venerdì, ottobre 31, 2008

Sempre più bellezza




Il Giappone mi dimostra che la bellezza è relativa, senz'altro la sua valenza ontologica è dunque da rivalutare.

Qui vengo ritenuto animalmente bello. Brutale, non carino, attraente ma capace di facce tenere. Sono una specie di cartone animato al contrario. Avete presente no? Quelle facce tenere che diventano all'improvviso dure e brutali. Ecco. Specularmente.
Sono tutti pazzi. Belli. Distanti. E pazzi.


Ad ogni modo, parlando di bellezza, non ho più nemmeno un accenno di maniglie dell'amore e sono un figurino.

4 commenti:

Ergonomico ha detto...

Si, ok, ma non citiamo il fatto che Dio non esiste? A me sembrava che fosse il comun denominatore della "Trilogia della Bellezza". L'assenza di tale elemento e' talmente ingombrante da soffocare ed inghiottire ogni altra parola. Sono stato deluso.

Apa ha detto...

Non hai capito?

Affermazione, negazione, aufhebung.

Dio non esiste quando la bellezza è nell'attimo.
Dio non esiste quando la bellezza è nello squilibrio.

Ora visto che Dio non esiste è giusto citarlo? Parlare di un non noumenon?
Ma questa mancanza, questa latitanza o latenza, persino, che senti. Beh ci dovrebbe dire qualcosa di significativo sulla natura del "non esistente" Dio.

Ergonomico ha detto...

Apa, datti una calmata che non posso mica scrivere una puntata di "Understanding Apa" ogni 30 minuti.

Apa ha detto...

Era per fornirti nuovo materiale...