sabato, dicembre 29, 2007

Ha fatto bene Luttazzi a insultare Ferrara?

Sì, perché satira è libertà
7 (41%)
No, perché libertà è anche responsabilità
0 (0%)
Sì, perché Ferrara è un cretino
3 (17%)
No, perché Luttazzi è un cretino
0 (0%)
Sì, perché Luttazzi è secondo solo al Razzi
3 (17%)
Quando mi spedite la action figure di Byfluss?
4 (23%)


Come commentare questo, sondaggio. C'ho pensato tanto. La mia conclusione è che si tratti di un sondaggio del cazzo. Il peggior sondaggio mai scritto, tra quelli di Aparazzi.
Mi piacerebbe poter puntare il dito su qualcuno. Tipo sottolineare come questo sia stato il primo e unico sondaggio ideato dal Razzi. O il fatto che abbia fatto tutto da solo il Razzi.
Ma non posso, alla fine, prendermela con il Razzi.
Che colpa ne ha il Razzi se proprio il sondaggio scritto da lui fa cagare?
E poi è Natale, siamo tutti più buoni, non posso proprio accusare il Razzi di avere fatto un sondaggio di merda.
Quindi commenterò semplicemente con un "Ah, hai capito? Non l'avrei detto".

martedì, dicembre 25, 2007

Re-Born Year 2007 Edition

Sappiamo tutti che "Gesù è cattivo" (cit.) ma cio' nonostante vi auguro di passare una buona giornata, bastardi.

lunedì, dicembre 24, 2007

Merry fucking Christmas




Merry fucking Christmas, everybody.

Have a good one.

'gnazio e Mak

.. le voleva postare Mak ma purtroppo é indaffarato con gli ultimi acquisti di Natale... così faccio da tramite =) .
Ecco le due nuove creature

The cold-hearted boy I used to be

domenica, dicembre 23, 2007

SP

E pure questa


Eh!

Action figure per voi

Un po' per coincidenza, un po' perchè l'incalzare di festività che riscuotono il pubblico panico porta a carcare un pensiero per gli amici vari ed eventuali, ecco per voi un contributo (che di partenza voleva essere natalizio ma poi è degenerato).
Chi è chi?





oh, auguri!

sabato, dicembre 22, 2007

Calciomercato di Gennaio

La juve lo cerca, lo vuole. Lui vuole la Juve. Ora cerchiamo di capire il perchè.




Perchè oramai noi siamo l'inter.

venerdì, dicembre 21, 2007

Uno strumento musicale venuto dal futuro


Da guardare tutto.

L'accrocchio si chiama Tenori-On, è nato dalla collaborazione tra Yamaha e Toshio Iwai. 600 sterle.

giovedì, dicembre 20, 2007

Achmed the Dead Terrorist

Citazione

I blog sono pieni di citazioni, mi sono sempre rifiutata di inserire citazioni, ma questa l'ho trovata bellissima, ve ne rendo partecipi:

"A volte penso che pretendiamo troppo dal giorno di Natale. Cerchiamo di farci stare il troppo arretrato di gentilezza e umanità di tutto l'anno. A me piace prendere il Natale un po' alla volta, per tutto l'anno. E perciò mi lascio trasportare fino ad arrivare alle vacanze - lascio che mi colgano di sorpresa - svegliandomi un bel giorno e dicendo improvvisamente a me stesso: "Caspita, questo è il giorno di Natale!"."

Ray Stannard Baker (1870-1946), giornalista e scrittore americano.

Non vi auguro Buon Natale, troppo convenzionale... piuttosto vi auguro di vivere il Natale per tutto l'anno.

mercoledì, dicembre 19, 2007

Joseph Frank Keaton Jr

Meraviglioso. Ho scoperto qualcosa per cui vale la pena tenere gli occhi spalancati.
Buster Keaton.
Mi son resa conto di amare la fisicità degli attori del muto, l’avevo già capito con gli occhi di Chaplin, o con la Swanson nel sonoro "Sunset Boulevard".
Ma Buster Keaton in “Sherlock Jr” è stupefacente (quando ho letto che è del 1924 mi è preso un colpo). I suoi gesti sono assoluti, il suo corpo è opportuno, spaccato, sdoppiato, sognante e reale al tempo stesso. Le situazioni che si creano in questo film muto superano ciò che ci si aspetterebbe, e anche alcune soluzioni che sembrano scontate per occhi ormai abituati a botti e colpi, o tempi volutamente lunghi, lasciano di stucco. Il corpo diventa sogno del corpo, del cinema stesso. Del movimento come giro su se stessi. L’inciampare è un’arte, lo specchio veloce dei propri gesti perfetti in un mondo speculare.
Tre quarti d’ora di soluzioni poetiche e surreali, una automobile che si trasforma delicatamente in una barca a vela, e la realtà si trasforma attraverso la realtà stessa. Tutto quello che ci serve lo abbiamo già, lo pieghiamo con cura mentre sogniamo e al risveglio ce lo mettiamo. Ma solo le pieghe residue danno la vera forma. E le parole, anche quelle che sto usando ora, non dicono nulla rispetto al corpo, alle immagini, alle espressioni di Buster. È bellissimo parlare di questo film muto perché non resta altro che vederlo.
Non trovo una parola adatta per la scena finale in cui Keaton, non sapendo come fare per riappacificarsi del tutto con la sua bella, prende spunto dal film che stanno proiettando nella sala in cui lui è “moving picture operator”.
Una grattata sulla testa.
Meraviglioso.
Birra per tutti.

Il corpo nudo

C'è qualcosa di strano in un corpo nudo, di una persona del sesso che ci attira. Qualcosa di eccitante, di attraente, ma anche qualcosa di ripugnante, di fastidioso. Il difetto che diventa malcelato. La vergogna. La goffaggine. Quella punta di verità. Amara.

Ho sempre pensato che il gusto amaro, se ben dosato, guarnito, giostrato, fosse un gusto per veri amanti del sapore.

Il Pompino Rigato


Tutti più o meno sappiamo cosa sia un pompino.
Oggi vorrei parlarvi di una sua variante... il "Pompino Rigato".

In pratica, durante la fellatio, la cappella va stimolata con i denti. Come potete capire, è una tecnica orale molto semplice invero; tuttavia non tutto quello che è "semplice" è anche "facile" da mettere in pratica.

La chiave di tutto è la sensibilità e le dimensioni dei denti della praticante. Il gesto deve essere sensibile al punto giusto, tanto per non trasformare un gesto di affetto in evirazione, anche le dimensioni dei denti contano.
La Casta sarebbe perfetta per questa operazione, peccato che Accorsi me l'abbia portata già via.

Per oggi è tutto, alla prossima!

martedì, dicembre 18, 2007

Mattina

Quante cose riesco a fare al mattino!!! Oggi per esempio...

Mi sveglio alle 6, faccio colazione, lavo i piatti, mi faccio la doccia, mi lavo i capelli, mi faccio la piega, carico la lavatrice, piego le cose asciutte, lavo a mano la biancheria delicata, stendo, scrivo una mail a T dal titolo "La lavatrice, questa sconosciuta. Lezione nr.1: I BIANCHI" e esco di casa per andare al lavoro e mi rendo conto che...

...SONO IN PIGIAMA!!!

ma porc...

Vieni a farti un giro nel quartiere, vieni a vedere


Perché vengo da Segrate, so cos'è la fame e non mi piace.

Magnolia

Giornata strana quella di oggi. Ricca di coincidenze.
Di telefonate interrotte, di sigarette finite.
Di incroci.
Di porte che si aprono e non si chiudono, di parole uscite di fretta, ma senza alcun danno. Di prove. Di imprese.
Di incastri.
Eventi nuovi e totalmente imprevisti.

Giornata in cui soprattutto pareva di percepire la mano del fato che tesseva le piccole trame di un, forse, grande arazzo.
O magari è stata una giornata come tante altre. Fatta di suoi momenti.
O al massimo una semplice, normale, giornata bizzarra.

Comunque sia, una giornata che spero non dimenticherò.

lunedì, dicembre 17, 2007

L'ultimo uomo della Terra

Prendo spunto dal post defaziano di Mak per riassumere le sensazioni percepite dal blog in questi ultimi giorni.
Il tutto con un film.

