martedì, giugno 30, 2009

Storia Minima Dell'Arte - 4




Me piase i bìgoli con le lugàneghe, Marièta damene per caritààààà!!!

Esempio di Bad Parenting della settimana




Un'affermazione





Credo di aver gia' postato questa telefonata tempo fa, ma visto che pare che al momento ci siano persone che non l'hanno mai sentita, visto che sembra che Berlusconi ultimamente sia solo un megalomane puttaniere, visto che a breve chiuderanno blog e siti come nulla fosse grazie a leggi bavaglio, visto tutto ciò, mi faceva piacere ricordare quale fosse la situazione reale del paese e le origini del problema, la collusione mafiosa alla radice del potere italiano, alla radice e al doloroso apice, visto la posizione che occupa Berlusconi.


Per dovere di completezza vorrei dire che la telefonata credo sia tagliata nella parte in cui Berlusconi passa la cornetta a Confalonieri e i tre discutono sull'opportunità di parlare ai carabinieri di Mangano, che si conclude con "Tanto i Carabinieri sapevano già tutto"... Ma no, l'hanno arrestato solo due volte a casa di Berlusconi, figurati se i carabinieri potevano mai collegare le due cose.

lunedì, giugno 29, 2009

Google, ieri non sono stata poi tanto fortunata.





Ieri sera mi sono imbattuta in un trafiletto riguardante una notizia di qualche mese fa. Un componente dei Tokio Hotel - nota band dai capelli particolarmente fluenti - pare abbia tirato un cazzotto ad una fan per poi fuggire subito dopo.
Le reazioni delle ammiratrici del gruppo non si sono fatte attendere. Costruttive. Pacate. Civili. Mature.
E' un piacere leggerle, è un piacere scoprire tanta ragionevolezza e obiettività in queste righe.
Per tali motivi e perché vi sono amica ho deciso di riportare alcuni stralci dei commenti.
Chissà che possano elevare il vostro io, miei cari trogloditi.

* Mi fai un po' schifo ma sei l'unico che mi piace:

- Tom kaulitz sei popo un bastardo….. pensa io pensavo che un ragazzo molto dolce e che nn potevi fa ste cose ad una donna…. ok…. quindi sei stato un maleducato perchè nn hai chiesto scusa.. ma l hai lasciata li perterr puena de lividi che glie hai pricurato
okok… cpt sei statp pure un vigliacco… mamma mia adesso mi fai un po skifo Tom kaulitz ma solo pe quello che hai fatto………okokokok è tutto….. basta….. io sono una fan…. e tu sei l unico che me piace del gruppo ma adesso poco…….

* Fammi male:

- secondo me tom ha ftt bn a tirarle un cazzotto xkè lei nn puo spegnerli la sigaretta contro il vetro della macchina…e io ne sarei onorata di essermi presa un cazzotto dal mio idolo!!!!

* Amiamoci perché Moccia è amore:

- W i tokio! li amooo…io me li farei tutti e quattro!

* Peace and love (due commenti):

- Ragazze non giustifichiamo la violenza. Di fronte a qualsiasi cosa, la violenza è davvero l’ultima e la più brutta cata da giocare. Anche di fronte allo stalking.

- (in risposta all'intervento precedente ndi) Sn sempre io!xd poi tu cosa faresti se ti buttassero la sigaretta sulla tua makkina???
Poi ripeto se dovete venire qui x rompere il kazzo su quel BONO di TOM andate al trove k è meglio!!!!Conkordo pienamente cn kikki prima di tokkare i th dovete passare sul nostro cadavere e vi avverto nn sarà mlt facile xkè altro k un cazzotto in faccia voi finite sotto terra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! kiunkue sia daccordo mi rx!!!

Meditate Aparazzini.
E siate sereni.
Okokokok.

Poe





Un rumore.
Nel mio letto, un rumore.
Come una vibrazione bassa, sorda, che attraversa il letto.
Se solo mi allontano pochi centimetri, sparisce.

Le lenzuola ancora portano l'odore di qualcuno che non sono io.

E quel rumore continua, non viene da fuori, non è un'eco.

Come se un muro solido di brusio e bassi battiti attraversasse la mia stanza e la dividesse in due. Sporgo la testa dal letto ed è silenzio. Il suono avvolge

Non ne capisco l'origine, non so da dove venga, sono le quattro del mattino, il suono mi si adagia nel cervello, è come se lentamente facesse vibrare la mia materia grigia, impedendomi di dormire, costringendomi ad impazzire.

Cambio stanza e dormo nella mia vecchia camera, ora studio, su un letto traballante che è del Razzi quando viene.

Ma quel rumore in qualche modo, da lontano, nella sua natura misteriosa mi tormenta.

La mattina il suono è sparito, sciolto dalla luce, rimane la foschia di una notte inquieta.

Se un giorno verrò inghiottito dal buio, sapete perchè.

Storia Minima Dell'Arte - 3

Lettere da un desaparecido






Procede il viaggio del Razzi per il mondo, ma non smette di pensare a noi, alla nostra piccola comunità.

Mi ha mandato questa foto e il sottotitolo era "About to have a great time!!! XXX".

That's so Razzi!

Beh, condivido, e mando un caro saluto al nostro amico, che si goda questo viaggio in giro per il mondo.

domenica, giugno 28, 2009

Amate

Ciao a tutti.

In questo blog, che seguo da tempo, vedo sempre meno, leggo sempre meno, una parola che tanto ci appartiene, quanto ci sfugge. Questa parola, amici miei, è Amore.

E vi trovo così.
Disillusi, da soli, così come vi eravate illusi. Rimanete lì con un bicchiere vuoto fra le mani e qualcosa di più difficile da riempire dentro. Voi, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito. Quella rara pianta il cui nome è felicità.

E io sono l'erbolaro, il giardiniere, il gigante verde della pubblicità che proteggerà l'arbusto e lo farà crescere forte.

Sono qui per voi.

