venerdì, febbraio 29, 2008

Scossone, scossone, scossone...

Un paio d'ore fa, mentre mia madre buttava la pasta, è venuto il terremoto. Niente di serio, ma l'epicentro era a meno di 10 km di distanza da qui, perciò si è sentito bene.

Mi chiedo cosa provino gli impresari edili della zona durante una scossa di terremoto. Quel mix di avidità e terrore...

Comunque adesso Internet funziona meglio, devono essersi assestati i cavi. E non è affatto vero che il Friuli sia un posto noioso, dove non succede mai niente.

Apa e la verità

Ho un rapporto particolare con la verità, rapporto che mi piacerebbe condividere con voi, non tanto per illuminarvi, non ho di tali pretese, ma per farvi capire un briciolo di me.

Nutro un amore spasmodico per la verità. Ne ho bisogno, non riesco a tradirla. Non so mentire. Non posso mentire. Non voglio mentire. E lo stesso mi aspetto da chi mi ama.

E' vero che spesso la verità può far male, spaccare, lacerare, ma porta con sè anche una forma di serenità.
La placida bellezza che nasce dalla consapevolezza che quel che senti, che provi, che in quel momento apprendi e fai tuo, trova un riscontro profondo e potente nella solidità del reale. Ti trovi di fronte a qualcosa di solido, cristallino e finito che incomprensibilmente sfama, per un attimo, la tua ansia di assoluto e infinito.

La verità, per me, è una forma altissima di poesia. E come si può amare qualcosa di più della poesia? Qualcosa che nasce, da testa, petto, storia e pancia... per produrre la bellezza più alta.

giovedì, febbraio 28, 2008

Mal di pancia e bugie

Serata strana, quella di ieri, a parlare di mal di pancia e come governano i nostri destini e i nostri desideri.
Di ipotesi, possibilità. A sviscerare cose insviscerabili, a capire cose incomprensibili.

A creare nuove piccole, delicate bugie.
Ho una nuova bugia. Da ieri sera. Chissà se durerà. Chissà se vi farò mai una sorpresa svelandovela.

Per ora me la tengo stretta. E sorrido contento di quanta verità e onestà possano nascondersi in una bugia.

mercoledì, febbraio 27, 2008

Garfield minus Garfield



"Who would have guessed that when you remove Garfield from the Garfield comic strips, the result is an even better comic about schizophrenia, bipolor disorder, and the empty desperation of modern life?
Friends, meet Jon Arbuckle. Let’s laugh and learn with him on a journey deep into the tortured mind of an isolated young everyman as he fights a losing battle against lonliness and methamphetamine addiction in a quiet American suburb."

Link: garfield minus garfield

Vapore acqueo

Lungo l'autostrada A4, tra Brescia Ovest e Brescia Centro, c'è un impianto industriale.
Ce n'è più di uno, in realtà, ma è di questo specifico che vi voglio parlare.

Ha un bocchettone. Enorme. Basso.
Dal quale esce del fumo bianco e denso. Molto denso. Molto bianco.

Sotto al bocchettone un cartello. Anch'esso enorme.
Parole blu. Su sfondo bianco. Si leggono da 2 km di distanza.
"VAPORE ACQUEO".

E ogni volta che passo di lì mi vien da ridere.
Perchè penso che o è una banfa paurosa che quel fumo sia davvero vapore acqueo... o perchè penso a quante rotture di coglioni e domande abbiano dovuto subire per decidere di mettere un cartello che dicesse, in modo quasi gentile
"È SOLO VAPORE ACQUEO PORCODIO, SMETTETE DI ROMPERE I COGLIONI".

Qui.

Today is the day.

martedì, febbraio 26, 2008

Passione

Le persone che mi piacciono sono quelle che da ragazzini, nei pomeriggi d'inverno, ogni tanto sfogliavano il dizionario, come passatempo. Le persone che amano le parole, perché le parole sono diapositive della vita e la celebrano.

