
Punto a quello delle 8.59, so dove salire per trovar posto, so come fare un viaggio per i cazzi miei.

L'altro giorno c'erano ritardi e ho incotrato una di quelle persone che vedi sempre, che saluti rapidamente, che conosci e non conosci.

Saliamo, stesso scompartimento, situazione atipica
"Ma che sporco 'sto treno, l'Italia in che stato pietoso è!"
"Eh, io sono appena tornato dal Giappone, non ha idea della differenza"

Già nel sedermi mi sono reso conto dell'errore. Ho aperto il vaso di Pandora, conversazione di argomenti privati e non inerenti al treno. Un'ora di chiaccherata, anche gradevole, ma ormai le cose non saranno più le stesse.

Adesso temo di avere un train buddy.
Cosa che evitavo da 5 anni.

mercoledì, novembre 28, 2007

Tecnologia

 
 
 
Videoclip, iperlink, intercettazioni ambientali e telefoniche: c'è voluta una vera e propria indagine multimediale per 'incastrare' Filippo Pappalardi [...]

da Tgcom

 
 

martedì, novembre 27, 2007

Odio

I contenitori antitaccheggio.

Italian Spiderman


Hey racazze, che belle melone!
Mi suggeriscono che lui è UGUALE a Umberto Smaila. Per me E' Umberto Smaila.
Poi all'inizio c'è anche il razzi con la parrucca.

Quando un albero cade nella foresta e non c'è nessuno a portata d'orecchio...

la caduta fa rumore ad ogni modo
6 (37%)
la caduta non fa rumore, il rumore è tale solo se c'è qualcuno che lo "registra"
3 (18%)
non è possibile sapere se la caduta produca rumore o meno
7 (43%)



Sondaggio solo all'apparenza superficiale, in realtà molto profondo.
Ognuna di queste tre scelte è la definizione di una diversa, profondamente diversa, percezione della realtà, della vita e di una buona fetta di valori morali.

La prima scelta è la via della realtà sopra la percezione. La via della verità come valore superiore. Esiste una verità ed essa è assoluta da ogni forma di interpretazione personale.

La seconda è la via della percezione sopra la realtà. La via della menzogna. La via di chi crede che alla fine sia più importante ciò che introietta dentro di sè, della realtà delle cose.

La terza è la via di chi non sa cosa rispondere, di chi ammette la possibilità delle cose, di chi crede talmente tanto nella verità da ammettere che è verità solo ciò che si può dimostrare tale, e non basta saperlo dedurre. Ma è anche la via di chi vuole fare l'alternativo e il figo.

Di fatto, la via di Aparazzi.

Apa e Razzi onirici (Magia #1)

Questa notte ho sognato che Apa, Razzi e io eravamo degli illusionisti, ciascuno a suo modo.
Ci trovavamo in un museo egizio dal quale dovevamo per forza uscire, ma siccome non avevamo il biglietto di entrata non potevamo neanche uscirne. Nel museo c'era qualche essere malvagio che sicuramente li inseguiva. Dico "li" perché loro erano un po' più maghi, mentre il mio ruolo era quello di fare da mediazione col mondo. Non ricordo molte peripezie all'interno del museo. Ricordo fughe in ascensore, enormi sale buie e lunghi corridoi. Comunque riuscivamo ad uscirne (non vi dico come). E alla fine del sogno si capiva che Apa era un vero spirito buono, un puro. Mentre Razzi andava a usare le sue arti magiche per vincere ai banchetti del baro in mezzo al mercato delle verdure.


lunedì, novembre 26, 2007

Muore uno

Muore uno, uno quasi famoso, uno al quale siamo tutti affezionati, senza sapere nemmeno il perchè.
Uno che immaginiamo simpatico, bonaccione e burlone, come la sua voce.
Muore il doppiatore di Lupin III.

E questo affetto, questo legame strano che sentiamo, rende ancora più difficile sopportare certe mancanze di rispetto.

Antonio Genna aggiorna la pagina a lui dedicata, ne segna la data della morte.
E mette un file audio, o lascia il file audio.

Un sample.

QUESTO.

