giovedì, marzo 16, 2006

Momenti privati

Ero in metropolitana, e ho visto una ragazza, molto carina, un viso un po' esotico, tutta raccolta sotto un berretto di lana bianca, ascoltava della musica.
Mi ha fatto volgere verso di lei un luccichio, una lacrima che le scendeva in volto.

Mi è dispiaciuto molto che lei si sia accorta del mio sguardo e che si sia subito affrettata a levare quella singola lacrima dalla sua guancia.

Mi è dispiaciuto molto fare irruzione così in un suo momento privato.



Oggi sono lirico.

10 commenti:

Thesp ha detto...

Sei una pennellata di acquarello giapponese

Apa ha detto...

Pensa che Buffoli una volta mi ha definito "una spalata di merda su di un muro bianco".

Non capisce un cazzo, Buffoli.

il mak ha detto...

Onestamente pensavo che il tuo racconto finisse in un certo qual modo.

"Me la volevo inchiangare davanti a tutti"

Roba simile.

Sono colpito.

byfluss ha detto...

Non capisce un cazzo di muri o di merde?

Luciferasi ha detto...

Mak, la tua carenza di poesia è pari solo alla cucina del Porcaro.

Apa ha detto...

@Byflo

Diciamo solo che è un pessimo muratore e che verso le 16.00 sparisce sempre per una mezz'oretta.

Ergonomico ha detto...

Sei delicato come la neve che scende. Quando invece si risveglia in te lo juventino....

Apa ha detto...

Dr Jekill e Mr. Hyde?

Ergonomico ha detto...

Onestamente non so quale preferisco... sono entrambi lati del tuo carattere che trovo deliziosi!

Razzi ha detto...

era certamente per via del collirio, o del tampax