About a boy

Di fronte a me siede una ragazza.
Esile, dolce.
Una bocca carnosa, espressiva.
Occhi azzurri, come il cielo di questi giorni.
Ascolta musica, legge About a boy, in inglese, incrocia il mio sguardo di tanto in tanto.
Con un kleenex si asciuga qualche lacrima che affiora quando si ferma a guardar dal finestrino.
Vorrei dirle qualcosa.
La sua tristezza riflette il mio stato d'animo, mi ricordo che dovrei essere triste. Mi ricorda l'angoscia che dovrei provare.
E' dolce.
E mi ritrovo a fissare la natura che s'arrende all'inverno nel paesaggio che scorre, e a sentire che voglio imparare anche io a fuggire e scappare di fronte ai dubbi che mi perforano il respiro.

E stoicamente la mia speranza resiste. Forte di anni di esperienza, di solido ottimismo e di odio.

domenica, dicembre 16, 2007

Rambo 18


Stallone era sempre in videoconferenza con il De Fazio. E si vede.
E agnastro...

Splitting Up Never Works Out

sabato, dicembre 15, 2007

La febbra

Ho la febbre.
Tutta notte.
Non ho chiuso occhio.
Ivan Karamazov, il diavolo, l'inquisitore. Quelle robe lì. Si lo so che tranne Hazey non sapete manco di cosa cazzo sto parlando.
Maledizione. Ho i brividi.

Mi sento tanto così.

venerdì, dicembre 14, 2007

Le fisarmoniche

Sento fuori da casa mia l'angosciante suono delle fisarmoniche.
Una musica struggente filtra dalle mie persiane.
Sono venuti a prendermi, lo so.
Ho paura.

giovedì, dicembre 13, 2007

Bentornate, carissime

Aparazzi non é soltanto un blog, Aparazzi é musica. Pensiamo alla radio, alle pregiate recensioni di Hazey e Ergo, alle hits autoprodotte (con tanto di remix e versioni alternative), a Scarlet con i suoi videoclips del passato, a Mak e i video dei Chemical Brothers (a no, per quelli ho l'esclusiva in altra sede). Detto questo, anch'io vorrei dare il mio contributo, magari postando qualcosa di nuovo, in e dannatamente femminile. Sì, parlo del video delle Spice Girrrrls.




E se loro hanno conosciuto biblicamente RW.. beh, per me c'è ancora speranza.

mercoledì, dicembre 12, 2007

It's a kind of magic - Part II

Non ho resistito più di un giorno. Guardatevi la seconda puntata. Dritta negli occhi.

Vittoria schiacciante dei cani

Si è appena chiuso uno dei sondaggi più importanti della storia di Aparazzi. Un sondaggio inteso a stimolare la vostra immaginazione, accendere la discussione, misurare le vostre capacità di analisi e approfondimento.


Un sondaggio ricco di livelli semantici, chiavi di lettura, forma e sostanza, con cui volevamo dimostrare al mondo quanto sono brillanti i lettori di Aparazzi. Ecco i risultati:


Cosa preferisci?
I cani – 10 voti (52%)
I gatti – 3 voti (15%)
Le more – 4 voti (21%)
Le bionde – 2 voti (10%)


Inutile dire che ci avete traditi, delusi. La concentrazione delle risposte sulla prima opzione e la distribuzione tendenzialmente decrescente indicano una notevole povertà immaginativa e interpretativa. Era proprio questo che temevamo.


Hanno vinto i cani. Avete vinto voi.

martedì, dicembre 11, 2007

l'amore, più o meno

Nobody expects...

non si vive più così..

Mi piacerebbe vivere in una casa grande con la mia tipa assieme un'altra coppia, il giorno mangiare l'anguria in terrazza e sputare gli ossicini sul balcone del vicino, e la sera giocare a carambola con il mio amico mentre le donne ci cuciono i buchi delle tasche dei pantaloni... e magari scambiarsi la donna ogni tanto ...

It's a kind of magic

lunedì, dicembre 10, 2007

Trenta e lode (con varianza zero)



Dunque, tempo di bilanci in ordine sparso:

- Non credevo di poter vivere tanto a lungo.
- Nessuno se ne è accorto.
- Sono istruito, ingarrito e ho 24 giochi gratis all'anno.
- Mentre scopo si sente ancora l'odore di gomma bruciata.
- Ho qualche acciacco ma, come fa Apa, li uso per fare il figo.
- Ho 3 cicatrici visibili e non le uso per fare il figo.
- Ho ucciso solo insetti molto sfavorevoli.
- A Bowling su Wii non mi batte nessuno.
- Ho 12/10 di vista, l'udito spanato: al buio sono fottuto.
- "Ho ancora i denti tutti miei", come dice mia nonna.
- Ogni fibra del mio corpo è protesa verso una sola cosa.
- I soldi non sono un problema fiché ne ho asfregio.
- Ho due o tre amici ma tantissimi ottimi nemici.
- L'INPS mi telefona tutti i giorni per sapere come sto.

Direi che grosso modo è tutto, un grazie alla mamma per avermi fatto Nintendaro e vaffanculo a chi mi vuole male.

Makufest - Bday

A te che con coraggio e caparbietà hai rivoluzionato la tua vita senza mai voltarti indietro
A te che con funambolica capacità forgi la giornata modellandola, levigando i lati più aspri
A te che con passione e dinamismo presti attenzione in egual misura agli eventi del mondo come a quelli correnti
A te che riesci ancora a terminare Street Fighter 2 a livello 7 senza perdere un incontro

A te che mordi la vita ma soprattutto pizze surgelate..

Per te ora ci vuole un bel brindisi... anzi.. una Casta Birretta
Auguroni di buon compleanno. :-D

domenica, dicembre 09, 2007

Pippe [mentali]

Risorgo dalle tenebre, dopo tempo immemorabile per proporvi un dialogo semiserio sulla felicità.

icara: offri il tuo appoggio e incoraggiamento fino a quando le persone intorno a te diventano felici, avrai in cambio tanta felicità da questo tuo altruismo

sgarbato: penso che non bisogna fare qualcosa per essere felici, ma bisogna essere felici a fare qualcosa..

icara: ma forse bisogna essere felici a prescindere, senza lasciare che la nostra felicità dipenda da qualsiasi cosa esterna a noi. La felicità l'abbiamo dentro, c'è anche quando la lasciamo in fondo al pozzo delle emozioni, non la vediamo, non sentiamo la sua presenza, ma lei è sempre dentro di noi.

sgarbato: non voglio essere polemico ma la felicità è un'emozione e come tale se non ti viene stimolata, coltivata, inseminata, possiamo solo avere un terreno più o meno fertile ma senza il seme come si fa???
la prossima volta proporrei qualcosa di + leggero....

icara: il seme sta nell'animo. Non posso pensare che la mia felicità dipenda sempre e comunque da fattori esterni, non sarei padrona della mia vita.

sgarbato: va bene allora affrontiamo di petto la questione! se ti trovi in un paese sperduto e non hai da mangiare e da bere come ti senti se ad un tratto piove? e se piove nella tua città per 10 gg consecutivi? dov'è la tua felicità? se incontri un uomo bellissimo in un momento di calma apparente come ti senti? e se questo mentre ti saluta sta guardando un'altra?...

icara: Non dico che sono sempre felice, attraverso anch'io momenti dolorosi, delusioni, e difficoltà da affrontare; questo è nella natura umana. In quei momenti però, penso anche che c'è un motivo per tutto ciò che accade, e che spesso ciò che sembra catastrofe non lo è, è invece un campanello che suona nella nostra esistenza per insegnarci qualcosa, indirizzarci nella giusta direzione. Da un evento traumatico si può imparare, per crescere, per progredire, per migliorare... ed ecco la mia felicità di nuovo con me, ho imparato qualcosa, sono maturata e ho preso coscienza di cose che non avrei mai immaginato.

Incomprensione

 

Nell'ultima riunione a casa Paglia abbiamo parlato di Decameron. Oggi la trasmissione di Luttazzi è già chiusa.
La satira politica era diretta, simpatica, brillante, diretta, diretta e diretta. Secondo me, il punto forte del contenuto.
A contrappunto una serie di sequenze recitate. Scenette grottesche, immorali, di pessimo gusto, male interpretate dagli attori ignoti.

