martedì, luglio 31, 2007

Il mistero della figa scomparsa

Non ce la faccio più. Ogni giorno il mistero si ripete e, quindi, si infittisce. E i misteri, se si infittiscono, ti salgono nella gola, ti soffocano, ti spingono al delirio, alla confusione dei sensi. E non ti rimane altro da fare che provare a parlarne, mettere i concetti in fila, cercare di fare ordine nella speranza, seppur vana, di comprendere.

Ma bando alle ciance, i fatti sono i seguenti. Ogni giorno (tra quelli in cui vengo a Milano, ovviamente) mi capita di incontrare, la sera, al ritorno, una bella ragazza. Non sempre la stessa, quello che voglio dire è che ogni sera in metropolitana c'è una ragazza particolarmente bella. Queste ragazze le noto perchè la bellezza si fa sempre notare e perchè fanno esattamente il mio stesso percorso. Passo a passo, pochi metri innanzi.
Scendono dalla metro alla mia fermata, fanno il mio stesso usuale tragitto, salgono sulle scale mobili. E poi spariscono. Ogni giorno, ogni volta, lungo la scala mobile mi distraggo, le perdo di vista, mi volto... e queste ragazze spariscono. Badate, le scale mobili giungono direttamente nello spiazzo della stazione centrale di Milano, non ci sono nascondigli o strade alternative... E loro scompaiono. Ogni giorno. Ogni volta.
Salgo le scale e sono svanite.

E mi domando, quante persone spariscono su quella scala mobile ogni giorno e magari nessuno se ne rende conto perchè non sono fighe?

E la risposta mi mette i brividi.

lunedì, luglio 30, 2007

Disservizi

Mi scuso con i lettori per la mia più o meno vaga assenza da queste pagine negli ultimi giorni.
Questo Week End non ho nemmeno toccato il pc, se non per lavorare sabato mattina.

Il fatto è che l'estate è un periodo piuttosto impegnativo per il nostro settore e, come se ciò non bastasse, ho il Razzi in casa da una decina di giorni.

Avere il Razzi in casa è un onere e un onore. Il Razzi ha il costante istinto di nutrirsi, se non trova qualcosa da sgranocchiare, un fico da trangugiare, dei pacchetti di patatine da 2kg da aprire per assaggiarle, il succhetto esotico e inusuale ma soprattutto la birretta... Se non trova queste cose, dicevo, il Razzi si incazza. E sono calci nella pancia per tutti.

Per di più il Razzi è anche un animo sensibile, delicato. Se si fuma una cannetta e poi si vede tutti assieme un film horror, il Razzi si prende male, ha paura, e allora finge di andare in bagno per nascondersi, per fuggire. E ovviamente, da bravo padrone di casa, uno certe cose le deve capire, risolvere e in un certo qual modo anticipare.

Insomma, il Razzi è una creatura esigente ma, per lo dico a tutte le donne là fuori (perchè so che ci terrebbe), le soddisfazioni che sa dare, sono troppe perchè io le possa riassumere in un post.

Domani se ne va.
Da oggi dieta, perchè di droga, alcool e porcate c'è un limite.

sabato, luglio 28, 2007

Escamotage

Immagine OLD, ma sempre eccezionale.
Foto fatta a vero telegiornale locale ammerigano.




Ammetto anche senza problemi che si tratta di un post fatto anche perchè il primo post in lettura non sia l'orribile gatto con la diarrea e la gente di passaggio non prenda questo per un luogo dove vige un senso dell'umorismo coprolalico, vanziniano, boldiano.

venerdì, luglio 27, 2007

giovedì, luglio 26, 2007

A volte basta poco

Parto in motorino e mi becco il camion della nettezza urbana che mi precede per quasi tutto il percorso, puzza di immondizia, mi viene mal di testa.

Salgo sul treno e nel mio scompartimento arrivano due suore, una si siede, l'altra si muove presa da un qualche tipo di fastidiosa angoscia.
Mi pesta il piede, una, due, tre volte di seguito.
Dice "Ops", tra sé e sè.
Dico "Manco chiede scusa porco dio". Tra me e loro.
Cinque secondi di silenzio.
Arriva un tizio baffuto e paffuto. Guance rosse, baffo folto e biondo, occhi da bimbo.
"Sorelle c'è uno scompartimento libero più avanti!". Ha l'entusiasmo di un cretino. Da notare che anche quello scompartimento è vuoto, a parte me.

Ovviamente se ne vanno.

Al loro posto arrivano un nano con le scarpe di corda e un rosario appoggiato sul pube e un tizio con tre menti che legge una rivista da sub.

Credo di aver già dato fondo alla mia dose di surreale per oggi.


EDIT: Mi sono dimenticato di dire che il nano pacioccone si è addormentato e ha cominciato a gridare qualcosa che sembrava "Giovanna".

mercoledì, luglio 25, 2007

Te lo do io l'indulto

1500 detenuti nelle Filippine che mettono in scena Thriller.


Da liberare subito tutti.


Bdc For President!



