martedì, maggio 31, 2011

Acquisti sbagliati



Devo ringraziare le mie viscere nell'ultima settimana che, grazie a un rate di evacuazione che neppure ai tempi del colera, ma ho finalmente terminato la scorta di 150 rotoli di carta igienica di Hello Kitty.
A parte la soddisfazione di pulirsi il culo con la faccia della simpatica gattina, dava ben poca soddisfazione.

La cosa più fastidiosa era quel profumo di fragola che costantemente emanavano. Già fastidioso di per sè, lascio alla fantasia del lettore immaginare la sinestetica goduria che era fondere quel melenso profumo sciropposo e l'acre e maschio puzzo di merda.

lunedì, maggio 30, 2011

I poteri che non controlli



Tutte le estati, in Italia, ogniqualvolta l'afa estiva si insinuava fin nella gola, come un rituale vuoto ed empio, scendevo in cantina a prendere il mio fido ALASKA. Il mio climatizzatore portatile sottocosto.

Bastava accenderlo per quella giornata, giornata e mezzo e le giornate cambiavano, pioggia, freddo, fine anticipata dell'estate. A giugno.
Regolarmente.

Fino ad oggi mi è rimasto il dubbio se fossi io, oggetto di qualche particolare scherzo del dio del clima (Asfaragys) o se fosse il mio ALASKA ad essere un attrezzo che fosse climatizzatore nel vero senso, letterale, della parola.

Finalmente, grazie al Giappone (che mi sta aiutando a trovare tante risposte), ho trovato pace.
Pochi giorni fa ho acquistato ben due paia di scarpe super estive per far fronte alle temperature tropicali di Tokyo che già mettevano a dura prova le mie ghiandole sudoripare.

Ora dopo giorni e giorni di pioggia ci avvisano che sta per arrivare un bel Typhoon.

domenica, maggio 29, 2011

Antologia del buon umore II


Amico 1: Che c'è? Ti vedo preoccupato, stai bene?

Amico 2: Mah, il mio cavallo. Il mio cavallo ha i denti marci... e mi spiace dirlo, me ne vergogno tantissimo.

Amico 1: Beh, ma c'è una semplice soluzione no?

Amico 2: Non mi dire...

Amico 1: Chiamalo "Donato".

Amico 2: E perchè?

Amico 1: Beh, "A caval Donato..."

giovedì, maggio 26, 2011

mercoledì, maggio 25, 2011

Antologia del buon umore



Amico 1: "Ultimamente non so cosa ho. Mi sento un po' solo."
Amico 2: "Mi spiace. Perché non ti prendi un cane?"
Amico 1: "Mah. Non mi interessa l'articolo."
Amico 2: "Perché non ti prendi cane?"

Guardarsi il dito



Sono qui, febbricitante, disidratato, assonnato e stanco.
Ho i brividi e gli occhi mi pulsano e dolgono nelle orbite, come se fossero aggeggi vecchi, stanchi. Arrugginiti.
Sono qui.
Per terra, in sala. Sono lei sei del mattino. Il sonno e' un lontano ricordo, mi pare di rammentarne un'eco, verso le tre, poi si e' persa pure quella, assieme alle mie viscere e alla mia salute.

Sono qui, per terra, in sala. Che organizzo il lavoro per la giornata, che sposto riunioni, che do indicazioni ai colleghi perche' tutto funzioni, mentre le mani, le dita, premono un po' incerte sui tasti.
I muscoli si contraggono per i brividi.

Poi guardo in alto, fuori dalla finestra, la grande finestra, l'enorme finestra che sovrasta la mia sala.
E vedo il cielo.
E vedo la luna, nonostante sia giorno.

Mi pervade un banale senso di piccolezza.
Seguito da una consolatoria consapevolezza di assenza di significato.
L'idea del tempo, dello spazio e di qualcosa di insignificante sono come un rilascio di endorfine.

Infatti vorrei dire qualcosa, per fissare questa rivelazione, questo concetto, ben conscio che altrimenti si perdera' nella memoria e ne rimarra' solo un'impronta. Falsata.