Partendo dall'incontrovertibile assunto che Luttazzi sia estremamente intelligente ho pensato questo:


  1. Luttazzi farcisce la sua trasmissione di umorismo da latrina perché ha avuto il permesso di farlo. L'unico motivo per cui ha deciso di utlizzare metà del tempo allo scopo di imbarazzare lo spettatore è semplicemente perché può. Come a dire: "sono tornato e adesso faccio il cazzo che voglio". La spocchia dei giusti.

  2. Luttazzi sta cercando di aprire gli occhi agli spettatori della televisione pubblica. Il suo è un gesto profondamente educativo. Quello che vuole dirmi è questo: con un contenuto così originale e qualitativamente superiore, per rientrare negli standard della televisione pubblica è necessario controbilanciare aggiungendo tonnellate di cagate insopportabili. Se da un lato raggiungo vette mai visitate dalla trasmissione italiana media, dall'altro scavo solamente poco sotto il cratere consolidato dagli inveterati minatori di merda dei palinsesti nazionali.

  3. Ultima ipotesi, meno plausibile. Luttazzi ha pensato ai bambini. Ai bambini la politica non interessa, annoia. Sono abituati a quelle cose lì e lui gliene offre a piene mani, negli anni '80 compravamo Lo Sporcaccione, oggi i nostri cuginetti si guardano le parti più succose di Decameron.



Tutto inutile comunque, nessuno ha voluto capire, si chiude bottega di nuovo.





Oggi Luttazzi scrive sul suo blog:

Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron? Penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta.

Sento che tornerà, continuerà a tornare e avrà un fegato sempre più grosso, una bile sempre più verde.
Grazie Luttazzi, secondo solo al Razzi.

Discoring



Quella di oggi vuole essere una domenica particolarmente musicale.

Montag, non me l'avevi mai detto...

Che una volta facevi il cantante.

Sei sicuro di aver fatto bene a sciogliere il gruppo per lavorare in EA?

venerdì, dicembre 07, 2007

The peak of our 2d civilization



Street Fighter 4 avrà grafica 3d.

E' un po' come se Michelangelo fosse passato dalla tela e gli affreschi a PhotoShop prima di dipingere la Cappella Sistina.

Come Ivan

Mi è venuta la febbre cerebrale.
Come Ivan Karamazov.

Finalmente, la attendevo da tempo.

mercoledì, dicembre 05, 2007

Traduttore automitico


Apa, che ne dici di acquistare del software per la tua azienda? La versione gratuita fa le traduzioni, ma non lo spell check.

Lettera aperta al razzi



Ciao razzi,

Apa mi ha raccontato quello che ti è successo da piccolo.

Ignaro come un tredicenne alla sua prima scopata con un travone, ho postato questo video.

Hai fatto bene a censurare il mio post e perdonami: non sapevo che avrei turbato i tuoi sentimenti.
Del resto anche Rossella metteva Flavia Vento in copertina nonostante le bombe su Baghdad e tutti sappiamo che Rossella da piccolo ha preso Flavia Vento in culo (o nel culo da Flavia Vento, non ricordo con esattezza). Sappamo anche che Ignazio vive a Baghdad e l'ONU non gli passa i giochi del Wii, ma di questo mi importa poco.

Ti mando un abbraccio, e ricordati che il cane che ti ha inchiappettato a sangue sarà ormai morto e sepolto.

Ciao,

il mak

martedì, dicembre 04, 2007

Anestesia

Associo spesso il cibo al sesso. Trovo che la crema di cioccolato fuso sia estremamente sexy e che la pelle di certe ragazze sia particolarmente gustosa. Tempo fa si parlava di sinestesie. Traccio sinestesie che congiungono la sfera del piatto a quella del letto.

...Scampo avvolto in pancetta nostrana, passatina di melone, riduzione di vino porto e sale nero Hawaii.
- Passatina di pere, cotte con la cannella a bassa temperatura, merluzzo cotto al naturale, fegato grasso d’anatra scottato alla piastra e prezzemolo fritto.
- Capesante dorate al burro di cacao, nocciole tostate, ananas, e decorazione di limone candito essiccato.
- Insalatina di lattuga, astice ,alici crude, vinaigrette al caviale Asetra.
- Catalana di Astice rivisitata, vinaigrette con le sue uova, cipollotto fresco, pomodorini...

Cose così mi fanno immediatamente pensare a una magnifica scopata. E il fatto che, recentemente, Apa abbia condiviso le mie cene più golose dovrebbe lusingarlo ma anche un po' spaventarlo.

Comunque. Prima ho pranzato con...

- Toast spalmato di senape farcito con wurstel
- Torrone morbido di qualità discount
- Caffè bruciacchiato

...e tutto questo non accende affatto la mia immaginazione. Nessuna sinestesia attraversa la mia mente. C'è soltanto un senso di... anestesia.

Come da copione...

...tutto va a farsi fottere.
Dio porco.

lunedì, dicembre 03, 2007

Santa Baby - La Babuinette di Dicembre

Il Natale si avvicina e con esso la voglia di amare ed essere amati, frustare ed essere frustati, cantare ed essere incantati. E la Babuinette di dicembre sa davvero incantare, con una grazia che ci prepara nel migliore dei modi alla magia del babbo Natale. Ché poi il blog sta prendendo una strana, fastidiosa piega omosessuale... per questo ho sentito l’urgenza di prendere in mano la situazione e proporre una Babuinette di classe. Una Babuinette che pronuncia parole un po’ così:

Caro Babbo Natale
Sto aspettando con ansia il tuo pacco
La tua speciale consegna notturna
Dolce Babbo Natale
Dai, scendi dal mio camino stanotte.


domenica, dicembre 02, 2007

Io non sono gay


Ma se venisse giù Thor, dal cielo, col martello e mi volesse. Io il culo glielo darei, e forse anche altro.
Cazzo, è un dio! Ed è potentissimo. Che senso avrebbe contrastarlo?

P.s. 1 - Questa cosa ha sempre fatto morire dal ridere la mia ex, Eugenia. Le ho sempre voluto bene per questo. Ma forse non la faceva ridere davvero. Con certe donne non si sa mai. A volte fanno, ti dicono cose, o non ti dicono cose, perchè "è meglio per te o per la relazione".

P.s. 2 - Steba, è inutile che ti presenti in ufficio vestito da Thor, se non spari i fulmini e tutto quanto, non se ne fa niente.

Hey

Tempo di post notturni questo, a quanto pare, vedendo il post qui sotto.
Tempo di insonnie e di serate bizzarre. Di attese disattese, di momenti insoliti.
Tempo in cui si respira un'aria strana, forse nuova.
Ho bisogno dei miei fidi auricolari comprati ad Osaka. Ho bisogno di buio e musica.
E come se non bastasse quest'aria, questo odore di sigarette sparse per la casa, anche la musica spinge il tasto della memoria.

Hey
Been trying to meet you

E penso a giorni confusi. A delle corse seduto sulla parte posteriore della sella dello scooter del Razzi. Penso a Roma. Penso a me che canto e gratto via con la voce intonaci vecchi nella mia testa. A scelte ed obblighi. Al Razzi che ride. All'eco bizzarro della sua camera.


Hey
Must be a devil between us

E penso a una ragazza infagottata e dagli occhi grandi. Una ragazza che piange per me senza quasi conoscermi. Una ragazza piena di illusioni e convinta di poter essere ed ottenere quello che vuole.

Or whores in my head
Whores at my door
Whores in my bed
But hey
Where
Have you
Been if you go I will surely die
We're chained
We're chained
We're chained

E vedo un cappello pieno di spille. Un Pantheon notturno. Del cibo scadente. Un tatuaggio nascosto che mi sono sempre dimenticato di cercare di nuovo.

Rimpianti? Stranamente pochi.
Speranze? Altrettante.
Catene? troppe. Fatte di parole stupide che ho paura di non sentire più. Fatte di momenti che dovranno avere sapori diversi.

We're chained.

A fag's life: megaminimondo.


Sono sempre stato piuttosto restio all'arte del clubbing gay. Vuoi perche' spesso i locali non sono altro che agglomerati di macchiette stereotipate, vuoi perche' normalmente gli stessi non sono altro che scopodromi dove la gente finge di conoscersi con un drink per poi finire a trombare nelle darkroom pochi minuti dopo.

