mercoledì, agosto 31, 2011

Ti faccio un bel panino?



Confusione.
Non so bene come classificarlo questo video.

Un po' endechomenon, un po' babuinette, un po' video del Razzi.
Un po' eroticissimo.

Un po' gastronomia portami via.
Un po' la farcitura che ci piace.
Un po' la maionese fatta in casa.

Un po'. Non mangero' panini per un po'.

martedì, agosto 30, 2011

Donne



Vado dal medico, mi devo far fare l'analisi del sangue.

L'infermiera mi massaggia il braccio per 20 minuti prima di trovare una vena.

Cambia braccio, la trova, mi perfora e via.

Mi giro.

Pensare che il mio corpo sia fatto di ossa, nervi, muscoli  e sangue mi fastidia.
Mi provoca disagio fisico.
Per questo non guardo il sangue che esce, ma non ne ho paura, dolore o fastidio "per se".

Finisce il tutto e mi chiede se sto male.

No, rispondo. Solo mi da' fastidio l'idea del sangue che esce.

"Ah vero. Per voi uomini e' diverso".


Il pornazzo della settimana 2



Eveready Harton in Buried Treasure[1929]


Dedicato a Montag, che se non sbaglio ne scrisse la sceneggiatura.

Lo si capisce anche dal finale frizzantino, che, nel '29, era un po' una sua specialita', prima che lo abbandonasse per l'incipit sarcastico e incomprensibile, come suo marchio di fabbrica.

domenica, agosto 28, 2011

Diabolico Apa, proviamo la gabola






Non che mi manchi particolarmente l'Italia, ma ogni tanto quel poco, giusto quel poco mi piacerebbe vedere la TV, certi programmi tipo Annozero, o qualche partita.
Ora poi che Sky ha Sky Go su ipad...

Insomma, mi serve un provider VPN che mi permetta di simulare che il mio collegamento a internet sia italiano, altrimenti non c'è trippa per gatti.

Grosso problema è che dal Giappone la distanza non è poca, quindi la banda si assottiglia e collegarsi con VPN free a 5 bit all'ora non è cosa molto utile, per quanto affascinante.

Ecco perchè proverò ACEVPN, che è uno dei pochi servizi VPN 1 a buon mercato e 2 con server in Italia... e vi farò sapere.

Se mi riesce questa gabola, potrò evitare di guardarmi interchannel su TV giapponese e guardarmi la Juve come veramente merita :P

E se scrivo questo post, in teoria, mi danno un account di prova gratis... sì, sto facendo una marchetta :P

Vi farò sapere.

venerdì, agosto 26, 2011

Ergo e Byflo, worlds collide



Arte.
Ed eroticismo.

Si incontrano in questo bellissimo gioiello di pura arte che vede anche il nostro eroticissimo byflu come guest star nel secondo episodio, sotto la pioggia.

Il Pornazzo della settimana



Recentemente controllavo le statistiche del blog.

Fondamentalmente due sono i post che piu' richiamano utenza, Professoressa mostraci la fessa e Sequenza di un pornazzo turco.

La parola chiave che piu' in assoluto ci porta traffico infatti e' PORNAZZO.

Immaginando quindi la delusione di centinaia di internauti che cazzo in mano arrivano su queste pagine (e la cosa ci fa solo piacere, si sappia) rimanendo poi delusi dalla mancanza di materiale, ho deciso di provare una nuova rubrica. Il pornazzo della settimana.



E che il nuovo motto di Aparazzi sia "VIENI PER IL PORNAZZO, RIMANI PER LA BANFA".










giovedì, agosto 25, 2011

Jesus died in Japan




Io lo sapevo che questo era un posto magico.
Ora ne ho la conferma.


Linguistica



Adoro la linguistica, lo studio delle regole del linguaggio.
L'idea che la lingua sia uno strumento innato, comune agli uomini ma anche una condizione imposta.

Delle categorie mentali che ci impongono di sistemare i concetti in soggetti, oggetti, agenti, azioni.

Mi piace pensare che dal linguaggio si possa fare reverse engineering, giungere al nucleo e fulcro del pensiero.