La parola di oggi è “Passione”.

- patimento fisico: io veggo te star fermo nella tua acerba crudeltà né poterti la mia p. in parte alcuna muovere (Boccaccio)
- insieme dei tormenti e delle sofferenze sopportate sulla croce da Gesù Cristo
- sofferenza prolungata: la degenza in ospedale è stata una p.
- grandiosa composizione musicale, nata nel sec. XVII, in origine polifonica e successivamente monodica e polifonica, che ha come tema il martirio e la morte di Cristo in croce
- sacra rappresentazione che ha come tema il martirio e la morte di Gesù Cristo in croce
- sofferenza morale, spirituale
- sentimento che per le sue caratteristiche e la sua forza domina l’intera personalità, talvolta turbandone l’equilibrio psichico: non riesce a reprimere le sue passioni, la gelosia è una p. pericolosa
- amore violento e caratterizzato da forte sensualità: una p. incontenibile, p. senile | estens., chi ha ispirato tale sentimento: è stato solo una p., lei è stata la più grande p. della sua vita
- forte interesse e inclinazione per qcs.: p. politica, p. per il calcio; persona dalle forti passioni: chi ha un temperamento fortemente passionale | l’oggetto che ispira tali sentimenti: la musica è la sua più grande p.
- tendenza dominante che svolge un’azione direttrice sul pensiero e sulla condotta, influenzando i giudizi di valore e modificando variamente i processi logici
- parzialità, atteggiamento condizionato dai sentimenti e quindi privo di obiettività e razionalità: giudicare con p., valutazione condizionata dalla p.

Come potete notare, sul dizionario la parola “passione” si presenta in modo diverso rispetto a quanto ci viene proposto negli spot televisivi, nei tabloid, nelle soap opera. Ha una connotazione prevalentemente negativa che sottolinea la sofferenza e la perdita di lucidità.

E questo dovrebbe far riflettere i soggetti più passionali e appassionati, gli schiavi della passione, gente come Byfluss o Mak per intenderci.

venerdì, febbraio 22, 2008

Buon Bobbe Malle day a tutti!

E già, oggi è l'anniversario di quel giorno fatidico in cui Byfluss ha segnato le nostre vite.

Buon Bobbe Malle day a tutti!





L'America. L'America.

Einstein vs ...(non lo so)

A volte quando mi trovo per strada e guardo la faccia della gente, vedo dei miei amici da vecchi. Ma solo gli amici maschi.
Tipo, poco fa mi ero fermata a fumare, e ho visto passare Fulvio, il ragazzo che lavorava nella libreria all'angolo e di cui io ero follemente innamorata perché mi sembrava Rogozin dell'Idiota e gli ho scritto le lettere d'amore: era lui, ma era già vecchio, ed era in bicicletta, riprova del fatto che fosse lui. Era proprio lui. Ma Fulvio a Bari ha ancora 34 anni, solo che qui aveva sui 65 anni.
Oppure, al mare vedo sempre Vittorio, da grande, non proprio vecchio, è sposato e ha due bambini pestiferi. Ma se lo chiamo, mi dice che è a Roma e ha ancora 35 anni.
E come se non bastasse già il resto, tutto ciò mi confonde.

mercoledì, febbraio 20, 2008

Dubbio atroce

Ci sono due che stanno chiavando nelle scale.
Sono tipo al piano di sotto.
Unico accesso di questo edificio.
Devo uscire a ritirare i panni alle lavatrici a gettoni, ho paura di Marla Singer.
Stanno ululando.
Non so che cazzo fare.

Crisalidi

La notte per lo più dormo.
Sento nascere in me nuove forme di coraggio, certe sicurezze che mi sono mancate da sempre, o quantomeno da un bel pezzo.
Ho la bronchite da un mese.
Ieri sera ho fatto qualcosa di giusto, che mi è abbastanza costato, per una persona alla quale tengo parecchio.
Pesavo 76 Kg "and up" ora ne peso 72.
Oggi mi sono portato per la prima volta da sempre spazzolino e dentifricio per l'ufficio.
Ho nuovi amici e amiche come pure nuovi vecchi amici e amiche.
Vado a concerti, ballo e mi diverto.
Sono confuso e lo sopporto. Sono lucido e lo sopporto.