** Campagna a sostegno di una grande idea**

Maschio 100%



Altro che Ignazio...
Consiglio la visione dal terzo minuto in poi.

verso sud

saranno 26 ore di viaggio in cui mi ecciterò, mi annoierò, sbufferò davanti ai filmacci dell'aereo, cercherò di sbronzarmi sperando che la SouthAfrican Airways mi offra Martini sin limites, dormirò, cercherò di avvicinarmi alle stelle e di urlare "c'è un medico a bordo?" (l'ho sempre sognato, come anche per la frase "segua quella macchina!").

la mia ragione si perderà anche sotto l'equatore.

martedì, luglio 24, 2007

Vagamente Solaris

Bella la prima scena di alghe fluttuanti nell'acqua. Anche io mi sarei grattata la guancia.
(avevo scritto pancia)
Poi però ho scoperto che è mezzo in russo e mezzo mal doppiato.
Cercando meglio, leggo che Tarkovskij ha totalmente rinnegato la versione italiana, e ha pure chiesto di eliminare il suo nome dai titoli.
Sapeva pure l'italiano, quel polacco.
Qualcuno mi dice che devo avere pazienza e non pretendere di avere già alcune certezze.
Qua va a finire sempre che compro la frutta e poi va a male.
O dimentico il gelato fuori dal freezer, e non ho dei vicini con cui finirlo in fretta.
E sospiro pensando ai Liuk sciolti.

Ho poi ripensato ad un'etimologia tempo fa immaginata, e ho scoperto che corrisponde effettivamente.
Mi piaceva pensare ad "invaghire" sia riflessivo (io mi invaghisco), sia transitivo (io invaghisco te). Quindi rendere vago qualcuno, accennato in qualcosa, in un desiderio indefinito.
Ed è così. Quasi quasi era meglio non saperlo.
O forse era una cosa così chiara?

VI PRESENTO... PUNTO G

E' con estrema fierezza che vi presento il migliore amico di noi signorine!! Checchè ne dicano LUI ESISTE E ORA HO LE PROVE!!!

lunedì, luglio 23, 2007

...Faccio un vento e vi cambio il clima

Cercavo da tempo l'occasione per esordire attivamente su Aparazzi, e questa mi è sembrata quella buona.
Vorrei potermi prendere tutto il merito della scoperta di una tale perla, ma mi tocca ammettere che questo post non sarebbe esistito senza l'indefessa opera di ricerca dell'Apa, talentuoso scopritore di perle nascoste nei recessi di YouTube.



Quest'estate farà più tendenza la pettinatura o il costume del tipo?

Per chi si fosse perso la partita II

Vermi e farfalle

Ho voglia di fare un viaggio lungo.
Ho voglia di aereo, di costrizione, di dodici ore di placida tortura, confinato al mio posto, indotto a sonni artificiali e distratto dai film di qualche mese fa, appositamente rieditati per gli spettatori impressionabili e distratti in volo intercontinentale.
Ho voglia di coperte corte, di piedi mortificati, di colli stanchi. Ho voglia di trasformarmi in crisalide ancora una volta, e di risvegliarmi farfalla dall'altro lato del mondo, per tre settimane di gloria colorata ed immemore, con la nascosta speranza che l'idea del necessario rientro non tocchi, come un dito molesto, le mie ali.

sabato, luglio 21, 2007

Un appello a MDI


MDI, ci servono tester, spedisci Ignazio in Spagna...
(tra parentesi, AUGURI IGNAZIO! Non riempire troppe lattine durante la festa!)

venerdì, luglio 20, 2007

Nintendo colpisce ancora

La nuova proposta di Nintendo per la sua console ridicolmente senza giochi.

Wii fit!


Commento posticcio a un video vero.

giovedì, luglio 19, 2007

Per chi si fosse perso la partita I



Da notare soprattutto l'azione sulla tribuna quando mancano 1:27 minuti.

D'ora in poi esulto anche io così.

mercoledì, luglio 18, 2007

Barbatella

Appuntamento alle 21 in Piazza Brin, davanti all’entrata del cinema all’aperto. Ci saranno le mie adorate amiche M. e T. più qualcun altro. Non so chi altro, non mi interessa, mi bastano loro.

Arrivo puntuale, ovvero prima di tutti. E scopro la Garbatella, un quartiere delizioso, un mondo a parte, una piccola oasi verde dentro la città, fatta di silenzio, fontane, case belle e vecchie, dolcezza. Sono incantato, ho gli occhi spalancati.

Vedo arrivare M. e T. Ragazze per le quali provo grande amicizia e tanto amore, con le quali ho condiviso cene, bottiglie di vino, chiacchierate fino a tarda notte, pranzi a base di pesce sulla spiaggia, magiche canne, eccetera. Quando le vedo mi riempio di tenerezza, cammino verso di loro e allargo le braccia per stringerle affettuosamente.

Ma T. mi evita con un sapiente dribbling e si dirige decisa verso un suo presunto amico che si trova alle mie spalle. Le braccia mi si ripiegano lentamente, tristemente. Passa anche M., che perlomeno mi degna di un freddo bacio di circostanza.

C’è un’altra pregiata bottiglia di Brunello, chiusa in una bella cassa di legno, in un angolo della mia stanza. Una bottiglia che non stapperò con quelle due stramaledettissime troie.

