lunedì, settembre 08, 2008

Matrimoni e sposalizi

Sono appena tornato da un Week End di festa nelle Langhe piemontesi.
E mi trovo in difficoltà a descrivere i fatti, gli avvenimenti.

Le malelingue diranno che è perchè faccio uso ed abuso di droghe e la mia memoria non è più come una volta, ma non è così. Non solo così, almeno.

Non ce la faccio perchè mi sono divertito.
Perchè è stato quasi commovente, e per me, credetemi, è davvero tanto.
Perchè è stata una bellissima esperienza sotto cento e cento punti di vista, personali, intimi, ma anche "universali".

E la difficoltà nel descrivere queste cose sta appunto in quanto mi sia venuta a noia la retorica di chi non fa altro che descrivere con quel grezzo e sciocco entusiasmo quasi ogni cosa che fa.
Le feste. Le bevute. Le albe. I tramonti. La musica. Le serate. Basta, per dio. Che noia.

Nulla è più "normale". Tutto deve essere esagerato e, soprattutto, comunicato.

E non so se io ho vissuto troppe cose per ritenere che ci siano avvenimenti che valgano questi toni, o sono troppo stronzo nel vedere in chi parla una punta di disperazione biasimabile... Fatto si è che non ce la faccio ad accodarmi a questo trend.

Quindi beccatevi due delle poche foto che ho fatto, per chi c'era bene, per chi non c'era amen.






Auguri ancora agli sposi :)

12 commenti:

I a liar ha detto...

Banale: non sarà che la ggente nasconde dietro l'esagerato entusiasmo, il profondo vuoto che aha dentro.
Che se ti cominci a chiedere se la bevuta al tal locale, il falò sulla spiaggia, la vacanza figa, il viaggio a CapoNord, ti arricchiscono dentro o servono solo a riempire il tuo blog o la pagina facebook, rischi di vedere il nulla, che sei solo un guscio vuoto.
In fondo è Avere o Essere aggiornato e riveduto, no?

ragion perduta ha detto...

comunque non sei proprio un bravo fotografo.

I a liar ha detto...

In effetti è proprio vero.

Apa ha detto...

Fatte col cellulare, rompiballe.

Ergonomico ha detto...

Attenzione a non fuggire da un trend per affollarne un altro: da "ciao mamma guarda come mi diverto" a "sono fuori dal tunnel el el el del divertimento".
Io invece credo di rientrare nel sottoinsieme "Amen".

Ignazio ha detto...

E' difficile essere "normali" quando il mondo è esagerato. Ora se non ascolti musica di nicchia, se non leggi l'autore austro-irlandese affetto da sindrome di Tourette morto suicida (copie vendute due: a sua madre e a te), se non millanti avventure al limite della sopravvivenza e non porti al polso l'orologio giusto sei considerato come una specie di caccola tremebonda. E allora via a ricamare sulla quotidianità, a ostentare un entusiasmo spesso fittizio. Un po' come quando ti fanno un regalo che ti delude e devi fai finta di essere contento.
Eh sì, è proprio difficile. Servono le palle.

Thesp ha detto...

Ma quello è il Razzi!?

Apa ha detto...

E' lui.
In uno dei suoi momenti migliori.

hazey ha detto...

il Razzi ha solo momenti migliori.

Apa ha detto...

Al contrario della tua carriera.

hazey ha detto...

e io che volevo scrivere qualcosa su questo tuo post e dire che ero contenta di avere vissuto con te questa esperienza bellissima, contenta di avere passato con te l'ultimo fine settimana tuo in Italia, contenta di tutte le risate che ci siamo fatti, col Mozzi incravattato in testa, e te che mi facevi suonare la batteria come si fanno giocare i bambini più piccoli ("Dai, fai suonare lei, solo una canzone"), e così via.

niente, non scrivo niente.

il Razzi ci offre pure il pranzo.

Ali ha detto...

@apa, hazey e tutti coloro che l'hanno vissuta: è stata una giornata indimenticabile, anche grazie a voi.
Gioia allo stato puro, emozione a mille, flash senza alcun nesso, il ritornare bambini, fragili, balbettanti, senza retorica ma al contrario, con grande, autentico entusiasmo. Grazie :)