Nonostante questa mia innata idiosincrasia decido stasera di farte un salto in un posto qui vicino a Piacenza visto che sono qui per il week end, giusto per visitare un po' i miei genitori.

Decido di recarmi all' "Andromeda", una piccola discoteca neanche troppo nascosta in un paesino della provincia che sta a metà tra Piacenza e Parma (Soragna).

Il locale è come sempre qualcosa di grottesco. Chi di voi ha visto il primo "Scuola di Polizia" credo si ricordi del "Blue Oyster" il locale dove gli apprendisti eroi finiscono per sbaglio. Un posto colmo di "maschioni" tutti muscoli e abbigliamento di pelle ma dal cuore tenero, cosi' tanto da amare i balli lenti.

La sensazione che ho entrando in questa discoteca di provincia è la stessa. L'abbigliamento medio è, fortunatamente, sobrio ma è il vedere la popolazione di mezza età proveniente dal mondo occultato dei finti etero che mi lascia perplesso. Persone con una vita normale e una famiglia da copione che il sabato sera cercano un po' di affetto nelle braccia di altri uomini. Persone che si distaccano dalla loro normale vita per un paio d'ore dimenticandosi dell'immagine che si portano addosso per 6 giorni alla settimana. Il quadro finale, per quanto "strano" è particolare e genuinamente umoristico (nel senso Pirandelliano del termine). Cio' nonostante provo disagio perche' per la maggioranza delle persone il tutto finisce nel momento in cui si varca la porta d'uscita, momento in cui non ci si saluta nemmeno per il timore di essere viste da qualche normale passante occasionale di paese.

La sensazione di microcosmo è accentuata dal fatto che l'età media è particolarmente alta. Tanto che molti ragazzi vanno in quel posto giusto "per ridere dei vecchi finocchi che si abbracciano". Provo disgusto per questo tipo di spettatori anche se forse anche io sono li per quello.

Consumo un paio di drink e me ne sto in un angolo. Sono un osservatore e mi piace guardare la gente. Non ballo, non sto in mezzo alla mischia ne' mi diletto in scene da copione. Guardo. Osservo e cerco di cogliere movimenti, sguardi, effusioni, genuino divertimento e triste consapevolezza della limitata durata dello stesso.

Poi il dj decide di mettere un brano crudele: "Love Kills". Mi prende il magone ed esco. Fortunatamente senza accorgermi della differenza tra dentro e fuori.

Io Sono. Indipendentemente dal luogo.

sabato, dicembre 01, 2007

L'insostenibile leggerezza del vento

Ci sono volte in cui ti guardi attorno e capisci che il mondo gira un po' piu' a misura d'uomo di quanto pensi.

Ci sono volte in cui liberi la mente da tutti i pensieri cattivi e cerci solo di rilassarti lasciandoti cullare dalla brezza.

Ci sono volte in cui la brezza diventa pero' pericolosa...


venerdì, novembre 30, 2007

Come rovinarsi la vita

Ogni giorno, eh-ehm, diciamo tot volte alla settimana, prendo il treno per Milano.
Punto a quello delle 8.59, so dove salire per trovar posto, so come fare un viaggio per i cazzi miei.

L'altro giorno c'erano ritardi e ho incotrato una di quelle persone che vedi sempre, che saluti rapidamente, che conosci e non conosci.

Saliamo, stesso scompartimento, situazione atipica
"Ma che sporco 'sto treno, l'Italia in che stato pietoso è!"
"Eh, io sono appena tornato dal Giappone, non ha idea della differenza"

Già nel sedermi mi sono reso conto dell'errore. Ho aperto il vaso di Pandora, conversazione di argomenti privati e non inerenti al treno. Un'ora di chiaccherata, anche gradevole, ma ormai le cose non saranno più le stesse.

Adesso temo di avere un train buddy.
Cosa che evitavo da 5 anni.

mercoledì, novembre 28, 2007

Tecnologia

 
 
 
Videoclip, iperlink, intercettazioni ambientali e telefoniche: c'è voluta una vera e propria indagine multimediale per 'incastrare' Filippo Pappalardi [...]

da Tgcom

 
 

martedì, novembre 27, 2007

Odio

I contenitori antitaccheggio.

Italian Spiderman


Hey racazze, che belle melone!
Mi suggeriscono che lui è UGUALE a Umberto Smaila. Per me E' Umberto Smaila.
Poi all'inizio c'è anche il razzi con la parrucca.

Quando un albero cade nella foresta e non c'è nessuno a portata d'orecchio...

la caduta fa rumore ad ogni modo
6 (37%)
la caduta non fa rumore, il rumore è tale solo se c'è qualcuno che lo "registra"
3 (18%)
non è possibile sapere se la caduta produca rumore o meno
7 (43%)



Sondaggio solo all'apparenza superficiale, in realtà molto profondo.
Ognuna di queste tre scelte è la definizione di una diversa, profondamente diversa, percezione della realtà, della vita e di una buona fetta di valori morali.

La prima scelta è la via della realtà sopra la percezione. La via della verità come valore superiore. Esiste una verità ed essa è assoluta da ogni forma di interpretazione personale.

La seconda è la via della percezione sopra la realtà. La via della menzogna. La via di chi crede che alla fine sia più importante ciò che introietta dentro di sè, della realtà delle cose.

La terza è la via di chi non sa cosa rispondere, di chi ammette la possibilità delle cose, di chi crede talmente tanto nella verità da ammettere che è verità solo ciò che si può dimostrare tale, e non basta saperlo dedurre. Ma è anche la via di chi vuole fare l'alternativo e il figo.

Di fatto, la via di Aparazzi.

Apa e Razzi onirici (Magia #1)

Questa notte ho sognato che Apa, Razzi e io eravamo degli illusionisti, ciascuno a suo modo.
Ci trovavamo in un museo egizio dal quale dovevamo per forza uscire, ma siccome non avevamo il biglietto di entrata non potevamo neanche uscirne. Nel museo c'era qualche essere malvagio che sicuramente li inseguiva. Dico "li" perché loro erano un po' più maghi, mentre il mio ruolo era quello di fare da mediazione col mondo. Non ricordo molte peripezie all'interno del museo. Ricordo fughe in ascensore, enormi sale buie e lunghi corridoi. Comunque riuscivamo ad uscirne (non vi dico come). E alla fine del sogno si capiva che Apa era un vero spirito buono, un puro. Mentre Razzi andava a usare le sue arti magiche per vincere ai banchetti del baro in mezzo al mercato delle verdure.


lunedì, novembre 26, 2007

Muore uno

Muore uno, uno quasi famoso, uno al quale siamo tutti affezionati, senza sapere nemmeno il perchè.
Uno che immaginiamo simpatico, bonaccione e burlone, come la sua voce.
Muore il doppiatore di Lupin III.

E questo affetto, questo legame strano che sentiamo, rende ancora più difficile sopportare certe mancanze di rispetto.

Antonio Genna aggiorna la pagina a lui dedicata, ne segna la data della morte.
E mette un file audio, o lascia il file audio.

Un sample.

QUESTO.

" File audio: la voce di Roberto Del Giudice nel cartone animato "I Griffin", in cui doppia LA MORTE."



domenica, novembre 25, 2007

Blast from the Past - Episode XI

E' passato tanto, troppo tempo, lo so.

Però che ci volete fare: è stato un anno impegnativo e anche un pò stronzo.

Ho deciso di farmi perdonare postandovi un capolavoro assoluto. IL video trash per eccellenza degli '80s, qualcosa che probabilmente - tenetevi forte! - sembrava eccessivo e ridicolo già allora!

Ah, detto per inciso: il primo che mi insulta il brano, gli tiro una roncolata sui denti: averne, di pezzi così... Peccato che poi non ne abbiano più fatti. Nè di pezzi così belli, nè di video così brutti. Peccato davvero. So che comunque sarete troppo impegnati a contorcervi davanti alle immagini per poter ascoltare la canzone, non c'è alcun dubbio.

Ma bando alle ciance.

Questo è per voi.