Probabilmente la mia realizzazione e' solo che dovrei rotolare nel letto.

martedì, maggio 24, 2011

Razzi giramondo



Ecco Razzi ripreso da una videocamera di sicurezza mente cammina tranquillamente per strada, fino a quando un fan non lo riconosce.

domenica, maggio 22, 2011

Eroticissimo in Japan


Byfluss, sei sempre il solito.

Solo che veramente, mi fa incazzare come passi da Tokyo e manco mi fai un fischio o mi chiami per berci qualcosa, mangiarci un boccone, che ne so.

sabato, maggio 21, 2011

venerdì, maggio 20, 2011

It's a trap!

It's a trap!

E finalmente arriviamo al nuovo sondaggio.
Queste le premesse, siete single e vi siete innamorati, invaghiti, insomma vi piace tanto.

Unico problema, it's a trap.

E' un transgender. Ovviamente se siete uomini e' un uomo che e' diventato donna, e se siete donne una donna che e' diventata uomo.

La domanda e', come procedete?


Cose che avrebbero potuto capitare a me o a Ergo

giovedì, maggio 19, 2011

Comunicazioni importanti



Non bastava il terremoto.
Non bastava il nucleare.

Ora anche questo.
Ricevo e inoltro, mail dell'ambasciata italiana.



In occasione della visita a Tokyo del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, On. Stefania Craxi,

l’Ambasciata d’Italia ha il piacere di invitare la Comunita’ italiana di Tokyo

ad un incontro con l’On. Sottosegretario
dedicato ai principali temi di attualita’ della politica estera italiana

che avra’ luogo Giovedi’ 26 maggio alle ore 18:00

presso l’Auditorium Umberto Agnelli dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo


Non c'e' pace per questo paese martoriato.

Unico peccato e' che qui le monete da uno yen sono di nichel e leggerissime. 

mercoledì, maggio 18, 2011

Domanda



Ma la domanda di Hazey sul sondaggio, era fine a se stessa?

No perche' stranamente avrei un sondaggio in tasca ma sto aspettando che lei metta il suo.

E che fa, la domanda, poi se ne sbatte?
'sti terroni a volte non li capisco proprio.

lunedì, maggio 16, 2011

Non potevo postarlo nei commenti, è troppo lungo

Secondo me nei post - o meglio nelle persone - spesso si parte prevenuti e si vede solo quello che si vuole vedere.

In un blog "banfoso" io mi adeguo e banfo, calcando anche la mano (generalmente solo su me stessa).
Ogni tanto sono anche seria ma difficilmente parlerò di aspetti personali, dei miei problemi o di argomenti che - per un motivo o l'altro - ritengo poco adatti in quanto di scarso interesse per la collettività.

The sims, comunque, non mi sembra un tema così personale, è solo un gioco.
Far passare o suggerire il concetto che m'inalbero perché il mio giochino viene messo in discussione è scorretto.
Alla fine ho solo letto una notizia che mi ha colpita e l'ho riportata qui.
Una notizia che trasuda ignoranza e pregiudizio ma non certo perché di mezzo c'è un videogioco, eh.
Non pensavo di doverlo chiarire.. ed in realtà non dovrei nemmeno giustificarmi :P .

Vi racconto una cosa.
A 14 anni per tutta una serie di motivi ho saltato un anno di scuola ed ho passato un anno a fare assistenza in ospedale (assistenza che poi è diventata domiciliare ed è proseguita per un sacco di tempo). Passavo in corsia molte ore, tutti i giorni, dalle 8,30/9 alle 12,30 e poi dalle 15 fino alle 22/23.
Di quel periodo avrei tante cose da dire. Potrei parlare dei medici e di quanto - a volte - possano peccare di umanità, potrei parlare di qual è la realtà di persone ammalate di tumore al cervello o paralizzate. Potrei descrivere come funzionano le macchinette per l'alimentazione artificiale, i sondini o dirvi che la mutua passa le traverse ma alla fine ti conviene comprarle per i fatti tuoi, assieme a pappagalli e padelle. Potrei parlarvi delle assistenti sociali e delle loro pretese (tipo mettere un letto d'ospedale dentro una casa, cosa difficile da fare dato che non passa dalle porte).Potrei anche accennare all'amicizia, spesso in queste pagine tanto decantata, di come i grandi amici fiutata la magagna abbiano pensato di sparire alla velocità della luce. Di sconosciuti che, invece, mi hanno dato una mano.