Chomsky, con la grammatica generativa ha cercato di creare un sistema di regole che siano applicabili a tutte le lingue a prescindere dalle specifiche differenze sintattiche.

Io credo di aver trovato la chiave di volta, il caposaldo della lingua umana.

Una parola che e' identica in tutte le lingue e in tutti gli idiomi.

E questa parola e' BANANA.

mercoledì, agosto 24, 2011

Microwave for one - Un libro da mettere sul comodino accanto al dildo



Customer Reviews:

"It used to be that I got home from work and the only thing I'd want to put in my mouth was the cold barrel of my grandfather's shotgun. Then I discovered Sonia Allison's Chicken Tetrazzini, and now there are two things".

"If you've ever wanted to impress your invisible friends and alternate personalities and show you all what a great cook they really are then this is the book for you.
Thank you Sonia for showing me all that life can indeed be enjoyed without any real sense of self worth
".

"until i stumbled upon this book, my diet consisted primarily of rocks, twigs, and raw meat. this was due to being brought up by wolves. i always viewed myself as a "lone wolf" but never paid attention to my diet. upon discovering this work of art, i realized that i was wrong in my ways, and the microwave was the path to my salvation. upon discovering the "lambchops in a tender rosemary wine sauce" in this book, i knew my life was complete. i cannot speak highly enough of this recipe to the other wolves!"

"At one time I was only able to eat something that came out of a can, but thanks to this epic tome of culinary delights I am now the King of Microwave delights! Bow down before me m'ladies and noblemen! Huzzah!"

Tutto e questo e molto altro: Microwave for one.
Direttamente per voi da Amazon.com



Un nuovo amico e una simpatica idea regalo


martedì, agosto 23, 2011

La morte della Fantasia






Ultimamente mi metto a letto e niente.
Nessuna idea.
Nessuna storia.
Nessun viaggio con il pensiero.
Nessuna pagina di parole che scrivo nella mente.

E' come se fossi talmente spossato e preoccupato, come se la mia vita avesse preso il sopravvento sulla mia attivita' cerebrale e cognitiva.
Penso al lavoro.
Alle cose da fare.
Al mettere le cose in fila.

E se solo provo ad evitarlo, bastano pochi secondi e ci ricado.


Come se fossi invecchiato, cresciuto si  potrebbe dire, di colpo.
Come se avessi fatto come Razzi.
Sto diventando Razzi?
Sto lasciando alle spalle la mia infanzia? Rinnegando le gioie fanciullesche della fantasia?

E se davvero stessi diventando Razzi?

Mi passo la mano nei capelli.
Sono tutti ancora li'.
A volte mi preoccupo per niente.


Nel buio del mio letto guardo LK che dorme.
Sorrido, e mi addormento.

sabato, agosto 20, 2011

Dedicato a Ergo - tu come stai?



Ergo non essere geloso, qui ci sono dediche anche per te.
So che apprezzerai.

Dedicato a Ignazio - Da quando l'hanno installato...




Lavarsi le mani e' diventato un piacere.
Una mania.

giovedì, agosto 18, 2011

Bad parenting of the week


Dedicato a Ignazio





Ma anche un po' a tutti voi.



Nuovo video del Razzi




Basta con tutto questo odio nei confronti del Razzi, poi succede che la gente gli tira le macchine.
Tanto poi vedete pure che non e' che lo turbate piu' di tanto.

mercoledì, agosto 17, 2011

Strali di gufo: De Scempsions

L'anno scorso, in occasione di Brescia-Udinese ed Udinese-Brescia io e il Razzi ci siamo scambiati reciproca ospitalità con tanto di scambio di maglie. Quest'anno, con il Brescia tristemente ed ingiustamente retrocesso in serie B, il programma prevedeva di seguire l'Udinese nel girone di Champion's League. Purtroppo i friulani, da teste di minchia quali sono, hanno pensato bene di pescare per il preliminare una squadra abbordabile: l'Arsenal. I più svegli di voi penseranno: nella sfiga una combinazione favorevole, essendo l'Arsenal una squadra di Londra poteva ripetersi il magico scambio di ospitalità. Purtroppo, come è ormai tristemente noto, Razzi ha l'innata predisposizione ad ignorare e deludere coloro che a lui si affidano. E così il Kerouac di Caporiacco mi ha sbattuto in faccia un doppio due di picche, negando, senza batter ciglio, la disponibilità sia per l'andata che per il ritorno.

