Madrid e le rotondità
E' la prima volta che vengo a Madrid. E' bello vedere che qui tutti stanno bene, hanno bene o male trovato una loro dimensione, anche se anni luce diversa dalla mia.
La città è bella.
Dolce, elegante, signorile, rotonda. Madrid ha infatti questa caratteristica, a momenti impercettibile, di rendere tutto un po' più tondo, morbido. Le vie, le case, le figure. I fianchi delle ragazze, le curve delle strade. La confusa faccia guanciuta del tassista che fa retromarcia in tangenziale per riuscire a prendere l'uscita secondo lui giusta (e secondo il navigatore GPS sbagliata) per raggiungere il mio hotel. (Per i curiosi, aveva ragione il navigatore). L'orizzonte diventa ovoidale. La malinconia sembra mollemente rotolare. Ovunque si guardi, ovunque si percepisca qualcosa, c'è questa caratteristica, tenue, sferica, che solo affinando i sensi si può scoprire.
Le nuvole, i viali, i colli, gli edifici.
Ma soprattutto, mi sono fatto due palle così a seguire tutti 'sti meeting e riunioni.
E via, oggi comincia la mia ultima giornata a Madrid, la città tonda.
4 commenti:
Ma certamente anche i meeting erano belli rotondi e soffici. O no?
Anche la mia pancia è diventata più rotonda.
Anche i miei occhi a immaginare tutte queste rotondità
io mi immagino Apa che contempla le rotondità di palazzo reale o dei giardini davanti al prado... poi di colpo il rumore di una vespa in lontananza, un ninja su una due ruote rossa che passa e grida "sufurejo" e di nuovo il silenzio...
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