lunedì, aprile 17, 2006

Banalità

Apa sostiene, giustamente, che il successo del caimano alle ultime elezioni deriva da una micidiale combinazione di sovraesposizione mediatica e ignoranza. Il modo osceno, ma straordinariamente muscolare, con cui ha sfruttato il suo strapotere televisivo gli ha permesso di raggiungere chi non ha i mezzi per interpretare la realtà, il popolo dei reality show e di buona domenica, gli uomini che leggono soltanto la gazzetta e le donne che leggono soltanto grazia. È riuscito a convincerli a votare per lui, ribaltando un risultato che sembrava scontato e lasciandoci tutti a bocca aperta. Sono d’accordo, ma non basta a spiegare del tutto la tragedia.

Grazie alle ultime elezioni ho visto in faccia per la prima volta, limpidamente, la voragine morale che deturpa il nostro paese, la sua diffusione, le sue dimensioni spropositate, la costante minaccia che rappresenta. Prima non avevo compreso fino in fondo la natura del popolo italiano. Sarò banale, ma il problema è che in Italia mancano il senso delle istituzioni, il senso della giustizia e il senso della libertà. È l’assenza di un’etica civile che ci ha reso vulnerabili al Berlusconismo così come eravamo stati vulnerabili al fascismo.

Senso della giustizia
Siamo la terra dell’imbroglio e dell’inciucio, dell’evasione e della raccomandazione. Da noi chi si fa beffe delle regole è considerato un furbo, un dritto. Passare col rosso per noi è un vero piacere, ci fa sentire forti e in gamba. È questa la nostra grande malattia, il peccato originale degli italiani. È per questo che scuole, ospedali, aziende non funzionano, che le stazioni sono sporche, i treni in ritardo, i marciapiedi luridi, le autostrade intasate, le case fatiscenti, i parchi inguardabili, le file agli sportelli interminabili. Se ne lamentano in tanti, come se fosse sempre colpa degli altri, ma la verità è che ce l’abbiamo nel sangue. Tutti sanno che Berlusconi ha molti scheletri nell’armadio, ma perfino la sinistra ha capito che fare leva su questo punto è perfettamente inutile. Alla gente non interessa che lui sia corrotto, disonesto o mafioso. Dicono: beh, credi che gli altri siano meglio? Se non li hanno ancora beccati significa che sanno nascondersi bene, o che hanno amici tra i giudici. Insomma, siamo tutti marci, senza eccezioni, e non è certo in base all’onestà, miraggio assurdo e impraticabile, che devo scegliere chi mi governa.

Senso delle istituzioni
Per 50 anni siamo stati governati da una classe politica maestra della tangente e del gioco sporco, che però aveva ben chiari i valori della democrazia e della libertà, avendo sofferto e combattuto 20 anni di fascismo. Ma quei valori non sono mai stati assimilati dal popolo italiano, che non li ha davvero compresi e fatti propri. E adesso lo dimostra. Il caimano si può permettere di infangare i giudici, mettere in discussione l’intero apparato giudiziario, con danni gravissimi per la stabilità dello Stato, ma pochi si preoccupano o si scandalizzano per questo. Un paese in cui i cittadini non riconoscono l’autorità e l’imparzialità della legge è destinato allo sfascio. All’alba dei regimi dittatoriali accade che i tribunali del potere politico comincino a sostituirsi a quelli del potere giudiziario. Ho capito che se Berlusconi smantellasse la Costituzione o facesse un golpe molti non batterebbero ciglio, o si spenderebbero per trovare giustificazioni e magari ragioni di speranza. Non credevo che fossimo ancora (o nuovamente) ridotti a questo, invece è proprio così.