L'uomo compito al volante

Ero in scooter. Strada lunga, vuota, dritta. Ho l'istinto di spostarmi sulla destra. Un mercedes nero sfreccia alla mia sinistra. Si ferma ad un semaforo un centinaio di metri più avanti.
L'auto nera mi dà una strana sensazione, non riesco a metterla a fuoco. Mi si formano pensieri poco coerenti in testa, mentre raggiungo il veicolo in questione. Giuro che sono pensieri nefasti, ma che non mi scuotono, sembrano normali, tanto sono poco coerenti e incompiuti. Penso che mi investirà. Guardo l'uomo compito al volante, e penso che sarebbe bizzarro essere investiti da uno con la faccia così. Assorto nei miei pensieri manco l'appuntamento con lo scatto del verde, l'auto nera sfreccia, mi lascia alla partenza. Una decina di metri più avanti, dopo due o forse tre secondi investe una ciclista. Vedo gambe che volano oltre il tettuccio dell'auto. Vedo bottiglie d'acqua che schizzano.

Finalmente ho il mio superpotere. Percepisco la sfiga.

martedì, luglio 17, 2007

Indomabili limiti

Metropolitana, gente ammassata, gente che si infila per entrare per prima e fermarsi vicino alle porte o per avere una minima speranza di sedersi. L'egoismo umano, l'egoismo di vecchie pimpanti coi capelli rovinati dalle loro mille tinte, l'egoismo di distinti incravattati signori, l'egoismo di ragazzi in posa, capelli rigidi e mani in tasca. L'egoismo rende fondamentale trovare un posto a sedere per questi cinque minuti, rende primordiale e necessaria questa sfida, questa corsa, questo spingere e tuffarsi. Bellum omnium in omnia. Questo odio sopito che riemerge, esasperato dal caldo, dalla massa, dal puzzo.
Il tanfo di umanità, l'odore vago di sudore che supera le sbaragliate difese di disparati deodoranti. Nulla da fare. La guerra che l'uomo ha intrapreso contro il proprio corpo riserva ancora qualche piccola sorpresa. Il corpo da domare, il corpo da plasmare, la fissazione del non pensiero, del controllo fine a se stesso. Nessuno sorride più in fotografia. Si inclina il volto di quindici gradi, si sgranano gli occhi e si succhiano le pareti delle guance. Si cerca l'effetto, non si cerca il ricordo. Ma il puzzo. Il puzzo sorge indomabile e ci ricorda chi siamo. Si diffonde tra gli addominali scolpiti, tra le pettinature gagliarde, tra le pose plastiche, tra gli occhiali giganti, le barbette affilate e rapaci. Si diffonde tra i membri di questa generazione che ha scelto di passare un'ora in palestra o sotto una lampada per non pensare, per tentare di controllare qualcosa di incontrollabile. Perchè il corpo è un cavallo infido, che finge di farsi addomesticare. Perchè il corpo è esso stesso un limite e solo i sensi e la mente possono spezzare questa catena.

Vi presento la vecchia filanda

La vostra cadreca traballa come la dentiera della nonna? Vorreste accennare dei passi di flamenco sul tavolo ma vi manca l'attrezzo (il tavolo, intendo)? La credenza del salotto non ha i caZZetti dipinti a mano (barboni)?. Poco male, alla Vecchia Filanda c'é tutto quello che desiderate e anche di più.
..E non dimenticatevi del gentile omaggio offerto ai pirla di turno.

Il peggio lavoro

L'ho scoperto alcune settimane fa. Suona alla porta dell'ufficio. Un bel ragazzo, forse un po' zarro. Vestito sportivo, orecchino, sorriso e occhio triste. O forse l'occhio triste ce l'ho visto io. Apro la porta e recita il suo mantra.

"Ciao, sono qui per lo svuotamento mensile del cesto panni igienici dal bagno delle donne."

È imbarazzato e il suo imbarazzo mi distrae, non capisco cosa mi stia dicendo, gli chiedo "Scusa?"

"Sono qui per svuotare il sacchetto dei panni igienici dal bagno delle donne."

Lo faccio entrare e fa il suo sporco lavoro e prosegue per il suo giro tra gli uffici del centro.
Qualcuno lo deve pur fare, a quanto pare.

lunedì, luglio 16, 2007

Un consiglio

Questo è un consiglio per chi ama le serie TV con un po' di mordente. Per chi non sa cosa guardare la sera. Ed è un consiglio che è aperto a tutti. Agli aparazzini, a chi legge il blog di nascosto, a chi ci vuole male, a chi ci vuole bene, a chi è superfelicissimo e a chi è triste ma non lo sa, a chi è depresso e lo sa, a chi sta così così, a chi ti dice che sta bene ma cerca di convincere se stesso, a chi dice che sta male e cerca di convincere gli altri. Guardatevi "Heroes". Parla di gente con superpoteri, ma è proprio fatto bene ed è molto bellino. Non ci sono calzamaglie e astronavi. Una serie divertente e carina e decisamente appasionante.



Nel frattempo sono due giorni che mi bruciano i palmi delle mani. Ancora una volta spero sia un nuovo superpotere a mia disposizione...