Sento di stare diventando una persona che non mi piace per nulla. Una persona che, però, potrebbe persino imparare a convivere con se stessa.

Le iene

Una volta ero in Africa, in cima a un promontorio che domina la distesa sconfinata del Serengeti, al tramonto. Bel posto. C'erano la mia ex, due giovani guerrieri Masai e uno sconosciuto inglese.

(No, non è una di quelle barzellette tipo “un tedesco, un francese e un italiano...”).

Ho scambiato qualche parola con l'uomo inglese. Era un tipo divertente, abbiamo passato in rassegna gli animali che avevamo visto durante il safari. Mi disse:

“Se dovessi rinascere, vorrei essere una iena. È l'animale che preferisco. È brutta, arruffata, spelacchiata. Il tipo di soggetto che non farebbero mai entrare in un club esclusivo. Ma è instancabile, può camminare più a lungo di chiunque altro, è simpatica, non molla mai”.

L'ho osservato per capire se scherzasse, ma la sua simpatia per quell'animale sembrava genuina. E allora l'ho invidiato, realizzando che entrambi eravamo già un po' iene, ma che io non l'avevo mai trovato particolarmente... eccitante.

martedì, febbraio 19, 2008

La dura legge del beverone

Il Bassi è a dieta, è ufficiale.

Pochi di voi hanno assistito a un triste spettacolo mentre oggi ingurgitavo un proteico beverone dal colore e dalla forma non ben identificati. Vi assicuro che il sapore era persino peggiore dell'aspetto.

27 chili da buttare via nel corso di 14 mesi mi aspettano, pena in caso di fallimento: lo spappolamento progressivo della mia spina dorsale. Sono proprio un fortunello.

Come se la tortura non bastasse devo bere almeno due litri di acqua al giorno. Che faccia bene lo so... ma non è piacevole dover pisciare ogni cinque minuti.

Rimpiango i tempi in cui bastava una crema sulla pancia e i problemi sparivano. Meno grasso, meno rughe e anche denti bianchissimi (ma solo per i primi 85 fortunati).

E' l'inizio di un nuovo tramonto, d'accorrrrrdo!?

Risvegli

Mi sono svegliata e ho iniziato a correre, un po' come la gazzella nella savana. Mille cose da fare e la lancetta dei minuti correva più forte di me, un po' come il leone nella stessa maledetta savana.
E proprio oggi, proprio in questa giornata in cui ho una fretta indiavolata, mi cade il barattolo dei cotton fioc. Ed eccoli lì. Tutti sparsi sul pavimento del bagno come nel gioco shangai. Ho avuto la tentazione di fare coma Rain Man e con una rapida occhiata dire il numero esatto di bastoncini sparsi sulle piastrelle. Poi mi sono ricordata che non sono autistica, che comunque avrei dovuto poi contarli per vedere se avevo vinto e soprattutto che avevo fretta.
Così sono tutti miseramente finiti nel secchio dell'immodndizia.
Ora il mio eyeliner è sbavato. E sono arrivata in ritardo.

domenica, febbraio 17, 2008

La domenica sportiva

Ho un amico che fisicamente assomiglia un po' a Homer Simpson. L'ho rivisto qualche giorno fa dopo anni e, come si fa sempre in questi casi, abbiamo rispolverato vecchie storie.

Una è particolarmente spiritosa. È la storia della sua prima scopata. Eravamo all'università e aveva passato la notte con una tipa. Il giorno successivo l'abbiamo incontrato, pronti per festeggiare...