" File audio: la voce di Roberto Del Giudice nel cartone animato "I Griffin", in cui doppia LA MORTE."



domenica, novembre 25, 2007

Blast from the Past - Episode XI

E' passato tanto, troppo tempo, lo so.

Però che ci volete fare: è stato un anno impegnativo e anche un pò stronzo.

Ho deciso di farmi perdonare postandovi un capolavoro assoluto. IL video trash per eccellenza degli '80s, qualcosa che probabilmente - tenetevi forte! - sembrava eccessivo e ridicolo già allora!

Ah, detto per inciso: il primo che mi insulta il brano, gli tiro una roncolata sui denti: averne, di pezzi così... Peccato che poi non ne abbiano più fatti. Nè di pezzi così belli, nè di video così brutti. Peccato davvero. So che comunque sarete troppo impegnati a contorcervi davanti alle immagini per poter ascoltare la canzone, non c'è alcun dubbio.

Ma bando alle ciance.

Questo è per voi.

MANOWAR - GLOVES OF METAL



Bo He Man Rhapsody

E' vecchio... ma mi fa sempre ridere (un po' come Byflo).

venerdì, novembre 23, 2007

Amore, il mio pene é una montagna

A volte, nel calcio, non conta tanto la tecnica quanto gli attributi. Ne sa qualcosa l'Inghilterra di Beckham, sconfitta e mandata a casa dalla Croazia. Tutta colpa di Tony. Tony Henry, un cantante lirico che intonando l'inno croato ha fatto un tantinello di confusione.
Invece di cantare "mila kuda si plania" - ovvero "you know my dear how we love your mountains” si é lanciato in un emblematico "Mila kura si planina" (my Dear, my penis is a mountain).
E se lo dice lui noi ci crediamo.



fonte: My penis is a mountain

La luce divina

Vi – Dio è amore, misericordia e perdono.
Ste – Come fai a saperlo?
Vi – Perché tutti quelli che hanno vissuto esperienze ai confini tra la vita e la morte dicono di avere visto una grande luce e avere provato una sensazione di felicità e amore.
Ste – Però può darsi che tu veda una luce amorevole e bellissima per un po', poi arriva Dio e ti dice: questo è ciò che proveresti per l'eternità se fossi stato buono, ma poiché sei stato cattivo, ciò che proverai d'ora innanzi è QUESTO.

E temo che QUELLO sia la discromatopsia, l'eterna impossibilità di vedere i colori che compongono la luce divina.

Hippopotomonstrosesquippedaliophobia


Hippopotomonstrosesquippedaliophobia.

La paura delle parole lunghe.

Non è uno scherzo.

Ogni diagnosi, un morto.

"Mi spiace informarla, lei soffre di una forma acuta di hippopotomonstrosesquippedaliophobia."


Questi, come dice Ergo, sono più bastardi del Razzi.

giovedì, novembre 22, 2007

Autodefinizione dinamica

C'era un professore che indossava le maniche corte anche a dicembre.
Questione d'abitudine, diceva lui. Eccentricità, sostenevano gli alunni.
C'è un ex professore che oggi indossa ancora le maniche corte a dicembre.
Questione d'abitudine, dice lui. Normalità, sostengono i suoi ex alunni.
Dicono che se fai la stessa cosa per 21 giorni di fila diventa una consuetudine.
Se qualcosa é consueto significa che é normale, indipendentemente dal contenuto. E se é normale diventa presente, scontato, ovvio. Normale é l'equilibrista. Normale é la moglie. Normale é l'amante dopo un dato periodo di tempo.
Anni fa c'é stata un'alluvione. La luce delle candele é romantica ma non ti aiuta ad evitare gli spigoli. Strano accorgersi dell'importanza della luce elettrica quando di fatto non é più utilizzabile. Se qualcosa é inutilizzabile non può avere tutta questa importanza. Controsenso.
E c'è un ex professore che oggi indossa le maniche corte a dicembre.
E c'è chi ha un orologio di due anni col cinturino in acciaio.

mercoledì, novembre 21, 2007

Notizie dal fronte dell'erotismo - Le mappette


Ci sarà qualcuno, qualcuno tra il PUBBLICO, che dirà "old". E di fatto, a parte la solita, immotivata, ingenua spocchia, non si potrebbe criticarlo. La cosa è di fatto da parecchio tempo in circolazione, ma merita lo stesso di venir presentata su questo blog, sulle "pagine" di questa rubrica.