Eppure non lo faccio.
Quando qualcosa mi tocca personalmente io non ne parlo, è la mia indole.
Quando ho un problema - o un'incazzatura - io le gestisco da sola senza appoggiarmi a nessuno.

E prima di sparare sentenze, magari, ci penso un attimino in più :P

La musica migliore




La musica migliore nasce dall'anima.

domenica, maggio 15, 2011

Sono una puzzona!


The Sims Giova a Carlo che bacia Nardi.
E non sono Casini..


Avete letto questa notizia?


E' inaccettabile che politici che entrano nelle case di milioni di italiani si permettano di fare dichiarazioni tanto ottuse e ignoranti.
Questi politici sono molto pericolosi, minacciano i testicoli dei cittadini, la diffusione dei loro blablabla ha risvolti di carattere igienico-sanitario (nel senso che fa davvero venir voglia di diventare di sinistra - e quindi puzzoni).

Ora scusatemi ma mi è venuto un certo languorino..



(per il barbecue ci vuole un oggetto hacked, giusto per dovere di cronaca).

giovedì, maggio 12, 2011

Bei sogni

Ho fatto un sogno bellissimo.

A memoria, uno dei piu belli che abbia mai fatto.

Mi sono svegliato con un senso di soddisfazione e "completezza".

Nel sogno incontravo David Bowie che cantava per strada e mi ci mettevo a parlare di cibo e cucina.

Tutto qui.

martedì, maggio 10, 2011

Peripatetiche e apologetiche





Ero a Seoul, in hotel, hotel abbastanza di lusso.
Mercoledi' sera ho lavorato fino a tardi ad un meeting e sono tornato che erano circa le undici, forse anche undici e mezza.
Il giorno dopo sarebbe stata festa. Me lo ricordano il vociare per la gente per strada e il numero di ragazze tirate a lucido e in minigonna tutto attorno la zona dell'hotel.
Serata di cosce e bevute a Seoul, ma non per Apa.
Apa e' stanco.
Apa parla con la receptionist per sapere quanto ci mette il taxi ad arrivare a Incheon, l'areoporto internazionale di Seoul.
Apa se ne va a letto.

Mentre mi avvicino agli ascensori, la zona pianobar, in genere molto frequentata, questa sera e' abbastanza deserta. Una donna, sola, siede al tavolo piu' vicino all'ingresso, a pochi metri dagli ascensori.

Mi vede, mi guarda, si alza di scatto e viene verso di me, mentre avanza estrae un cellulare e si mette a starnazzare qualcosa in coreano, capisco solo il nome dell'hotel che ripete in continuazione.
Mi guarda e mi sorride, che per l'Asia, e' abbastanza strano.

Salgo sull'ascensore, premo 32. Lo prendo altre due volte perche' questo cazzo di ascensore ha una console che non ti fa mai capire se hai gia' premuto o no. Non ha lucine. 
Lei entra stando al telefono e poi aggancia. 
E' una bella donna, sui 40 anni, vestita a festa.
Mi guarda.
Poi sembra si ricordi di non aver premuto nessun pulsante, si avvicina alla pulsantiera e indecisa, quasi a caso, ci mette alcuni secondi, preme il 15.

Poi si guarda allo specchio e si alliscia il vestito lungo il corpo in modo sinuoso, si gira, mi guarda, mi dice "Hi" e sorride.

Le dico "Hello", proprio mentre la porta alle sue spalle si apre.