Senso della libertà
Il fatto che Berlusconi controlli l’80% del sistema televisivo per l’italiano medio è un problema di scarsa rilevanza, o addirittura un falso problema. Anzi, molti gli danno ragione quando sostiene di essere perseguitato dai giornalisti, e prendono ad esempio Rai Tre, l’unica emittente che ancora sfugge al suo pieno controllo. Soltanto qualche intellettuale contorto ha gridato allo scandalo quando Biagi, Santoro, Guzzanti, Luttazzi sono stati epurati, mentre la stragrande maggioranza degli italiani non ha affatto sentito la loro mancanza. E chissenefrega se siamo tornati ai tempi della censura, se artisti, registi, comici non sono più liberi di dire ciò che pensano. Anzi, è giusto che sia così: politica e intrattenimento non devono confondersi. La libertà è un concetto non soltanto lontano ma addirittura incomprensibile agli italiani, un vaneggiamento di intellettuali, roba da nerds. Mussolini non ha dovuto allestire campi di sterminio in cui rinchiudere gli oppositori politici, nella maggior parte dei casi per metterli a tacere bastavano quattro randellate e un bel sorso di olio di ricino. Tutto sommato era un brav’uomo, manteneva l’ordine a forza di sculacciate, come un energico padre di famiglia.

Eppure, anche se può sembrare incredibile, ci sono paesi in cui le cose vanno diversamente. Nel Regno Unito alcuni uomini politici sono stati destituiti dalla loro carica per avere mentito al parlamento su una relazione extra-coniugale o per avere inserito una cena di troppo in nota-spese. Ma l’Inghilterra è il paese che ha inventato la democrazia liberale. C’è riuscita perché sono secoli che su quell’isola anche il più umile contadino non tollera limitazioni della libertà personale e nessuno si permette di mettere in discussione l’autorità della legge. Sto parlando dello stesso paese in cui la gente non si lava, mangia merda, legge soltanto i tabloid, ingurgita litri di birra e sfascia i pub. Fatto sta che per loro Berlusconi, Mussolini, Peron o Franco sono praticamente impossibili.

Gli americani sono probabilmente ancora più ignoranti di noi. Bush, che aveva la maggior parte dei giornali e delle televisioni dalla sua parte, è riuscito a convincerli che andare in guerra fosse cosa buona e giusta, ed è stato rieletto. Ma state certi che se avesse accusato la Corte Suprema di essere un manipolo di comunisti o si fosse reso protagonista di reati penali avrebbe perso miseramente. Perché nonostante la sedia elettrica e le giurie popolari, i fast-food e le bandiere con i ventilatori sotto, i poliziotti che massacrano i negri e le bombe intelligenti che intelligentemente finiscono su scuole e mercati, gli americani hanno un senso della sacralità della legge e delle istituzioni di gran lunga superiore al nostro.

Insomma, lo strapotere mediatico e l’ignoranza non sono sufficienti a spiegare il fenomeno Berlusconi. Ciò che fa la differenza è che il nostro è un paese pieno di fascisti imbroglioni. Lui ha fatto leva sui peggiori difetti degli italiani, e un quarto degli italiani gli hanno concesso la loro fiducia, perché in lui si riconoscono e da lui si sentono rappresentati. Ha radunato una nuova destra estremista e illiberale, che da queste parti non si vedeva da decenni e con cui dovremo purtroppo fare i conti: gente che si fa beffe della legge e disprezza le istituzioni, ha il voltastomaco quando sente parlare di democrazia, non contempla il valore dell’onestà e ragiona esclusivamente in termini di portafoglio, non legge non pensa e non ha cultura, odia gli immigrati e teme i poveri quanto i comunisti. Un popolo di squadristi con il cellulare di ultima generazione, pronti a tutto per difendere 4 miseri privilegi in un paese economicamente e moralmente alla deriva. Berlusconi ha saputo dare una voce e un’organizzazione a questo simpatico branco.

18 commenti:

byfluss ha detto...

Premetto che non ce l'ho con te e che sono anzi d'accordo quasi completamente con ciò che hai scritto, ma sinceramente la piega che ha preso ultimamente questo forum non mi piace.
E se tornassimo allegramente a banfare e a fumare?

Anche perchè i nostri politici, stando alla qualità delle loro dichiarazioni, lo fanno sicuramente tutti i giorni.
E se cerchiamo di stare dietro a loro, veniamo inesorabilmente spazzati via...

Ergonomico ha detto...