MANOWAR - GLOVES OF METAL



Bo He Man Rhapsody

E' vecchio... ma mi fa sempre ridere (un po' come Byflo).

venerdì, novembre 23, 2007

Amore, il mio pene é una montagna

A volte, nel calcio, non conta tanto la tecnica quanto gli attributi. Ne sa qualcosa l'Inghilterra di Beckham, sconfitta e mandata a casa dalla Croazia. Tutta colpa di Tony. Tony Henry, un cantante lirico che intonando l'inno croato ha fatto un tantinello di confusione.
Invece di cantare "mila kuda si plania" - ovvero "you know my dear how we love your mountains” si é lanciato in un emblematico "Mila kura si planina" (my Dear, my penis is a mountain).
E se lo dice lui noi ci crediamo.



fonte: My penis is a mountain

La luce divina

Vi – Dio è amore, misericordia e perdono.
Ste – Come fai a saperlo?
Vi – Perché tutti quelli che hanno vissuto esperienze ai confini tra la vita e la morte dicono di avere visto una grande luce e avere provato una sensazione di felicità e amore.
Ste – Però può darsi che tu veda una luce amorevole e bellissima per un po', poi arriva Dio e ti dice: questo è ciò che proveresti per l'eternità se fossi stato buono, ma poiché sei stato cattivo, ciò che proverai d'ora innanzi è QUESTO.

E temo che QUELLO sia la discromatopsia, l'eterna impossibilità di vedere i colori che compongono la luce divina.

Hippopotomonstrosesquippedaliophobia


Hippopotomonstrosesquippedaliophobia.

La paura delle parole lunghe.

Non è uno scherzo.

Ogni diagnosi, un morto.

"Mi spiace informarla, lei soffre di una forma acuta di hippopotomonstrosesquippedaliophobia."


Questi, come dice Ergo, sono più bastardi del Razzi.

giovedì, novembre 22, 2007

Autodefinizione dinamica

C'era un professore che indossava le maniche corte anche a dicembre.
Questione d'abitudine, diceva lui. Eccentricità, sostenevano gli alunni.
C'è un ex professore che oggi indossa ancora le maniche corte a dicembre.
Questione d'abitudine, dice lui. Normalità, sostengono i suoi ex alunni.
Dicono che se fai la stessa cosa per 21 giorni di fila diventa una consuetudine.
Se qualcosa é consueto significa che é normale, indipendentemente dal contenuto. E se é normale diventa presente, scontato, ovvio. Normale é l'equilibrista. Normale é la moglie. Normale é l'amante dopo un dato periodo di tempo.
Anni fa c'é stata un'alluvione. La luce delle candele é romantica ma non ti aiuta ad evitare gli spigoli. Strano accorgersi dell'importanza della luce elettrica quando di fatto non é più utilizzabile. Se qualcosa é inutilizzabile non può avere tutta questa importanza. Controsenso.
E c'è un ex professore che oggi indossa le maniche corte a dicembre.
E c'è chi ha un orologio di due anni col cinturino in acciaio.

mercoledì, novembre 21, 2007

Notizie dal fronte dell'erotismo - Le mappette


Ci sarà qualcuno, qualcuno tra il PUBBLICO, che dirà "old". E di fatto, a parte la solita, immotivata, ingenua spocchia, non si potrebbe criticarlo. La cosa è di fatto da parecchio tempo in circolazione, ma merita lo stesso di venir presentata su questo blog, sulle "pagine" di questa rubrica.

QUI, CLICCANDO QUI, potete trovare quello di cui sto parlando, ovvero un interessante uso alternativo della condivisione di Google Maps.



Altro non è che la compilazione sistematica di dettagli e posizioni (in ogni senso della parola) di alcune "signorine" di Milano e provincia, redatta da un gruppo di tristi amanti delle peripatetiche (per Mak, le puttane).

La mestizia regna sovrana, ovviamente, nel fatto in sé, nei toni, nello slang, nel fatto che si chiamino "colleghi", che le chiamino "visite", che dicano "da un po'se ne sono perse le tracce", e tu non puoi far a meno di pensare che sia in qualche cassonetto.

I termini sono folkloristici.
Rai2 significa secondo canale, vuol dire se dà il culo o meno.
BJ è comprensibile di per sè.
Missile è chi mette fretta, non brava a fare il proprio lavoro.
CIM...

Beh CIM me l'ha spiegato la mia cuginetta.
Ero con amici, stavamo guardando la mappa, tra il triste e il divertito. Tra il lugubre e il faceto, tra Orio e Al Serio.

"Che cos'è CIM?"
Lei, sigaretta in bocca, distratta, un po' distante, tempo zero ci illumina.
"CUM IN MOUTH"
Ci voltiamo, la guardiamo attoniti.
"Dall'inglese... ho immaginato... è solo un'ipotesi, eh?"

martedì, novembre 20, 2007

Pericolo blog

C'è quell'omicidio di Perugia. Non ho la minima idea di chi sia il colpevole e mi interessa fino a un certo punto. C'è un'altra cosa che mi interessa, mi riguarda direttamente e mi spaventa.

Descrivendo i personaggi coinvolti nell'assassinio di questa Meredith, si elencano i seguenti indizi di mostruosità:

  • fumano canne, smodatamente

  • hanno dei blog in cui, tra le altre cose, parlano appassionatamente di vampirismo

  • hanno uploadato dei video su youtube in cui fanno delle boccacce e questo è indice della loro personalità beffarda e della loro mancanza di valori

Ora, considerando che in questo blog, in cui regna la banfa cattiva e blasfema, c'è il mio nome e la mia faccia. E considerando che su youtube girano dei video in cui inneggio alla masturbazione e dichiaro esplicitamente che “Gesù e cattivo” e che “lo Spirito Santo è un elicottero”...

...temo che se un giorno verrò accusato di omicidio o altri crimini, questi saranno gravi indizi a mio carico e, indipendentemente dalla mia colpevolezza o meno, sarò profondamente nella merda. Mi sto scavando la cella con le mie stesse mani.

"The moon's an arrant thief/and her pale fire she snatches from the sun" (Shakespeare)

Il discorso sul colore dei capelli di Apa mi ha fatto ripensare ad una cosa che ho scoperto recentemente. Io adoro la scrittura di Nabokov. Leggendo della sua vita, sono arrivata alla frase: Nabokov soffriva di sinestesia.
(e qui mi sa che mi tocca salutare mak...)
Io fino ad ora sapevo che la sinestesia è una figura retorica, in cui si accostano due percezioni sensoriali di diversa origine, con il risultato di modulare l'impressione derivata dalla realtà attraverso la combinazione di suoni, colori, visioni etc.
E invece quella mattina ho scoperto che la sinestesia è anche un "disturbo" della percezione. Un sinestetico accosta involontariamente ad una qualunque percezione un'altra, di radice diversa. Se vede un colore, vi associa un numero. Ogni nota musicale per il sinestetico diventa, è un colore. La madre di Nabokov (anche lei sinestetica) si rese conto che il figlio soffriva di questo disturbo perché da bambino le disse che le lettere colorate dell'alfabeto, quelle sui cubi di legno, con cui stava giocando, erano tutte del colore sbagliato.
Insomma, vista così la sinestesia mi sembra una cosa grandiosa, e così certi "disturbi", che secondo me possono solo arricchire la percezione, e di conseguenza l'espressione delle cose. Come il "suono giallo" di Kandinsky, anche lui sinestetico.
Il fatto che ora si inizi a dire "diversamente abile" per me è riduttivo, se non un po' una stronzata, perché si camuffa da formula socialmente accettabile un'altra verità: che la diversità è più preziosa del modo in cui sappiamo dirla. Questo linguaggio forse proviene dalla effettiva "disabilità" di chi vuole accontentarsi di un quadratino di possibilità e ci vuole fare entrare tutti i colori, suoni, sensazioni.
E se veramente si è abili a far qualcosa, bisogna ammettere in quella abilità tutte le sue infinite forme.
Tornando alla sinestesia, mi chiedo quante cose in più si potrebbero creare, intuire, quanti legami invisibili tra noi e le cose, e tra le cose stesse, si potrebbero svelare. C'è chi la sinestesia se la induce attraverso gli allucinogeni, chi la cerca come metodo artistico.
Il sinestetico mi piace chiamarlo sinesteta, perché è un mago della percezione, e lo è naturalmente. E forse solo perché sinesteta Nabokov ha potuto scrivere una pagina così bella.
"Le stelle erano da poco impallidite. Seguì la ragazza e un cane da pastore esultante su per un sentiero invaso dalla vegetazione che brillava di rugiada vermiglia nella luce scenografica di un'alba alpina. L'aria stessa pareva tinta e invetriata. Un gelo sepolcrale emanava dalla parete rocciosa a picco, lungo la quale saliva il sentiero; sull'opposto lato scosceso, tuttavia, qua e là fra le cime degli abeti che crescevano più in basso, sprazzi di luce solare, sottili come fili di ragnatela, cominciavano a intessere arabeschi di tepore." (da Fuoco Pallido)

lunedì, novembre 19, 2007

Babuinette di Novembre

Scusate per il ritardo, so che questo è un appuntamento che aspettate sempre con ansia ed eccitazione.
Per questo si cerca sempre il massimo possibile. Qualcosa che stuzzichi la mente, non solo le papille gustative.