Siamo al quindicesimo piano.
Si gira.
Mi guarda.
Guarda la porta.
Decide di scendere.
Scende. 
Si gira.
Mi guarda.

La porta si chiude e vado a dormire. Con il dubbio di avere avuto un contatto con quel fantastico e affascinante microcosmo che sono gli hotel, o se si trattava semplicemente di una panterona zoppa.

lunedì, maggio 09, 2011

Il Colpo di Genio.




"Qui al Milan non si vince una benedetta mazza; l'anno prossimo vado all'Inter
e me li fotto tutti allegramente"
Assolutamente geniale, almeno quanto il suo omonimo da Vinci.

Turning Japanese



A volte mi faccio le domande sbagliate.
Il tassista. Il tassista non mi convince.
E burbero e vecchio. Se la prima non mi consola, e la seconda che mi preoccupa.
Guida strano, oscilla, borbotta o rantola qualcosa, di tanto in tanto.
Eccolo che si gira per guardare indietro e asseconda il movimento con il volante dando una sterzata decisa che mi pare persino eccessiva. Soprattutto se consideriamo che siamo su di un rettilineo
Avra notato quanto e vicina l'auto alla nostra destra?
Tossisce e rantola ancora.
E scatta la domanda sbagliata quando stai andando a 140 all'ora verso l'aeroporto di Seoul.
Non e che gli viene un malore?
Il colorito. Non sembra sano.
Quegli sparuti capelli.
Quell'accasciarsi sul volante, e quel rantolo. Quel rantolo che ha tanto il sapore dell'anima che abbandona il corpo a strappi.
Quale la cosa razionale da fare. Da un lato mi preparo ad intervenire qualora la situazione si faccia tesa. Con un guizzo posso essere al volante al primo segno di cedimento, solo che tra come guida e le convulsioni che ha al volante, e difficile leggere la situazione in modo corretto.
La scelta giusta sarebbe probabilmente quella di allacciarsi la cintura di sicurezza.
Ma a meta viaggio, mi domando, rischia di essere un segnale scortese.
Fossi salito e avessi sistemato la cintura e un conto, nulla da recriminare. Ma farlo ad un certo punto, puoi metterci tutta la nonchalance del mondo, ma e un segnale chiaro di poca tranquillita, quasi una critica.
Ed e quando sei li che ponderi quale sia la cosa giusta da fare e sul piatto della bilancia poni da un lato una piccola scortesia e dall'altro la tua sopravvivenza e soprattutto quando il tutto ti pare pure sensato che ti rendi conto che il Giappone ti sta cambiando in modo profondo.

domenica, maggio 08, 2011

Paginetta croccantina - alla scoperta della sessualità



Le mani hanno un numero random di dita.
L'uomo è evidentemente ubriaco e ustionato dal troppo tempo passato nelle spiagge nudiste.
Lei ricorda molto un pagliaccio assassino.

E a sinistra c'è una macchia.

Questo è molto piacevole per l'uomo e per la donna
.

venerdì, maggio 06, 2011

I sogni son desideri


Ultimamente sogno di brutto.
Sogni profondi intensi, saporiti e rotondi.
Complessi ed incomprensibili.

Mi sono da poco svegliato e ho sognato di lavorare, cosa che sto facendo troppo ultimamente, in uno studio di quelli vecchi, antichi, che vedevi una volta nei film.
Ottocentesco. Ridondante.
Pieno di libri, intarsi, librerie, velluti e pergamene.

Al lavoro con me c'è Ergo, che mi fa da assistente, tipo.
Dobbiamo chiamare Celentano.
Dobbiamo chiedere di fare qualche tipo di lavoro per noi, ma non mi ricordo cosa.

Lego il fatto, nel sogno stesso, al referendum, ho letto da qualche parte che Celentano sta facendo campagna referendaria. E dico a Ergo che gli dica qualcosa, faccio qualche commento sgradevole dei mie e lui, che sta già telefonando a Celentano, mi porge la cornetta e mi dice diglielo, diglielo.

