I lavori che non pensi
Chissà in quale momento della storia esattamente la razza umana ha pensato di affidare a parole altrui la comunicazione di auguri, congratuliazioni, felicitazioni.
Chissà chi si è detto "Oh, io mi metto a scrivere simpatici foglietti con messaggini e li vendo a chi li vuole far propri".
Mi domando se è stato un successo spinto dalla pigrizia, o da quella ritrosia che si ha a comunicare i propri sentimenti.
Molto più simpatico ed impersonale lasciare che sia qualcun altro a dire cose che quindi risultino solo parzialmente vere, non sbilanciamoci.
Ecco, un lavoro a cui uno non pensa, l'ideatore di biglietti augurali. Chissà chi è, come lo fa, se è freelance, se ha aspirazioni di diventare, un giorno, scrittore di oroscopi, o di messaggi a led, quelli che appaiono sull'autostrada.
Tipo "rispetta la vita, rallenta" o "allaccia anche le cinture di sicurezza posteriori".
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