martedì, luglio 24, 2007

Vagamente Solaris

Bella la prima scena di alghe fluttuanti nell'acqua. Anche io mi sarei grattata la guancia.
(avevo scritto pancia)
Poi però ho scoperto che è mezzo in russo e mezzo mal doppiato.
Cercando meglio, leggo che Tarkovskij ha totalmente rinnegato la versione italiana, e ha pure chiesto di eliminare il suo nome dai titoli.
Sapeva pure l'italiano, quel polacco.
Qualcuno mi dice che devo avere pazienza e non pretendere di avere già alcune certezze.
Qua va a finire sempre che compro la frutta e poi va a male.
O dimentico il gelato fuori dal freezer, e non ho dei vicini con cui finirlo in fretta.
E sospiro pensando ai Liuk sciolti.

Ho poi ripensato ad un'etimologia tempo fa immaginata, e ho scoperto che corrisponde effettivamente.
Mi piaceva pensare ad "invaghire" sia riflessivo (io mi invaghisco), sia transitivo (io invaghisco te). Quindi rendere vago qualcuno, accennato in qualcosa, in un desiderio indefinito.
Ed è così. Quasi quasi era meglio non saperlo.
O forse era una cosa così chiara?

3 commenti:

Ergonomico ha detto...

I fili dei tuoi discorsi mi ricordano le tele dei ragni, sottili e trasparenti. Solo a volte si riesce a scorgerne dei tratti, dove la luce si riflette.

Apa ha detto...

Volevo proprio dirlo io!

Razzi ha detto...

Il passo dei Liuk sciolti, in particolare, è struggente.