Amate.

SpoOOoOoOon!


Storia Minima Dell'Arte - 2



Alla via così.

sabato, giugno 27, 2009

Storia Minima Dell'Arte - 1




Non posso esimermi dal divulgare questi capolavori in pillole.
Sono 9 puntate: ecco la prima.

venerdì, giugno 26, 2009

Donna si masturba con un martello pneumatico e muore



Non fosse che questa è davvero una brutta storia, la protagonista di questo evento entrerebbe direttamente nella top ten dei premi Darwin per le morti più stupide.

Si tratta di una donna deceduta in Oklahoma nel tentativo di soddisfare i propri desideri sessuali, dopo aver tentato di masturbarsi con un martello pneumatico.

Pare che un vicino abbia chiamato la polizia dopo averla vista mentre cercava di dirigere l'insolito strumento di piacere verso le sue parti basse, e che le autorità siano arrivate in tempo per trovarla semi-incosciente, portarla all'ospedale ed essere informati poco dopo dell'avvenuto decesso.

La donna, una signora di 49 anni che aveva appena divorziato dal marito, era nota a tutto il vicinato per i suoi forti gemiti e per aver messo su un piccolo giro di prostituzione e installato un distributore di giocattoli erotici vicino a casa. Una professione, e una passione, stroncate da un eccesso di entusiasmo.

Hyenas bite back






Ho appena ricevuto una lauta e ben nutrita busta paga, comprensiva di buonuscita, incentivo all'esodo, ferie arretrate, TFR, cose del genere.

Sono abbastanza in fibrillazione, ma Thesp mi ricorda subito i miei doveri, il piano "Società di cazzate".


Il piano SDC è l'idea fondante del nostro futuro prossimo, si tratta di creare un format, un azienda, una società che ci permetta di campare in modo bellissimo e demenziale, secondo quelli che sono i dettami della banfa.
Si tratta di una vendetta di noi iene, animali brutti, viaggiatori, intelligenti, sottostimati.
In questo piano programmatico ognuno di noi ha un incarico ben definito, a seconda della configurazione che pare più attuale.

Al momento, quella in voga è dunque la societa di cazzate giapponese.

In questa particolare SDC i ruoli al momento sono i seguenti

Apa - Quello responsabile, makes things happen
Thesp - Inventore e disturbatore
Razzi - Ansia, preoccupazioni, psicofarmaci e alcohol
Ergo - Scoparsi tutte le giapponesi che gli capitano a tiro, qualche disegnino ogni tanto, ma facendolo tanto pesare

Ovviamente ci sono mille altri ruoli utili disponibili, ma sta anche a voi proporvi.

Morto un pedofilo






Morto Michael Jackson. E già ci si dimentica. Tutti a cantare le sue canzoni a rimpiangere gli anni '80, gli anni '90. Bad, Thriller, Billy Jean, ahh.


E già ci si dimentica chi fosse.

Canterino, ballerino, patetico, malato.


Speriamo sia il primo e che "papi" sia il prossimo.

giovedì, giugno 25, 2009

Berlusei yatsura






Normalmente odio le cose che ridicolizzano Berlusconi, in quanto è come se lo rendessero quasi simpatico, con le loro simpatiche parodie, gli ammiccamenti al personaggio, ma devo ammettere che questo è spettacolarmente ben fatto.

That's What Razzis Are For





Dopo mesi di inutile attesa ho deciso di dar voce alla mia insofferenza e reclamare l'intervento risolutore del calvo co-gestore di questo ameno blogghetto: Razzi, il sondaggio. Perdio.

mercoledì, giugno 24, 2009

Quasi quasi mi faccio cattolico






Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote. Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.

Egregio sig. Cardinale,

viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E' il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.


Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di "frequentare minorenni", dichiara che deve essere trattato "come un malato", lo descrive come il "drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio". Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell'omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull'inazione del suo governo. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la "verità" che è la nuda "realtà". Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell'Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi "principi non negoziabili" e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono "per tutti", cioè per nessuno.

Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all'integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi.
Non date forse un'assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi "parlate per tutti"? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l'immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E' forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l'attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l'8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell'inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra a stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull'odio dell'avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con "modelli televisivi" ignobili, rissosi e immorali.

Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa?

Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita "dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale"? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall'eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l'etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant'Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché "anche l'imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa". Voi onorate un vitello d'oro.

Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da "mammona iniquitatis", si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d'oro? Quando il vostro silenzio non regge l'evidenza dell'ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: "troncare, sopire ... sopire, troncare".

Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? "Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo ... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire" (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una "bagatella" per il cui perdono bastano "cinque Pater, Ave e Gloria"? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: "Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix" (La Stampa, 8-5-2009).

Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l'integerrimo sant'Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell'imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: "Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro" (Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 5).

Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei "per interessi superiori", lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.

Lei ha parlato di "emergenza educativa" che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei "modelli negativi della tv". Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l'arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del "velinismo" o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull'altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l'Italia.

Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all'Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: "Non licet"? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro "tacere" porta fortuna.

In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.

Genova 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete

Percezione della realtà





La domenica su Facebook e' un fiorire di status aggiornati.
Il clima classico è "Hangover", ovvero il post sbornia.

A decine si affrettano a specificare che soffrono i postumi di una bevuta, o rievocano i fasti e le devastazioni della sera precedente. E a ben vedere ci sono persino quelli che li anticipano, di venerdì, di sabato.

E mi domando, vi domando, perchè. Da dove deriva questa ansia di comunicare al mondo quanto ci si e' "divertiti", quanto si è bevuto.

Non è triste?

martedì, giugno 23, 2009

Passaparola





Parlare chiaro, ogni tanto, serve a mettere a fuoco i problemi veri.

Piccole variazioni dal previsto percorso






Ci sono giorni in cui una minima variazione sul piano prestabilito mi debilitano piu' del previsto.
In cui trovarmi con una giornata che all'improvviso non va come programmata, mi causa un abbattimento, dovuto ad un improvviso senso di vuoto, di mancanza.