Poi sente che qualcuno risponde, cambia totalmente tono, parla in inglese, dice che no, non abbiamo il nuovo numero di Adriano, se lo fa dare, ringrazia in italiano e saluta, e ricomincia a fare il pirla con me e bestemmia contro Celentano, reo di non averci avvisato del cambio di residenza e numero telefonico.

Al che realizzo che è un sogno, che sono in Giappone, che mi sono dimenticato di avvisare l'ambasciata sia che sono tornato a Tokyo, sia del MIO cambio di residenza, e che con tutta probabilità questo risulterà nella mia impossibilità a votare per il referendum visto che mi avranno, se l'hanno fatto, mandato tutto all'indirizzo sbagliato.

Torna tutto insomma.
Tranne Ergo.

Ma Ergo è la mia coscienza e la mia curiosità, infatti mi sveglio e mi rendo conto che il personaggio ERGO che ho sognato, era profondo e complesso tanto la mia percezione di Ergo nella realtà. Era completo. Cagava il cazzo per sfottere, era un rompicoglioni per sfizio, brillante e pedante, nel momento di serietà faceva quella faccia e quel tono che fa Ergo in quei momenti lì. Un simulacro, un eidolon perfetto di Ergo nella mia testa.
In genere quando sogno qualcuno non è così, mi rendo conto che sono miei proiezioni. Qui mi son svegliato con la sensazione che fosse proprio lui.

E se chiudo gli occhi lo vedo che mi fa l'occhiolino, ammicca e mi manda a fanculo.
Mi manca.

giovedì, maggio 05, 2011

Domanda

Immagine esplicativa


Salve.
Avrei da proporvi un sondaggio.
[mi sembra di essere il tipo che bussa alle porte all'ora di pranzo o i comunisti alla metro di Loreto alle 8.30 di mattina che pensano di poterti coinvolgere nelle loro lotte per il proletariato]

Si procede rimuovendo quello passato, vero?
L'altro è stato chiuso, commentato e digerito, quindi non mi sembra di fare torto a nessuno (a parte byfluss, ma quello sempre e comunque).

Grazie in anticipo.
 hazey

Esperienze


Il giorno che sono partito per Osaka, ho preso il treno alle sette del mattino.
Cosa che non mi capita mai, in genere comincio a lavorare molto più tardi.

Con mia somma gioia, ho goduto della rinomata calca giapponese delle ore di punta con scene come quella descritta dalla foto qui sopra.

E' stata ad ogni modo un'esperienza interessante.
Anche perchè tu puoi immaginarti come ti sentiresti in una situazione del genere, ma non lo capirai mai fino a quando non lo vivi.

La prima cosa è che avevo un po' di mal di schiena, prima di salire. Una volta salito, la pressione della gente attorno a me è stata talmente forte che, giuro non è un'esagerazione, mi si sono stirate le vertebre e mi è scrocchiata la schiena.
Passato il dolore.

Una cosa che poi mi è parso di notare è come tutta questa situazione fosse vissuta da molte persone.

In una società asettica, repressa, asessuata come quella giapponese, fatta di assenze e di inchini, quel momento, quel momento lì, mi è sembrato tanto un'esorcizzazione orgiastica, una catarsi onanistica, un rituale di masturbazione collettiva.
Di carnalità e fisicalità.




Che ci fosssero uomini che in queste situazoni ne approfittassero lo sapevo ed era anche prevedibile.

Ma ho visto ben due donne nella calca che, e qui interrompo la battuta di Ergo "NO, NON ADDOSSO A ME, NO, NON ME LA STO TIRANDO", sembravano sciogliersi, lasciarsi andare, a una sorta di orgasmo. Sdraiata addosso a uno sconosciuto, una, si strusciava, gli scivolava addosso in modo lascivo. L'altra, che rimbalzava lussurriosa tra i corpi, abbandonando la testa all'indietro, occhi chiusi, espressione eloquente.