Ma temo di venire disilluso anche questa volta.

domenica, luglio 15, 2007

Paradosso di JIATIANXIA



In latta, sottile, leggero, con un delicato disegno, con scritte per la quasi totalità in ideogrammi cinesi (o giapponesi?), ne contiene 12… è il mio fedele portasigarette, i segni del tempo cominciano a distinguersi inesorabili su tutti gli angoli, dove ha perso il colore originale per rivelare piccole pagliuzze di latta.

Conteneva, quando lo comprai, 12 sigarette.

Lo chiameremo PARADOSSO DI JIATIANXIA (dal nome della marca di “precious cigarettes”):

Ricevo in regalo un pacchetto di sigarette proveniente dall’India, così abbiamo un portasigarette -sopra citato- cinese, con dentro sigarette -qui sta il paradosso- made in India -rincariamo la dose- fatte con tabacco della Virginia.

Les enfants du limon

In questi giorni sento che c’è qualcosa che mi punge da qualche parte. Sarà che nei miei sogni mi rivolgo telepaticamente a Byfluss, o che tento continuamente di scrivere qualcosa che non mi viene.
Ho letto un libro. Si chiama Figli del limo, lui è Queneau. Ci ho messo un rametto di lavanda dentro.
Mi sono annoiata in certe parti, perché un protagonista, Chambernac, che raccoglie vita e opere dei cosiddetti "pazzi letterari", in due o tre capitoli ne dispiega le gesta raccontandole a svogliati ascoltatori. Anche il lettore è svogliato, e penso sia intenzionale. Poi ho pensato che era un ottimo risultato, che il lettore di chissà-dove e chissà-quando si annoi allo stesso modo di quei personaggi.
Poi c’è stato un pezzo che mi è piaciuto molto.
C’è il segretario di Chambernac, il povero diavolo Purpulan, ricattatore e a sua volta ricattato da Chambernac, che ad un certo punto riflette sulla sua situazione disgraziata di segretario-schiavo, e in più non è neanche riuscito a sedurre la moglie di Chambernac, o a violentare la cameriera. Poi prosegue.

“Senza dubbio erano queste insufficienze a rendere melanconioso il cuore del povero diavolo, mentre guardava con occhio livido e distratto i binari luccicanti e ghiacciati della stazione di Mourmèche. Un impiegato si mise a passeggiare con una lanterna facendo il fuoco fatuo sotto la pioggia. Purpulan si disperò per il suo destino: rischiarare un acquitrino con un chiarore intermittente gli sembrava un destino di gran lunga preferibile a quello di fregare la razza umana non avendo a disposizione che mezzi limitati.”

sabato, luglio 14, 2007

Getting the boot

TAG: LIfe at Pasadena
Tutte le belle cose finiscono, si sa. Per fortuna anche quelle brutte finiscono. A volte si potrebbe porre fine noi stessi a certe situazioni ma, vuoi per quieto vivere, vuoi per pigrizia, vuoi per timore di cio' che il cambiamento puo' portare, si tende a lasciar correre e ad accontentarsi. A volte pero' si ha la fortuna di ricevere una piccola spinta che ci mette in condizione di dover cercare il cambiamento. Nel mio caso la spintarella viene sotto forma di foglio di carta con una inaspettata intestazione: "NOTICE TO TERMINATE TENANCY". In italiano semplicficato: SFRATTO. E cosi terminano le magiche avventure di Ergo, Zac e Shawn il quale alcuni di voi conoscono con lo pseudonimo: "l'iraniano". E' un vero peccato, e dire che solo una settimana fa, di ritorno da un suo viaggio in Iran, il mio corpulento e barbuto coinquiliino mi aveva fatto dono de "L'anello dell'amicizia". Non ho mai citato, su questo blog, le innumerevoli uscite di questo individuo e non credo che questo sia il momento adatto per farlo, se mai ce ne sara' uno. Tuttavia vorrei che capiste lo stato d'animo in cui mi trovo ora che, in 30 giorni, devo trovarmi un altro alloggio e, probabilmente, altri coinquilini. Prima casa a Pasadena: Rudy, il coinquilino che pisciava nella doccia dove io mi lavavo. Seconda casa: Beppe, l'italoamericano di Brooklyn che si vantava di aver ucciso un uomo. Terza casa: Shawn, l'iraniano che non capisce l'ironia e la prende come un insulto. Capirete il mio timore, se questo e' il trend non so cosa aspettarmi, ma so che la realta' ama surclassare anche le peggiori previsioni.
Ah, per gli esterofili, "to get the boot" e' slang americano e significa "essere cacciati a calci in culo".
Got the picture?

Disorienta

Razzi: Che poi tu non sei troia, sarebbe meglio se fossi un po’ troia.
W: Meglio per chi, scusa?
Razzi: Meglio per i maschi, in effetti.
W. Ah ecco.
Razzi: Però chissà...

venerdì, luglio 13, 2007

ospite canterino

Con questo post inizierò a raccontarvi quello che succede mentre lavoro di notte. Le bussole dell'Hotel sono sempre aperte ed entra di tutto, solo questa volta però ho registrato per voi.. enjoy












http://www.youtube.com/watch?v=OG6WT9LmmhY

giovedì, luglio 12, 2007

Se non avete notato

Sulla colonna destra c'è una mirabolante novità. E consiste nell'elenco degli ultimi 5 commenti fatti, a prescindere dalla data del post. Insomma da tenere d'occhio per controllare l'andamento underground del blog.

