lunedì, novembre 12, 2007

Guerrieri

Due giorni fa, in un Autogrill, un colpo è partito dalla pistola di un agente della Polizia Stradale, uccidendo un tifoso della Lazio di 26 anni.

Ieri gli ultrà di Roma e Lazio si sono coalizzati (evento mai accaduto prima) e hanno attaccato Polizia, Carabinieri e sede del CONI improvvisando una specie di rivolta urbana. Quelli dell’Atalanta, senza sapere neppure cosa fosse successo esattamente il giorno prima, hanno sfasciato transenne, lanciato fumogeni e oggetti in campo e sono riusciti con la forza a far sospendere la partita. A Milano si è radunata una folla inferocita davanti a San Siro: i giornalisti accorsi per fare domande ai tifosi sono stati massacrati di botte.

Insomma, gli ultrà di tutta Italia sono uniti contro le forze dell’ordine, e hanno iniziato una guerriglia che probabilmente si protrarrà per settimane. Più o meno esplicitamente, sostengono di essere vittime di soprusi da parte degli agenti, di essere oggetto di violenza e persecuzione.

Ma sono convinto che questo sia soltanto un pretesto per combattere. Gli ultrà sono feccia, non sono interessati allo sport, hanno passioni e ideologie di facciata che coprono il loro vero proposito: amano formare un esercito, avere un nemico e fare la guerra. Agli ultrà non importa costruire qualcosa, si eccitano a distruggere, scardinare e bruciare sedie e, nei giorni fortunati, colpire teste e far saltare denti. Adesso si possono nascondere dietro una questione di principio, sbandierare la causa di un ragazzo morto, ed è sintomatico che perfino l’odio storico tra Lazio e Roma venga accantonato quando c’è una buona scusa per divertirsi tutti insieme a fare un macello.

In giro ci sono molti ragazzi che amano combattere. Alcuni si gonfiano i muscoli in palestra sperando che un giorno, al pub o in discoteca, arrivi il momento buono per poterli usare. Da ragazzino, quando bazzicavo per le discoteche, ho visto un sacco di risse scoppiate per ragioni insulse e ispirate, sotto sotto, da un unico proposito: provare il brivido della guerra, di avere un nemico e vedere scorrere il suo sangue, di dimostrare il proprio valore sul campo di battaglia.

Chi vuole fare la guerra ha diverse soluzioni a disposizione. Ci sono i cani sciolti che fanno pesi o arti marziali e attendono la rissa al varco. Quelli che entrano a far parte di gruppi combattenti di estrema sinistra o estrema destra. Quelli che si infiltrano proprio nell’esercito o nelle forze di polizia, con lo svantaggio, però, di dover sottostare alla legge (ma le soddisfazioni che può dare una missione di pace all'estero o una retata di clandestini senza nome è impagabile). Credo però che sia lo stadio, e il tragitto da e verso lo stadio, l’ideale per i guerrieri: le possibilità di scontro si moltiplicano e diminuiscono quelle di essere identificati. Le regole, i principi, i valori condivisi dal gruppo sono minimi e c’è largo spazio per il combattimento spontaneo, libero, felice. E poi lo fai soltanto la domenica, e nel resto della settimana puoi essere un ottimo padre, amico o professionista.

8 commenti:

il mak ha detto...

Facessero così per ogni persona che muore sul lavoro...

il mak ha detto...

Intendo dire, il "calcio" produce 2 o tre morti all'anno, il lavoro oltre un migliaio.

Direi che le priorità in italia devono cambiare.

E' un po' come la lotta all'AIDS (virus termolabile, causa meno morti dell'inquinamento).

Qui c'è qualcosa che non va.

Apa ha detto...

Il problema non credo siano i morti. Il problema credo sia il casino che creano queste migliaia di teste di cazzo. Fondamentalisti della merda e dell'ego.

Il secondo problema è il Razzi. L'udinese ha vinto e ora pontifica a destra e a sinistra.

Avesse perso, avrebbe incendiato cassonetti e sfasciato vetrine al grido di ZICOOOO, DIO MADRAC

byfluss ha detto...

Sono completamente d'accordo a metà col razzi.(cit.)
L'unica cosa che mi sento di non affermare è che tutti gli ultras siano teste di minchia delinquenti.
Per quanto io sia lontano anni luce dalle loro motivazione pseudosportive, non mi sento di accusarli in toto.
Poi, il mak ha finalmente espresso qualcosa di intelligente.Che gli sarà stato suggerito, ovviamente.
La prima cosa che ho pensato vedendo tanta gente all'assalto è stata: ma perchè tutta questa energia non la mettono per dare una lezione ai nostri pseudo politici?
Solo per il calcio rischiano la vita?
Assurdo, una bella ghigliottina a palzzo Chigi ci vorrebbe, altrochè.
E via delle teste a nastro. Di destra e di sinistra.

Unknown ha detto...

Ogni tanto mi viene nostalgia dell'Italia.
Poi vedo ste robe qui e mi passa completamente.

Apa ha detto...

KEVIN VIVE IN INGHILTERRA. ANZI, PER LA PRECISIONE, A LONDRA.

Kevin, vuoi che lo metta in alto a destra così lo sa chiunque passi di qua?

Dai che ho cinque minuti, sono appena andato a mangiarmi una buona pizza, fammi sapere.

Unknown ha detto...

Non hai bisogno di girare intorno alla cosi' alla questione. Non ti preoccupare, ti ospito.
Pero' non fare l'isterico che diventi tutto rosso e poi non sei piu' "Ën bel fiöl"

Scarlet Speedster ha detto...

Razzi, hai tristemente ragione...