Poi si è aperta la porta e via, ognuno per i cazzi propri, ognuno di nuovo nella propria isola.
L'arcipelago psicologico giapponese.

Nuova anche per me


Sono qui che aspetto di imbarcarmi, mi sono seduto in un posto vicino al gate di imbarco.
Ecco peró che una hostess mi chiede di spostarmi, cosa che, per rispetto automatico dell'autoritá, faccio senza nemmeno domandarmi il perché.
La mia curiositá viene soddisfatta subito quando arrivano due tizi enormi, in assetto da battaglia con basco, occhiali a specchio, divisa e giubbotto antiproiettile, coreani, e tre americani. Due in abiti civili, il terzo vestito da Hannibal Lechter, tuta da carcerato e manettone e catene che si incrociano e gli bloccano completamente le mani attaccandogliele al ventre.
Contrariamente a quanto ci ha insegnato il cinema peró il tenore della situazione non é come te lo aspetti, tensione e pericolo.
I tre chiacchierano, il tipo ride, scherza, sembra persino a proprio agio. Fa la battuta quando gli danni un tortino che non puó portarselo alla bocca, gli allentano le manette e se lo mangia.
Parla strano, tranquillo con scatti quasi violenti, ma poi ride e racconta cose che nonostante sia a un paio di metri da me, non riesco a capire.

Vi aggiorno se comincia a mordere qualcuno o tenta la fuga.

mercoledì, maggio 04, 2011

Fuochi mai spenti

Troll
La chiesa cattolica, strano a credersi, predica bene ma razzola male.
Ha fatto del perdono la propria bandiera, ma ai piu' attenti analisti e' chiaro come al contrario, al proprio interno, non segua i propri precetti e si conceda alla rosicata secolare.

Non ha mai perdonato l'Inghilterra e la famiglia reale, per esempio, nonostante i messaggi volti a rilassare le tensioni nascoste.

Matrimonio di Kate e quell'altro? Evento mediatico dell'anno? E noi gli organizziamo la celebrazione per la beatificazione di Wojtila subito dopo. In inglese si dice, stealing thunder.

Ed e' pure bizzarro come facciano le cose in modo sfacciato, alla luce del sole, utilizzando persino per due volte la stessa tecnica.

In pochi infatti si ricordano di quando, per il matrimonio di Carlo e Camilla, usarono la morte SEMPRE DI WOJTILA per rubare la scena.

Senza vergogna.
Che tralaltro e' un altro controsenso per la chiesa cattolica.

martedì, maggio 03, 2011

Un passerottino italiano

Ad Ergom

"Il sedile ergonomico"



Trovo il commento sul "vivere e lasciar vivere" estremamente egoistico, cieco, e inappropriato.

Sia in un post che parla della morte di un tizio (:P), sia legato al discorso blogging.

Infatti se rimane comprensibile il discorso "si fa quel che si puo'", meno lo e' il concetto del "non mi rompere il cazzo". Nella fattispecie quando e' lo sforzo e l'impegno costante di altre persone quello che permette di esprimersi il peculiare e personale "modo di concepire il blogging" che descrivi.
Infatti, se su queste pagine ci fosse un post ogni quattro mesi, nessuno leggerebbe neppure QUEL post, visto che nessuno si prenderebbe la briga di controllare se il blog sia stato aggiornato. Tranne quelli che usano i feed, ma temo siano pochissimi, su queste pagine. In sostanza il blog, purtroppo, e' creatura che va alimentata, e, ripeto, il discorso "scusa ma non mi va" e' sicuramente accettabile, e alla fine va pure bene, soprattutto se c'e' qualcuno che ci pensa al posto di chi se ne disinteressa. Nessuno chiede alla gente di fare cose controvoglia, per questo, come ho sempre detto, vaffanculo Razzi per ridere, ma anche no, se non gli va, perde di signifcato stare da queste parti. Quello che va meno bene e' il "non rompere le balle" il "lascia vivere", perche', appunto, al di la' persino del disinteresse nel caso questo spazio comune morisse, posizione lecitissima, rimane una posizione da ingrati o comunque da persone miopi dell'altrui e persino maleducate. Un po' come se tua sorella si aspettasse che tu gli crescessi la figlia, tipo. Se lo chiede come favore estemporaneo, se chiede un aiuto e' lecito, se se lo aspetta, se lo richiede, e' poco lecito e poco furbo.