QUI, CLICCANDO QUI, potete trovare quello di cui sto parlando, ovvero un interessante uso alternativo della condivisione di Google Maps.



Altro non è che la compilazione sistematica di dettagli e posizioni (in ogni senso della parola) di alcune "signorine" di Milano e provincia, redatta da un gruppo di tristi amanti delle peripatetiche (per Mak, le puttane).

La mestizia regna sovrana, ovviamente, nel fatto in sé, nei toni, nello slang, nel fatto che si chiamino "colleghi", che le chiamino "visite", che dicano "da un po'se ne sono perse le tracce", e tu non puoi far a meno di pensare che sia in qualche cassonetto.

I termini sono folkloristici.
Rai2 significa secondo canale, vuol dire se dà il culo o meno.
BJ è comprensibile di per sè.
Missile è chi mette fretta, non brava a fare il proprio lavoro.
CIM...

Beh CIM me l'ha spiegato la mia cuginetta.
Ero con amici, stavamo guardando la mappa, tra il triste e il divertito. Tra il lugubre e il faceto, tra Orio e Al Serio.

"Che cos'è CIM?"
Lei, sigaretta in bocca, distratta, un po' distante, tempo zero ci illumina.
"CUM IN MOUTH"
Ci voltiamo, la guardiamo attoniti.
"Dall'inglese... ho immaginato... è solo un'ipotesi, eh?"

martedì, novembre 20, 2007

Pericolo blog

C'è quell'omicidio di Perugia. Non ho la minima idea di chi sia il colpevole e mi interessa fino a un certo punto. C'è un'altra cosa che mi interessa, mi riguarda direttamente e mi spaventa.

Descrivendo i personaggi coinvolti nell'assassinio di questa Meredith, si elencano i seguenti indizi di mostruosità:

  • fumano canne, smodatamente

  • hanno dei blog in cui, tra le altre cose, parlano appassionatamente di vampirismo

  • hanno uploadato dei video su youtube in cui fanno delle boccacce e questo è indice della loro personalità beffarda e della loro mancanza di valori

Ora, considerando che in questo blog, in cui regna la banfa cattiva e blasfema, c'è il mio nome e la mia faccia. E considerando che su youtube girano dei video in cui inneggio alla masturbazione e dichiaro esplicitamente che “Gesù e cattivo” e che “lo Spirito Santo è un elicottero”...

...temo che se un giorno verrò accusato di omicidio o altri crimini, questi saranno gravi indizi a mio carico e, indipendentemente dalla mia colpevolezza o meno, sarò profondamente nella merda. Mi sto scavando la cella con le mie stesse mani.

"The moon's an arrant thief/and her pale fire she snatches from the sun" (Shakespeare)

