I poteri che non controlli
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Paura del tempo
Tutte le estati, in Italia, ogniqualvolta l'afa estiva si insinuava fin nella gola, come un rituale vuoto ed empio, scendevo in cantina a prendere il mio fido ALASKA. Il mio climatizzatore portatile sottocosto.
Bastava accenderlo per quella giornata, giornata e mezzo e le giornate cambiavano, pioggia, freddo, fine anticipata dell'estate. A giugno.
Regolarmente.
Fino ad oggi mi è rimasto il dubbio se fossi io, oggetto di qualche particolare scherzo del dio del clima (Asfaragys) o se fosse il mio ALASKA ad essere un attrezzo che fosse climatizzatore nel vero senso, letterale, della parola.
Finalmente, grazie al Giappone (che mi sta aiutando a trovare tante risposte), ho trovato pace.
Pochi giorni fa ho acquistato ben due paia di scarpe super estive per far fronte alle temperature tropicali di Tokyo che già mettevano a dura prova le mie ghiandole sudoripare.
Ora dopo giorni e giorni di pioggia ci avvisano che sta per arrivare un bel Typhoon.
15 commenti:
Ai miei tempi si usavano le espadrillas.
Quando finiva la stagione delle piogge te ne rendevi conto dalla puzza di cane marcio.
Col sole a picco invece si trasformavano in due pezzi di carta vetrata del 15.
Stanno tornando di moda.
Sai niente dei camperos?
Quelli sono gia' tornati qui.
Ottimo.
I frye?
Non lo sono mai stati.
Va bè.
Ma il Moncler smanicato allora?
Non è mai stato fuori moda, come i Moon Boot è un evergreen.
Ok, ora però devo uscire.
Il tempo è un po' incerto.
Non so quindi se mettermi le espadrillas o i moon boot.
Con due piedi puoi permetterti il lusso di entrambe le scelte, contemporaneamente.
Già,senza contare le mani.
Posso sempre infilare i moon boot a mo' di muffole.
Se abbini il tutto con la cintura El Charro non puoi sbagliare.
E i Ray-Ban a specchio, ovviamente.
Solo in alternativa agli occhiali a raggi X.
Si, vabbè, ma sui gadget della ditta SAME ci vorrebbe un post a parte.
Eh.
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