domenica, novembre 19, 2006

Horrorfest - 8 films to die for

"Each year there are movies produced that are never seen by the public. Their content is considered too graphic, too disturbing and too schocking for general audiences. Now, for the first time, one studio will defy the system to bring you 8 movies you where never meant to see."

Il sito ufficiale

Ne ho gia' visti due, uno ieri e uno oggi, ecco le mie impressioni e qualche spoiler.

UNREST
Un bel film, un bel film del cazzo. Un gruppo di studenti di medicina comincia il suo corso di vivisezione umana. La protagonista, che assomiglia a Britney Spears, sente pero' che c'e' qualcosa che non va nel cadavere che loro stanno sezionando. Muiono 5 persone, uccise non si sapra' mai bene da chi. Lei ed il suo ganzo (incontrato a "vivisezione umana") indagano, scoprono alcuni fatti, ci ricamano sopra senza alcuna prova tangibile e risolvono la situazione cremando il cadavere. Tanta tensione che non sfocia in nulla in quanto non succede mai una minchia, ma proprio una minchia. La gente muore ma non si sa chi o cosa la uccide e il cadavere rimane, dall'inizio alla fine, un pezzo di carne inanimata (piu' o meno intera). Tristezza.
Momento piu' bello: quando, al massimo della tensione, finalmente si aprono le porte della vasca frigorifera piena di formalina e, fra gli altri cadaveri ivi conservati, si puo' notare, in basso a destra, un cadavere con la camicia.

PENNY DREADFUL
Altro film a dar nuovo spolvero al termine "cagata". Una bimba ha un incidente nel quale vede rantolare a morte i genitori. Anni piu' tardi cerca di vincere la sua fobia delle macchine facendo un bel viaggio "on the road" con la sua psichiatra di nome Oriana. Ad un certo punto quasi investono un tizio e, per scusarsi, si offrono di dargli un passaggio. Il tizio evidentemente non accetta le scuse e, fattosi portare in un camping abbandonato in mezzo alle montagne, prima uccide Oriana, poi, stordita la protagonista, la chiude in macchina con il cadavere ed infine incastra il mezzo fra due alberi in modo che la ragazza non possa uscirne. La tensione sale fino a quando lo spettatore non comincia a provar simpatia per lo squilibrato che si sta, evidentemente, divertendo come un matto a giocare ogni tipo di scherzo alla protagonista. Prima fa rumori sinistri bacchettando contro le lamiere della macchina; poi si mette a ballare sul tetto; poi le taglia il mignolo e si mette a sfotterla ridendo; poi apre il baule, pratica un foro nel sedile posteriore e le tira i capelli; poco dopo, quando lei cerca di uscire dal bagagliaio aperto glielo chiude in faccia ridendosela come un matto. Il film prosegue per un po' in questo dramma claustrofobico in cui lo spettatore, piu' che mangiarsi le unghie, si annoia di brutto, poi, improvvisamente, il film finisce.
Il momento piu' bello: quando, a tre quarti del film, vengono introdotti tre nuovi personaggi il cui unico scopo e' venir uccisi dal pazzo per far vedere che non e' uno che scherza.

Lunedi prossimo: Grave Dancers
Giovedi: Resurrection

Stay tuned

4 commenti:

Apa ha detto...

La morale del primo film è seria e lampante. C'è chi nasce con la camicia e c'è chi muore con la camicia. Lirico e intenso.

Quella del secondo è altrettanto bella, ma più fumosa, indistinta, come in un film pakistano nel cui titolo c'è la parola cammello. E può essere riassunta in "no good deed goes unpunished".

Non capisco il tuo disprezzante sarcasmo nel confronto di questi capolavori, sei la dimostrazione che erano troppo graphic for the general audience.

Thesp ha detto...

Non vedo l'ora che esca un cofanetto

Ergonomico ha detto...

Forse sono stato troppo duro, ma sono abituato a ben altri capolavori: Baby Killer, Basket Case...

Apa ha detto...

Sei stato abituato troppo bene.