- Allora, com'è andata con Elena?
- Bene, ho vinto 4 a 0.
- Eh?! In che senso?
- Nel senso che io sono venuto 4 volte e lei 0.

...e abbiamo festeggiato.

sabato, febbraio 16, 2008

venerdì, febbraio 15, 2008

Ricordi

Una cosa, un'altra, un'altra ancora. A volte certi ricordi, poderosi, soffocanti, avvolgenti, ti esplodono in faccia, ti levano non solo il respiro ma anche il controllo che normalmente eserciti sulle tue emozioni.
La cosa strana è che questa esplosione, subdola e lenta, la vedi arrivare, la senti, per usare la figura di un mio caro amico, come un pugno troppo lento per essere schivato... perchè non ne percepisci i movimenti.
E ti lasci investire.

E stamattina è così. Parlo con amici e mi ricordo di mia nonna. Angela. Lina. Anzi, Nonnalina.
Ricordo la sua voce, il suo sguardo, le sue mani. Ricordo le sue tazze da té, i suoi biscotti. I suoi sorrisi, il suo viso serio che mi ascoltava pendendo dalle labbra di un bambino. Il suo amore serio. Il suo corpo fragile animato dalle macchine che le facevano sobbalzare il petto quasi dovesse esplodere da un momento all'altro. Ricordo di aver guidato come un pazzo per portare mia madre al suo letto d'ospedale. Malpensa-Brescia in meno di un'ora.

Ma soprattutto ricordo quanto mi facesse sentire bene, leggerle nel viso che la mia vita le dava significato, perchè è proprio così che mi faceva sentire.

Le parole, in genere, non mi mancano... Ma da sempre per me vengono meno quando provo a parlare di lei. Quando provo a spiegare cosa fosse. E solo la mia famiglia riesce a capire fino in fondo, senza parlare perchè così si fa noi gente del nord. E tutti coviamo e condividiamo il segreto di questa persona meravigliosa che ci ha posseduto. Perchè eravamo, e siamo, soprattutto tutti figli suoi.

giovedì, febbraio 14, 2008

Domanda

Oggi, visto che me ne frego di che giorno inutile sia, mi sono svegliata con questo dubbio: come cavolo si scrive il "color magenta acceso"?
Opzioni:

fucsia (come dice google),
fuxia (come credevo io, perchè mi piacciono le x),
fuchsia (come la pianta, vd. Wikipedia), oppure
fuschia (come dice la nonna della mia amica)?
Nel dubbio ho scelto FUCK-SIA (che ovviamente non si legge secondo la fonetica inglese, grazie)

Capro espiatorio

E' San Valentino, quindi parlerò, molto banalmente, d'amore.
Oggi è arrivata Xena, la mia colf, dopo una settimana di assenza. Lei dice di aver avuto l'influenza, ma so che invece, con tutta probabilità, stava affrontando eserciti di amazzoni agguerrite.

Ad ogni modo. La casa è un disastro. Un macello. Peggio dei campi di battaglia a cui la immagino abituata.

Ed è facile con paura aprire la porta e pochi istanti dopo, sempre con paura, la bocca...

"Guarda che macello che mi ha lasciato il Razzi..."

Sorride amara.

Le racconto dello shampoo che ha fatto cadere per terra, di come ha raccolto il liquido e ha lasciato il barattolo a terra.
Le racconto delle tredici tazzine da caffè sparse per la casa come in una mitica caccia al tesoro. Undici di queste sono nei due bagni.

Non serve altro. Xena ora sorride amarissima.