Il discorso sul colore dei capelli di Apa mi ha fatto ripensare ad una cosa che ho scoperto recentemente. Io adoro la scrittura di Nabokov. Leggendo della sua vita, sono arrivata alla frase: Nabokov soffriva di sinestesia.
(e qui mi sa che mi tocca salutare mak...)
Io fino ad ora sapevo che la sinestesia è una figura retorica, in cui si accostano due percezioni sensoriali di diversa origine, con il risultato di modulare l'impressione derivata dalla realtà attraverso la combinazione di suoni, colori, visioni etc.
E invece quella mattina ho scoperto che la sinestesia è anche un "disturbo" della percezione. Un sinestetico accosta involontariamente ad una qualunque percezione un'altra, di radice diversa. Se vede un colore, vi associa un numero. Ogni nota musicale per il sinestetico diventa, è un colore. La madre di Nabokov (anche lei sinestetica) si rese conto che il figlio soffriva di questo disturbo perché da bambino le disse che le lettere colorate dell'alfabeto, quelle sui cubi di legno, con cui stava giocando, erano tutte del colore sbagliato.
Insomma, vista così la sinestesia mi sembra una cosa grandiosa, e così certi "disturbi", che secondo me possono solo arricchire la percezione, e di conseguenza l'espressione delle cose. Come il "suono giallo" di Kandinsky, anche lui sinestetico.
Il fatto che ora si inizi a dire "diversamente abile" per me è riduttivo, se non un po' una stronzata, perché si camuffa da formula socialmente accettabile un'altra verità: che la diversità è più preziosa del modo in cui sappiamo dirla. Questo linguaggio forse proviene dalla effettiva "disabilità" di chi vuole accontentarsi di un quadratino di possibilità e ci vuole fare entrare tutti i colori, suoni, sensazioni.
E se veramente si è abili a far qualcosa, bisogna ammettere in quella abilità tutte le sue infinite forme.
Tornando alla sinestesia, mi chiedo quante cose in più si potrebbero creare, intuire, quanti legami invisibili tra noi e le cose, e tra le cose stesse, si potrebbero svelare. C'è chi la sinestesia se la induce attraverso gli allucinogeni, chi la cerca come metodo artistico.
Il sinestetico mi piace chiamarlo sinesteta, perché è un mago della percezione, e lo è naturalmente. E forse solo perché sinesteta Nabokov ha potuto scrivere una pagina così bella.
"Le stelle erano da poco impallidite. Seguì la ragazza e un cane da pastore esultante su per un sentiero invaso dalla vegetazione che brillava di rugiada vermiglia nella luce scenografica di un'alba alpina. L'aria stessa pareva tinta e invetriata. Un gelo sepolcrale emanava dalla parete rocciosa a picco, lungo la quale saliva il sentiero; sull'opposto lato scosceso, tuttavia, qua e là fra le cime degli abeti che crescevano più in basso, sprazzi di luce solare, sottili come fili di ragnatela, cominciavano a intessere arabeschi di tepore." (da Fuoco Pallido)

lunedì, novembre 19, 2007

Babuinette di Novembre

Scusate per il ritardo, so che questo è un appuntamento che aspettate sempre con ansia ed eccitazione.
Per questo si cerca sempre il massimo possibile. Qualcosa che stuzzichi la mente, non solo le papille gustative.

E a proposito di papille gustative, ecco un grande esempio di talento naturale.






Questo è un filmato che lascia aperti molti, troppi interrogativi.

domenica, novembre 18, 2007

Apa è...

Biondo scuro
0 (0%)
Biondino
3 (18%)
Castano chiaro
5 (31%)
Ën bel fiöl
8 (50%)


Che dire, questo sondaggio ha talmente tanti livelli di lettura che è persino difficile cominciare a parlarne.

Partiamo dall'inizio allora, partiamo con il perché.
Questo sondaggio nasce dalla mia ansia di verità concrete, accertate. Verità che io, da solo, non posso conoscere.
Non vedo i colori.
Sono biondo? Sono castano?

Ogni volta, ogni singola volta, che dico, pronuncio le esatte parole "Sono biondo."... qualcuno nella stanza si sente in dovere di rispondermi, in genere anche con una certa durezza, che sto dicendo cazzate. Che se sono biondo io allora Michael Jackson è negro.

Lo stesso succede, anche se devo ammettere, con meno durezza, quando sostengo di essere castano. "Ma no, sei biondo."

Ovviamente capirete che per un povero discromatopsico paranoico la cosa può solo ed esclusivamente acuire il problema, ho quindi deciso di affidarmi alla statistica.

E questa e la saggezza di Aparazzi e degli Aparazzini mi ha fatto capire che esiste una nuova, diversa, terza via. Ed è che non importa che io sia biondo o castano. Il concetto fondamentale è che io sia "Ën bel fiöl".

E quindi voglio rimanere biondo per chi sono castano e castano per chi mi vede biondo.
Voglio essere la voce discordante, il rumore di fondo, il crepitio del vinile, la distorsione della chitarra.

La discordanza della bellezza in un mondo di bruttura.

venerdì, novembre 16, 2007

So che lo vuoi

L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi. (Oscar Wilde)


Le sette e quaranta

Mi sono svegliato alle sette e quaranta. Senza sveglia, così, per cazzi miei.
Ho guardato l'orologio.
Sette e quaranta.