E a proposito di papille gustative, ecco un grande esempio di talento naturale.






Questo è un filmato che lascia aperti molti, troppi interrogativi.

domenica, novembre 18, 2007

Apa è...

Biondo scuro
0 (0%)
Biondino
3 (18%)
Castano chiaro
5 (31%)
Ën bel fiöl
8 (50%)


Che dire, questo sondaggio ha talmente tanti livelli di lettura che è persino difficile cominciare a parlarne.

Partiamo dall'inizio allora, partiamo con il perché.
Questo sondaggio nasce dalla mia ansia di verità concrete, accertate. Verità che io, da solo, non posso conoscere.
Non vedo i colori.
Sono biondo? Sono castano?

Ogni volta, ogni singola volta, che dico, pronuncio le esatte parole "Sono biondo."... qualcuno nella stanza si sente in dovere di rispondermi, in genere anche con una certa durezza, che sto dicendo cazzate. Che se sono biondo io allora Michael Jackson è negro.

Lo stesso succede, anche se devo ammettere, con meno durezza, quando sostengo di essere castano. "Ma no, sei biondo."

Ovviamente capirete che per un povero discromatopsico paranoico la cosa può solo ed esclusivamente acuire il problema, ho quindi deciso di affidarmi alla statistica.

E questa e la saggezza di Aparazzi e degli Aparazzini mi ha fatto capire che esiste una nuova, diversa, terza via. Ed è che non importa che io sia biondo o castano. Il concetto fondamentale è che io sia "Ën bel fiöl".

E quindi voglio rimanere biondo per chi sono castano e castano per chi mi vede biondo.
Voglio essere la voce discordante, il rumore di fondo, il crepitio del vinile, la distorsione della chitarra.

La discordanza della bellezza in un mondo di bruttura.

venerdì, novembre 16, 2007

So che lo vuoi

L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi. (Oscar Wilde)


Le sette e quaranta

Mi sono svegliato alle sette e quaranta. Senza sveglia, così, per cazzi miei.
Ho guardato l'orologio.
Sette e quaranta.

Ora avrò in testa quella canzone tutto il giorno.
Battisti.
Il traffico è lento, l'ora di punta, la chiave messa lì, lì sulla finestra.

Che palle.

Mi alzo e mangio uno yogurt, tanto per cambiare le mie abitudini, visto che non faccio mai colazione.

Ho la lingua addormentata, la banana la sento appena, il sapore lo sento appena.
Mi siedo, al buio, e mi gusto questo viscoso liquido acidulo. Chissà come ha fatto a diventare popolare. Mi sembra un gusto così particolare.

Fuori dalla mia porta c'è gente allegra, che sghignazza. Sono fuori dalla mia porta.

Non so perchè ma mi immagino che tutto il mondo sia immerso nell'oscurità che mi circonda.
Altrettanto stranamente non immagino che tutti stiano mangiando Yogurt alla banana.
Presto prestoooo uouoooooo. Presto presto, dai.
Da un minuto sei partita e sono solo.
Sono stanco e non capisco cosa c'è.
Sui miei occhi da un minuto è sceso un velooo.

Da domani metto la sveglia alle sette e trentotto. Così, per evitare casini e darmi pure un minuto di agio.

giovedì, novembre 15, 2007

WHY OOOH WHY !?!?

Credo che quest'essere sappia cosa significhi voler uccidere qualcuno...


Triste coscienza civile

APA scrive:
Me l'ha girata Anselmi.
APA scrive:
!LINK!
(Il Giornale ha editato una foto degli scontri a Bergamo, per la partita Atalanta-Milan, dovuti alla morte di "GABBO". In pratica hanno eliminato la scritta "MILANO" dal giubbotto di uno dei partecipanti.)


RAZZI scrive:
...
RAZZI scrive:
Che sfigati di merda.

APA scrive:
Sì, ma è agghiacciante.
APA scrive:
Che facciano "cosucce" del genere...
APA scrive:
Figurati su cose più grandi.
APA scrive:
Paese di merda.

RAZZI scrive:
Ma quelli lì poi sono berlusconiani puri...
RAZZI scrive:
La disonestà per loro è sistematica.
RAZZI scrive:
Non mi sorprende neanche più di tanto, che arrivino così in basso.

APA scrive:
A me non sorprende che arrivino così in alto. E dovrebbe.

La caccia al tesoro

A Milano deve essere in corso una caccia al tesoro segreta. Sono giorni che noto cose strane.

Quella di ieri è stata di trovare, in giro per strade e stazioni di metropolitana, dei tacchi di scarpa abbandonati.

Ne ho contati quattro.

Mi piacerebbe venire più coinvolto in queste cose.

Forse dovrei tentare di far parte della massoneria. O dei rosacroce. Qualcosa.

Qualcuno di voi può aiutarmi?

mercoledì, novembre 14, 2007

Gesù é ovunque

Gesù é sempre accanto alle creature del Signore.. ok... ma non pensavo che fosse anche didietro.

martedì, novembre 13, 2007

Un Byfluss barese

Che stile di vita vuoi o vorresti avere?

Bellissimo
4 (30%)
Demenziale
2 (15%)
Georgio style
2 (15%)
Donkey style
1 (7%)
Giapponese
1 (7%)
Irlandese ma non ho mai letto Joyce
2 (15%)
Joyce
4 (30%)
Nudo e freddissimo
4 (30%)



Che dire. Dal risultato di questo sondaggio si capisce benissimo che siete dei cretini, ma non è che lo posso dire proprio così...

O sì?

Musica Ergonomica Sei: Il prurito irresistibile

Ogni grande canzone, si sa, ha le sue cover. Il motivo che spinge un artista a cimentarsi con la canzone di qualcun altro credo sia comunemente individuato nel desiderio di cantare e far propria una canzona che si ama. Alle volte però il motivo può essere un altro. A volte ci può anche essere il desiderio di mettere mano a qualcosa che si apprezza ma che non si condivide. La voglia, quasi la necessità, di adattare una canzone lla nostra personale struttura melodica. Alle volte si sente che la melodia ha potenziale ma non si riesce ad accettare le soluzioni dell'artista perche' queste contrastano con il nostro orecchio, con la nostra sensibilita' musicale. Ed ecco che allora si prende una canzone e la si canta secondo il proprio orecchio, come a voler soddisfare un prurito fortissimo al quale non si puo' resistere.
Ecco perchè mi son permesso di cantare la mia versione, con un tocco di ironia, perchè prendersi troppo sul serio fa male e perche' non sono Robbie Williams, vero Ignazio?

lunedì, novembre 12, 2007

Guerrieri

Due giorni fa, in un Autogrill, un colpo è partito dalla pistola di un agente della Polizia Stradale, uccidendo un tifoso della Lazio di 26 anni.

Ieri gli ultrà di Roma e Lazio si sono coalizzati (evento mai accaduto prima) e hanno attaccato Polizia, Carabinieri e sede del CONI improvvisando una specie di rivolta urbana. Quelli dell’Atalanta, senza sapere neppure cosa fosse successo esattamente il giorno prima, hanno sfasciato transenne, lanciato fumogeni e oggetti in campo e sono riusciti con la forza a far sospendere la partita. A Milano si è radunata una folla inferocita davanti a San Siro: i giornalisti accorsi per fare domande ai tifosi sono stati massacrati di botte.