So che Ergo lo voleva.
And what Ergo wants, Ergo gets.

mercoledì, luglio 11, 2007

Severgnini

A me Beppe Severgnini sta sul cazzo.
Con quella sua tracotanza e superbia interista, di quelli che si definiscono "gli onesti" e di fronte alla loro dimostrata disonestà la giustificano con due battute sarcastiche e il sorrisino.
Di quelli che si divertono a fare i superiori, i giudici dei comportamenti altrui, di quelli che fanno fenomenologia antropologica con la supponenza.

Ma a volte sa scoprire amare verità. Come in questa lettera, tratta dalla sua rubrica "Italians", dove dalle pagine del corriere, spala più o meno merda sui propri connazionali (evidentemente fare il giornalista seriamente non gli è riuscito).


Caro Severgnini,
vivo negli Stati Uniti e una mia americana ha appena finito di fare un
viaggio in Europa che l'ha portata a Londra, Parigi ed in Italia. La
mia amica era soprattutto contenta di visitare l'Italia, Paese che
aveva visto l'ultima volta tanti anni fa con i genitori. Premetto che
la ragazza e' una biondina attraente e procace ma un po' timida e
riservata come carattere. La sua visita di Inghilterra e Francia e'
stata piacevole e senza eventi sgradevoli, ma appena ha messo piede in
terra italica le cose non sono andate molto bene per lei. Giunta a
Venezia e' stata piu' volte importunata dai maschi italici mentre
visitava la citta'. Alcuni la fermavano per parlarle, altri le
fischiavano dietro, altri ancora si fermavano a farle una foto con il
cellulare e perfino l'albergatore non finiva di squadrarsela quando
rientrava la sera. A Roma mentre cenava da sola in una pizzeria del
centro, un giovane italiano si e' alzato dal tavolo dove sedeva con
degli amici e si e' seduto al suo e le ha detto "I love you baby" con
suo grande imbarazzo. La mia amica dice di essersi sentita
"visualmente stuprata" dai maschi italiani che molte volte erano anche
in compagnia delle loro mogli o ragazze, e mi ha garantito che non
visitera' piu' l'Italia a causa della situazione di grande disagio in
cui si e' ritrovata da Venezia a Roma.
Io non posso che darle ragione, e sinceramente a sentirmi raccontare
queste cose (e non e' la prima volta) ho provato grande imbarazzo per
lei e vergogna per i miei connazionali. Anche io ho notato a Roma con
quale maleducazione e mancanza di rispetto molti uomini interagiscono
con il sesso femminile. E' sinceramente disgustante vedere come gli
uomini italiani si comportino cosi' incivilmente e senza rispetto per
le donne straniere. E' mai possibile che una ragazza straniera anche
se di bell'aspetto non possa visitare l'Italia in santa pace e senza
alcun fastidio? E perche' questo succede solo in Italia e non si
sentono gi stessi commenti da donne che hanno visitato Francia, Spagna
o Inghilterra? Perche' gli italiani devono fare sempre queste figure
cosi' meschine all'estero? Forse lei Severgnini, che conosce bene la
"fauna italica", sapra' forse darci delle risposte. La ringrazio.



Razzi. Kenzoweb. Lasciatele stare queste povere americane.

Il futuro che vorrei

Il futuro in cui avrei voluto vivere è un futuro in cui la mente creativa ha a propria disposizione tutti gli strumenti e i mezzi per creare e condividere prodotti usufruibili da chiunque.
In cui non ci sia bisogno di frapposizioni tra idee e creazione. In cui insomma per dare una forma fruibile alle fantastiche avventure di Takekaze io non abbia bisogno di Ergonomico che me le disegni, ma dove io possa veicolare direttamente l'idea precisa e fissa di tutto un progetto multimediale, direttamente o solo attraverso la mano neutra della tecnologia.


Avrei mille storie da raccontare e idee da produrre. Ma sono troppo pigro. Vorrei qualcosa che me le tirasse fuori. Ma il mio è un sogno altruistico, lo faccio per voi. Voglio portarvi con me.

Diamoci un taglio - 2-


E' incredibile come un taglio di pisello possa cambiare la vita!
Adesso ti fermano i 16enni per strada per abbordarti, e pensare che ti sarebbe stato bene pure un bel 40enne un po' pervertito ma ormai fai troppo "Luxuria", ti mancano solo le tette.
Potresti sempre fare uno scambio con Apa: gli dai i tuoi cm di avanzo così va per direttissima a superare Rocco Siffredi. (Che sia un buon affare?)

martedì, luglio 10, 2007

Diamoci un taglio



E' incredibile come un taglio di capelli possa ringiovanire!
Adesso mi fermano i 16enni per strada per abbordarmi, e pensare che mi sarebbe stato bene pure un bel 40enne giovanile, ma ormai faccio troppo "Lolita", mi mancano solo le treccine.
Potrei sempre fare uno scambio con Ci-Pi: mi prendo i suoi 7 di avanzo e vado per direttissima a 38. (Forse non è un buon affare)

lunedì, luglio 09, 2007

The best superhero of all times

Ho un nuovo supereroe preferito.