Perdonami Byfluss se non colgo il tuo invito ma mi urge chiedere a tutti, in tema con il post del Razzi, un paio di domandine che mi frullano da un po' nella testa.
1) L'italia non e' una repubblica antifascita? Quando la Mussolini dice "Meglio fascista che frocio" non viola la legge?
2) Qualcuno mi spiega da quando Craxi e' stato riabilitato? Nella mia ignoranza io lo ritengo ancora un ladro che per non andare in galera si e' autoesiliato, mi sono perso qualcosa?
Grazie

il mak ha detto...

Io no sottovaluterei lo strapotere mediatico.

Come disse pasolini trent'anni fa, chi parla dalla televisione lo fa da superiore a inferiore. Questo è fortemente anti-democratico.

Il guaio è che internet è ancora inaccessibile per un popolo tanto lesto col telefonino quanto imbranato con il computer.

Condivido il discorso sulla legalità e il rispetto per le istituzioni.

Uno che dice "noi siamo sciupafemmine, se ci facciamo le mogli dei magistrati è anche meglio" dovrebbe essere messo in galera senza passare dal via per vidipendio alle istituzioni.

Quando hanno fatto lo sceneggiato su borsellino, perché non hanno detto su cosa stava indagando prima di saltare in aria con gli uomini della scorta?

Per citare un noto scrittore: chi controlla il passato controlla il futuro.

Per citare ancora pasolini, andiamocene dall'Italia perché un giorno i cretini decideranno per noi.

Apa ha detto...

@Byfluss

Citando l'attuale sottotitolo del Blog, Aparazzi è partecipazione.
E come cantava Gaber, libertà è partecipazione.

Quindi Aparazzi è libertà :)

Concludendo: chiunque posti pure quello che vuole, ogni cosa è ben accetta. Il blog non ha nessuna piega.

byfluss ha detto...

Beh, se si continua a parlare di politica, mi pare che ce l'abbia.
Non contando che forse tutti non siamo d'accordo con quanto viene detto, a volte secondo me con un po' di arroganza e di "sicumera".
Non fraintendere quest'ultima parola, ma è l'unica veramente con quel significato.

il mak ha detto...

nobile byfluss, in mezzo a banfe politiche ti sei beccato le giappocinesi coreane pazze, la telenovela piemontese, le capre cacacazzo e il babbuino inchiappettatore.

Direi che è banfa lusso! :D

Apa ha detto...

Quello che volevo dire è che tu sei liberissimo di postare idee contrarie o cose del tutto non attinenti. Se vuoi la banfa, posta la banfa. Il fatto che ci sia una "piega" è solo per una casuale unità di intenti.

byfluss ha detto...

Le ultime due risposte mi hanno rinfrancato assai.
Molto bene.
Alla via così, allora.

Anonimo ha detto...

Sul post: molto d'accordo.
Sul futuro: sto preparando l'espatrio.
Sono stanco.

Razzi ha detto...

S'è parlato di politica perchè recentemente ci sono state le elezioni, ma la banfa, come dice il mak, è ampiamente in vantaggio

byfluss ha detto...

Anche perchè la politica tutta è un grande banfa.

Ergonomico ha detto...

Don't stop de banf!

Ergonomico ha detto...

Comunque, caro Byfluss, se quello che "qualcuno" dice non ti piace sei liberissimo di obiettare. Come sarebbe opportuno che, invece di citare le situazioni in maniera molto generica, tu facessi i nomi di coloro che ritieni boriosi teste di cazzo (perdonatemi questo scurrile termine ma non vedevo l'ora di usarlo). Lamentarsi pr quello che altri dicono senza nominarli e senza ribattere mi sembra un po' come andare a lamentarsi dalla maestra. In sintesi se quello che gli altri dicono non ti piace hai due alternative: ribattere o postare altri argomenti. Libero di scegliere.

byfluss ha detto...

Certo, e per me la polemica era già chiusa.
Io non mi lamentavo della maestra, ma del fatto che ci fosse la scuola...
Comunque in queste pagine non solo posto, ma leggo anche e perciò se al linea editoriale non mi piace sono pure libero di farlo presente.

Apa ha detto...

LOL

ma la smettete?

byfluss ha detto...

Finito.

Apa ha detto...

Mi aspettavo un "ha cominciato lui". :P

byfluss ha detto...

Hai visto?