lunedì, giugno 29, 2009

Poe





Un rumore.
Nel mio letto, un rumore.
Come una vibrazione bassa, sorda, che attraversa il letto.
Se solo mi allontano pochi centimetri, sparisce.

Le lenzuola ancora portano l'odore di qualcuno che non sono io.

E quel rumore continua, non viene da fuori, non è un'eco.

Come se un muro solido di brusio e bassi battiti attraversasse la mia stanza e la dividesse in due. Sporgo la testa dal letto ed è silenzio. Il suono avvolge

Non ne capisco l'origine, non so da dove venga, sono le quattro del mattino, il suono mi si adagia nel cervello, è come se lentamente facesse vibrare la mia materia grigia, impedendomi di dormire, costringendomi ad impazzire.

Cambio stanza e dormo nella mia vecchia camera, ora studio, su un letto traballante che è del Razzi quando viene.

Ma quel rumore in qualche modo, da lontano, nella sua natura misteriosa mi tormenta.

La mattina il suono è sparito, sciolto dalla luce, rimane la foschia di una notte inquieta.

Se un giorno verrò inghiottito dal buio, sapete perchè.

2 commenti:

La povera Mildred ha detto...

...se magari prima di addormentarti controllassi, come faccio anche io scrupolosamente, di aver spento il vibratore non avresti di questi problemi!

Razzi ha detto...

Non entrare MAI nella mia stanza... lo dico per il tuo bene...