Ed è per questo che l'altro ieri mi sono recato all'Emirates Stadium e, sedutomi in mezzo ai tifosi dell'Arsenal, ho tifato per i Gunners.



Chissà se davvero, anche al ritorno, il Razzi sarà impegnato con i suoi amici a giocare a bocce.

Un regalo per Ignazio

Dedicato a Ignazio

Dedicato a Ignazio

Senza falsa modestia



ma credo di essere moooolto più erotico del millantatore pubblicato più sotto.
Giudicate voi, ma non c'è storia.

Una nuova amica per Ignazio




Cartolina da Byfluss


martedì, agosto 16, 2011

Come stai?

A luglio mi sono ritrovata a fare i conti con una brutta dermatite da stress.

Immaginatevi Ignazio ricoperta da un centinaio di macchie rosse.
Macchie anche di 3 centimetri di diametro.
Ovunque, fatta eccezione per il viso.
Altamente pruriginose. Altameeeeente pruriginose. Altameeeeeeeeeente pruriginose.
Ho reso l'idea?.

Il decorso di questa malattia è lunghetto, va da 1 mese per più fortunati ai sei.
Cure non ce ne sono.
In compenso si possono trovare alcune indicazioni, ad esempio è sconsigliato sudare.
A luglio.
Mentre vai in giro con maglie a maniche lunghe, a collo alto per nascondere le macerie maculate e il borotalco.

Comunque, se vi parlo di questa disavventura è solo perché ne sono quasi uscita.
Ho ancora 3 macchie (la madre e due figlie), ormai sono solo degli aloni.. sembrano lividi, di quelli che ti procuri sbattendo contro gli spigoli del tavolo.

In tutto questo solo Charlie Brown si è accorto del problema, anche perché è l'unico amico che mi ha chiesto come stavo, salvo cambiare nel giro di due secondi discorso per parlarmi del suo ultimo acquisto fotografico.

Da allora non mi ha mai più chiesto come andava, se stavo guarendo o altro.
E' sempre piacevole sapere di valere meno di un'ottica.

E gli altri?
Zero, anche perché non mi domandano mai come sto. La gente in genere mi contatta per parlare di se stessa, sono io la pirla che fa questa domanda.

Per carità, non lo chiedo per sentirmi poi dire "e tu?".. lo domando perché mi interessa sul serio. Mi sembra naturale ma forse a sbagliare sono io.

Del resto quando ci si rende conto di certi meccanismi e non si fa nulla per modificarli di chi puoi mai essere la colpa se non propria?

Mesi fa Mak mi ha detto che dovevo "portare rispetto" alla Holga (una macchina fotografica).
L'avevo definita una macchina giocattolo.

Devo portare rispetto alla Holga, all'ottica, alla pulce d'acqua, al film delle 21, alle caramelle senza zucchero, a SpongeBob, alla moda del momento, all'hobby del momento, al tressette, al fiammifero, alle batterie alcaline, aqualsiasicosapercarità..

E alla luce dei fatti forse dovrei anche cominciare a portare un filo di rispetto a me stessa.

Ah, stavo quasi dimenticando di aggiungere un po' di gnocca per Byfluss.


Il regalo che vorrei per Natale





Babuinete gerontofile





Dopo quel viaggio in treno, ho sviluppato un gusto particolare.

lunedì, agosto 15, 2011

Urinelle, Babuinelle




Sembra comodo.
Mi piacerebbe che qualcuna tra le lettrici lo provasse e ci facesse sapere.

I tempi, e non solo, sono maturi



E' giunta l'ora.
Sono pronto.
Posso finalmente parlarne.
Qualcuno si ricordera' una storia simile, raccontata qui sul blog, di quando su un ascensore una tipa trovo' simpatico ispezionarmi il pacco, alla presenza attonita di LK.

E' successo di nuovo. Il mio fascino strabordante ha colpito ancora.