Il suo nome è GHETTO-MAN!

E potete incontrarlo... Proprio qui sotto.




Per chi ne avesse voglia, ne trovate molti altri qui: http://saturdaymorn.blogspot.com/2007/07/legends-of-superheroes-1979.html

Consiglio in particolare il secondo filmato, quello con Batman e Robin... Eccellente! :D

Un anno fa - reprise

Ancora brividi.


domenica, luglio 08, 2007

Pensiero delle 13.41

A volte avrei semplicemente voglia di avere ancora 20 anni.

Capitolo IV

Povero cane. Non sono un povero cane. C'è un povero cane su un terrazzo che giorno per giorno fa lo stesso giro costeggiando il muro senza vedere altro. Attorno a lui, giorno dopo giorno si accumulano le sue feci, le sue urine e si disegnano decori orografici di estasiante abbandono.
Ho avuto molto lavoro da quando sono arrivato a Barcellona, da nove giorni.
Oggi ho avuto il tempo per attaccare con le puntine la mappa della città su una delle tre placche di sughero appese alla parete. La lavagna vuota suggerisce che mi trovo all'inizio di un'avventura da riempire.
Non avevo mai abitato coi gabbiani. Fatta notte i gabbiani si trovano per ridere assieme organizzanosi in file sulle grondaie. Parte il primo in un assolo e i compagni si aggiungono a cascata. Nella notte può terrorizzarti un suono così sinistro. E' il suono di quei clown che i bambini vincono alla pesca dei cigni, al luna park. Questi clown con la testa di gomma dura, il corpo di spugna e il vestito di petrolio rosso scintillante ospitano nel ventre una scatola malvagia che gracchia una risata disumana gutturale e meccanica.
La visuale dalla mia stanza è una lussureggiante foresta di antenne, dominata da una gru. Quando sulla gru si posano i gabbiani mi chiedo se la gru comprenda l'ironia.
Arrivata la notte per le strade escono gli uomini della nettezza per il loro momento di gloria. Con dei grossi tubi d'acqua spazzano le strade dalle immondizie e dissodano i relitti umani.
Le prostitute modello saltano dentro e fuori dai bar non sapendo decidere se fumare o se restare asciutte.
Io mi occupo di condire prodotti finanziari mentre nell'aria di questa stanza si moltiplicano le spore unte della calura estiva. Spesso il cane nero rimane per ore fermo al sole, sdraiato con il muso tra le zampe distese. Attraverso la lente della fotocamera posso vedere che ha una ferita sopra l'occhio, è un cane da combattimento per questo alla sera qualche volta sparisce.
Un gabbiano abbandonato si aggira a piedi sul cornicione del palazzo di fronte, grida aiuto a destra e a sinistra e minaccia di suicidarsi. Improvvisamente si rende conto di essere solo un gabbiano e vola via. Provo anche io a rendermi conto di essere solo un gabbiano, ma improvvisamente mi rendo conto che è tardi e devo consegnare.
Quando poi salto per aggrapparmi alla trave del paranco sulla terrazza il cane balza sul parapetto e mi abbaia contro da lontano. Credevo che una turbolenza nel vuoto gli avrebbe fatto bene. In effetti sembra eccitato, vuole raggiungermi. Il gabbiano butta uno sguardo al cane, senza compassione.
Al mercato mi vendono una lucente scatola di plastica con scritto "Rucola". Quando arrivo a casa e la apro ci trovo dentro solo erba infestante, il filetto di pollo sussulta un attimo nell'incarto e poi si rompe in un pianto inconsolabile e senza ritegno.
Sono un figlio cattivo e rischio anche di lasciar morire il mio cognome.

sabato, luglio 07, 2007

Pornopolitica

Cerco in internet la recensione di un libro e mi si aprono 3 mila finestrelle.

Il mio caro Mac se ne esce con questa informazione:

IMPORTANTE: Il computer contiene tracce di tutti i siti per adulti visitati. Sicuramente non si abbia conoscenza dei file che si installano sul computer e invadano la privacy e mettano in rischio la vostra carriera e il vostro matrimonio.
Questi file lasciano tracce delle attività su Internet e incluso mettono in rischio la sicurezza della vostra carta di credito. È possibile eliminare tutti i file temporali e i registri della cronologia d’Internet per eliminare queste tracce dal computer!

Mi piace il fatto che il mio Mac, come un vero amico, mi allarmi del fatto che le mie azioni virtuali possano mettere a rischio la mia carriera e il mio "matrimonio" :)

Io stavo comunque cercando la recensione di un libro di politica..bah.

"La mia primavera è un incubo in cui lo Stato cede alla pornografia"
Gli Afterhours hanno proprio ragione.

venerdì, luglio 06, 2007

La babuinette di luglio

Non so per quale motivo, ma è lei. Courtney Love. Che, secondo Repubblica, ha ritrovato una forma invidiabile grazie, e cito "ad una dieta ferrea fatta di cucina macrobiotica, yoga e ginnastica".

Eccola in tutto il suo splendore.




Per l'amico Mak, emigrante di successo

Questi sono per te!






Il primo è decisamente meglio, ma anche il secondo regala qualche sorriso.

Ni!