Oggi è giornata d'amore, e il più grande amore lo si può avere solo verso se stessi e la propria vita.

mercoledì, febbraio 13, 2008

Stato di emergenza - omaggio a Ci-Pi

Sono le 15:27 di un mercoledì, e sono ancora in pigiama.
Il mio mese sabbatico si sta ripiegando su un lassismo proccupante.
Nonostante mi stia battendo strenuamente per evitare che il mio loculo di casa (17 mq) si trasformi in una succursale di un qualunque caravanserraglio, la moquette ha iniziato a luccicare. Per arrivare alla scrivania devo farmi largo tra fogli, pezzi di cartone, taglierini affilatissimi ovviamente aperti, gusci di nocciola, tappi misteriosi, pacchetti di sigarette vuoti e brandelli di cartine, colla. Credo di aver bisogno di una badante.
Fuori, nel frattempo, brilla una giornata blu e arancione.
Oggi questo palazzo ho raggiunto il suo 7° trasloco nell'arco di 2 mesi. Lo si capisce dalle bestemmie dei facchini che filtrano attraverso i muri di cartapesta, non c'è l'ascensore e le scale sono lì dalla rivoluzione francese, dettaglio apparentemente insignificante ma che prende un sapore tutto diverso quando si rischia di rompersi il collo a causa dell'irregolarità del rapporto alzata/pedata.
Detto ciò, corro grattare via quella colata di sugo di curry che si sta allargando sempre di più sul tavolo.

martedì, febbraio 12, 2008

George Carlin - Bullshit



Qualità non è eccelsa, ma vedibile.

Bianco, che più bianco non si può.

lunedì, febbraio 11, 2008

Aparazzi Blood Contest V3

Ignazio
9 (56%)
Futugawa
7 (43%)


E la coppia si scoppia, sul serio. Rimangono indietro Mak e Futugawa, passano Ignazio e Thesp, anche se quest'ultima passa per il rotto della cuffia. Che, tra parentesi, Camilla hai lasciato a casa mia. La cuffia, dico. Il cappello di lana.

Comunque, la prossima sfida sarà di quelle che fanno rizzare le antenne.

Se non mi credete, guardate pure.

Powerthirst ti mette le ali

sabato, febbraio 09, 2008

360gg

La maledizione di Monterazzi

E' arrivato. Ha portato con sè birrette, musica, fumo di sigarette.
E storie.

Storie e avventure. Avventure e storie. E pure qualche discussione.



Ma il vento sta cambiando, e come sempre succede in questi casi, tra pochi giorni se ne andrà.

E mi lascerà, in ricordo, la sua bronchite, che già laida e corrosiva giace inquieta nel mio petto, e i posacenere mezzi vuoti.

venerdì, febbraio 08, 2008

A day in the life

Accade, così, un giorno come gli altri. Capisci qual è il colore che non va con gli altri, quella espressione che non riesci a decifrare, e le strade si muovono, ma tu non ci sei. E ripenso a lui, quello scrittore così impressionante che mi sta venendo a noia, non può azzeccarle tutte e ancora una, mi verrebbe di mandarlo al diavolo.
E i discorsi campati in aria, le parole che non vengono fuori, e potrebbe bastare il cielo azzurro che spunta all’improvviso e ti dici che va bene, per oggi sei fortunato. Eppure non c’è niente di male in quelle gocce di pioggia che scivolano sottili, e tutto quello che non riesci a dire. Mi ha sempre irritato l’espressione “male di vivere”. Mi dà di una blabla-cappa che voglia coprire una pianta malata, togliendole aria e soprattutto luce. Però anche nel cielo milanese d’inverno possono apparire le nuvolette rosa, e la luna mi ha guardato sottile e tranquilla. Il fatto che anche qui il cielo possa aprirsi all’improvviso e mostrare il suo volto più mite mi tranquillizza.
Quando mi volto non so che vedo, e so che tornare non vorrà dir nulla. Tornare è un po’ lasciare. Si lascia sempre qualcosa.
Prima di dormire lascio la porta della mia stanza socchiusa, una prova di coraggio. L’armadio no, lo chiudo sempre. La cenere mi cade da tutte le parti e i fiori sulla mia tovaglia stanno sbiadendo. Probabilmente loro pensano lo stesso di me. I colori più forti sono dove non poggio mai lo sguardo.

martedì, febbraio 05, 2008

Cloverfield (il mostro)