Di ritorno dal mare, l'Odoriko SuperView era quasi tutto prenotato, per cui io e LK ci siamo divisi, separati dal corridoio centrale, ma molto vicini.

Accanto a me, qualche fermata dopo la nostra, si e' seduta una tizia.
Inizialmente un poco ostile, stranamente per il Giappone, si lamenta della mia valigia che le ingombrerebbe il passaggio.

Si siede.
Leggo.
La tipa mangia e beve .
LK dorme.

Mi offre un mandarino.
Gentilmente rifiuto.

Ripongo l'iPad e smetto di leggere.

Sento una pressione sul braccio. E' la tipa che si appoggia. Il viso sulla mia spalla e mi guarda.
Indica LK, critica i suoi tatuaggi.
Il suo dito scorre sulla mia pelle, mi parla, mi assilla.
Le sue unghie mi graffiano, lo fa consapevolmente, lentamente, guardandomi negli occhi.
A volte mi accarezza, il braccio, la spalla, il petto.
Mi dice che devo lasciar perdere mia moglie.
Si offre lei.

Mi mostra il suo corpo asciutto e magro, le sue gambe lunghe in pantaloni fascianti. Mi parla di lei e chiede di me, ride, grida, si appoggia con il corpo, flirta.

Ogni tanto mi colpisce con la mano, schiaffi, sul braccio, sulla mano.
Mi prende la mano e me la graffia mentre mi sorride.
Mi legge il palmo.
Mi tocca la gamba, si struscia, mi sussurra nell'orecchio sibilando "good italian design, I like".

LK e' sconvolta, incazzata.

Io sono choccato.

Di tutto mi sarei aspettato nella vita, ma vi giuro che essere molestato, a 33 anni da una settantaseienne giapponese non l'avevo considerato nella gamma di possibilita'.

Cosa c'e' dopo la cougar? La sabretooth tiger?

venerdì, agosto 12, 2011

Strali di gufo: Bye bye Byfluss

Non so se lo sapete ma l'Italia sta messa male. Non mi riferisco alle solite chiacchiere degli emigrati scontenti, alla solita propaganda politica, alla irrinunciabile propensione italica a lamentarsi, siamo oggettivamente messi male. Tanto male che l'Europa, per tenerci e tenersi a galla, ci ha imposto alcune riforme probabilmente necessarie ma che nessun partito avrebbe mai fatto se non, appunto, presi con l'acqua alla gola. Siamo abbastanza nella merda e lo dico senza voler sembrare il saputello che l'aveva detto, in questi vent'anni abbiamo (tutti compresi) mandato le cose abbastanza a puttane (chi vuol cogliere l'ironia del parallelismo con le pratiche del nostro presidente del consiglio faccia pure). Ecco quindi che, sotto dettatura di Europa e Stati Uniti, ora arrivano una serie di riforme draconiane, forse necessarie, sicuramente dolorose.

Una di queste prevede l'abolizione delle province con meno di 300.000 abitanti. Questo provvedimento creerebbe interessanti paradossi: alla Liguria rimarrebbe una sola provincia, al Molise nessuna, La Sardegna ne perderebbe sei su otto. Ma gli effetti che a noi Aparazzini interessano di più e sui quali voglio porre l'accento sono altri ed eclatanti:

Trieste sparisce e si affermera una volta per tutte, in maniera incontrovertibile, la superiorità di Udine, città del Razzi.

Piacenza verrà cancellata e questo porterà ad un inevitabile ridimensionamento di Byfluss che non potrà più fare tanto lo spavaldo.

E questo è solo l'inizio.

Per la serie Ergo spiegaci l'arte



Ecco un'artista che per far vivere l'anima del cavallo dentro di se' o per comunicare con la natura o che cazzo ne so, si inietta il sangue di un cavallo (o meglio, credo, il plasma del sangue di un cavallo).

Il messaggio sembra abbastanza chiaro quanto abbastanza falsamente profondo. Una di quelle cose che, credo, faccia pensare alle menti stupide "wow, che cosa intelligente".