Toh, beccati un po' della tua stessa medicina, Ergo pontificatore di figa. :P

E tienimi aggiornato sul PSN che sto in Corea fino a giovedi'.

Ad Haneda


L'aeroporto di Haneda e' molto bello.
E' la prima volta che ci vengo ed e' molto comodo da raggiungere, infatti sono arrivato con circa un'ora di anticipo sulle due ore di anticipo.

Non c'e' uno straniero in giro e sono l'unico occidentale, i cartelli e gli annunci sui treni erano solo in Giapponese.

Al primo piano dell'aeroporto c'e' una ricostruzione di Tokyo ai tempi in cui si chiamava Edo, solo che nei vari negozi ci sono boutique moderne.
E' molto kitsch, ma anche molto ben fatto e mi piace molto. C'e' anche un'armatura da samurai.

Se si sale di un altro piano invece c'e' un area piu' moderna. C'e' l'area per osservare gli aerei in partenza, con telescopi e bar all'aperto. Poi negozi di giocattoli, una pista con le macchinine per i bambini, un parco giochi, un negozio a tema scientifico, un altro con souvenir particolari. C'e' il negozio di Atom (astroboy) e quello di Hello Kitty Japan, enorme.

In uno di questi negozi ho quasi trovato gia' il regalo per LK, una bella maglietta nera con disegni argento di Doraemi che strizza l'occhio.

Cento volte molto adatta, peccato ci sia solo la M, che le andrebbe larga.

Per ora le ho preso due stecche di sigarette e cerchero' di trovarle qualcosa a Seoul.

lunedì, maggio 02, 2011

La gente vuole il circo

A quanto pare, questa notte, Bin Laden ha ricevuto in regalo un buco nel cervello. Leggo la notizia e non solo non mi sento sollevato, ma ammetto di rimanere spiazzato di fronte alle reazioni della maggior parte dei governi. Gli americani in strada a festeggiare sono comprensibili, sono un popolo incline al nazionalismo e alla retorica. Quello che mi crea un certo senso di distacco sono le numerose reazioni "sopra le righe" da parte di governi e politici: giustizia è fatta (Obama); vittoria della giustizia (Netanyahu); vittoria del bene contro il male (Frattini); vince la democrazia (Juppe); sono sollevata per la morte di Bin Laden (Merkel); la morte di Bin Laden rende il mondo più sicuro e dimostra che questi crimini non rimangono impuniti" (Barroso/Van Rompuy).

Ci sono considerazioni, dubbi e timori, che mi passano per la testa in questo momento ma nessuno di questi è in sintonia con una sensazione di maggior sicurezza, di sollievo o di rallegramento seppur per la morte di un feroce terrorista. Dopo dieci anni di mastodontici sforzi non vedo la morte di un singolo uomo come un successo di particolare rilievo. Ecco che la sete di vendetta delle masse è stata in parte appagata con l'esposizione pubblica del cadavere, in una sorta di evento catartico di massa che non ci lascia più puliti, più sicuri o migliori di prima, ma che si limita a soddisfare "la pancia". Ben altri sarebbero i successi degni di venir celebrati, come stabilità e democrazia nei paesi occupati, con conseguente ritiro delle truppe. Quella sarebbe la vera "missione compiuta" da celebrare, ma purtroppo, dopo dieci anni, pare ancora ben lungi dall'esser completata. La sensazione di alienazione che la maggior parte dei commenti trionfalistici mi causano, è inoltre insita nel timore che passi, sotto il clamore della notizia, il concetto che la morte sia una giusta retribuzione. Un concetto che individualmente e soggettivamente si può anche condividere, ma che non può passare come messaggio di una società. Se cominciamo a confondere il sentire personale, con le regole e le responsabilità della società il rischio di aberrazioni è alto. Il motivo per il quale non impaliamo i pedofili, è che una società non deve macchiarsi di crimini peggiori di quelli delle persone dalle quali si deve difendere, e, anzi, non dovrebbe macchiarsi neanche degli stessi crimini, altrimenti comincia a diventar difficile far distinzioni fra assassini.

