giovedì, agosto 11, 2011

Fight fire with fire



Il WE scorso sono andato al mare.
Ryokan, albergo tradizionale Giapponese, di fronte alla spiaggia.
Onsen, bagni termali, privati, nel senso che li abbiamo prenotati la sera per me e LK.

A farci compagnia, in questa rilassante vasca termale fatta di rocce, cascate e bambu', all'aperto, un simpatico, enorme ragno, pressapoco come quello nella foto. Sulla parete, se ne stava tranquillo in panciolle.

Normalmente i ragni non mi fanno schifo ne' paura, ma faccio volentieri un'eccezione quando il ragno e' grande pressapoco come la mia mano.

Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, sempre con un occhio al muro, diciamo che rilassarsi non e' stato facile.

Torniamo in camera, futon, snack, libri, tv, ci riposiamo.
LK si appisola, io vado a prendermi qualcosa da bere. Lungo le scale che conducevano in un'antichissima sala da te' rimasta praticamente intatta, ritrovo il nostro simpatico amico.
O suo fratello gemello.

Prendo da bere e me ne torno in camera con quel fastidio lungo la spina dorsale.
Qualcosa di antico, atavico, radicato nel nostro DNA, quella cosa che ci ricorda che serpenti e ragni volevano molto probabilmente dire morte.

Appena in stanza lo dico a LK che mi dice, mezza addormentata "Chiudi la porta a chiave allora!"

Rido. A chiave.
Come se il ragno altrimenti potesse aprire la porta.

Il giorno dopo, al suo risveglio la sfotto per questa cosa. Sapete poi come sono.
Ho passato la giornata, a sfotterla.


Bene.
Ora sono pronto. Pronto a confessare.

Salito quelle scale di merda, dove quella cazzo di tarantola se ne stava, sono entrato in camera e il mio primo pensiero semilucido e' stato quello di chiudere quella cazzo di porta a chiave.
E quel rumore, lo scatto della serratura, mi ha messo tranquillita'.

Due pianeti dell'inconscio che si incontrano. L'illusione della sicurezza e la paura primordiale.

Soluzione irrazionale per una paura irrazionale, provatelo, funziona.

1 commento:

byfluss ha detto...

Sono aracnòfobo convinto.
Penso che sarei morto.
Quindi la mia soluzione irrazionale sarebbe rinchiudermi in una bara.