venerdì, luglio 17, 2009

Rassegnazione






Arrivando in stazione vedo un tizio che uscendo da una rotonda investe un ragazzo in bici, che aveva la precedenza. Non si fa niente, si rialza, si sitema la borsa, le cuffie, l'autista scende dall'auto, per dieci secondi o poco meno è preoccupato, spaventato, poi comincia ad assalire il giovane, preso da una specie di paura, da una forma di ansia e da quello spirito che mi pare oramai tipicamente italiano di discolparsi incolpando gli altri.

Non c'è nulla da fare, siam un popolo di solipsisti morali, abituati a ricondurre l'etica e la morale, la divinità stessa a noi stessi, al nostro vissuto, alle nostre esigenze.

Posso guidare anche se bevo, va bene se non pago il biglietto, va bene se non pago l'IVA, va bene se passo con il rosso, va bene se supero il limite di velocità.

Ricostruiamo Dio non solo a nostra immagine ma a nostro vantaggio, non è mai colpa nostra, le regole che infrangiamo sono secondarie.

3 commenti:

Papero ha detto...

Sottoscrivo. Fondamentalismo individualista, è la cifra dell'Italia.

Ergonomico ha detto...

Sì, però non è colpa mia.

il mak ha detto...

tanto mo te ne vai in giappone dove se non paghi il biglietto ti sparano alle gambe un metro dopo il tornello.