Binari
I miei sogni si sono sempre contraddistinti per una sorta di prevedibilità, non tanto nei contenuti, ma nel loro svilupparsi.
Mi spiego meglio.
Come se fossero composti da una rassicurante pasta onirica, piu' densa della realta', in cui per quanto folli fossero gli avvenimenti sognati e i loro sviluppi, lo stupore non esistesse se non come parte della "recita", come indicato sul copione. Come se più che vero stupore si trattasse dell'assecondare la trama che mi voleva stupito.
Per questo questo sogno mi ha colpito.
Ero in stazione, per mille motivi e in pratica dovevo fare qualcosa per incontrare Pan, la mia ex di cui qualche volta ho parlato in queste pagine, la ballerina di tanti video in Giappone.
Ero in stazione ed ero in ritardo, per cui, cosa che non faccio mai, attreversavo i binari. Vedevo il treno in lontananza e attraversavo i binari.
Ma non so come, ad un certo punto mettevo male il piede su quei sassi bianchi un po' sconnessi che stanno tra i binari e scivolavo, battendo la testa sul ferro, tramortendo a terra intorpidito.
E non me l'aspettavo, il mio sogno era su tutt'altro, quella e' stata un'improvvisa variazione, una deviazione mentale che non mi spiego, una delle mie altre personalità, un elemento esterno che mi ha choccato. A tal punto non da svegliarmi ma da distaccarmi dal sogno stesso, da contemplarlo dall'alto e da sognare di scriverne un post, su questo medesimo blog.
Tanto che adesso non so a che livello del paradosso sono, se sto scrivendo davvero, se lo sto sognando, se sono a terra tramortito con la testa sul binario mentre una folla in preda al panico mi urla di alzarmi mentre il treno si avvicina e non può far nulla per fermarsi, mentre Pan mi aspetta da qualche parte.
2 commenti:
Ma la smetti di caxeggiare sul binario? Io sto ancora aspettando! :D
Ciao, benvenuta. Se vuoi partecipare a questo blog invia una mail a cazzzabubbola AT gmail.com, sarà mia premura inoltrare un invito.
Posta un commento