Cloverfield (spoiler-free)

Venerdì sera sono andato a vedere Cloverfield, ben sapendo che più che un grosso mostro nel film ne avrei visti tanti piccoli nella sala. Mai più al cinema nella serata del weekend, me lo ripeto sempre e ci casco con precisione ogni volta, ma in questo caso è stata quasi un'emergenza. Da un po', infatti, mi tenevo in un silenzio mediatico mirato ad evitare spoiler del film, come solo in Italia riusciamo a fare (quando uscì l'ultimo libro di Harry Potter, Repubblica.it urlava il finale in prima pagina, avranno preso lezioni da Sacco).
Io avevo deciso che il mostro non lo volevo vedere prima del film. Ci sono riuscito e ne sono felice, perché così mi sono goduto appieno il film. Bellissimo. C'è chi dirà, "un altro film di mostri?". Ma questo è diverso, poco americano nel suo essere decisamente americano. Contrariamente a vaccate tipo il Godzilla di Emmerich, Il Regno del Fuoco o i coreano The Host, questo è "verosimile", non nel senso che cose del genere succedono ogni giorno, ma che nell'ipotesi narrativa, tutto fila liscio in modo abbastanza credibile. Ok, essendo girato come The Blair Witch Project qualcuno potrebbe opinare che le batterie della telecamera durano troppo, ma è un espediente narrativo che non interrompe troppo la sospensione dell'incredulità.
Qualcuno lo ha sprezzantemente paragonato a Godzilla. Secondo me dire che Cloverfield è come Godzilla perché in entrambi c'è un mostro che spacca la città, è come dire che In the Mood for Love è uguale ai Promessi Sposi perché in entrambi c'è una coppia che non riesce ad amarsi o che Superman e Batman sono uguali perché entrambi hanno propensione ai vestiti aderenti e i mantelli.
Un plauso a regista e produttore, per essere riusciti a rendere un'area ampia come Manhattan assolutamente "claustrofobica", un posto enorme e pieno di nascondigli, dove non riesci a nasconderti, anche più di 1997 Fuga da New York, dove l'area era volutamente trasformata in prigione.
Andate a vederlo, che poi visto al cinema è un'altra cosa.

Stasera a Venezia

Siete tutti invitati!!

L'oggetto che tutti dovermmo avere

Il commento di Kenzo al post di Apa mi ha aperto una finestra su un oggetto che altrimenti non avrei mai conosciuto.
Grazie Kenzo!!!


Guardatelo, questo nuovo wc che pulisce automaticamente il… sedere.
Ha una spalliera morbida per stare seduti comodamente e una serie di pulsanti su un lato per gestire il bidet, un getto leggero, un getto più forte e, cosa più importante, il pulsante OFF. E’ fatto di legno (non si sa perché) e tutti i rifiuti cadono ordinatamente in un contenitore in basso, in modo che si possa estrarre facilmente, svuotarlo e rimetterlo a posto per il prossimo uso.

Devo assolutamente averlo!

lunedì, febbraio 04, 2008

Imitare


Ho capito di avere la stoffa per fare l'imitatore. Mi riescono mille personaggi, della nostra cerchia... e anche dello spettacolo.

Ho solo una piccola caratteristica. Non imito direttamente il personaggio, imito piuttosto Gigi Sabani che imita il personaggio.

Per qualcuno è un limite, per me invece è portare l'arte dell'imitatore a nuovi livelli.

Aparazzi first blood contest

Thesp
22 (62%)
Mak
13 (37%)

Vittoria schiacciante di Thesp, ma avrebbbe potuto anche essere una carneficina se Mak non avesse tirato fuori dal cilindo 11 amici fantasma.

Passa il turno Thesp, e raggiunge Hazey nell'olimpo dei combattenti.

E ora scoppiamo la coppia.