E questo concetto sublima quando si mette i trampoli con gli zoccoli. Li' si'! Li' si' che ha toccato l'apice della cavallitudine. Mi sentivo erbivora, dice, dopo mesi di iniezioni di cavallo.

Mi piace, mi piace molto vedere la faccia del pubblico.

Mi rimane da dire che secondo me l'hanno pensato in molti, che se proprio voleva un cavallo dentro di se', Ilona Staller ci ha insegnato modi migliori e piu' soddisfacenti.

giovedì, agosto 11, 2011

Le vacanze di Thesp?




Fight fire with fire



Il WE scorso sono andato al mare.
Ryokan, albergo tradizionale Giapponese, di fronte alla spiaggia.
Onsen, bagni termali, privati, nel senso che li abbiamo prenotati la sera per me e LK.

A farci compagnia, in questa rilassante vasca termale fatta di rocce, cascate e bambu', all'aperto, un simpatico, enorme ragno, pressapoco come quello nella foto. Sulla parete, se ne stava tranquillo in panciolle.

Normalmente i ragni non mi fanno schifo ne' paura, ma faccio volentieri un'eccezione quando il ragno e' grande pressapoco come la mia mano.

Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, sempre con un occhio al muro, diciamo che rilassarsi non e' stato facile.

Torniamo in camera, futon, snack, libri, tv, ci riposiamo.
LK si appisola, io vado a prendermi qualcosa da bere. Lungo le scale che conducevano in un'antichissima sala da te' rimasta praticamente intatta, ritrovo il nostro simpatico amico.
O suo fratello gemello.

Prendo da bere e me ne torno in camera con quel fastidio lungo la spina dorsale.
Qualcosa di antico, atavico, radicato nel nostro DNA, quella cosa che ci ricorda che serpenti e ragni volevano molto probabilmente dire morte.

Appena in stanza lo dico a LK che mi dice, mezza addormentata "Chiudi la porta a chiave allora!"

Rido. A chiave.
Come se il ragno altrimenti potesse aprire la porta.

Il giorno dopo, al suo risveglio la sfotto per questa cosa. Sapete poi come sono.
Ho passato la giornata, a sfotterla.


Bene.
Ora sono pronto. Pronto a confessare.

Salito quelle scale di merda, dove quella cazzo di tarantola se ne stava, sono entrato in camera e il mio primo pensiero semilucido e' stato quello di chiudere quella cazzo di porta a chiave.
E quel rumore, lo scatto della serratura, mi ha messo tranquillita'.

Due pianeti dell'inconscio che si incontrano. L'illusione della sicurezza e la paura primordiale.

Soluzione irrazionale per una paura irrazionale, provatelo, funziona.

Blow up man



Something for Thesp.

martedì, agosto 09, 2011

Questo mondo


Parlavo col Razzi di questo mondo.
Della fine di questo mondo.
Del tramonto del capitalismo occidentale, di un'idea di vita e di benessere.

E' forse quello che sta accadendo e un po', lo devo ammettere, mi spaventa. Mi spaventa l'idea di essermi preparato quanto possibile a questo sistema... l'idea che mi cambi sotto i piedi mi mette un certo tipo di angoscia.

Un po' la stessa sensazione che ebbi, qualche anno fa, quando da una serie di indizi cominciai a capire che le cose in EA stavano cambiando.

Mi ricordo ancora il pomeriggio in cui confrontai il mio capo con una serie di elementi e lei mi disse, ti chiamo dal cellulare. E poi che si', avevo ragione, stavano per chiudere tutto ma lo avrebbero solo annunciato dopo alcuni mesi. Di non dirlo a nessuno.

Ricordo che mi chiusi nella sala riunioni e mi sdraiai sul tavolo, guardando un soffitto per una decina di minuti. E ne uscii con la risoluzione di rendere il tutto il piu' dolce possibile ai miei colleghi, ai miei amici, di instillare l'idea che tutto potesse finire piano piano, ridendoci su.

Ne uscii con la convinzione che per quanto stesso finendo un mondo, io, nessuno, sarebbe finito con esso.
Un poco mi sbagliavo, certe cose sono finite. Ma alla fine ho imparato ad avere un certo distacco verso certe cose, verso la stabilita'. Non ho mai capito se si trattasse di una vittoria o di una sconfitta, se ne fossi uscito "fluido" o "spezzato".

