giovedì, ottobre 02, 2008

What a beautiful face I have found in this place that is circling all 'round the sun

Il cielo è blu chiaro, di notte, in certe zone di tokyo.
Ad Asakusa, il cielo si tinge persino di arancio.
Credo.

Sono le luci che si riflettono.
Sono i templi che si stagliano.

Eriko ha un bellissimo viso.
Beviamo un caffè e mangiamo dei cookie, seduti ai piedi de Senso-ji.

Eriko è nata e cresciuta in un piccolo paese vicino a Kyoto, sta a Tokyo solo per due giorni.

Mi parla del suo ragazzo, in Germania, di una storia che non va, che non sa quando si rivedranno e se.
Mi dice che non tradisce e mi appoggia le mani sulle gambe.

Mi parla di come in Europa baciarsi sia una cosa normale ma per lei no.
E mi appoggia le mani sulle gambe.

Mi domando cosa le passi per la testa, sono divertito.
Ride.

Quando ride è sgraziata e convulsa.
Nemmeno e-steba con la pertosse riderebbe così.
Se faccio una battuta urla, ride, alza la voce e si scuote.

Fumo un paio di sigarette.
Le luci dei delle vie interne, dei templi, vengono spente pian piano.
Comincia a far fresco e mi metto la mia fida felpa da fighetto.

Mentre Eriko parla.
Parla e ride.
Parla e ride e mi tocca le gambe.

Il cielo dice che domani sarà un bellissima giornata.
Solare.
Fresca.
Calda.

Eriko ha smesso di toccarmi le gambe, immagino anche di parlare.

La guardo. Mi sorride.
"Andiamo?"

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