martedì, giugno 16, 2009

Argo, il cane zen





Viaggio.
Treno.
Cinque minuti di ritardo.
Porta che non si apre.
Caldo.
Afa.
Gente.
Tanfo.
Metropolitana. Un negro sputa per terra.
Una Rom esige dell'elemosina.
Un italiano butta dell'immondizia per terra.
Il puzzo di piscio oggi è meno intenso del solito.

Tram.
Bloccato.
Non arriva.
La gente si nasconde nelle timide ombre di fragili frasche ai bordi della strada, mentre il traffico scorre caotico e rumoroso, molesto. Incivile, canzoni neomelodiche e tamarre che strabordano da automezzi che mi ricordano l'immagine che ho dell'India, il bianco scrostato, il parafango caduco.

La folla è irrequieta, il tram non arriva. Le leggende metropolitane si moltiplicano, ormai senza ritegno, ognuno dei presenti sostiene di saper gestire meglio l'ATM, e diventa improvvisamente una sorta di polemica campagna elettorale.

Arriva il tram, che ovviamente non va dove dovrebbe andare mentre la gente lotta per sedersi e lasciare donne incinte in piedi.

Poi scendo, sotto il sole.
Mentre cammino sulla sterpaglia ascolto il rumore dei miei passi, lo isolo da quello del traffico, cerco una certa pace, un certo richiamo.

E penso al futuro, mentre la mia banale odissea sta per terminare.
Chiudo gli occhi

E sono già là.

5 commenti:

il mak ha detto...

camminare sulla sterpaglia per te dovrebbe essere molto significativo

Apa ha detto...

Preferisco camminare sulla teppaglia.

hazey ha detto...

il cane comunque è proprio carino.

Apa ha detto...

Il cane e' strepitoso.

hazey ha detto...

ciao cane!