Insomma, gli ultrà di tutta Italia sono uniti contro le forze dell’ordine, e hanno iniziato una guerriglia che probabilmente si protrarrà per settimane. Più o meno esplicitamente, sostengono di essere vittime di soprusi da parte degli agenti, di essere oggetto di violenza e persecuzione.

Ma sono convinto che questo sia soltanto un pretesto per combattere. Gli ultrà sono feccia, non sono interessati allo sport, hanno passioni e ideologie di facciata che coprono il loro vero proposito: amano formare un esercito, avere un nemico e fare la guerra. Agli ultrà non importa costruire qualcosa, si eccitano a distruggere, scardinare e bruciare sedie e, nei giorni fortunati, colpire teste e far saltare denti. Adesso si possono nascondere dietro una questione di principio, sbandierare la causa di un ragazzo morto, ed è sintomatico che perfino l’odio storico tra Lazio e Roma venga accantonato quando c’è una buona scusa per divertirsi tutti insieme a fare un macello.

In giro ci sono molti ragazzi che amano combattere. Alcuni si gonfiano i muscoli in palestra sperando che un giorno, al pub o in discoteca, arrivi il momento buono per poterli usare. Da ragazzino, quando bazzicavo per le discoteche, ho visto un sacco di risse scoppiate per ragioni insulse e ispirate, sotto sotto, da un unico proposito: provare il brivido della guerra, di avere un nemico e vedere scorrere il suo sangue, di dimostrare il proprio valore sul campo di battaglia.

Chi vuole fare la guerra ha diverse soluzioni a disposizione. Ci sono i cani sciolti che fanno pesi o arti marziali e attendono la rissa al varco. Quelli che entrano a far parte di gruppi combattenti di estrema sinistra o estrema destra. Quelli che si infiltrano proprio nell’esercito o nelle forze di polizia, con lo svantaggio, però, di dover sottostare alla legge (ma le soddisfazioni che può dare una missione di pace all'estero o una retata di clandestini senza nome è impagabile). Credo però che sia lo stadio, e il tragitto da e verso lo stadio, l’ideale per i guerrieri: le possibilità di scontro si moltiplicano e diminuiscono quelle di essere identificati. Le regole, i principi, i valori condivisi dal gruppo sono minimi e c’è largo spazio per il combattimento spontaneo, libero, felice. E poi lo fai soltanto la domenica, e nel resto della settimana puoi essere un ottimo padre, amico o professionista.

sabato, novembre 10, 2007

Coming soon to a theater near you

Qualcuno stava aspettando, altri mi hanno fatto domande a riguardo.
Bene, è con estremo piacere che vi comunico di aver iniziato le registrazioni ufficiali del mio prossimo singolo:



Potete ascoltarne un piccolo estratto in anteprima cliccando QUI

Ci vediamo on the road.

venerdì, novembre 09, 2007

Pane al pane, vino al Bassi

Ho preso in giro altre persone, ho riso delle loro performance musicali mediocri se non disastrose.

Ora è il mio turno. Fate di me cio' che volete.

Per chi non mi conoscesse sono il ciccione pelato con la maglia bianca sulla Dx che inizia il pezzo.

Amen


Aeroplano che te ne vai


Gli aeroporti sono posti strani in cui incontri strane persone. Forse ve ne ho già parlato, ma se non me lo ricordo io, non avrò la supponenza di immaginare che ve lo ricordiate voi.
Quante storie passano negli aeroporti, in questi labirinti bianchi e di vetro, dove è sempre giorno. Sento alle mie spalle che Tiziano è in ospedale e che spera di arrivare in tempo. Davanti a me un negozio, campeggia uno slogano "Why not take home an amazing piece of Spanish glass?". Proprio mentre mi domando chi potrebbe mai venire attratto da qualcosa del genere un tizio, palesemente anglosassone, si produce in un'esagerata espressione del tipo "Yeah, why not". Talmente esagerata che mi vien da pensare che sia una sorta di attore, messo lì per convincere chi assiste della qualità e delle buone intenzioni dell'offerta.
E io sono qui e aspetto. Che i miei numeri appaiano sui tabelloni. Che venga il mio turno. Preoccupandomi di continuo delle batterie del mio pc, del mio lettore, perchè ovviamente mi sono dimenticato l'essenziale libro.
E io sono qui e aspetto.
Reitero perchè al Razzi le reiterazioni piacciono tanto. Tranne quelle di Baricco che è un figlio di puttana.
E aspetto.
Quanto amo gli aeroporti non so spiegarlo, anche perchè sento schifato e affascinato, stanco ed attratto.

giovedì, novembre 08, 2007

Madrid e le rotondità

E' la prima volta che vengo a Madrid. E' bello vedere che qui tutti stanno bene, hanno bene o male trovato una loro dimensione, anche se anni luce diversa dalla mia.

La città è bella.
Dolce, elegante, signorile, rotonda. Madrid ha infatti questa caratteristica, a momenti impercettibile, di rendere tutto un po' più tondo, morbido. Le vie, le case, le figure. I fianchi delle ragazze, le curve delle strade. La confusa faccia guanciuta del tassista che fa retromarcia in tangenziale per riuscire a prendere l'uscita secondo lui giusta (e secondo il navigatore GPS sbagliata) per raggiungere il mio hotel. (Per i curiosi, aveva ragione il navigatore). L'orizzonte diventa ovoidale. La malinconia sembra mollemente rotolare. Ovunque si guardi, ovunque si percepisca qualcosa, c'è questa caratteristica, tenue, sferica, che solo affinando i sensi si può scoprire.
Le nuvole, i viali, i colli, gli edifici.
Ma soprattutto, mi sono fatto due palle così a seguire tutti 'sti meeting e riunioni.

E via, oggi comincia la mia ultima giornata a Madrid, la città tonda.

mercoledì, novembre 07, 2007

Decameron

E' con grande allegria che voglio celebrare il ritorno in TV di una delle persone più intelligenti e divertenti in Italia. Un blasfemo gentiluomo che ha tanto da insegnarci e a cui Aparazzi, sotto sotto, deve moltissimo.

Ieri ha mandato in onda la prima di dieci puntate (chissà se arriverà fino in fondo) del suo nuovo programma Decameron, in onda il Martedì sera tardi su LA7.



Se volete vederle, su youtube ci sono altre 6 parti che coprono tutta la trasmissione. In alternativa c'è anche questo link, con audio e video sincronizzati meglio. Ma ho postato quello sopra perché mi piaceva la sigla.

Do You have the X Factor?

martedì, novembre 06, 2007

Canzone di un giorno di sole di Kyoto

Come testimonia questo video, come vi dico da tempo, il nostro è stato un viaggio caratterizzato non solo da gente, vedute, bevute, templi, castelli, colori, treni, puttane, donkey, Georgio, mappe, cibo, cibo e cibo. Ma anche tanta tanta musica.
Musica da fuori. Musica da dentro.
E la musica ce l'ha quella caratteristica lì. Quella di mantenere i ricordi, i sapori, gli odori appiccicati tra una nota e un'altra.


Questa canzone poi, secondo molta critica, riporta la figura del Razzi come autore alle proprie gloriose origini. Quelle di "Stringhe Strane". Quelle di "Dubididà". Insomma un ritorno alla grandissima di un vero cantautore che ha saputo, è vero, donarci momenti di intelligente allegria con "Yoginobamba"* ma che solo ora torna a svelarci la bellezza della propria anima.






*Yoginobamba, a presto, spero, sui vostri schermi.

lunedì, novembre 05, 2007

meno esse piu` dio

Non so se e` gia` capitato a qualcuno di voi.

Inserisco l`indirizzo di Aparazzi nel browser e dimentico una lettera. Una `s`.
Vengo affrontata da questo:

Will Russia and some Arab nations invade Israel and the U.S.A. become involved? Yes.
Will 1/4th of the world’s population die? Yes.
Will there be a one-world system or global economy? Yes.
Will diseases increase such as AIDS? Yes.
Did you know the Bible tells us about what is happening?

www.aparazzi.blogpot.com

Intanto, io spero di essere nel restante 3/4 di popolazione.
mm aspetta che controllo la bibbia.

U R MR GAY

domenica, novembre 04, 2007

Brohemian Rhapsody



Da CollegeHumor

Si tratta di un sito filtrato da WebSense, quindi vedetevelo a casa.

sabato, novembre 03, 2007

The taste of things

Quel sapore unico che la tua memoria dona alle cose.
Quel sapore che puoi solo tentare di comunicare, e che solo i grandi artisti riescono, forse, in parte, a trasmettere.

