Microcosmo macrocosmo
Mi sono svegliato, pigramente, faticosamente.
La mia mente è subito corsa a fatti spiacevoli, fastidiosi, che mi torturano, quasi fossero larve che crescono sotto la pelle.
La persiana è alzata, filtra la luce.
Sento arrivare un fuoco nei polmoni. Tosse.
Sradico un polmone, sputo pezzi di bronchi.
La testa mi gira, confuso arranco in cucina per la colazione del campione.
Acqua con gocce per la tosse. Reactine. Tachipirina. Succo di mela per sciacquare lo schifo.
Il corpo dice nicotina, gli alveoli dicono di no.
Arrivo al balcone apprezzando il tempo che manca prima che mi faccia una lunga doccia bollente.
Mi guardo attorno, la gente che va al lavoro, le persiane ancora abbassate.
E penso ad altre vite e a cose più grandi.
Al mio oroscopo celtico.
E mi sento più tranquillo al pensiero di far parte di qualcosa, al pensiero che non è proprio colpa mia, che alla fine ci sono forze più alte che hanno deciso per me.
E quindi voi tutti non potete neppure rompermi i coglioni.
4 commenti:
Yes! We can!
Ma allora tutto il post non è servito a nulla!
Neatly.
La colazione del campione è epica :)))
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