Ora avrò in testa quella canzone tutto il giorno.
Battisti.
Il traffico è lento, l'ora di punta, la chiave messa lì, lì sulla finestra.

Che palle.

Mi alzo e mangio uno yogurt, tanto per cambiare le mie abitudini, visto che non faccio mai colazione.

Ho la lingua addormentata, la banana la sento appena, il sapore lo sento appena.
Mi siedo, al buio, e mi gusto questo viscoso liquido acidulo. Chissà come ha fatto a diventare popolare. Mi sembra un gusto così particolare.

Fuori dalla mia porta c'è gente allegra, che sghignazza. Sono fuori dalla mia porta.

Non so perchè ma mi immagino che tutto il mondo sia immerso nell'oscurità che mi circonda.
Altrettanto stranamente non immagino che tutti stiano mangiando Yogurt alla banana.
Presto prestoooo uouoooooo. Presto presto, dai.
Da un minuto sei partita e sono solo.
Sono stanco e non capisco cosa c'è.
Sui miei occhi da un minuto è sceso un velooo.

Da domani metto la sveglia alle sette e trentotto. Così, per evitare casini e darmi pure un minuto di agio.

giovedì, novembre 15, 2007

WHY OOOH WHY !?!?

Credo che quest'essere sappia cosa significhi voler uccidere qualcuno...


Triste coscienza civile

APA scrive:
Me l'ha girata Anselmi.
APA scrive:
!LINK!
(Il Giornale ha editato una foto degli scontri a Bergamo, per la partita Atalanta-Milan, dovuti alla morte di "GABBO". In pratica hanno eliminato la scritta "MILANO" dal giubbotto di uno dei partecipanti.)


RAZZI scrive:
...
RAZZI scrive:
Che sfigati di merda.

APA scrive:
Sì, ma è agghiacciante.
APA scrive:
Che facciano "cosucce" del genere...
APA scrive:
Figurati su cose più grandi.
APA scrive:
Paese di merda.

RAZZI scrive:
Ma quelli lì poi sono berlusconiani puri...
RAZZI scrive:
La disonestà per loro è sistematica.
RAZZI scrive:
Non mi sorprende neanche più di tanto, che arrivino così in basso.

APA scrive:
A me non sorprende che arrivino così in alto. E dovrebbe.

La caccia al tesoro

A Milano deve essere in corso una caccia al tesoro segreta. Sono giorni che noto cose strane.

Quella di ieri è stata di trovare, in giro per strade e stazioni di metropolitana, dei tacchi di scarpa abbandonati.

Ne ho contati quattro.

Mi piacerebbe venire più coinvolto in queste cose.

Forse dovrei tentare di far parte della massoneria. O dei rosacroce. Qualcosa.

Qualcuno di voi può aiutarmi?

mercoledì, novembre 14, 2007

Gesù é ovunque

Gesù é sempre accanto alle creature del Signore.. ok... ma non pensavo che fosse anche didietro.

martedì, novembre 13, 2007

Un Byfluss barese

Che stile di vita vuoi o vorresti avere?

Bellissimo
4 (30%)
Demenziale
2 (15%)
Georgio style
2 (15%)
Donkey style
1 (7%)
Giapponese
1 (7%)
Irlandese ma non ho mai letto Joyce
2 (15%)
Joyce
4 (30%)
Nudo e freddissimo
4 (30%)



Che dire. Dal risultato di questo sondaggio si capisce benissimo che siete dei cretini, ma non è che lo posso dire proprio così...

O sì?

Musica Ergonomica Sei: Il prurito irresistibile

Ogni grande canzone, si sa, ha le sue cover. Il motivo che spinge un artista a cimentarsi con la canzone di qualcun altro credo sia comunemente individuato nel desiderio di cantare e far propria una canzona che si ama. Alle volte però il motivo può essere un altro. A volte ci può anche essere il desiderio di mettere mano a qualcosa che si apprezza ma che non si condivide. La voglia, quasi la necessità, di adattare una canzone lla nostra personale struttura melodica. Alle volte si sente che la melodia ha potenziale ma non si riesce ad accettare le soluzioni dell'artista perche' queste contrastano con il nostro orecchio, con la nostra sensibilita' musicale. Ed ecco che allora si prende una canzone e la si canta secondo il proprio orecchio, come a voler soddisfare un prurito fortissimo al quale non si puo' resistere.
Ecco perchè mi son permesso di cantare la mia versione, con un tocco di ironia, perchè prendersi troppo sul serio fa male e perche' non sono Robbie Williams, vero Ignazio?

lunedì, novembre 12, 2007

Guerrieri

Due giorni fa, in un Autogrill, un colpo è partito dalla pistola di un agente della Polizia Stradale, uccidendo un tifoso della Lazio di 26 anni.

