Storie di ordinaria ottusaggine
Il mio primo post!
Sono molto emozionata e nervosa.
In pratica è il post con cui comincio a farmi conoscere da tutti voi, a farvi capire che tipo di persona sono (oltre ad essere una cacacazzi come giustamente ha fatto notare Byfluss) e con cui vi farete la prima impressione di me.
La prima impressione, per quanto poi si possa sempre cambiare opinione, è quella più importante, quella più difficile da rimuovere.
Ci tengo quindi a premettere che la storia che mi appresto a raccontarvi NON è una di quelle di cui sono più orgogliosa.
E’ una storia recente, anzi, appena accaduta.
Setting: Bar presso l’Università, consueto caffè post-prandiale.
Mi appresto a bere il mio caffè con spruzzata di cacao quando, dall’altra parte del bancone, noto un tizio dal comportamento alquanto strano.
Sguardo fisso, muoveva le mani a scatto, come per scacciare degli invisibili moscerini attorno al suo viso. Il movimento durava qualche secondo poi s’interrompeva bruscamente per riprendere dopo un’altra manciata di secondi. L’unica cosa che non cambiava mai era quello sguardo fisso, quasi inquietante, che dalla mia posizione sembrava essere diretto verso uno di quei contenitori per tovagliolini che si trovano comunemente sui banconi di un bar.
Un pazzo.
Un folle.
Sono sicura, tanto che mi sposto di lato per dare un colpetto col gomito alla mia collega, per renderla partecipe del curioso spettacolo.
Ed è a quel punto che mi sono sentita una vera stupida.
Mi sono sciolta come burro quando ho visto che al contenitore per fazzolettini era appoggiato un video-telefono.
Stavo assistendo alla telefonata di un sordo-muto.
Continuerò a sentirmi stupida per il resto della giornta.
Byfluss infierisci pure.
11 commenti:
Almeno lui non si è accorto di nulla. Io invece, una volta, ero in coda alla mensa della scuola e ho detto al tipo davanti a me: cosa stai lì impalato, muoviti, non vedi che c'è la fila?
Lui si è mosso, obbediente. Poi ho saputo che era cieco.
Comunque come primo post e prima impressione devo dire che non è granché. E questa sensazione di mediocrità sarà davvero difficile da rimuovere.
Per la miseria! Non oso immaginare cosa potrebbe dirmi Byfluss...
Andrò a nascondermi in un anfratto buio ed umido, nel quale scontare in solitudine la mia ineluttabile mediocrità.
Mah, il fatto di per sè non ha nulla di eccezionale.
Mi soffermerei invece sul "mio caffè con spruzzata di cacao"...
E càcacelo!
Volentieri.
Di solito è quello che succede quando lo bevo e poi fumo una sigaretta.
Però hai gusti ben strani...
Portatemi in giro con voi.
Per favore.
Ho letto il post a mdi (-> mamma) e lei mi ha raccontato un episodio sul genere. Allora. Mdi fa 4 piani di scale a piedi tenendo fra le braccia 300 fotocopie. Giunta sul pianerottolo incrocia l'usciere che come al solito le fa una battuta di quelle belle grasse. Ma' comincia a ridere e gli urla "Felicino prendili al volo!" lanciando i fogli. Ora. Felicino ha soltanto un dito per mano. Immaginate la scena. Una miriade di fogli svolazzanti e un signore con due dita che tenta di acciuffarli. E l'espressione di mamma quando si è accorta - circa mezzo secondo dopo - di avere fatto una grande figura di cacca. Stupendo.
Spero avesse almeno un medio in una mano.
Lol, lo spero anch'io :D
Che bel nome Felicino. Ma si chiama davvero così o l'hai rinominato tu?
E' proprio il suo nome ;)
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