lunedì, marzo 27, 2006

Lettera alla mamma

Cara mamma,
Qui a Londra tutto bene, piove un po', ma d'altronde a Londra e' normale.
Sono qui gentilmente ospitato da Thomas e Daniel, due omosessuali londinesi. Persone molto rispettabili, al punto di essere legalmente sposati (ah, la progredita Inghilterra!) con tanto di fede matrimoniale, puoi quindi capire, mamma, che mi trovo in un contesto delizioso.

Thomas e Daniel abitano in un ex ospedale vittoriano, un tempo appartenente a missionari e oggi restaurato. Mi piacerebbe molto poter vivere qui, ma ad un veloce calcolo stimo che il mutuo avrebbe la durata di circa trecentocinquant'anni. Certo, per una cifra del genere farei fare qualche modifica, per esempio al bagno, dato che ad un metro d'altezza, in corrispondenza della vasca, si trova una finestra priva di imposte, il che significa che il mio regime igienico, nonche' la locazione di ogni mio singolo tatuaggio, sono noti all'intero East End.
I coniugi Hall-Bishop si sono subito rivelati molto gentili e ospitali, ma non temere mamma, ovviamente non hanno alcuna mira esplicita su di me (pur avendomi fatto lusinghieri commenti sul mio aspetto dopo avermi visto dormire una mattina presto). Non dormo ovviamente con loro, ma nella confortevole stanza degli ospiti dai toni pastello, in una branda dell'Ikea ad una piazza e mezza, resa un po' piu' scomoda dal doverla condividere con una signora quasi trentasettenne. La quale comunque, si dimostra discreta e non mi procura alcun fastidio notturno, tendendo a rimanere confinata nella sua meta' della branda. Trovo particolarmente carino che la suddetta signora mi lasci dormire in pace considerando che non pratica attivita sessuali dallo scorso ventotto gennaio, da quando il suo compagno olandese si e' trasferito negli emirati arabi. Ella si annoia quindi parecchio e divide il suo tempo fra il viaggiare e i timidi tentativi, probabilmente di vano successo, di instaurare un rapporto saffico con una graziosissima ventiquattrenne (la mia amica e' estremamente parziale alle rosse naturali). La tentatrice ventiquattrenne esercita l'attivita di DJ il giovedi' sera a Milano insieme ad un pallido e riccioluto giovanotto presentatoci come suo fratello, sulla cui cosa pero' nutriamo dei dubbi, avendo evidenza fotografica di una curiosa attivita alla quale i due eleganti fratellini si dedicano. Pare che egli ami leccare a piena lingua lo zigomo della sorellina, la mia amica e' quindi un po' confusa. Ma torniamo a me.

Come puoi immaginare ieri sera, essendo sabato, sono andato nella piu' famosa discoteca dark di Londra, lo Slimelight, questa affollatissima discoteca di due piani, nella quale per la prima volta da che io abbia memoria, non mi e' capitato di trovare trippa per gatti, quindi puoi dormire sonni tranquilli, dato che non ho contratto nessuna di quelle numerose malattie veneree ancora diffuse nel Regno Unito, tranne forse l'aviaria (sai bene che adoro il cibo etnico) e una dissenteria fulminante che pero' pare abbia colpito tutti nella casa, quindi sono in buona compagna, e del resto, in una casa inglese che si rispetti c'e' sempre del buon the a disposizione.

Domani la mia giornata sara' all'insegna della cultura. Pranzero' con James, il mio amico docente di Scienze Informatiche, dopodiche mi rechero alla Tate Britain, nell'elegante Pimlico, per la mostra Gothic Nightmares, il gotico da Blake a Füssli. Infine, per terminare questa giornata dedicata alla cultura britannica, io e la signora faremo tappa nella vittoriana Oxford Street in un celebre club chiamato The End, in occasione della serata settimanale dal suggestivo nome di "Trash". O quantomeno speriamo di potervi essere ammessi, in quanto mi dicono la clientela essere cosi' giovane da avere a malapena sviluppato i primi peli pubici, ma su questo spero di poterti dare particolari piu' precisi nella prossima lettera.

Per oggi e' tutto, mamma, vado a dormire, ti scrivo domani quanto torno!
Un bacio,

Giorgio

11 commenti:

Apa ha detto...

Tua mamma legge il blog?

Benvenuta, signora.

il mak ha detto...

Un saluto alla Signora Luciferasi, e a Donna Sicumera, ovviamente.

Luciferasi, vedi di pitonare asufuregio.

E' un buon consiglio.

Ergonomico ha detto...

Certo che sei capitato in una casa, come dire, un po' fuori dalla norma. D'altronde non si puo' neanche dire che tu sia una persona ordinaria.

il mak ha detto...

Ergonomico, hai presente il fumetto "Family Compo" dell'invibcibile Tsukasa Hojo? :D

Ergonomico ha detto...

Accostamento parecchio azzeccato ma altamente inquietante. Ci manca solo che Luciferasi si trovi una ragazza del cui sesso non e' sicuro!

Anonimo ha detto...

Carissimo Giorgio

qual gioia mi reca la tua missiva, sebbene recapitata non già da un piccione di poviana memoria, bensì da un ritrovato tecnologico il cui suono parrebbe riprodurre l'ingoio di una sfera di gomma: il blog.

Rileggendola mi sono figurata l'esercito di variopinti personaggi di cui ti circondi là, nella ridente terra d'Albione. Premurosi, esperti, delicati, riccioluti, gay. Avverto un senso di serena affinità e di pacata simpatia che mi fanno alfine comprendere quanto tu appartenga a loro, e loro a te.

Ammetto di non averti compreso appieno, in tutti questi anni; solo ora mi rendo conto di quale vita piena di ricchi premi e cotillon tu conduca, un florilegio di feste ed eventi culturali, mostre e mostri, serate al chiaro di luna e primi peli pubici.

Le tue parole mi hanno altresì convinta del fatto che, forse, trovandoti così bene, potresti anche non tornare.
E allora perché, perché tenere la tua piccola ma deliziosa magione inutilizzata e sfitta?

Non temere, figliolo: pensa a tutto la mamma, che ha già provveduto a cambiare la serratura.
Finalmente non dovrai più angustiarti per tutto quello che mi devi, e io sono felice di saperti finalmente sereno.

A prestissimo dunque, naturalmente via blog!

Un abbraccio,
Mamma

byfluss ha detto...

LOOOOLLLL!!!!!!!

Che famiglia!!!!!

il mak ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
il mak ha detto...

ergonomico, se permetti il buon Luciferasi mi sembra eoni più sveglio di quel fetente di Masahiko.

Solo Masahiko poteva avere dubbi su quella sventola di Shion.

Apa ha detto...

Shion era il nome di una puttana giapponese che stava di stanza al Gilgamesh sex club di Tokyo.

Bella figliola e belle tette. Non so assolutamente come io sia in possesso di queste informazioni o memorie, anche perchè non ci sono mai stato.

il mak ha detto...

La reminiscenza, apa!