Ieri gli ultrà di Roma e Lazio si sono coalizzati (evento mai accaduto prima) e hanno attaccato Polizia, Carabinieri e sede del CONI improvvisando una specie di rivolta urbana. Quelli dell’Atalanta, senza sapere neppure cosa fosse successo esattamente il giorno prima, hanno sfasciato transenne, lanciato fumogeni e oggetti in campo e sono riusciti con la forza a far sospendere la partita. A Milano si è radunata una folla inferocita davanti a San Siro: i giornalisti accorsi per fare domande ai tifosi sono stati massacrati di botte.

Insomma, gli ultrà di tutta Italia sono uniti contro le forze dell’ordine, e hanno iniziato una guerriglia che probabilmente si protrarrà per settimane. Più o meno esplicitamente, sostengono di essere vittime di soprusi da parte degli agenti, di essere oggetto di violenza e persecuzione.

Ma sono convinto che questo sia soltanto un pretesto per combattere. Gli ultrà sono feccia, non sono interessati allo sport, hanno passioni e ideologie di facciata che coprono il loro vero proposito: amano formare un esercito, avere un nemico e fare la guerra. Agli ultrà non importa costruire qualcosa, si eccitano a distruggere, scardinare e bruciare sedie e, nei giorni fortunati, colpire teste e far saltare denti. Adesso si possono nascondere dietro una questione di principio, sbandierare la causa di un ragazzo morto, ed è sintomatico che perfino l’odio storico tra Lazio e Roma venga accantonato quando c’è una buona scusa per divertirsi tutti insieme a fare un macello.

In giro ci sono molti ragazzi che amano combattere. Alcuni si gonfiano i muscoli in palestra sperando che un giorno, al pub o in discoteca, arrivi il momento buono per poterli usare. Da ragazzino, quando bazzicavo per le discoteche, ho visto un sacco di risse scoppiate per ragioni insulse e ispirate, sotto sotto, da un unico proposito: provare il brivido della guerra, di avere un nemico e vedere scorrere il suo sangue, di dimostrare il proprio valore sul campo di battaglia.

Chi vuole fare la guerra ha diverse soluzioni a disposizione. Ci sono i cani sciolti che fanno pesi o arti marziali e attendono la rissa al varco. Quelli che entrano a far parte di gruppi combattenti di estrema sinistra o estrema destra. Quelli che si infiltrano proprio nell’esercito o nelle forze di polizia, con lo svantaggio, però, di dover sottostare alla legge (ma le soddisfazioni che può dare una missione di pace all'estero o una retata di clandestini senza nome è impagabile). Credo però che sia lo stadio, e il tragitto da e verso lo stadio, l’ideale per i guerrieri: le possibilità di scontro si moltiplicano e diminuiscono quelle di essere identificati. Le regole, i principi, i valori condivisi dal gruppo sono minimi e c’è largo spazio per il combattimento spontaneo, libero, felice. E poi lo fai soltanto la domenica, e nel resto della settimana puoi essere un ottimo padre, amico o professionista.

sabato, novembre 10, 2007

Coming soon to a theater near you

Qualcuno stava aspettando, altri mi hanno fatto domande a riguardo.
Bene, è con estremo piacere che vi comunico di aver iniziato le registrazioni ufficiali del mio prossimo singolo:



Potete ascoltarne un piccolo estratto in anteprima cliccando QUI

Ci vediamo on the road.

venerdì, novembre 09, 2007

Pane al pane, vino al Bassi

Ho preso in giro altre persone, ho riso delle loro performance musicali mediocri se non disastrose.

Ora è il mio turno. Fate di me cio' che volete.