E ora un po' mi ricordo quei sapori.
E mi manca quel tavolo e quel soffitto.

Anche se poi, riflettendoci bene, non e' che poi questo mondo, questo sistema mi sia poi mai andato molto a genio.
Voglio dire, prendiamo la mia mattina di ieri.
Mi alzo alle sei, mi infilo nel caldo, salgo su un treno, attraverso la citta', mi perdo in un ospedale e tutto cio' per pagare un tizio che poco capisco per infilarmi un dito ricoperto di lattice nel buco del culo.
Che razza di mondo e'?

domenica, agosto 07, 2011

WorldWide Razzi - The Silver Age



Il Razzi sa ancora come divertirsi.

Mi manca.

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Thinking of you.

sabato, agosto 06, 2011

Photopost

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Thinking of you.

Un genio



Niente altro da dire.
Gli basta uno specchio.

venerdì, agosto 05, 2011

Buon compleanno Hazey!.

Scrivere su un blog è una forma di comunicazione ponderata, oculata.
A differenza di chat, telefonate ed altro ti permette di riflettere un minuto in più su ciò che desideri trasmettere.

E' un po' come quando si disegna. Si sceglie il soggetto, si decide il tipo di carta da utilizzare, i colori e ci si isola per il tempo necessario a raccogliere le idee e creare.

Il lavoro finale è quindi frutto di un ragionamento, è uno spaccato di uno scorcio della tua vita, dei tuoi pensieri, di quello che ti circonda e ti ha colpito.
Il tutto senza alcuna invadenza, senza quel dovere essere "caciaroni" per forza che tanto contraddistingue la vita di oggi.

Quindi, cara Hazey, se ti faccio (anzi facciamo) gli auguri per il compleanno via blog puoi stare certa di ottenere tutta una serie di benefici non indifferenti:

1. Eviterai di ritrovarti sotto casa Byfluss in tenuta da eroticissimo;
2. Apa non canterà nessuna canzoncina;
3. Ergo non farà le pigne sulla torta/pranzo/cena quello che è;
4. Montag... beh, lì non si può fare niente, te lo devi tenere :D;
5. Thesp potrà continuare il suo giro per il mondo (e così avremo modo di leggere ancora molti post che lo riguardano).

Ed io? Io non sono molesta e poi lo sai che sei la mia aparazzina preferita.
Agli altri questa cosa non la dico mica.

Non mi resta quindi che farti ancora tanti auguri e lasciarti con il punto 6... Paul.
Di Paul non ce n'è mai abbastanza, soprattutto in occasione di un compleanno :)


La rivincita di un saccentello

Prendo spunto dal preciso, per quanto colorito, commento di Ergo al post qui sotto per spiegare un paio di elementi.

L'Ergo, con, si potrebbe dire, giusta causa, critica la mia scelta della toilette centrale, pensando che sia figlia del caso, in quanto palesemente contraria ai risultati dello storico sondaggio aparazzino.

Lo stesso pero' dimostra di non conoscermi affatto bene.
Infatti la mia scelta della seconda toilette e' quanto piu' lontana dal casuale possibile.

La natura logistica del bagno del mio ufficio infatti rende peculiare la disposizione delle toilette e sovverte la statistica che assegna il defecatore occasionale alle rispettive tazze.

Il primo "stall" infatti si trova esattamente dietro all'angolo. Il defecatore urgente, quindi, lo preferira', in quanto il piacere di svoltare e di ritrovarsi un anelato cesso innanzi, risulta irresistibile ai piu'.

Il secondo "stall" invece ha la porta che si chiude da sola, non serrata, ma accostata. I piu' quindi lo crederanno occupato, quando invece cosi' non e'.

Il terzo invece e' per handicappati. E' quindi enorme, comodo. Di diversamente abili al nostro piano non ce ne sono, ma ci sono molti americani. Se vuoi quindi appoggiare le chiappe dove le ha appoggiate un peloso ciccione statunitense, la terza toilette fa per te, sono quelli che si fanno meno problemi a usarlo.