Come se mi sentissi sprecato.

Come se ormai l'ingannarmi nell'ingannare mi fosse tornato necessario per non sentirmi solo.

lunedì, giugno 22, 2009

Esempio di Bad Parenting della settimana





Andate pure a giocare, ragazzi.

Lettere da un desaparecido






Come potete vedere Razzi manda una sua foto per farci sapere che sta bene e che ci pensa.

domenica, giugno 21, 2009

Zeru Tituli


Da un articolo del Corriere della Sera:
"Eppure Berlusco­ni sapeva quanto avesse pesato l’addio del calciatore brasiliano. Alle sole Pro­vinciali di Milano, infatti, tremila sche­de erano state annullate dagli elettori, che dopo aver barrato il simbolo del Pdl avevano aggiunto: «Questo è per Kaká»."

Il dato è inquietante ma ancora di più lo è la consapevolezza di questi elettori, la loro conoscenza delle regole e la finezza del loro messaggio. Si tratta di gente che sa che quella frase annullerà la scheda e che quindi non si limita a scrivere la sua protesta, ma aggiunge la stoccata del simbolo del Pdl sbarrato. La mossa dimostra un certo raziocinio, una follia lucida al servizio di una scala di valori invertita. Quindi non mancanza di intelligenza ma, forse, di cultura? Di una visione piu' ampia del reale? Ho sempre reputato chi mette il tifo sopra ogni altra cosa, persona alla quale la vita non ha di meglio da offrire.

A ben vedere, però, fra il mettere il bene del Milan in cima alla propria scala di valori e le leggi di un fantomatico signore nel cielo, direi che il tifoso rossonero ha almeno il privilegio di poter constatare con mano l'effettiva esistenza del proprio apice morale.

Ehi, Dio l'ha mai vinta una Champions League?

sabato, giugno 20, 2009

L'estate






Non mi ha mai convinto, l'estate.
L'estate italiana, quella che sa di spring break americano, quella che sa di idiozia, di bevute, sesso, sole, mare.
Quella che sa di spensieratezza, trasgressione ed eccessi.
Quella che sa di gente che si prepara all'estate, all'alcool, al divertirsi per forza, al non stare soli, al tradire, al ridere, al fare l'alba.
Questa adolescenza adulta che io non ho mai vissuto, che ho saltato in qualche modo, sempre preso da qualcosa di diverso, e mi domando se il difetto non sia in me, in qualche forma di invidia, o se sia in qualche tipo di idiozia generazionale esterna al mio senture.
Quella punta di disprezzo, compatimento e confusione che provo di fronte a questi entusiasmi, da dove mi deriva? Sono il malinconico Tonio Kroger, sono un nerd superbo, sono una persona bloccata sulla soglia tra serietà e intima filosofica idiozia, sono un invidioso? Dove giace l'errore. Dove si nasconde il germe del difetto che corrode e rosicchia quel senso di armonia al quale la natura umana in qualche modo sembra tendere.
Sono io sbagliato? Sono io che mi separo, supponente. È quel mondo che la fa troppo semplice, troppo stupida, sciocca.
Come mi definisce l'indefinito rigetto che provo, il trovare in qualche modo abietta e nauseante l'abitudine eccessiva al godere di incontri pubblici, feste, festine, festini.

Ma soprattutto, ne avete mai viste di tette così in inverno?

venerdì, giugno 19, 2009

Faith and devotion






Devo ammetterlo, ero perplesso e poco convinto.
Il viaggio, San Siro, non conoscere gli ultimi album.
Il viaggio e' stato tremendo. Code, traffico, gente idiota.
San Siro per i concerti e' pessimo. Casino per entrare, acustica sballata, troppi biglietti venduti nei posti sbagliati, calca, ressa, mi sistemo in una piazzolina.

I primi dieci minuti il concerto me lo vedo con una quarantenne carina, formosa e assatanata che ballando mi massaggia le gonadi con la chiappa sinistra e sbirciando tra la le lingue di una coppietta bruttina.

Le canzoni sono quelle del nuovo album, non mi convincono fino in fondo, ma qualcosa comincia a sedimentarsi, sulla mia pelle.

Poi un movimento, la gente si sposta, mi trovo il campo libero, e dal palco cominciano note famigliari, e tutto cambia. La musica, l'esperienza, i brividi sulla pelle, sul serio.
Perchè checchè ne dica il Razzi, Songs of Faith and Devotion è uno dei più grandi album di sempre, uno di quelli che merita di stare nell'olimpo della musica.

E anche perchè mi sono innamorato di una tizia, che stava dietro di me, che si appoggiava alla mia schiena e mi sorrideva.

Peccato solamente non avere ancora imparato a farsi avanti, ma va bene così. Fede e devozione.