Solenni circostanze


Dichiaro ufficialmente aperta la giornata di ERGO.
Auguri, vecchio bastardo. Che la banfa (sotto forma di Kanji o qualsiasi altra cosa) e il mio amore, siano sempre con te.

Buon compleanno.

Blast from the Past - Special nr. 1

Perché uno special, vi chiederete, invece di un episodio "qualsiasi" della vostra rubrica meno preferita (tm)?

Beh, perché nel postare questo video ho sentimenti ambivalenti.

Da un lato, il clip è innegabilmente e disperatamente ricco di quel trash anni '80 che BftP ha finora - spero adeguatamente - celebrato.

Dall'altro, presenta una canzone che amo molto, con un testo che è attuale oggi, nel 2007, come il giorno in cui stato scritto e una musica che spacca il culo. Ed è interpretata da due dei miei musicisti preferiti: Gary Moore, e soprattutto Phil Lynott, di cui vi ho già abbondantemente parlato (anche se non escludo di rompervi ancora i coglioni in futuro).

Insomma, prendetelo così com'è. Come una buona scusa per inaugurare il primo spin-off di BftP!

Manco fossimo ammereggani!

Ps. Prima del video c'è una lunga intro, sentitevi autorizzati a saltarla!

giovedì, luglio 05, 2007

Make war, not peace.

Ci sono giorni in cui hai solo voglia di litigare.



Oggi ci ho provato con tutta me stessa. A random, prendevo soggetti e tentavo di provocarli con sarcarsmo e malvagità. Con i miei amici non ha funzionato. Ridono sia per il mio sarcasmo che per la mia tentata malvagità. Mi danno una pacca sulla spalla e un bacio sulla guancia. Io che vorrei una sberla per poi rendere una ginocchiata nelle palle urlando sconcerie in dialetto trentino.

Ho provato con la mia nuova coinquilina (quello dei coltelli se ne è andato senza mietere vittime): le ho detto che si vede che non ha proprio un cazzo da fare e che spende le sue giornate a laccare sedie o mettere vasettini di fiori in giro per la casa. Mi ha risposto con razionalità e sorrisi. Non ho potuto far altro che gettare la spugna anche in questo caso e bere un bicchiere di scarso vino rosso con lei.

Ho provato con il professore di Environmental Governance. Questo sparava le solite cazzate...conferenze di quà, congressi di là, tante magiche paroline per il futuro... "sustainability", "policy making", "humanitarian process"...io inizio la mia provocazione a scopo degenerativo buttandogli sul tavolo dati contrari alle sue tesi (spesso idiozie che rimescolavo da precedenti corsi in Global Economy). Parlavo di come i suoi bla bla bla non riusciranno mai a corrodere gli interessi delle multinazionali (che, invece, si daranno na mossa quando le risorse finiranno). Dicevo pure cose estremamente ciniche che in realtà manco penso. Giusto per una bella litigata, cazzo.
Ma nemmeno questo ha abboccato. "Voi giovani state perdendo l'ideologia" è stata la sua risposta al tutto.

Per calmare i miei disguidi ormonali, due sono le cose da fare a questo punto: sesso o canna.
Mi faccio una canna, ahimè.

Banfa


Alla scrivania. Alterno momenti di lettura a momenti di riposo. In questi lascio correre la penna un po' su tutto quello che trovo, dalla carta millimetrata al retro del pacchetto di chewingum. Leggo il post sul Kanji di Apa e mi soffermo sul significato della banfa di farsi tatuare banfa in un ideogramma che tanto ai molti è incomprensibile.Tanto vale allora banfare di brutto. Ah, il supporto cartaceo questa volta è stato degno ispiratore..

Tatuaggi

Ho deciso di farmi un tatuaggio, magari quando sarò in Giappone. Voglio tatuarmi qualcosa di carino e poco banale, come un Kanji giapponese.

Sì in effetti lo fanno tutti, ma non tutti hanno la mia idea.

Voglio farmi tatuare il Kanji che significhi "BANFA". Probabilmente non esiste, il che va anche meglio, perchè deve essere banfato fin nell'anima. Quindi devo creare il kanji della banfa.

Chiunque voglia aiutarmi in questa sfida, si faccia avanti.

mercoledì, luglio 04, 2007

Un anno fa

Ancora i brividi.

Fottuto il ginocchio

Mi sono fottuto il ginocchio. Dovrò dire addio alle due partitelle settimanali a basket, i ragazzi dovranno farcela senza di me per il resto del campionato, temo. Chissà se ce la faranno. James si è detto pessimista.

Ho la risonanza magnetica il 19 luglio, il che con tutta probabilità farà saltare il mio viaggetto a Roma per seguire il doppiaggio dei Simpson.


