mercoledì, settembre 24, 2008

Epica proporzionale

Oggi non ho proprio voglia di fare un cazzo.
Vorrei dormire.
Vorrei mangiare un formaggino cremoso, direttamente dalla confezione, sentire la foglia di aluminio sulle mie labbra.
Vorrei sentire le mattonelle di casa mia sotto ai miei piedi nudi.
La porosità di un muro, con la mano.
Le setole ruvide di un tappeto, con il collo.

Vorrei scrivere un poema epico su di un rospo che attraversa un parco, di notte.

Un poema che parli dell'epica proporzionale alla nostra natura, di come per noi, alla fine, sia già un'impresa non cedere all'obnubilamento della nostra mente e al peso delle aspettative.
Nostre o altrui, a seconda di chi ci si aspetti o ci si sforzi di essere.

2 commenti:

byfluss ha detto...

Io sono quello che faccio quando mi sforzo.

Apa ha detto...

Una merda?