giovedì, giugno 18, 2009

La falena sbatte anche quando è buio




E mentre questo blog dorme e per fortuna che a volte riposa, ché il titolare è impegnato a tenere il ritmo a un concerto che odora di morte (Apa, l'Altro non è pervenuto), io sono un po' brilla. Ed è strano essere brilli e sentire di voler parlare con tutte le persone che hanno avuto un significato per te negli anni passati, quelli recenti però. Tutte tranne poche, quelle che non puoi chiamare, quelle con cui le cose sono andata male o non ci siamo capiti. E un po' ti dispiace perché quella cosa proprio non era chiara o non hai ancora del tutto finito di mandare a fanculo quell'idiota che mascherava da incanto un inganno bello e buono.
Ma te ne stai lì in quello stato sospeso tra nausea e urlo e non sai bene a cosa stai pensando, sai solo che nessuno ti vede ed è bello essere brilletti così, come al tavolo più nascosto della biblioteca, quello da cui puoi sbirciare il tipo sfigato e carino che non oserai mai fermare per dirgli: "Ehi, ma anche tu leggi Benjamin?". Che poi non mi è mai capitato che leggesse Benjamin, mi è capitato solo uno con lo sguardo spiritato e i capelli cortissimi, un tedesco che arrivato in biblioteca si toglieva le scarpe e non contento si toglieva anche i calzini e aveva sul banco tutti i volumi di Benjamin che non avevo preso in prestito io e viceversa e una volta che mi sono allungata alle sue spalle ho visto che come sfondo del computer aveva l'Angelus Novus di Klee, proprio quel dipinto dell'angelo della storia che guarda il passato a bocca aperta e le ali spalancate, come gambe che non possono chiudersi più. Benjamin l'aveva acquistato a Monaco e se lo portava sempre dietro ma ora è conservato a Gerusalemme perché Walter non poteva portarsi dietro tutto mentre andava a morire sui Pirenei e io in effetti non mi sarei portata il quadretto disegnato da un mezzo matto che poteva anche essere sinestetico per la strana idea dei colori che lo contraddistingueva.
Ma intanto Benjamin è morto e il posto è bello, solo che è apocrifo, mi pare abbia detto qualcuno. Ma non volevo finire a parlare di Benjamin stasera, volevo parlare del posto nascosto da cui si può scrivere e non essere visti, il luogo nascosto, ma ora sono un po' più lucida e mi dispiace avere scritto tutte queste cose senza senso che non ho neanche il coraggio di rileggere, perché sarei capace di trovare un filo dove un filo non c'era mica. È che mentre cammino, come mentre mi sveglio, mi vengono in mente delle cose molto interessanti che inizio a filare e a tessere e poi arrivata alla soglia del portone o della veglia non ricordo più, non so più dove volevo andare, perché mi sono svegliata. Rimango così con un nonsenso che non è interno ma fa la ragnatela con ciò che tocca e mi dico che se ci penso troppo quelle cose diventano mostri o spariscono semplicemente. Non lo so bene quindi vi do la buonanotte e godetevi il silenzio (che le cose tipo le stelle danzanti blabla nascono nel silenzio, non dal caos).

Ok, ve lo dico






Da settembre ritorno in Giappone.

Per la felicità di Byfluss, presto in arrivo una nuova, entusiasmante serie di nippomenate.

martedì, giugno 16, 2009

Argo, il cane zen





Viaggio.
Treno.
Cinque minuti di ritardo.
Porta che non si apre.
Caldo.
Afa.
Gente.
Tanfo.
Metropolitana. Un negro sputa per terra.
Una Rom esige dell'elemosina.
Un italiano butta dell'immondizia per terra.
Il puzzo di piscio oggi è meno intenso del solito.

Tram.
Bloccato.
Non arriva.
La gente si nasconde nelle timide ombre di fragili frasche ai bordi della strada, mentre il traffico scorre caotico e rumoroso, molesto. Incivile, canzoni neomelodiche e tamarre che strabordano da automezzi che mi ricordano l'immagine che ho dell'India, il bianco scrostato, il parafango caduco.

La folla è irrequieta, il tram non arriva. Le leggende metropolitane si moltiplicano, ormai senza ritegno, ognuno dei presenti sostiene di saper gestire meglio l'ATM, e diventa improvvisamente una sorta di polemica campagna elettorale.

Arriva il tram, che ovviamente non va dove dovrebbe andare mentre la gente lotta per sedersi e lasciare donne incinte in piedi.

Poi scendo, sotto il sole.
Mentre cammino sulla sterpaglia ascolto il rumore dei miei passi, lo isolo da quello del traffico, cerco una certa pace, un certo richiamo.

E penso al futuro, mentre la mia banale odissea sta per terminare.
Chiudo gli occhi

E sono già là.

lunedì, giugno 15, 2009

sabato, giugno 13, 2009

Un tappeto per Byfluss





Un tappeto annodato a mano da un maestro orientale.
Spettacolare.

Le parole chiave






Vorrei ritornare sulle parole chiave grazie alle quali vari utenti sono finito sul nostro simpatico blog.

- iceberg distaccato
- ho sognato lo tsunami (con variazioni tipo ho sognato uno tsunami, sognare lo tsunami, e tante altre)
- ho provato fleshlight
- fucking family
- frasi sui morsi
- foto di homo erectus (foto...)
- foto di Alessandro Paglia (erectus...)
- figure di cobra
- donne nane
- momenti privati
- significato di zoccola
- stereogrammi porno (dei geni!!!)
- fammi diventare maoista
- la fessa
- l'amore non corrisposto (sei nel posto giusto)
- ingarrito significa? (citofonare Mak)
- sapore/odore di figa (citofonare Ignazio)
- gozzo usato (???)
- uragano e apocalisse
- voglia di figa / voglia di scopare (sei sempre nel posto giusto)
- fiodor thesp (e variazioni sul tema)
- puttane a nola
- turgido
- come sconfiggere l'invidia
- discromatopsico
- esercizi di kegel
- belle chiappe
- la figa di mia nonna
- le grandi puttane
- libernaute
- io porco (persa una D?)
- backmasking
- barbara d'urso che (mettere un atto sessuale qualsiasi)
- polmone sinistro
- amore violento e caratterizzato da forte sensualità
- allergie con starnuti video divertenti
- cetriolo o banana (dubbi esistenziali)
- cellulari dell hello kitty con sportello che si apre con l ora fuori in numeri
- l'eccitazione femminile nella donna over trentacinquenne (tana per Bakunin)
- non riesco a fare la cacca ed è dura (tana per Buffoli)
- mestruazioni lui (ti deve aver raccontato una palla, amore)


(Mi fermo perche' potrei averne altre 5000)


Ma soprattutto, soprattutto, tante tante tante frasi sul sesso con animali. Soprattutto elefanti, parrebbe.

E sembrandomi brutto lasciare così, a bocca asciutta, tanti smarriti internauti, ecco la romantica foto di un tizio che si tromba un delfino.


venerdì, giugno 12, 2009

" Qualcuno era comunista...

