Uno di quei post imbarazzanti
Certi post, pur incentrati su un argomento a piacere, a volte lo travalicano ed assumono un interesse che va al di là dell’intenzione dell’autore. I temi che vengono trattati, le parole scelte, i ragionamenti logici diventano, involontariamente, una finestra sulla sua persona, una impressione magari sommaria del suo vero essere ma ciononostante sincera ed onesta. Questi post si cerca spesso di evitarli perché, mi pare innegabile, a tutti piace proporre agli altri un’immagine di se’ che sia perfetta, ideale, immensa, degna di rispetto e di ammirazione. Vogliamo reprime, nascondere, tener per noi e non mostrare tutti quegli aspetti che temiamo ci possano far apparire infantili, deboli, piccoli, umani. Intuiamo che certe passioni, certe valutazioni, certi atteggiamenti potrebbero esporci ad un declassamento della nostra immagine e, a dir la verità, il più delle volte il nostro timore è ben riposto.
Ciò che ho appena fatto, miei cari, si chiama “mettere le mani avanti”. Rivendico tuttavia la capacità di accorgermi che le righe che scriverò da qui a poco rientrano nella casistica da me appena citata e che quindi si tratta di un “mostrare il fianco” assolutamente volontario e, mi piace pensare, assolutamente incurante di effetti vari ed eventuali alla mia “reputazione”. Ma concentriamoci ora sull’argomento di cui volevo parlare sin da quando ho scritto il titolo di questo post: la sigla italiana del cartone animato “Naruto”, sì ho proprio detto cartone animato, Razzi, ma non c’è bisogno che ti vergogni per me. Metto qui di seguito il video non tanto perché voi lo vediate ma come in un processo si presenta una prova.
Ebbene le canzoni dei cartoni animati mi hanno sempre abituato a testi un po’ champagne, qui, tuttavia, debbo dire che gli autori si sono davvero superati. Infilano in serie le seguenti, per me esilaranti, perle:
“Ma l’edelweiss dei sogni miei è Sakura…” [1:55]
“Io credo in me e dico addio agli eroi puerili e mi abbraccio di coraggio…” [2:40]
Al di là della mia sindrome da Peter Pan, chiedo il vostro aiuto sull'edelweiss, frase che, dopo innumerevoli notti insonni, ancora mi sfugge.
Per quanto riguarda il “dire addio agli eroi puerili” mi piace pensare che sia un consiglio diretto personalmente a me.
Un consiglio che mi guarderò bene dal seguire perché “Io credo in me, nel cuore mio”.
11 commenti:
Se tu fossi stato veramente "incurante" della tua reputazione, non avresti messo "le mani avanti".
Ergo(,)sei uno sfigato.
Byffe dixit.
Touchè
Comunque va da sè che chi partecipa attivamente alla rete non lo fa per apparire sfigato.
E anche che l'ego di apa è misurato in Terabyte.
Byffe redixit.
Ergo.. ecco cosa si intendeva per "Ma l’edelweiss dei sogni miei è Sakura"
http://www.tvblog.it/post/398/edel-weiss
Stavo per intervenire e precisare che si tratta di Jordanbyte. Ma da quel punto di vista ho passato dei giorni spossanti. Ora sembra che me la stia tirando. Ora sembra che stia gettando il sasso e nascondendo la mano. Ora sembra che io mi sti arruffianando il pubblico. Ora ancora che io finga onestà.
Dannato Ergo, va a farti incurare, tu e le tue mani avanti.
"incurare" detto con accento giapponese, immagino.
Sì, ma tu sei incurante?
Io incuro chiunque al gusto.
A che gusto?
Mucho.
lol il mio gusto preferito.
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