Ignazio o Futugawa detta "Camilla in Thespian"?

domenica, febbraio 03, 2008

Domenica mattina

E' difficile dormire con il Razzi che tossisce e si fa un bidet ogni cinque minuti.
E ogni tanto la domanda, quale salviettina starà usando?

E mi lascio tenere in ostaggio, in camera mia. La paura di vedere qualche bigolo di prima mattina mi paralizza.

sabato, febbraio 02, 2008

Montag, keep on smiling

Auguri Montag.
Eggià, il buon vecchio Montag è ancora tra noi. Nonostante l'età e nonostante la sonora sconfitta contro Hazey.

E allora che tu possa goderti al meglio questo compleanno. Questa giornata di febbraio che ha il sapore di quei giorni che un po' si lasciano scordare e un po' ti entrano dentro.


Auguri ancora.

equazioni verbali plurisillabali (o sillabiche?)

Allora, io e il me socio Jep si va a sto club. A parte la birra venduta a prezzo d'oro (400 rupie a bottiglia..tipo 7 euri), musica elettronica ok e ambiente di quelli un pò casual chic. A new delhi esiste il superchic ed il casual chic se vuoi andare a ballare..la mancanza di una vera middle class, la mancanza di una cultura da pub/club e le tasse del 20% sugli alcolici non permettono alla scena notturna di offrire nulla che non sia estremamente costoso.
Comunque.
Io e il me socio decidiamo di farci trascinare da sti tizi che ci portano ad una festa dall'altra parte della città. Arriviamo, whiskey e vodka sembrano scorrere come lava nell'esofago. Tutti uomini alla festa. La rappresentanza femminile siamo io e due tizie indian di quelle un pò fighette, che si parlano all'orecchio e che parlano con gli altri solo se chiamate all'attenzione (il che non succede quasi mai). Fatto sta che uno vuole trombarsi una delle indiane, e non è che va da lei e ci prova, ma 'tratta' con l'amico di lei, che gli dice che lei non ci sta. Allora l'altro s'incazza e inizia a tirare bottiglie di whiskey per terra e se ne va. La tipina indian guarda per terra con lo sguardo fisso. Poi lo spasimante torna e riparla col suo amico e poi prende un'altra bottiglia e la manda in frantumi sul tappeto e se ne schioda nuovamente. Io, un pò sbronza e un pò divertita dalla scena.
Fatto sta che tutti van fuori di matto perchè questo ha spaccato le 2 bozze di whiskey più costose (tipo na trentina d'euro l'una, come mi spiega uno dopo) e nessuno se la caga la tipina indiana (manco la sua amica) che con gli occhi spalancati inizia a dire 'I don't want to be treated like a commodity'. Lei, o la sua indiretta negazione, è la causa del casino e nessuno manco le ha mai chiesto nulla. E' sempre stata zitta e gli uomini hanno negoziato il tutto senza chiederle mai un commento.

Well, se non fossi una stronza maschilista anch'io sarei andata a dirle che dai, non sei una commodity, hai del potenziale, un bel sorriso, due occhi splendidi, e trovati degli amici che ti considerino...giusto un pò di solidarietà femminile. Ma alla fine ho preferito una colazione a base di nutella e papaya. Meglio non cercare l'empatia quando non sai nemmeno se il tuo cervello, in quel preciso momento, è in grado di comprendere equazioni verbali che superino le tre sillabe).

Sono le 9:10 di mattina a New Delhi, e io è meglio che me ne vada a dormire.

venerdì, febbraio 01, 2008

Scuoti i coscettini, la babuinette di Febbraio

Febbraio. Mese febbrile. Freddo fuori e caldo dentro. Caldo e sensuale.
Come la babuinette di questo mese. Calda. Sensuale. Sinuosa.

Probabilmente questo video lo cancelleranno in fretta, perchè si vede la tetta. Il Razzi quando vede la tetta è contento. Youtube odia il Razzi, e non vuole che sia contento. Guardatelo. Godetevelo. In fretta.

Scuotili. Scuoti i coscettini.