...perchè Berlinguer era una brava persona."

I lettori occasionali di Aparazzi





Grazie a Google Analitics si possono tracciare una serie di dati e statistiche interessanti sul nostro piccolo blog. Quali le pagine più viste e visitate, visite, tempo medio di lettura, tante cose sfiziose insomma.

Qui di seguito l'elenco delle parole chiave cercate su motore di ricerca, che hanno rediretto su Aparazzi.

Ultimamente

1.
pornazzo
107 1,35 00:00:33 97,20% 89,72%
2.
aparazzi
106 1,16 00:01:03 7,55% 87,74%
3.
fessa
76 2,43 00:00:43 97,37% 52,63%
4.
sexy animals
21 1,76 00:00:28 95,24% 66,67%
5.
stefano birarda
18 2,17 00:05:00 0,00% 66,67%
6.
la fessa
11 2,27 00:00:53 100,00% 54,55%
7.
valeria bilello
7 1,86 00:01:00 100,00% 42,86%
8.
collaterali "raramente è fatale"
5 1,20 00:01:37 0,00% 80,00%
9.
animal bestiality
4 1,50 00:01:14 100,00% 75,00%
10.
animals sexy site
4 1,50 00:00:08 100,00% 75,00%

Da novembre 2007

1.
aparazzi
1,926 1.48 00:02:47 16.30% 80.43%
2.
pornazzo
494 1.24 00:00:17 97.57% 87.65%
3.
aparazzi blog
355 2.01 00:07:24 0.56% 68.73%
4.
stefano birarda
246 1.79 00:02:23 3.66% 80.08%
5.
bestiality
187 1.40 00:00:34 92.51% 79.14%
6.
canzoni stupide
165 1.25 00:00:13 98.79% 85.45%
7.
voglia di figa
155 1.25 00:00:21 92.26% 83.87%
8.
fessa
120 2.51 00:00:54 97.50% 50.83%
9.
sogni d'amore telenovela
109 1.08 00:00:07 97.25% 93.58%
10.
animal bestiality
97 1.30 00:00:17 89.69% 79.38%


In pratica siamo letti da una confraternita di pervertiti. Notare soprattutto che chi cerca Stefano Birarda, oltre a essere particolarmente maiale, deve ritenere anche particolarmente interessante quel che trova, visto poi il tempo di permanenza sul sito abbastanza alto.

giovedì, giugno 11, 2009

La religione che vorrei



La politica che vorrei




Binari





I miei sogni si sono sempre contraddistinti per una sorta di prevedibilità, non tanto nei contenuti, ma nel loro svilupparsi.
Mi spiego meglio.
Come se fossero composti da una rassicurante pasta onirica, piu' densa della realta', in cui per quanto folli fossero gli avvenimenti sognati e i loro sviluppi, lo stupore non esistesse se non come parte della "recita", come indicato sul copione. Come se più che vero stupore si trattasse dell'assecondare la trama che mi voleva stupito.

Per questo questo sogno mi ha colpito.
Ero in stazione, per mille motivi e in pratica dovevo fare qualcosa per incontrare Pan, la mia ex di cui qualche volta ho parlato in queste pagine, la ballerina di tanti video in Giappone.

Ero in stazione ed ero in ritardo, per cui, cosa che non faccio mai, attreversavo i binari. Vedevo il treno in lontananza e attraversavo i binari.
Ma non so come, ad un certo punto mettevo male il piede su quei sassi bianchi un po' sconnessi che stanno tra i binari e scivolavo, battendo la testa sul ferro, tramortendo a terra intorpidito.

E non me l'aspettavo, il mio sogno era su tutt'altro, quella e' stata un'improvvisa variazione, una deviazione mentale che non mi spiego, una delle mie altre personalità, un elemento esterno che mi ha choccato. A tal punto non da svegliarmi ma da distaccarmi dal sogno stesso, da contemplarlo dall'alto e da sognare di scriverne un post, su questo medesimo blog.

Tanto che adesso non so a che livello del paradosso sono, se sto scrivendo davvero, se lo sto sognando, se sono a terra tramortito con la testa sul binario mentre una folla in preda al panico mi urla di alzarmi mentre il treno si avvicina e non può far nulla per fermarsi, mentre Pan mi aspetta da qualche parte.

mercoledì, giugno 10, 2009

martedì, giugno 09, 2009

Buoni esempi, cattivi esempi

In molti ricorderete un celebre post del Razzi intitolato "l'uomo giusto".
Il nostro caro amico che ormai lascia il suo posto nel titolo del blog a babuini, puzzole e anonimi altri al tempo raccoglieva ben 20 commenti.
Li raccoglieva con un racconto sui bisogni primari dell'uomo e su come espletarli in maniera originale e a suo dire giusta.

Io vorrei tornare sull'argomento per proporvi una riflessione dei nostri fratelli americani che a seguire l'esempio del Razzi non ci pensano proprio e hanno anzi sul tema un'etica precisa e motivata da ragioni condivisibili.



Prendete esempio da chi ha studiato il problema.

Ignazio - The movie 2

un film completo, con tutti gli ingredienti di un robusto film horror al pari della Bibbia.

forze sovrannaturali, campi di grano, un negro sordo e una ormai-28-enne ignara, nana, tettona, con la frangetta, giustamente destinata a crescere il figlio del demonio.
non stupisce infatti vedere Ignazio rubare la scena (e sopravvivere) a una giovane quanto scosciata Eva Mendez.

Giudicate voi.



segnalo anche il compianto David Carradine nella parte di MDI.
e ora, come direbbe il mozzi e altri prima di lui, qualcosa di completamente diverso.

lunedì, giugno 08, 2009

Sulle ali della fantasia

Adesso vi racconto degli ultimi tempi.

