martedì, febbraio 26, 2008

Passione

Le persone che mi piacciono sono quelle che da ragazzini, nei pomeriggi d'inverno, ogni tanto sfogliavano il dizionario, come passatempo. Le persone che amano le parole, perché le parole sono diapositive della vita e la celebrano.

La parola di oggi è “Passione”.

- patimento fisico: io veggo te star fermo nella tua acerba crudeltà né poterti la mia p. in parte alcuna muovere (Boccaccio)
- insieme dei tormenti e delle sofferenze sopportate sulla croce da Gesù Cristo
- sofferenza prolungata: la degenza in ospedale è stata una p.
- grandiosa composizione musicale, nata nel sec. XVII, in origine polifonica e successivamente monodica e polifonica, che ha come tema il martirio e la morte di Cristo in croce
- sacra rappresentazione che ha come tema il martirio e la morte di Gesù Cristo in croce
- sofferenza morale, spirituale
- sentimento che per le sue caratteristiche e la sua forza domina l’intera personalità, talvolta turbandone l’equilibrio psichico: non riesce a reprimere le sue passioni, la gelosia è una p. pericolosa
- amore violento e caratterizzato da forte sensualità: una p. incontenibile, p. senile | estens., chi ha ispirato tale sentimento: è stato solo una p., lei è stata la più grande p. della sua vita
- forte interesse e inclinazione per qcs.: p. politica, p. per il calcio; persona dalle forti passioni: chi ha un temperamento fortemente passionale | l’oggetto che ispira tali sentimenti: la musica è la sua più grande p.
- tendenza dominante che svolge un’azione direttrice sul pensiero e sulla condotta, influenzando i giudizi di valore e modificando variamente i processi logici
- parzialità, atteggiamento condizionato dai sentimenti e quindi privo di obiettività e razionalità: giudicare con p., valutazione condizionata dalla p.

Come potete notare, sul dizionario la parola “passione” si presenta in modo diverso rispetto a quanto ci viene proposto negli spot televisivi, nei tabloid, nelle soap opera. Ha una connotazione prevalentemente negativa che sottolinea la sofferenza e la perdita di lucidità.

E questo dovrebbe far riflettere i soggetti più passionali e appassionati, gli schiavi della passione, gente come Byfluss o Mak per intenderci.

9 commenti:

Apa ha detto...

Bastava fare il Classico.

Unica scuola che merita di essere frequentata.

byfluss ha detto...

Come osi chiamarmi schiavo, o fetido servo della gleba?

(Eppoi l'accostamento con mak, brrrr....)

Razzi ha detto...

L'etimologia è latina e il latino si studia anche altrove.

Byfluss, pensavo che il Mak ti piacesse...

Apa ha detto...

Ma non bene come al Classico.
Se poi vogliamo proprio parlare di etimologia, l'etimologia è greca, anche se di derivazione latina.

Ma che parlo a fare.

Razzi ha detto...

Il classico produce soprattutto fighetti e i tuoi commenti, nonché l'intera tua esistenza, lo dimostrano. La prossima parola sarà "cagacazzi".

Apa ha detto...

Cagacazzi ha etimologia incerta.

Unknown ha detto...

Ma un significato icastico.
E una personificazione mica male.

Apa ha detto...

Preferisco il termine "prosopopea".

Ergonomico ha detto...

Concordo con Apa. Scuola elementare? 5 anni per imparare due stronzate. Scuola Media? Sopravalutata. Università? solo una scusa per non lavorare. Scuola di arti marziali? Meglio una bella pistola.
Io sono per un bel Classico per tutti, a 7 anni, e poi a 12 di filato a produrre. Vedreste come schizzerebbe alle stelle il Pil!