Ma non importa.
Tanto tutto il resto va a gonfie vele. :D

martedì, luglio 03, 2007

Pensando in b&n


Ultimamente vi penso spesso. Penso a chi é partito per la Spagna, a chi é rimasto, alle sensazioni che si possono provare in queste situazioni. Alla nostalgia, ai volti amici che sbiadiscono lentamente, ai legami che si assottigliano sfilacciandosi - a volte - nel tempo. Nonostante i buoni propositi, nonostante le promesse. Al silenzio di una camera d'albergo, al frastuono assopito di risate retrò in stanze ormai vuote. Ai vaffanculo. Alle banfe. Alle pacche sulle spalle.
Alle sbroffe.
...
Chissà se capita anche a voi di perdervi in giri di testa simili. Trips che avvolgono come la coperta di Linus, impalpabili e gravosi allo stesso tempo. Forse a tratti rassicuranti, poiché presuppongono la conoscenza di persone speciali, idonee a ricoprire il ruolo di testimonial della Pantene. Perché loro valgono. L'unica certezza é che in contesti del genere é salutare confrontarsi con qualcuno. No, Dio non va bene. Meglio un uomo come noi, possibilmente esperto di tristezza, malinconia e sfighe assortite. MarcoMasiniForPresident. Lui non ci lascerà in questo nostro Vietnam.

Parliamone con MASO.

Forse sono arrivata troppo tardi. Maso sostiene di conoscere già Aparazzi.
.. Che poi é la stessa cosa affermata da Dio. Ovvio, Berlusconi é onnisciente.
Ora, però, sono curiosa di sapere cosa ne pensa di noi Cossiga.
Sarà al corrente della nostra esistenza?
Ci rincuorerà?

Telefoniamo a Francé

L'abbraccio di Milano



Sono arrivato in stazione stamattina, passo gagliardo, musica nelle orecchie. Sono il gallo della zundapp. Dalle scale domino la scena, e in lontananza vedo questi due individui. Uno sembra un incrocio tra Bakunin e Bue Grasso, il personaggio dei puffi. L'altro è più anonimo. Hanno circa 35 anni, sono in fila alle biglietterie automatiche. Ad un certo punto, non capisco il perchè, scatta la rissa. Si prendono, si spingono, si azzuffano.
Lascia perplesso che a prima vista fossero sembrati due individui del tutto normali.

Big Bakunin si toglie lo zaino, e probabilmente con un rigurgito di ricordi delle medie, dice all'altro individuo "Andiamo di fuori".

Ricominciano ad azzuffarsi e spingersi.

Poi finalmente sono entrambi d'accordo. "Andiamo di fuori".

Big Bakunin si dirige all'ingresso. Anche l'altro tizio. Ma ad un altro ingresso. Scappa proprio.

Quando esco trovo Big Bakunin che si tasta i pugni e aspetta mr X. Sogghigna.

lunedì, luglio 02, 2007

Effetti indesiderati

Diarrea e altri disturbi gastrointestinali, alterazione dei valori epatici (raramente con danno epatico associato). Pancreatite acuta. Cefalea, vertigini, confusione, depressione, allucinazioni. Eruzioni cutanee, alopecia. Febbre, atralgia, anafilassi. Ipotensione, tachicardia, debolezza, prurito ai palmi delle mani o dei piedi. Difficoltà di deglutizione angiodema su labbra, occhi e genitali esterni. Agranulocitosi, leucopenia, pancitopenia, trombocitopenia. Nefrite interstiziale. Casi isolati di ginecomastia (rigonfiamento della mammella maschile) e di impotenza.


La prossima volta mi tengo la gastrite.

Odio

Le confezioni in plastica pressofusa.

Ma chi cazzo ha avuto l'idea assurda di inventarle?

Ma chi cazzo ha pensato, massì facciamole tutte così.

Ma porca troia.

La strega pigrona

C'era una volta la strega pigrona (icara), che ogni venerdì alle 23 si ritrovava presso il suo castello con gli amici per andare a ballare.
Uno di questi venerdì gli amici arrivarono e suonarono al portone del castello, ma la strega non rispose. Gli amici sconcertati continuarono a suonare per un ora e un quarto, quando finalmente la strega si degnò di aprire il portone.
Ella in verità dormiva del più profondo dei sonni e non aveva sentito i tentativi di richiamarla al mondo dei vivi, quando si svegliò credeva che fossero le 23.15, scoprì poi ad un più attento esame della sua clessidra del tempo che in realtà erano le 00.15 e che i suoi malcapitati amici avevano atteso ben oltre chiunque avrebbe mai potuto fare.

Un giorno la strega pigrona scrisse un messaggio di saluto per suo fratello inviandolo tramite il piccione "MSN". Nessuna risposta. La strega se ne andò a preparare una delle sue pozioni... al ritorno trovò una risposta e iniziò così uno scambio di messaggi sempre tramite il medesimo piccione (un piccione capace di viaggiare alla velocità della luce).
Dopo mezz'ora, in risposta alla proposta della strega di farsi un volo sul drago azzurro, suo fratello le rispose "...così ci conosciamo...", al chè alla strega per poco non prese un colpo nell'apprendere che non aveva scritto a suo fratello ma bensì al Razzi!

Tempo dopo, la strega pigrona (che comincia ad averci scassato un pò...), intratteneva allegramente una corrispondenza attraverso il medesimo piccione che oramai conoscete, e la intratteneva con il Razzi. Perlomeno così lei credeva... ma si accorse ben presto (dopo mezz'ora) che in realtà stava inviando messaggi ad Apa.

domenica, luglio 01, 2007

Connubio



In questo vostro gesto
trovo un tassello importante
nel mio percorso di ricerca
del significato dell'amore
(ovviamente non è vero)