Prima di tutto devo dirvi che gli ultimi due anni sono stati una corsa contro il tempo e il tempo è al secondo giro della pista mentre io allo sparo mi sono accorto che entrambe le scarpe ce le avevo slacciate e ho giusto finito di sistemare la prima ora.

Wooosh i miei capelli fiondano in avanti e l'avversario mi ripettina con il terzo lap.

Io principalmente sono famoso per le mie idee geniali e ancora più famoso per il fatto di non averne mai concretizzata alcuna. Si tratta in verità di una malattia, un singhiozzo inarrestabile. Appena ne sputo una eccone un’altra e un’altra ancora.

Ora senza entrare nei dettagli esemplifico alcune delle mie fantasie e dirò solo di quelle che mi vengono in mente sul momento.

Ho inventato il rullino digitale, un affare che trasforma senza grandi spese tutte le onorevoli Hasselblad, Mamiya, Leica e ogni costosa apparecchiatura di eccellenza ottica in una moderna, pratica scatoletta a pixel.

Ho inventato un puntatore rivoluzionario che sostituirà il mouse, ma non ve lo spiego perché preferisco vederlo l’anno prossimo e dire “ah, quello che volevo fare io”.

Ho inventato un sistema che permette a chiunque di fare da DJ per chi lo circonda in un ambiente fisico (come il treno ad esempio) e di creare un'isola musicale che si riflette sulla rete sotto forma d’informazione (luogo geografico, trend musicale, numero di partecipanti, vacci subito, etc.).

A parte queste invenzioni già piuttosto dignitose ho in mente molti progetti da non realizzare.

Un sito internet che fa brainstorming da solo sparando verso l’utente ricordi sotto forma di testi, musica e video, con la particolarità di non poter essere controllato completamente dall’utente e spesso solo in maniera indiretta (un po’ come il pachinko) oppure con restrizioni a seconda dell’ora del giorno, il sito va in pausa pranzo o mostra certi contenuti solo un dato giorno. L’idea non è nuova, ma poco sviluppata quindi varebbe proprio la pena di perdere anche questa occasione.

Alcuni amici fortunati conoscono il mio impegno in campo cinematografico perché coinvolti direttamente.

Il primo lavoro è un’indagine sincera e commovente sulla natura umana, un’opera con la quale voglio gridare a tutti il mio amore antropocentrico e la mia mancanza di empatia. Ci sono tre domande a cui rispondere:

1. Cosa vuoi dire?
2. Cosa vuoi sapere?
3. A cosa vuoi giocare?


E’ presto chiaro che rispondendo correttamente alle tre domande capirai non solo dove ti sono saltate le otturazioni ma anche come liberarti del peso di una vita che non ti appartiene.

Ricordi Mai Dire Banzai? Ecco, rispondi alle domande e puoi precipitarti a testa sicura contro tutte le porte che saranno d’ora in poi di carta velina. Tutte le pietre sul torrente risponderanno ai tuoi piedi senza sprofondare ai balzi e in men che non sperassi avrai superato e lasciato alle spalle tutte le brutte copie di te stesso.

Cosa ne è stato di questo documento-verità? Il documento galleggia come quel fungo che vi avevano assicurato portare la buona sorte e invece,sempre più lesso e grasso, si spande come sudore informe nel vaso della nonna. A sentir bene della nonna comincia ad avere anche l’odore.

Ecco la mia scusa, mi mancano due interviste: quella a me e quella appunto alla nonna. Senza non si può.

Ma le mie delusioni nel cinema non finiscono qui, infatti ho costretto i miei amichetti a adoperarsi alla messa in forma di un secondo progetto robinson crusoe, nome in codice “Mumblecore”.

Eccitato dalle nuove tendenze in quest’arte, dal realismo del fai da te di un tale Bujalski ho detto perché non noi? Perché non anche noi? Perché anche non noi? E alcune altre varianti della domanda per poi decidermi e proporre ai migliori questa grande idea.

Ebbene l’idea era di generare la trama a partire da un insieme di scene inventate a mano libera, senza un accordo comune. Immaginando un numero sufficiente di queste scene di vita reale e surreale presto il ragnetto sinaptico delle associazioni mentali avrebbe sputato la sua tela collegando le immagini a riprodurre quell’intreccio naturale, logico e caotico di cui brilla solo la umana quotidianità.

Alla riga venti la creaturina è stata mollata sola sul campo, l’agnellino neonato espulso sul prato ancora sporco di mamma e le gambette tremolanti. Troppo triste per vivere, troppo deluso per morire.

Fallimenti prima ancora di cominciare. Famoso per partorire idee morenti sono un padre col vizio dell’aborto.
L’unica soluzione che mi è stata offerta a questo problema dell’accidia è la responsabilità esterna.
In poche parole se il lavoro non è per me riesco a finirlo.

Il fatto è dimostrato in un caso anomalo. La mia ragazza doveva dare un esame in quello che i francesi chiamano Arti Plastiche. Nulla a che vedere con la materia, è un modo francese per parlare di arte concettuale, avete presente quelle performance insopportabili dove ragazze yoga si muovono lentissime e si accovacciano dentro a camini sporcandosi il vestito bianco o con rose in bocca si stendono a terra per farsi prendere a secchiate di sangue? Quello è il concetto.

La mia idea geniale a questo turno era di operare l’inversione dei piccoli fastidi quotidiani. Non volevo citarlo in questo articolo (la sua figura in questo giornale è già abbastanza imponente), ma devo dire che mi fa pensare ad Apa e alle sue storie da treno regionale, alle sue suore, ai suoi italiani, ai suoi schiamazzi e alla sua cronica irritazione senza rimedi sintomatici.

A Parigi in metropolitana abbiamo molti attori-mendicanti. Sono più che mendicanti perché sentono il dovere di giustificare la loro occupazione recitando elaborate storie dove si disegnano protagonisti e malcapitate vittime falciate dalla società mietitrebbia, eppure sottolineano: col viso sempre proteso al sole della redenzione. Questo mi ricorda l’esempio originale di una senzatetto che ho visto spesso a Roma in Piazzale Argentina. La donna, una specie di big mama haitiana, ebbe la trovata di piantarsi in mezzo alla strada con un ammiccante cartello che dichiarava: “Sono povera ma felice”.

