lunedì, luglio 20, 2009

La consistenza di un addio




Il momento dell'addio inizio a sentirlo giorni prima, come i cani sentono il temporale in arrivo.
Gli addii finiscono per consumarsi nell’attesa e in effetti elaboro così tanto gli ultimi momenti che poi quando arriva la partenza mi sento quasi liberata di quella sensazione di sospensione, in cui non vorrei sapere dove mi trovo ma lo so perfettamente. Odio gli addii, mi fanno sentire esposta, rintracciabile, mi stancano e vorrei saltarli a piè pari.
Prima di un addio i suoni somigliano allo sbuffo del treno, ogni linea sulla strada ricorda un binario, le voci riecheggiano come le ultime parole di quegli annunci metallici di orari e arrivi, ritardi e partenze.
Però sul binario gli abbracci si fanno più stretti, la pelle è più fitta, gli occhi sembrano più lunghi e le parole sono fatte di accenni e riferimenti sotterranei a quegli eventi nascosti che hanno segnato il tempo trascorso insieme, quelle cose a cui ripensi in silenzio e sorridi. C’era ancora una cosa che volevo dire, pensi, anzi due, ma ti viene in mente solo mentre torni a casa, col passo pieno e quel peso lì sul petto, nelle vaghe vicinanze del cuore.

2 commenti:

Apa ha detto...

Aspetta un momento...

I CANI SENTONO I TEMPORALI IN ARRIVO?

hazey ha detto...

certo, non lo sapevi?