Queste mie non sono deduzioni ma rilevazioni statistiche.
Non potendo stare costantemente in bagno in orario d'ufficio, ho utilizzato una tecnica abbastanza semplice.

Non pisciando io negli urinatoi, per mancanza di carta igienica, utilizzo anche per le evacuazioni liquide le toilette normali. Alzando dunque l'asse (con il piede).

Al mio ritorno per la successiva minzione, se l'asse e' rimasta alzata vuol dire che nessun altro ha, con molta probabilita', utilizzato quel bagno con altri scopi.

Ora, la percentuale di abbassamento della prima toilette e' del 76.5% superiore a quella della seconda.
Quella della terza non e' calcolata perche' non lo prendo in considerazione per mia naturale avversione alla rottura delle regole della convivenza civile.

Ritenendo di aver esaurito con successo la mia argomentazione, ringrazio per l'attenzione.

Invidia



Ok, lo ammetto. Stavo cagando in ufficio.
Nei bagni dell'ufficio.
Belli, puliti, classici.

Nel secondo in mezzo ad altri due, vuoti.

Nel bel mezzo del cammin, sento due tizi arrivare ridendo e scherzando, parlottano, scambiano battute, pacche sulle spalle.

Poi sempre ridendo si salutano dandosi il cinque o cosi', a orecchio, mi e' parso.

Poi uno e' entrato alla mia destra, uno alla mia sinistra.
E hanno cominciato un concerto di scoreggiotte pienotte.

Invidio tantissmo questa loro amicizia speciale.

giovedì, agosto 04, 2011

Worldwide Thespian






Va be', non era esattamente la gelosia di Thesp che volevo evocare con il post precedente, ma cosi' e' stato.

Thesp, visto il filmato del Razzi, ha deciso di mandarci un proprio filmato pure lui.

E della sua arte marziale preferita.








mercoledì, agosto 03, 2011

Varcare la soglia o "uscire allo scoperto?



"Varcare la soglia" e' il nome di una scultura in marmo esposta all'ingresso dei musei Vaticani a Roma.
Opera di Giuliano Vangi, pittore, scultore, italiano.
Piuttosto famoso ed apprezzato a quanto pare.

Il titolo credo faccia riferimento al fatto di essere all'ingresso dei Musei Vaticani, o, immagino, anche ad una specie di soglia spirituale.

Poi pero' vista dall'angolo giusto:




Mi fa pensare che il papa li' stia varcando un altro tipo di soglia.
Che ci sia sotto un segreto messaggio polemico?

Mi piace molto la mano, in questa inquadratura, a meta' strada tra una carezza, uno schiaffo e un ti prendo per i capelli mentre ti monto.

martedì, agosto 02, 2011

Worldwide Razzi




E' da un po' che non vedo il Razzi. Lo sento, di tanto in tanto.
Quando mi manca particolarmente lo cerco, online, lo chiamo.
E ha sempre qualche nuova avventura da raccontarmi.

Ultimamente, mi dice, la sua calvizie e' peggiorata, ma ne e' contento, dice che cosi' risalta lo sguardo fiero.

Si sta poi concentrando sulla sua arte marziale preferita, di cui e' maestro e fondatore.
L'arte marziale si chiama MADRAC e sotto potete vedere, nel filmato che mi ha mandato, il Razzi in azione.

Alla fine poi intervistano i suoi amici e allievi, solo che e' tutto in friulano stretto e si capisce poco. Si capiscono poche parole, tipo "prosiutt".

Itarian



Giusto ieri parlavo con i tre moschettieri, Thespios, Ergos e Razzamis, perche' venissero in Giappone, a Dicembre, quando LK tornera' in Italia un paio di settimane prima di me.


C'era voglia, ma convinzione altalenante.

Ancora una volta il Giappone mi viene in aiuto, ecco le parole che ieri non ho saputo trovare.

Ragazzi.
Per favore veniate e congiungate all'il mio tempo di cena, godere vino e "gaya-gaya".

Soprattutto gaya-gaya.


lunedì, agosto 01, 2011

Un video per il Razzi


Per farlo contento.