La cosa incuriosisce e come tutto ciò che è grottesco scuote il mio albero interpretativo generando molti rami.
Se sono felice ti farà piacere darmi dei soldi, non li hai dati a quello sgorbio senza gambe e con la faccia bruciata perché si lagnava bofonchiando e la buttava giù troppo troppo dura.
Questa donna ha capito che la gente non ama trovarsi di fronte alla depressione zozza di un disperato, la società contemporanea è accostumata a ignorare il dolore, vero o finto che sia. L’unico modo per attirarne l'attenzione è uscire dallo schema con un qualcosa di sagace e fuori dal comune, allora si verrà premiati.

E tuttavia il suo messaggio è ambiguo, se già è felice allora forse non vuole alcuna elemosina, la sua figura di grande madre lì in mezzo a Piazzale Argentina dev’essere un monumento alla gioia semplice e senza malizia di un luogo e un tempo lontani.

Ad essere sincero l’ultimo pensiero che mi passa per la testa allontanandomi è “nice try, but no cigar”.


Tornando a molla sul tema dell’opera: l’inversione consisteva nel presentare al pubblico un nuovo tipo di mendicante.
Nel vagone entra una ragazzina bionda, elegante, innocente. Non ha niente del mendicante (nota però che i mendicanti parigini normalmente vestono meglio di me e di te, quindi questo particolare è trascurabile).

La ragazzina si porta in mezzo al vagone e inizia la solita cantilena “buongiorno signore e signori, mi chiamo Pippi e ho ventiquattro anni, lo so che siamo in tanti a disturbarvi ogni giorno in metropolitana...” e qua la gente sbuffa, si mette il paraorecchi, alza il volume, si volta dall’altra parte, stacca il respiratore, frusta il puledro e si canta un canto yodel nella testa mentre galoppa lontano verso un canyon azzurro.

Nessuno. Nessuno vuole sentire l’ultima edizione della storia del questuante sfortunato.
Però il discorso non finisce al solito modo.
“...quindi oggi sono qui per ringraziarvi della vostra pazienza e vi prego di accettare un aiuto da parte mia”, la ragazzina apre la borsetta e passando tra i passeggeri offre a tutti del denaro.

Cosa succede secondo voi?

Quando ho fatto questa bella pensata me lo sono domandato.
La risposta l’ho avuta perché questo è quel caso anomalo. Ho portato a termine un progetto, spinto solo dal senso di responsabilità verso qualcuno.
Visto che della risposta non vi frega comunque niente me la tengo per me e passo invece alla prossima idea da non realizzare.

Qualche settimana fa, era un giorno di pioggia, ho preso l’autobus per vedere com’era.
C’era tanta gente quindi ho fatto una fermata e sono sceso a trenta metri da casa.
Mi sono trovato davanti a un negozio di giocattoli e sono entrato. Quando sono uscito avevo sotto braccio uno scatolone del Lego.

Eran più di vent’anni che non mi compravo un giocattolo, se escludiamo il tentativo fallito di vincere un Tango alla festa dell’Unità di Brescia, la manina robotica del piglia-piglia mollò il pallone quando già era arrivata al buco di consegna, ho dei testimoni.

Quel giorno a Brescia ho strappato la mia tessera del sindacato, invece quell'altro giorno, quello di pioggia, sono tornato a casa e sotto braccio avevo una scatola gialla e sopra alla scatola gialla c’era raffigurato un bellissimo aereo a elica: giallo, nero, rosso e bianco.

Ero un bambino felice.
Ho detto “adesso lo monto il più in fretta possibile”.
Ci ho messo quarantuno minuti.


Mi sono ricordato di aver visto un filmato su internet dove un tale ricompone un cubo di rubik in sette secondi e poi lo fa persino da bendato.
Poi ce n’è uno che fa un castello di bicchierini in un battibaleno, ti stai versando l’aranciata e zac la tovaglia è tutta bagnata e di fronte a te c’è Gigi che sorride da dietro a un castello di bicchierini. I supereroi di oggi sono giocherelloni.

Ecco, io mi sono detto che anche io voglio avere un superpotere e il mio superpotere sarà di saper montare quell’aeroplano in tre minuti. E tra un anno, quando mi sarò allenato abbastanza mi vedrete su youtube, con una benda sugli occhi mentre cubetto dopo cubetto compenso la mia mancanza di virilità.

Vorrei evidenziare quanto segue:

1. Ho scritto questo post solo per convincere il Paglia a restare in Italia, per fargli capire che è importante restare e lavorare sodo per mandare avanti questo blog. Che prenda esempio dal Razzi.

2. Anche se ero molto tentato dall’immagine del mio bel aeroplano mi sono negato a quel brutto vizio di inserire una foto coadiuvante come fossimo in un libro per bambini, l’ho fatto solo come sfottò e non credo riuscirò a resistere la prossima volta.

3. Sono riuscito a non nominare Berlusconi... ah cazzo

domenica, giugno 07, 2009

Sul momento





Arrivato sul momento, un pensierino l'ho fatto.
Voglio dire, alla fine tra poco parto, me ne vado, addio a questo paese di merda. E a ben vedere pure dall'Europa, dalla comunita' europea.

Fare qualcosa del genere, ma piu' sottile. Tirare un colpo gobbo, mancino, una pugnalata alla schiena.

Entrare nell'urna... e votare Berlusconi.

L'asino di Buridano


sabato, giugno 06, 2009

Mi sono innamorato






E non di Berlusconi, ovviamente.

venerdì, giugno 05, 2009

Killed Bill vol. 1

May rest in peace.