Per chi non mi conoscesse sono il ciccione pelato con la maglia bianca sulla Dx che inizia il pezzo.

Amen


Aeroplano che te ne vai


Gli aeroporti sono posti strani in cui incontri strane persone. Forse ve ne ho già parlato, ma se non me lo ricordo io, non avrò la supponenza di immaginare che ve lo ricordiate voi.
Quante storie passano negli aeroporti, in questi labirinti bianchi e di vetro, dove è sempre giorno. Sento alle mie spalle che Tiziano è in ospedale e che spera di arrivare in tempo. Davanti a me un negozio, campeggia uno slogano "Why not take home an amazing piece of Spanish glass?". Proprio mentre mi domando chi potrebbe mai venire attratto da qualcosa del genere un tizio, palesemente anglosassone, si produce in un'esagerata espressione del tipo "Yeah, why not". Talmente esagerata che mi vien da pensare che sia una sorta di attore, messo lì per convincere chi assiste della qualità e delle buone intenzioni dell'offerta.
E io sono qui e aspetto. Che i miei numeri appaiano sui tabelloni. Che venga il mio turno. Preoccupandomi di continuo delle batterie del mio pc, del mio lettore, perchè ovviamente mi sono dimenticato l'essenziale libro.
E io sono qui e aspetto.
Reitero perchè al Razzi le reiterazioni piacciono tanto. Tranne quelle di Baricco che è un figlio di puttana.
E aspetto.
Quanto amo gli aeroporti non so spiegarlo, anche perchè sento schifato e affascinato, stanco ed attratto.

giovedì, novembre 08, 2007

Madrid e le rotondità

E' la prima volta che vengo a Madrid. E' bello vedere che qui tutti stanno bene, hanno bene o male trovato una loro dimensione, anche se anni luce diversa dalla mia.

La città è bella.
Dolce, elegante, signorile, rotonda. Madrid ha infatti questa caratteristica, a momenti impercettibile, di rendere tutto un po' più tondo, morbido. Le vie, le case, le figure. I fianchi delle ragazze, le curve delle strade. La confusa faccia guanciuta del tassista che fa retromarcia in tangenziale per riuscire a prendere l'uscita secondo lui giusta (e secondo il navigatore GPS sbagliata) per raggiungere il mio hotel. (Per i curiosi, aveva ragione il navigatore). L'orizzonte diventa ovoidale. La malinconia sembra mollemente rotolare. Ovunque si guardi, ovunque si percepisca qualcosa, c'è questa caratteristica, tenue, sferica, che solo affinando i sensi si può scoprire.
Le nuvole, i viali, i colli, gli edifici.
Ma soprattutto, mi sono fatto due palle così a seguire tutti 'sti meeting e riunioni.

E via, oggi comincia la mia ultima giornata a Madrid, la città tonda.

mercoledì, novembre 07, 2007

Decameron

E' con grande allegria che voglio celebrare il ritorno in TV di una delle persone più intelligenti e divertenti in Italia. Un blasfemo gentiluomo che ha tanto da insegnarci e a cui Aparazzi, sotto sotto, deve moltissimo.

Ieri ha mandato in onda la prima di dieci puntate (chissà se arriverà fino in fondo) del suo nuovo programma Decameron, in onda il Martedì sera tardi su LA7.



Se volete vederle, su youtube ci sono altre 6 parti che coprono tutta la trasmissione. In alternativa c'è anche questo link, con audio e video sincronizzati meglio. Ma ho postato quello sopra perché mi piaceva la sigla.

Do You have the X Factor?

martedì, novembre 06, 2007

Canzone di un giorno di sole di Kyoto

Come testimonia questo video, come vi dico da tempo, il nostro è stato un viaggio caratterizzato non solo da gente, vedute, bevute, templi, castelli, colori, treni, puttane, donkey, Georgio, mappe, cibo, cibo e cibo. Ma anche tanta tanta musica.
Musica da fuori. Musica da dentro.
E la musica ce l'ha quella caratteristica lì. Quella di mantenere i ricordi, i sapori, gli odori appiccicati tra una nota e un'altra.


