martedì, agosto 26, 2008

Esprimi un desiderio

Ho sempre avuto una memoria molto sviluppata (forse solo quella). Ho ricordi nitidissimi di quando ero all’asilo. Mi ricordo nei dettagli cose che mi sono successe a 4 o 5 anni, se chiudo gli occhi vedo ancora le persone che erano con me in alcuni momenti e sento i discorsi che facevano.
Uno di questi ricordi risale più o meno a 23 anni fa. Ero con i miei genitori nella piazza del paesino di montagna dove avevamo la casa e il mio sguardo fu rapito da un gruppetto di ragazzi che chiacchieravano non distante da me. Fra loro rimasi colpita da una ragazza. Era mora, capelli ricci, all’epoca mi sembrava altissima ma, ora che il punto di vista è diverso mi rendo conto che probabilmente non superava il metro e sessantacinque. Indossava un paio di jeans, una giacca di pelle nera e fumava. I suoi occhi erano velati di una tristezza quasi impercettibile, quasi la volesse nascondere. Ricordo che mentre la guardavo pensai “Io da grande voglio essere così”. Non so perché espressi questo desiderio, ma lo feci, volevo diventare proprio come lei.
Sabato sera, casualmente avevo i jeans e una giacca di pelle nera ed ero nello stesso paesino. Passando davanti ad un negozio mi sono specchiata nella vetrina e l’immagine che ho visto combaciava quasi perfettamente con quella che avevo visto tanti anni prima, stessi capelli, stessi abiti, stesso occhi.
Dopo un attimo di perplessità e quella sensazione di déjà vu che ti fa fermare per una frazione di secondo che a te sembra un’eternità, mi sono resa conto che ero arrivata esattamente dove avevo desiderato di arrivare quando ero ancora una bambina.
Non so se essere contenta di questa cosa. Sicuramente è una coincidenza simpatica -e a dire il vero un po’ inquietante-, ma non riesco a smettere di chiedermi se a 5 anni avrei mai immaginato cosa mi avrebbe portato ad essere come sono. Cosa avrei dovuto superare per trovarmi esattamente così, esattamente in quel posto.

11 commenti:

Apa ha detto...

Non ci crederai, ma a me è capitata esattamente la stessa cosa.

Ma non sono mai diventato quella ragazza mora e riccia con la giacca di pelle.

Sami ha detto...

Devi solo avere pazienza. Vedrai che quando meno te lo aspetti...

Razzi ha detto...

Sei fortunata. Idee chiare fin da piccola e missione compiuta. Io da bambino volevo diventare come Miguel Bosè ma non ce l'ho fatta.

Apa ha detto...

Però assomigli al tenente Colombo.

Ignazio ha detto...

Da piccola sognavo di trasformarmi in una mosca. Le mosche sono fastidiose, possono raggiungere luoghi solitamente inaccessibili, vedere di tutto e quindi comprendere meglio le situazioni. Ohibò, non sono diventata una di loro ma sapessi su quanti pezzi di merda ho posato il naso.. è pur sempre un inizio, no?

Sami ha detto...

@Ignazio: da qualche parte bisogna pur cominciare. Direi che iniziare dalla merda non è proprio il massimo, ma d'altra parte anche i fiori di loto nascono dal fango.

@Razzi: secondo me Miguel Bosé diventerà uguale uguale al Tenente Colombo se continua così. Vedi, non ti è andata poi così male. Sei uno avant tu.

Thesp ha detto...

Simpatica coincidenza. Ancora più simpatica se pensi che la bambina di turno questa volta avrà pensato che anche lei da grande vuole andare in giro vestita come una squinzia dell'ottantacinque.

ragion perduta ha detto...

quando ero piccola sognavo di diventare un gatto. ho pure mangiato le crocchette di Pallino, il gatto enorme di mia zia.

mi sono cresciuti i peli sulle braccia, ma devo ancora sviluppare gli occhi felini.

byfluss ha detto...

Quando ero piccolo tutti mi scherzavano per le dimensioni del mio pene, ma io non stavo bene...

Apa ha detto...

Tu non sei mai stato piccolo, byfluss.

byfluss ha detto...

Ed infatti l'unica cosa che ho potuto scrivere è una citazione.