Quel sapore di Emerald Mountain. Vintage Old. Il sapore di Georgio.

Qui ci provo con un piccolo video. Con della musica. Con il bump mapping a cazzo.

venerdì, novembre 02, 2007

Lucy, the Daughter of the Devil



Giusto per farvi sapere che esiste.

Episodio 2
Episodio 3

Quanto ti mancano i tuoi amici?

Apa 5
3 (6%)
Apa 10
5 (10%)
Apa 23
12 (25%)
Razzi 5
1 (2%)
Razzi 10
3 (6%)
Razzi 13 abbondante
9 (18%)
Pan 69
4 (8%)
Khan 50
3 (6%)
Mak 0
21 (43%



Potrei commentare questo sondaggio.
E lo farò.
Solo che sono scazzato.
Mi fa troppo schifo questo Non-Giappone. E' troppo poco nipponico. Mi mancano le cosce al vento, la gente che saluta, le luci, i templi, gli insetti enormi, il cibo fantastico.

Poi c'è anche gente che parla di quel buco di culo che è l'Irlanda e la contrappone al Giappo. E magari questi manco sanno dove e come sta Belfast. E magari, da bravi non nipponici, manco hanno letto Yeats. Wilde. Joyce. Tutta gente che guarda un po' se n'è andata dall'Irlanda.
L'ultimo persino a Trieste. In Friuli. Terra natia di Razzi.
Il perdente di questo sondaggio.


Infatti, in totale, Mak vi è mancato 0.
Khan 150.
Razzi vi è mancato 152 abbondante.
Pan 276, il che mi dà da pensare.

Ma soprattutto io vi sono mancato 341.

Bene. Eccomi stronzi, sono tornato.
E ora che facciamo?

giovedì, novembre 01, 2007

Donkey Hote

Tornare da un viaggio lungo e bello è difficile. Mi sveglio alle sette del mattino per colpa del jet-lag e il mondo di cui prendo lentamente coscienza è pervaso da un’angoscia nuova:

“E adesso che faccio? Cosa vado a vedere? Dove vado a mangiare? Quale sarà la prossima fermata? E a che ora, e come, si fa il check-out da qui?”

Un giorno Apa vi parlerà anche di Donkey, il luogo dove è stata scattata questa foto, un luogo che incarna la bellezza e la follia del viaggio, perché dietro a ogni angolo c'è qualcosa che non ti aspetti.

Ho bisogno di altri Donkey. È una questione di vita o di morte. Presto.


Dublin


Certo la mia foto non sarà ai livelli di quelle di Apa e Razzi, certo l'Irlanda non è il Giappone, ma io me ne frego... e posto!!!

mercoledì, ottobre 31, 2007

martedì, ottobre 30, 2007

E queste? Dove le avete lasciate?

Geografia

Mi hanno chiesto seriamente se la capitale d`Italia e` Tripoli.

Himeji all the people

Ieri siamo stati a Himeji, citta` molto bella, castello fantastico, esageratamente affascinante.
Poi, con una canzone in testa, ci siamo diretti Kobe, per un`esosa cena a base di manzo massaggiato, in presenza di un austero cuoco.

Oggi ultimo giorno a Osaka, si va al castello, si va da Donky, si cazzeggia, prima di una notte in aeroporto, aereo alle 8 di domani mattina.

E una canzone ci rimane in testa. Himeji all the people. Himeji there`s no country.

lunedì, ottobre 29, 2007

Sempre nei nostri cuori

Oggi un ictus ci ha strappato un mito assoluto degli anni 80. Oggi ci ha lasciato Guido Nicheli, al secolo il commendator Zampetti. Noi tutti ci uniamo al dolore della famiglia, soprattutto della figlia Sharon.



Amen

Noi, ragazzi di Oji

E cosi`, sulle note struggenti di Luis Miguel, abbiamo lasciato anche Oji. Da ieri siamo a Osaka, oggi escursione a Himeji e Kobe.


venerdì, ottobre 26, 2007

L'atto poetico


La triade Panaparazzina è in Giappone: terra di magia, terremoti e poesia.
Ma anche il Cile cinquant'anni fa.


Negli anni quaranta e all'inizio degli anni cinquanta, in Cile si viveva poeticamente come in nessun'altra parte del mondo. La poesia impregnava tutto: l'insegnamento, la politica, la vita culturale e quella amorosa. Durante le innumerevoli feste quotidiane, la gente beveva senza ritegno e c'era sempre qualche sbronzo che recitava versi di Neruda, di Gabriela Mistral, di Vicente Huidobro e altri magnifici poeti.

Perché tanta lirica gioia? In quegli anni, mentre l'umanità subiva la Seconda guerra mondiale, nel lontano Cile, separato dal resto del pianeta dall'Oceano Pacifico e dalla Cordigliera delle Ande, lo scontro tra nazisti e alleati era vissuto come una partita di calcio.

In ogni casa, su di una cartina inchiodata al muro, si seguivano le avanzate e le ritirate degli eserciti in guerra con spilloni muniti di bandierine, tra i brindisi e le scommesse. Per i cileni il loro paese lungo e stretto, malgrado i problemi interni, era un'isola paradisiaca che la distanza preservava dai mali del mondo. Mentre in Europa imperava la morte in Cile regnava la poesia.

Il cibo abbondava - i quattromila chilometri di coste fornivano pesci e frutti di mare squisiti - il clima era eccezionale e il vino un nettare a buon mercato - un litro di rosso costava meno di un litro di latte - e per tutte le classi sociali, dai poveri ai ricchi, quello che contava di più era fare festa. [...]


Un notaio compassato, a partire dalle sei di sera si ubriacava nei bar e si faceva chiamare "il terribile tette nere". A lungo si parlò della battuta con cui aveva abbordato una cliente: "Signora anch'io sono stato donna: parliamoci da vacca a vacca".


Il paese intero, al tramonto, era in preda a una follia collettiva.
Si festeggiava la mancanza di solidità del mondo. In Cile la terra tremava ogni sei giorni! Il suolo stesso era, per così dire, convulsivo. Per cui tutti erano soggetti a un terremoto esistenziale. Non vivevano in un mondo compatto che seguiva un ordine razionale bensì in una realtà tremolante, ambigua.

Si viveva precariamente tanto sul piano materiale quanto su quello relazionale.
Non si sapeva mai come sarebbe finita la notte di baldoria: la coppia che si era sposata a mezzogiorno poteva dividersi all'alba e ritrovarsi a letto con altre persone; gli invitati potevano buttare i mobili giù dalla finestra e così via.

I poeti, nottambuli di natura, vivevano in un'euforica smodatezza.
Neruda, collezionista frenetico, si era fatto costruire una casa-museo a forma di castello radunando intorno a sé un'intero paese.

Huidobro non si accontentava di scrivere "Perché cantate la rosa? Fatela fiorire nel poema" ma ricoprì di terriccio fertile i pavimenti di casa sua e vi piantò un centinaio di roseti.

Teofilo Cid, figlio di ricchissimi libanesi, rinunciò alla sua fortuna e conservò come unica ricchezza un abbonamento al quotidiano francese "Le Monde" e, ubriaco fradicio giorno e notte, decise di vivere su di una panchina del Parque Forestal.
E lì lo trovarono una mattina, morto, ricoperto dalle pagine del suo giornale.

Ci fu un altro poeta che si faceva vedere in pubblico soltanto alle veglie funebri degli amici per mettersi a saltare sulla bara.

Il magnifico Raul de Veer non si fece il bagno per due anni per selezionare con il suo fetore chi davvero fosse interessato ad ascoltare i suoi versi.

Tutti quanti erano usciti dalla letteratura per partecipare agli atti della vita quotidiana adottando una posizione estetica e ribelle. Per me, come per molti altri giovani, erano idoli che ci indicavano un modo di vivere bellissimo e demenziale.

da: Alejandro Jodorowsky - "La danza della realtà"


Un modo di vivere bellissimo e demenziale.
Per qualche ragione associo le ultime parole ad Apa.
Se lui potesse, nella mia visione, vivrebbe seguendo questo precetto.
O forse è il Razzi?
Boh, tanto è uguale.