Questa canzone poi, secondo molta critica, riporta la figura del Razzi come autore alle proprie gloriose origini. Quelle di "Stringhe Strane". Quelle di "Dubididà". Insomma un ritorno alla grandissima di un vero cantautore che ha saputo, è vero, donarci momenti di intelligente allegria con "Yoginobamba"* ma che solo ora torna a svelarci la bellezza della propria anima.






*Yoginobamba, a presto, spero, sui vostri schermi.

lunedì, novembre 05, 2007

meno esse piu` dio

Non so se e` gia` capitato a qualcuno di voi.

Inserisco l`indirizzo di Aparazzi nel browser e dimentico una lettera. Una `s`.
Vengo affrontata da questo:

Will Russia and some Arab nations invade Israel and the U.S.A. become involved? Yes.
Will 1/4th of the world’s population die? Yes.
Will there be a one-world system or global economy? Yes.
Will diseases increase such as AIDS? Yes.
Did you know the Bible tells us about what is happening?

www.aparazzi.blogpot.com

Intanto, io spero di essere nel restante 3/4 di popolazione.
mm aspetta che controllo la bibbia.

U R MR GAY

domenica, novembre 04, 2007

Brohemian Rhapsody



Da CollegeHumor

Si tratta di un sito filtrato da WebSense, quindi vedetevelo a casa.

sabato, novembre 03, 2007

The taste of things

Quel sapore unico che la tua memoria dona alle cose.
Quel sapore che puoi solo tentare di comunicare, e che solo i grandi artisti riescono, forse, in parte, a trasmettere.

Quel sapore di Emerald Mountain. Vintage Old. Il sapore di Georgio.

Qui ci provo con un piccolo video. Con della musica. Con il bump mapping a cazzo.

venerdì, novembre 02, 2007

Lucy, the Daughter of the Devil



Giusto per farvi sapere che esiste.

Episodio 2
Episodio 3

Quanto ti mancano i tuoi amici?

Apa 5
3 (6%)
Apa 10
5 (10%)
Apa 23
12 (25%)
Razzi 5
1 (2%)
Razzi 10
3 (6%)
Razzi 13 abbondante
9 (18%)
Pan 69
4 (8%)
Khan 50
3 (6%)
Mak 0
21 (43%



Potrei commentare questo sondaggio.
E lo farò.
Solo che sono scazzato.
Mi fa troppo schifo questo Non-Giappone. E' troppo poco nipponico. Mi mancano le cosce al vento, la gente che saluta, le luci, i templi, gli insetti enormi, il cibo fantastico.

Poi c'è anche gente che parla di quel buco di culo che è l'Irlanda e la contrappone al Giappo. E magari questi manco sanno dove e come sta Belfast. E magari, da bravi non nipponici, manco hanno letto Yeats. Wilde. Joyce. Tutta gente che guarda un po' se n'è andata dall'Irlanda.
L'ultimo persino a Trieste. In Friuli. Terra natia di Razzi.
Il perdente di questo sondaggio.


Infatti, in totale, Mak vi è mancato 0.
Khan 150.
Razzi vi è mancato 152 abbondante.
Pan 276, il che mi dà da pensare.

Ma soprattutto io vi sono mancato 341.

Bene. Eccomi stronzi, sono tornato.
E ora che facciamo?

giovedì, novembre 01, 2007

Donkey Hote

Tornare da un viaggio lungo e bello è difficile. Mi sveglio alle sette del mattino per colpa del jet-lag e il mondo di cui prendo lentamente coscienza è pervaso da un’angoscia nuova:

“E adesso che faccio? Cosa vado a vedere? Dove vado a mangiare? Quale sarà la prossima fermata? E a che ora, e come, si fa il check-out da qui?”

Un giorno Apa vi parlerà anche di Donkey, il luogo dove è stata scattata questa foto, un luogo che incarna la bellezza e la follia del viaggio, perché dietro a ogni angolo c'è qualcosa che non ti aspetti.

Ho bisogno di altri Donkey. È una questione di vita o di morte. Presto.


Dublin


Certo la mia foto non sarà ai livelli di quelle di Apa e Razzi, certo l'Irlanda non è il Giappone, ma io me ne frego... e posto!!!