domenica, novembre 18, 2007

Apa è...

Biondo scuro
0 (0%)
Biondino
3 (18%)
Castano chiaro
5 (31%)
Ën bel fiöl
8 (50%)


Che dire, questo sondaggio ha talmente tanti livelli di lettura che è persino difficile cominciare a parlarne.

Partiamo dall'inizio allora, partiamo con il perché.
Questo sondaggio nasce dalla mia ansia di verità concrete, accertate. Verità che io, da solo, non posso conoscere.
Non vedo i colori.
Sono biondo? Sono castano?

Ogni volta, ogni singola volta, che dico, pronuncio le esatte parole "Sono biondo."... qualcuno nella stanza si sente in dovere di rispondermi, in genere anche con una certa durezza, che sto dicendo cazzate. Che se sono biondo io allora Michael Jackson è negro.

Lo stesso succede, anche se devo ammettere, con meno durezza, quando sostengo di essere castano. "Ma no, sei biondo."

Ovviamente capirete che per un povero discromatopsico paranoico la cosa può solo ed esclusivamente acuire il problema, ho quindi deciso di affidarmi alla statistica.

E questa e la saggezza di Aparazzi e degli Aparazzini mi ha fatto capire che esiste una nuova, diversa, terza via. Ed è che non importa che io sia biondo o castano. Il concetto fondamentale è che io sia "Ën bel fiöl".

E quindi voglio rimanere biondo per chi sono castano e castano per chi mi vede biondo.
Voglio essere la voce discordante, il rumore di fondo, il crepitio del vinile, la distorsione della chitarra.

La discordanza della bellezza in un mondo di bruttura.

14 commenti:

Ergonomico ha detto...

Essendo io a conoscenza della causa prima di questo sondaggio ho evitato di falsarlo rispondedovi. Ciononostante sappi Apa, che più indago sulla percezione dei colori, più chiedo con umiltà, consapevole del nostro handicap, il parere dei normodotati, più mi scontro con due aspetti interessanti della questione. Il primo aspetto è l'arroganza, quando un normodotato è a conoscenza del mi problema si sente assolutamente in grado di pontificare, spesso con arroganza, sui colori, quasi fosse per lui una liberazione poter sparare cazzate nella consapevolezza più totale di non poter venire contraddetto. L'altro aspetto è invece l'incredibile varietà di opinioni che ci sono e che, per gente come noi, appaiono fuorvianti e frustranti. Certo, non capita che qualcuno ti dica che un colore è verde e che qualcun altro te lo definisca rosso, tuttavia quando si fa su sfumature più sottili il colore diventa più un'opinione che un dato di fatto. Sono arrivato alla conclusione che, Apa, noi siamo solo persone le cui opinioni cromatiche sono un poco più bizzarre della media.

Apa ha detto...

C'è anche gente come il Razzi che sostiene che siamo degli handicappati del cazzo, che la nostra condizione sia terribile, che preferisce di gran lunga essere miope o astigmatica, o presbite... piuttosto che vivere in un mondo fallato, marcio, corrotto dall'assenza di quella che sente come una verità. Gente che è anche convinta di sapere COME vedi tu, che tipo di ERRORE ci sia in te, esattamente dove risieda in te la pecca. Gente che ti dice cosa ti perdi. Gente che ti dice che la vita ha sapori che tu non conosci. Gente che non capisce nemmeno che la poesia nasce dall'indefinito, che dove non arriva la vista arriva l'ignegno, la fantasia, la mitopoiesi, l'eleganza di un pensiero contro la grettezza di coni e bastoncelli.

Gente di merda.

byfluss ha detto...

E finitela, sciancati del cazzo.

Unknown ha detto...

http://colorvisiontesting.com/boat.gif

Razzi ha detto...

Avete ragione. Anche per la sindrome di down ormai non si parla più di disabilità ma di diversa abilità, e questo è un grande segno di progresso. E, pensandoci bene, anche ridurre la miopia a una disfunzione quando invece lascia così tanto spazio al mistero, alla vaghezza, a quell’opacità dei contorni che tanto riflette la complessità del nostro tempo e la condizione dell’uomo contemporaneo, è atteggiamento da barbari. E prendete i sordi: tu dici “diga” e loro capiscono “figa”, oppure, se sono ingegnosi, prendono in considerazione entrambe le possibilità, ci aggiungono pure “riga” e riescono a trovare sintesi mirabili. Quanta più eccitazione, sesso, desiderio c’è nel mondo dei sordi, nel mondo di chi capisce “figa”? E come si fa, poi, a essere così gretti e arroganti da menzionare timpani e trombe di eustachio, quando anche chi ci sente benissimo, a volte, confonde le parole di un film o di una canzone? Non esiste la verità del suono, come non esiste la verità del colore. Non esiste la realtà, esistono solo le percezioni e la loro impressionante diversità. Dovremmo tutti riflettere, guardare ancora una volta Matrix, e pregare.

hazey ha detto...

e con un passo oltre, io trovo l'attuale sondaggio altamente complesso, perché ha la stessa radice delle vostre sciancherie, ma assoluta; ed ha che fare con il quesito dell'allocco, con cui Russell riassume il problema della percezione e conoscenza secondo Berkeley:

Si stupiva un dì un allocco:
"Certo Dio trova assai sciocco
che quel pino ancora esista,
se non c'è nessuno in vista."
RISPOSTA: "Molto sciocco, mio signore,
è soltanto il tuo stupore.
Tu non hai pensato che
se quel pino sempre c'è
è perché lo guardo io:
ti saluto, e sono Dio."

Apa ha detto...

E' vero, c'è piendo di piccoli handicap.

Il peggiore comunque secondo me è la calvizie.

Ignazio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ignazio ha detto...

x apa e ergo

Sapete, mi é venuto in mente che dove vivo c'é un artista daltonico. Quando desidera dipingere quadri più "classici" organizza (o forse si fa organizzare, non ricordo) in un dato modo i colori sulla tavolozza, in altre opere - che tra l'altro preferisco - invece gioca proprio su questo difetto visivo e il risultato é particolare. Vi lascio il link ad un video di una sua intervista, merita :D

Etto Margueret

http://www.youtube.com/watch?v=Xnjupez72XM#

Ergonomico ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ergonomico ha detto...

Razzi, sei a conoscenza del fatto che l'occhio femminile e' molto piu' sensibile alle tonalita' rosse rispetto a quello maschile? In pratica la donna distingue molte piu' sfumature di rosso dell'uomo riuscendo ad apprezzare sottili differenze di tonalita' che non hanno alcun significato per la sua controparte maschile. La realta' oggettiva che la donna riesce a percepire e piu' raffinata di quanto tu sarai mai in grado di percepire. Think about it.

Ergonomico ha detto...

@ Apa: anche essere dei tappi non deve essere proprio una figata, la prospettiva è tutta falsata.

Razzi ha detto...

E tu lo sapevi che nei 100 metri le donne sono meno veloci degli uomini e che chi soffre di artrosi va ancora più piano? Ma fanno tutti parte di un continuum della deambulazione, che va dal paraplegico a Carl Lewis, in cui le distinzioni tra funzionamento e malfunzionamento non hanno senso e sono piuttosto una manifestazione di superficialità fascista. Io non vi prendo per il culo perché siete daltonici, ma trovo ridicolo il vostro accanimento nello sdoganare una piccola, innocua disfunzione della percezione visiva. Vi preferisco quando gioite dei vostri corpi slanciati e delle vostre chiome rigogliose.

Apa ha detto...

Hai una prospettiva falsata.