Il maestro Cosmico






Il Maestro Cosimo lo chiamavamo il Maestro Cosmico.
Non so se fosse una semplice storpiatura del nome o fosse uno di quegli esempi in cui la sensibilità e l'intelligenza, l'acume e l'arguzia, dei bambini supera quella degli adulti.

Il Maestro Cosimo era bassino, pelato, con dei folti baffetti neri e degli occhiali spessi e aveva una sorta di agitazione interiore, questa voglia di fare tutto lui, di mettersi in mostra, di risolvere i problemi.

Il Maestro Cosmico.

E ricordo poco altro di lui.
Ricordo che a me sembrava si contendesse le grazie della Maestra Rosa, con il suo rivale, Il Maestro Attilio, o Artiglio. Di contro calmo, pacato, elegante, quasi omosessuale.

E mi ricordo questa scena, una recita di Natale, il teatro gremito di genitori e bambini, un videoregistratore che si blocca e l'attimo di panico prima che i due soli maestri maschi della scuole elementare Torricella si fiondino sul problema.

Ricordo il Maestro Cosmico, appigliato malamente al palco, mentre con un gesto che pareva nascere atletico e invece morì goffissimo tentava con quelle gambette di scavalcare quel misero ostacolo che noi bambini avevamo scavalcato mille volte nelle nostre ore gioco.
Ricordo la sua pelata diventare viola per lo sforzo e forse la vergogna.
Mentre il Maestro Artiglio con calma saliva le scale ai lati del palco, sistemava l'apparecchio, e con eleganza prendeva il telecomando.

Non ricordo se noi bambini ridemmo, ma mi risulta facile crederlo.

Ora mi fa specie che tutto quel che ricordi del Maestro Cosmico sia questo senso di fastidio, di disagio e i suoi orrendi maglioni infeltriti.

giovedì, giugno 04, 2009

Sit Com






Mi faccio ridere.
Cioè, a volte.
A volte mi faccio proprio ridere.
Dico cose, faccio cose, scrivo cose. Pungenti, acute, divertenti.

Le alterno a cose profonde, emotivamente coinvolgenti. Se si evitano le fasi in cui sono irrimediabilmente depresso, ovviamente.

E proprio ci penso, la mia vita dovrebbe essere una sit com, con le risate del pubblico in sottofondo. Con i tormentoni, con i vari comprimari.

Sarebbe uno splendido prodotto, sarebbe una trasmissione talmente avvincente che probabilmente passerei il mio tempo a guardarla.
Il che creerebbe un paradosso, visto che ben presto la trasmissione sulla mia vita sarebbe di me che guardo la trasmissione sulla mia vita. Quindi di me, che osservo me, che osservo me, che osservo me.

E questa cosa la faccio già a sufficienza senza neppure avere una sit com.


Avete presente quando nel post pubblicato ieri ho scritto che sarei andato a dormire? Ecco, prima di dormire invece ho scritto questo post.

ORA, ora vado a dormire.

mercoledì, giugno 03, 2009

Empatite






Mi sveglio, guardo l'ora, sono le sei.
Non devo andare da nessuna parte, eppure mi ritrovo in sala, davanti ad un monitor.

Alla porta sento dei rumori, come se qualcuno si appoggiasse, la cosa mi insospettisce e mi stranisce.
Mi inquieta, sotto certi aspetti.

Mi fa percepire quanto sottile sia la barriera tra il mio mondo intimo e quello esterno.

Mi avvicino, scruto dallo spioncino, vedo una donna minuta che spazza i pavimenti. È abbastanza giovane, ha uno zainetto sulle spalle, energicamente ramazza e pulisce per terra. Fa ancora quasi buio e di tanto in tanto accende la luce delle scale.
Non ha fretta, non ha stanchezza, ha invece una strana energia, una qualità particolare nei movimenti, una perizia e una sorta di assenza, come se fosse un istinto acquisito, la meccanicità perfetta del gesto ripetuto.

Rimango a spiarla per poco, pochi centimetri ci dividono, è quasi imbarazzante. Mi allontano senza fare rumore.

Le donne delle pulizie dei condomini mi mettono addosso una specie di tristezza, di compassione. L'idea di come lavorino per persone che quasi mai incontrano, che non siano apprezzate, che in qualche modo non appartengano.

Forse torno a dormire.

martedì, giugno 02, 2009

Il limite





Il ragazzo nella foto, e' un personaggio di uomini e donne, l'infame trasmissione di Maria De Filippi.

Su Facebook esiste un gruppo di gente in gamba (e come vedete abili con Photoshop, infatti la fascia, anche se non si direbbe, e' posticcia) che odia il personaggio di cui sopra. Lo ritiene troppo stupido, troppo coglione.
Prova rabbia, scrive messaggi pieni di odio e di disprezzo, dicono "sono mesi che lo dobbiamo sopportare".

Non cambiano canale, non spengono la televisione, non smettono di guardare quell'abominio di trasmissione.

E sono choccato.

Esistono persone... che vengono ritenute "troppo idiote" anche dalle persone che io ritengo troppo idiote.

E mi domando, portando all'estremo questo ragionamento, si arriva a qualcuno, ad un idiota supremo... o ad un certo punto la natura stessa della "qualità" che si sta discutendo, la coglionaggine, arriva ad un punto tale da sovvertire l'ordine logico delle cose e quindi portare il caos?

Esempio di Bad Parenting della settimana






Per tutti quelli che si lamentano dei propri genitori.

lunedì, giugno 01, 2009

Babuinette di giugno





Una babuinette estiva, che ci fa pensare al mare, alle serate in spiaggia, alla musica dance. Quella che piace a noi giovani. Ma anche ai non piu' giovani.
Perchè le malelingue possono dire quel che vogliono. Che in disco si vada per trombare, per rimorchiare, per sballarsi. Ma sono tutte cazzate. Cazzate crudeli che mi fanno veramente imbestialire, inalberare.

Perchè la dance è vera musica, e il bello è davvero ballare. Come dimostra questo video.