Bin Laden è morto ed è difficile pensare che l'umanità stia peggio senza di lui, ma preferirei che i portavoce di interi paesi esprimessero comunque lieve insoddisfazione per questa conclusione, in un bunker in Pakistan piuttosto che davanti ad un tribunale internazionale.

Addio Osama, grazie comunque per i pennarelli.



In calce, consentitemi un paio di precisazioni:

1. Il tempo di stesura e revisione di questo post è stato 75 minuti.

2. Scrivo post quando ho qualcosa da dire.

Questo è il motivo per cui posto poco. Questo è il mio modo di concepire il blogging.
Prendere o lasciare ma sopratutto vivere e lasciar vivere.

How to flame




L'iPad2 fa cagare, imho.

L'altra notte


L'altra notte sono uscito a cena a Shimokitazawa con il mio amico Massimo.
Voleva bere l'amaretto di Saronno, che non è che sia comunissimo qui, e dopo un breve giro per Shimokita abbiamo trovato un baretto che serviva dei cocktail con amaretto, quindi, ce l'avevano.

Io ero già ubriaco marcio e sono entrato volentieri in questo locale che si chiama Apollo.
Il posto era molto carino, qualcuno aveva appena suonato del jazz e stava smontando gli strumenti e andandosene.

Io ho bevuto un bloody mary e una corona che mi hanno definitivamente ammazzato. Il mio amico due amaretti di saronno. Liscio, e on the rocks.

Il barista era molto simpatico e mentre si ascoltava buona musica anni 70 ribadiva le percussioni con le maracas o dei piccoli bonghi.

Abbiamo anche parlato con un certo Sanno, anche lui al locale, che era il batterista che prima aveva suonato e ci ha invitato a questo event, dove suonerà con il suo gruppo a Ginza.

L'altro giorno




L'altro giorno mi sono comprato un iPad2. L'ho comprato perchè LK me l'ha comprato per il mio compleanno, a dire il vero, a distanza, vista la situazione terremoto che ci vede tutt'ora separati. E visto come sempre la stessa abbia fatto ritardare l'uscita dell'oggetto fino a giovedì di questa settimana. Il giorno in cui l'ho acquistato.

E' molto bello e mi piace molto. E posso farci molte cose sfiziose.

domenica, maggio 01, 2011

Isogashii ne?




Scusate la lunga assenza, vedo che comunque c'è sempre chi, nella tradizione del blog, sa prendere il mio posto quando impegni lavorativi e personali si fanno impellenti.

Probabilmente dovrei minacciare di mollare il blog un'altra volta, così per almeno 4-5 giorni la gente scriverebbe un post, promettendo mari e monti.

O molto probabilmente ora la gente direbbe "beh, in effetti, c'hai ragione pure tu".

Per questo non lo faccio.
Non lo faccio fino a quando non sarò sicuro che effettivamente è quello che voglio.

Magari d'ora in poi nei periodi di impegno fluorescente comincerò a trattare questo come un blog personale a tutti gli effetti, con post del cazzo su quello che ho fatto, quel che ho mangiato e quel che sto facendo.

Insomma facendo quello che mai avrei voluto fare, e non facendo quello che invece avrei voluto fare.

Guys, show some love. Che nonostante quello che si creda, a me il suono della mia stessa voce, non è che piaccia più di tanto.

Tranne quando canto When we were young. Lì sono un usignolo.



(link per chi ci segue su FB http://youtu.be/8TAHDFlv058)

Cerchiamo ricordarci di chi vorremmo essere.